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Autore: eddiefrancesco    22/09/2021    1 recensioni
Quando scopre che la nonna, eccentrica gentildonna con il vezzo del mecenatismo, ha una nuova dama di compagnia, Marcus, conte di Hawkridge, si precipita nel Devon.
Gli basta un'occhiata per capire che la ragazza in questione non è la solita approfittatrice, ma questo non significa che la giovane non abbia qualcosa da nascondere.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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Kitty rise. «Lo sospettavo. È la signora Chantry la prescelta, Marc? Lo spero tanto. Io e Augusta stiamo esaurendo le signorine di buona famiglia da presentarti. Non che le ragazze che ti abbiamo fatto conoscere in questi ultimi cinque anni potessero fare altro che renderti infelice.» «Grazie tante» replicò lui sardonico. «Intendevo solo che nessuna di loro era capace di sentire quello che senti tu» disse lady Ingham gentilmente. «Non lo ero neanch'io.» Il sorriso di lui sparì. «Ti ho spaventato, Kitty? È questo il vero motivo per cui hai rotto il fidanzamento? So che hai sposato Ingham perché è un uomo pacato e cortese, ma...» Lei scosse la testa. «No! Non avevo paura di te, solo di deluderti. So che non riuscii a spiegarmi. Ma non ero mai stata sposata, e non sapevo nulla di relazioni intime.» «Per l'amor del cielo, Kitty! Cosa pensavi che potessi farti? Non sono un bruto. Sono capace di trattare una moglie con considerazione.» «Oh, cielo, ora ti ho offeso. Certo che sei capace di considerazione. Sei la persona migliore che conosca. A parte Ingham, naturalmente» aggiunse Kitty con un sorriso. «Ma certe persone sono più... passionali di altre. Io so di non esserlo, e mi sta bene, ma tu saresti stato infelice in un matrimonio basato su un'educata considerazione.» Si alzò in punta di piedi per baciargli una guancia. «E io voglio che tu sia felice, perché sei il mio migliore, più caro amico.» «A parte Ingham, naturalmente.» Lei ridacchio' e gli diede una piccola spinta. «Và a cercare Amy. Ho l'impressione che metterà un bel po' di ostacoli sulla tua strada, ma qualcosa mi dice che non rinuncerai a lei con la stessa facilità con cui hai rinunciato a me.» Lui sorrise appena. «Non rinuncero' a lei per nulla al mondo!» giurò lui per poi avviarsi. Era viva. E il mondo aveva smesso di girare vorticosamente. Amy si aggrappo' a quel pensiero e aspetto' che il cuore smettesse di pulsarle nelle orecchie. Voleva sentire se stavano arrivando i soccorsi. Piano piano, si rese conto che non sentiva altri suoni. Solo il vento, il mormorio del mare, il grido stupito di un gabbiano. «James?» Il nome le uscì in un rantolo. Niente si mosse, nessuno rispose. Chiamò di nuovo, più forte. Silenzio. Se n'era andato. Probabilmente non aveva aspettato neanche di vedere se lei cadeva giù fino alla spiaggia. Forse ci era arrivata. Aprì gli occhi. Con cautela. E immediatamente soffoco' un grido di terrore. Era sdraiata a faccia in giù su una specie di cornicione, così vicina all'orlo del precipizio da poter vedere giù. Lo spazio che occupava era piccolo, appena sufficiente a contenerla. Se avesse disteso le gambe, i suoi piedi avrebbero ciondolato nel vuoto. Sotto di lei le onde si frangevano sugli scogli. La marea continuava a montare. Le sembrava quasi che la chiamasse, che la attirasse verso il basso. Che la tirasse giù. No! Quando il crepuscolo coloro' il cielo di grigio, la preoccupazione di Marc si era trasformata in ansia. Aveva perlustrato il parco, l'orto, il frutteto e perfino le stalle, e aveva mandato uno scudiero a Lavender Cottage, i cui abitanti però non avevano più visto Amy da metà pomeriggio. Colpito dall'improvvisa idea che Amy potesse essere fuggita per qualche oscuro motivo, era tornato in camera sua e aveva spalancato l'armadio. I suoi abiti erano tutti lì, ordinatamente appesi: il vestito da sera rosa, quello di cambri' color pesca, un abito più pesante di lana e il mantello verde. Indossava quello di mussola color crema. L'angoscia si congelo' in una palla di paura nel ventre di Marc. La sua certezza che Amy non si fosse avvicinata alla scogliera non era più così solida. Non pensava che lei ci sarebbe andata di sua volontà, ma quando considerò che stava nascondendo qualcosa e che Tweedy non si era più fatto vedere da quando la contessa l'aveva apparentemente abbandonato per Colborough, la sua certezza vacillo'. Marc scese le scale di corsa. Non si fermò a parlare agli altri dei suoi sospetti. Era già entrato in salotto una volta, aveva appurato che Amy non c'era ed era uscito immediatamente sotto lo sguardo sbalordito degli ospiti. Nessun bisogno di dar loro altri motivi di speculare sulla sua sanità mentale. Ma mentre puntava di nuovo verso il bosco, vide Crispin venirgli incontro dal laghetto. «Ehi, zio Marc, quel remo...» Suo nipote sbarro' gli occhi quando lui lo superò senza rivolgergli la parola. Un istante dopo era alle sue calcagna. «Cosa c'è? Dove stai andando?» ansimo' suo nipote. «Alla spiaggia.» «Alla spiaggia? Ma c'è l'alta marea.» Non aveva bisogno che glielo dicesse Crispin. La paura allargò le sue dita di ghiaccio dentro di lui. La rabbia, scoprì, era un ottimo antidoto. Dopo aver trovato Amy, l'avrebbe strangolata! E poi le avrebbe detto senza mezzi termini che non avrebbe più mosso un passo senza di lui. «Amy è scomparsa. Potrebbe essere andata alla spiaggia e non essersi resa conto di quanto si alzi in fretta la marea.» Informò suo nipote. Il ragazzo non aveva bisogno di farsi ripetere le cose due volte. «Ti piace Amy, vero, zio Marc? Anche alla mamma. Pensa le siano successe delle cose brutte. Dice che, a volte, quando crede di non essere vista, ha l'aria spaventata.» «La tua mamma è molto perspicace.» «Qualche volta. Guarda, ecco il sentiero. Per fortuna non è ancora buio pesto. Riesci a vedere qualcosa?» Marc impreco'. «Dannazione, avrei dovuto portare una lanterna. Resta dietro di me, Crispin. C'è qualcosa...» Si interruppe e impreco' di nuovo. Il paesaggio era cambiato in un modo terrificante da quando l'aveva visto l'ultima volta. Crispin sbircio' oltre il suo braccio. «Misericordia! Metà sentiero è crollato.» La voce del ragazzo si era alzata squillante nell'aria immobile. Una debole eco tornò verso di loro. Seguita da un'altra voce. «Crispin? Sei tu?» «Amy!» Marc ricominciò a scendere più in fretta che poteva, con la ghiaia che gli rotolava sotto i piedi. «Crispin, resta dove sei! Il sentiero riprende più sotto, ma qui si è come sbriciolato...» «Aspetta, zio Marc!» urlò Crispin eccitato. «La vedo! Guarda! In quei cespugli laggiù. C'è una specie di cornicione. Vedo una macchia bianca.» Marc girò la testa nella direzione indicata dal nipote e sentì il cuore fermarsi. Da lì aveva una visione migliore di quella di Crispin. La piccola figura chiara era rannicchiata a pochi centimetri dall'orlo di un precipizio di una ventina di metri. «Crispin, voglio che tu torni a casa più veloce che puoi, senza farti venire una crisi d'asma.» «Starò bene, zio Marc. Cosa vuoi che faccia?» «Porta qui Pelham e una mezza dozzina di uomini forti. I più grossi. Dovranno controbilanciare il peso di entrambi. Abbiamo bisogno di lanterne, corde robuste e...» Guardò di nuovo in direzione di Amy, pensando alle ferite. «Coperte. Avverti tutti, ma dì loro di non preoccuparsi, Amy è viva.» Crispin seguì il suo sguardo, preoccupato. «Non ha più chiamato. Credi che stia bene?» «Meglio per lei che si salvi! Perché quando l'avrò tirata su, intendo pestarla a sangue!» ringhio' Marc. «Buon Dio!» Crispin sgrano' gli occhi.«Non starai parlando sul serio, vero, zio Marc? Torno in un battibaleno!» «Amy!» Marc. La sua voce arrivava dall'alto, ma più vicina di prima. «Amy! Rispondimi, dannazione!» Lei tirò il fiato. «Si.» «Bene.» La voce di lui si abbassò. «Puoi coprirti la testa con le braccia? C'è un piccolo spuntone sopra di te. Tenterò di calarmici, e potrei far rotolare qualche sasso.» Lei sbarro' gli occhi, allarmata. Capì subito d'aver fatto un errore. Riusciva a vedere il precipizio con atroce chiarezza. «Non puoi!» Strinse gli occhi con forza mentre il cielo cominciava a girare vorticosamente. «Non c'è posto!» Lo avvertì. «Si, c'è. Andrà tutto bene. Tu resta perfettamente immobile.» Non c'era bisogno che glielo dicesse. Era rimasta ferma tanto a lungo che dubitava che sarebbe più riuscita a muoversi. Una cascatella di sabbia e ghiaia, un lieve tonfo, poi lei avvertì un'ombra più scura tra se stessa e il cielo.
   
 
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