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Autore: eddiefrancesco    21/09/2021    1 recensioni
Quando scopre che la nonna, eccentrica gentildonna con il vezzo del mecenatismo, ha una nuova dama di compagnia, Marcus, conte di Hawkridge, si precipita nel Devon.
Gli basta un'occhiata per capire che la ragazza in questione non è la solita approfittatrice, ma questo non significa che la giovane non abbia qualcosa da nascondere.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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James Chantry proseguì dicendole: «Dovresti essermi grata. A me è preso un colpo vedendoti a Nettlebed Place, l'altra sera.» Lei sospirò. «Ti ho visto, ma ho pensato...» Ebbe un gesto vago. «È ovvio che ti sei tinto i capelli, ma la figura...» Lui si strinse nelle spalle.«Un po' di imbottitura nella giacca, un tacco più alto. È sorprendente quanto possa cambiare l'aspetto di una persona con qualche trucchetto.» Amy fece una smorfia. «Trucchetti costosi, immagino. Sembri avere più soldi di quando ti vidi l'ultima volta.» «Tutto per una degna causa. Ma rilassati, Amy. Il terzo furto è stato l'ultimo. Nan è tornata a Londra. Non si può far apparire e sparire una cameriera troppe volte nella stessa città, e poi Nan era diventata troppo possessiva. Ma mi ha fruttato una cifretta che dovrebbe bastarmi finché...» «Finché, cosa? Finché non avrai sedotto Lucinda? Non sarà una preda facile. È testarda, ma sa quel che vale.» «Allora, non rifiuterà il matrimonio.» Amy lo fissò inorridita. «Ma non puoi sposarla! Sarebbe bigamia!» Lui rise. «Lord Nettlebed non è uno sciocco, James. Se gli chiederai la mano di sua figlia, comincerà subito a fare indagini sul tuo passato, e per te sarà la fine.» «Non proprio. Quando Nettlebed scoprirà che Jeremy Chatsworth non ha un passato, mi pagherà profumatamente per liberarsi di me. Soprattutto sapendo che la sua cara, testarda figlia sarebbe capace di scappare di casa.» «E se Lucinda si rifiutasse di scappare?» «Ci ho già pensato. Mi è venuta l'idea vedendoti con la vecchia. Se il mio piano fallisse, tu sei nella posizione ideale per farmi svaligiare Hawkridge Manor. Ci dev'essere roba che vale una fortuna, là dentro.» Rispose lui, cinico. «Sei impazzito?» Lei lo guardò sbalordita. «Se non ti ho aiutato in passato, cosa ti fa pensare che lo farò adesso?» «Perché se non lo farai, se riferirai a qualcuno quello che ti ho detto, sarò costretto a rivelare alle autorità i dettagli del colpo di Tinsley. In modo anonimo.» Sibilo' lui. La paura le strinse il cuore in una morsa di ghiaccio. «Non ero al corrente delle tue intenzione! Io...» «Credi che questo a loro importi? Oh, no, mia cara. Non quando tu hai preso la tua parte dei profitti e sei scappata.» Aveva ragione. Buon Dio, aveva ragione, e questa consapevolezza ossessionava tutti i suoi giorni. «O questo, o vendermi per strada. O tornare...» «All'ospizio dei poveri» finì Chatsworth. «Ebbene, quando ti sentirai riluttante a cooperare, ricorda che la vita su una nave per deportati è peggiore di quella degli ospizi.» Lei non disse nulla. Che la pensasse spaventata, paralizzata da quella minaccia... Sembrava così sicuro di averla di nuovo in suo potere... E perché no? Lei non lo aveva mai sfidato prima. Mai si era rifiutata di sottostare ai suoi piani. Era stata inorridita, delusa, spaventata dal suo temperamento violento. Aveva discusso. Aveva implorato. Ma non lo aveva sfidato. Era fuggita. «Faremo meglio a tornare indietro. Si sta facendo tardi.» Sussurro', avviandosi. «Dove diavolo stai andando? Il sentiero è di qui.» «Preferisco usare la scalinata dietro lo scoglio.» «Non dire idiozie. Si sta alzando il mare.» Lei fissò incredula la scala da cui era scesa e si rese conto che aveva ragione. Non si erano fermati a lungo sulla spiaggia, ma l'acqua stava già lambendo gli ultimi gradini scavati nella roccia, intrufolandosi nei crepacci, frangendosi in alti spruzzi dove non poteva passare. La potenza delle onde era spaventosa. Ma il sentiero che risaliva verso Hawkridge Manor non appariva più invitante. Chatsworth la strattono'. «Cosa ti prende? Non dirmi che soffri ancora di quelle stupide vertigini! Muoviti, Amy, prima che la spiaggia venga ingoiata dal mare!» Lei si lasciò trascinare per qualche metro, prima di liberare il braccio. «Va tutto bene, James. La tua galante assistenza non è più necessaria.» Si aggrappo' a uno spuntone, mentre raccoglieva le gonne con l'altra mano. Doveva salire, si rammento'. Non aveva alcun bisogno di guardare giù. «Allora sbrigati! Qualcuno potrebbe insospettirsi vedendoci insieme.» Amy alzò gli occhi al cielo e cominciò a salire lentamente. Per la verità, il sentiero era molto meno insidioso di quanto apparisse dal basso. Stava perfino per congratularsi con se stessa per aver vinto la paura, quando una lieve curva portò il viottolo sull'orlo dello strapiombo. «Mio Dio.» Con la coda dell'occhio lei non vedeva altro che vuoto. Si fermò, chiudendo gli occhi prima che la testa cominciasse a girarle, ma questo peggioro' le cose. Senza vista, gli altri sensi si acuirono. Il vento, che fino a quel momento non era stato altro che una lieve brezza, a un tratto la investì come se volesse buttarla giù. Amy riapri' gli occhi, tenendo lo sguardo verso la roccia. Un cespuglio cresceva quasi all'altezza del suo viso. Lei lo fissò con tanta intensità da farsi lacrimare gli occhi. Cercava di fingere che ci fossero altri cespugli tutt'intorno, ma non riusciva nemmeno ad allungare una mano per paura di perdere l'equilibrio. «Accidenti, Amy. Cosa ti prende ora? Siamo quasi arrivati.» La voce impaziente di Chatsworth la scosse dalla sua immobilità. Riuscì di nuovo a respirare. «Non potresti passare avanti e lasciare che mi aggrappi alla tua mano? Non mi fido del mio equilibrio.» «Tenerti per mano? Sei impazzita? E se qualcuno dovesse vederci dall'alto, cosa penserebbe? Togliti di mezzo, Amy. Non sono la tua balia!» La spinse bruscamente mentre la superava, ma non lo fece all'esterno del sentiero, come lei si era aspettata. Nella frettolosa irritazione, si insinuo' tra lei e la parete rocciosa, facendola barcollare un po'. Istintivamente, Amy appoggiò il piede sopra un altro arbusto che cresceva qualche centimetro sotto il sentiero. Ebbe un ansito quando sentì il cespuglio cedere sotto il suo peso. E allora, quasi fosse stato un segnale, l'intero sentiero cominciò a sgretolarsi. Lei non ebbe tempo di girarsi, di afferrarsi a qualcosa, di puntare i piedi. Un istante prima che il mondo si capovolgesse, ebbe una rapida visione del viso sbalordito di James. Poi le cedette la terra sotto i piedi. Marc non era di buon umore. Non sapeva come fosse possibile che una donna sparisse tra un battito di ciglia e l'altro, ma intendeva scoprirlo. E poi ci avrebbe messo un freno. Secondo Lucinda, Amy sarebbe dovuta essere in casa. Più esattamente in camera sua, con un panno fresco sulla fronte, a riprendersi da un'emicrania. In casa non c'era traccia di lei. Lui lo sapeva perché aveva passato trenta infruttuosi minuti a perquisirla da cima a fondo. Ovviamente, era andata a curarsi il mal di testa da qualche altra parte. «Marc? Cosa ci fai qui fuori? Tua nonna vuole sapere se vuoi cenare subito.» Lui si voltò e vide Kitty uscire sulla terrazza dalla biblioteca. «Non so tu, ma io ho mangiato tutto il giorno, quindi preferirei aspettare un po'» continuò, passandogli una mano sotto il braccio. «La tata ha portato Anthony a casa un paio d'ore fa, ma lady Hawkridge ci ha invitato a restare. Speravo di poter scambiare due chiacchiere con la signora Chantry, ma credo sia indisposta.» «Così ha detto, ma non è in camera sua.» Lui si acciglio', scrutando il parco con lo sguardo. Non si muoveva nulla tra le ombre che si erano formate appena il sole era sceso sotto l'orizzonte. «Sei preoccupato per lei, Marc? Sarà andata a fare una passeggiata, ora che è più fresco.» «Non mi ero reso conto che fosse già ora di cena. Se Amy è andata a passeggiare, dovrebbe essere di ritorno, ormai.» Sorrise a Kitty. «Di alla nonna che possiamo aspettare, per la cena. Vado a fare due passi anch'io.» «Ma ci sono qui tua sorella, Pelham e lord Colborough.» «Sopravvivranno senza la mia presenza.» Lei non riuscì a nascondere un sorriso. «Sono sicura che sarà così. Gradisci compagnia, nella tua passeggiata?» Lui sogghigno'. «No, grazie.»
   
 
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