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Autore: Spensieratezza    21/09/2021    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Era tutto tornato alla normalità, Bobby era sopravvissuto a una sparatoria, i suoi ragazzi si sbaciucchiavano anche davanti a lui e lui doveva ancora decidere se la cosa gli piaceva o no, la vita stava andando avanti, più o meno, con la minaccia dei leviatani di mezzo..

E poi?

Era una domanda che Bobby si poneva spesso. Cosa gli restava, cosa doveva fare della sua vita? Era sopravvissuto a una sparatoria, aveva il timore di portarsi dietro dei traumi per colpa di questo di questo, la paura di non riuscire a essere più utile ai suoi ragazzi, il TERRORE per quello che Crowley poteva aver capito quando si era intromesso nei suoi sogni..

Crowley…dio mio..che vergogna. Cosa penserà di me.


DRIIN DRIIIN.
 
“E adesso? Sam, Dean, siete voi?”
“Qualcuno di più interessante!!”
Bobby sussultò. Cosa ci faceva LUI li?

“Non sono in casa. Vattene!”
“Singer, il solo motivo per cui sto bussando, è per galanteria, non ne ho davvero bisogno, lo sai.”
Un Bobby furente apparve sulla porta.
“Tu…non sai cosa significa la galanteria!!”

“Oh-oh, tu credi? Potresti appena avermi sfidato e le sfide mi piacciono. Tanto.” Disse con un tono malizioso.
Bobby lo guardò atterrito.

“Qualsiasi cosa tu abbia in mente, mi dichiaro fuori.”
“Troppo tardi, mio caro Singer, ormai sei MIO. Verrai con me, conosco un ristorante di gran lunga più carino di quello che hai immaginato nella tua mente.”

“Io..io non vengo da nessuna parte con te!!”
“Singer, non si fa così, è questo il modo di trattare il tuo salvatore, amico? Se non era per me, non ti saresti risvegliato da quel coma.”

“Bene, hai ragione..ti ringrazio tanto, arrrived..”
Crowley tenne aperta la porta con la mano.

“Eh no, Singer, se bastasse chiudere una porta..per tenere fuori un DEMONE, il mondo non sarebbe l’inferno che è.”

“Vattene via!!” disse ormai Bobby in preda al panico. “Quello che pensi di aver visto, dentro di me, non era reale!!”
“LO SO.” Disse Crowley spiazzandolo.

Bobby ne fu così sorpresa che smise di cercare di cacciarlo fuori.
“Come hai detto?”

“Tutto quello che esiste solo nella nostra mente, non è reale. Hai una certa età, ci voglio io per dirtelo?” disse il demone sistemandosi la cravatta.
“Ma..ma io..”

“Qualunque cosa credi di sapere, su di me, su di te o su quello che provi, potresti sbagliarti, lo sai questo?”
Bobby strizzò gli occhi.

“Potrebbe non essere vero..” abbassò lo sguardo e lo rialzò. “Io fossi in te, però, vorrei esserne certo ed esiste un solo modo, per saperlo, no? Mettere a confronto realtà e fantasia. Tu che ne dici? Almeno lo saprai.” Gli porse la mano.

“Tu..mi stai proponendo un appuntamento?” chiese Bobby atterrito, senza stringerla.

“Ti sto proponendo un signor appuntamento, Singer.” Disse Crowley sorridendo.
“Io…non so che dire..”

“Non devi dire niente, infatti, solo indossare questo.” disse tirando fuori un pacchetto rettangolare giallo fosforescente.”
“Che cos’è?”

“Una garanzia che verrai a cena come il diavolo comanda.”
“Io non permetto a nessuno di dirmi come mi devo vestire!!”
“Ci credo, ma è divertente vedere se lo farai lo stesso.”

“E non andrò a cena con te!!!”
“Anche questo è da appurare.”
“Tu sei pazzo.”
“Avessi avuto un penny per ogni persona che me l’ha detto..”

Silenzio.

“Bene, stanno per arrivare i titoli di coda, ti aspetto all’indirizzo del ristorante che troverai nella scatola, alle 8:00 per la prossima puntata. “
“Chi ti da la certezza che io verrò?”

“Il fatto che non hai neanche aperto la scatola per controllare il contenuto. Verrai, Singer e con quel vestito.” Disse lui sorridendo, chiudendo la porta.
   
 
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