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Autore: Spensieratezza    23/09/2021    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Dean e Sam si stavano baciando in una radura erbosa, distesi su di essa, dopo aver fatto l’amore. Faceva ancora caldo, nonostante l’autunno era sceso alle porte ed era bello per loro, fare l’amore all’aria aperta in un punto in cui sapevano non passare nessuno.
In un punto in cui credevano non passasse nessuno.
Qualcosa precipitò dal cielo, come un grosso meteorite e Sam si spaventò molto, accucciandosi contro Dean, tra le sue braccia.
“Cos’è stato? Un fulmine??” chiese.

“Non lo so, Sam.” rispose il fratello.
“Credi che…dovremmo andare a vedere?”
“Sì, ma prima rivestiamoci.” Ammiccò Dean.
Non avevano ancora finito di vestirsi che una macchina sfrecciò a tutta velocità sulla strada.
“Ehi, hai visto quello?” chiese Dean.

“Sì, sta andando verso la direzione di quella strana cosa. Dobbiamo sbrigarci, potrebbe essere in pericolo.” Disse Sam.
Con la loro macchina, cercarono di fare più in fretta che poterono.
 

Dopo pochi chilometri, quello che videro, li scioccò decisamente. Un ragazzino, in uno spiazzo erboso, inginocchiato, che reggeva tra le mani quello che sembrava una grossa tavola di cemento.
“Ma cosa diavolo succede oggi?” chiese Dean, scendendo dalla macchina, mentre già Sam stava raggiungendo il ragazzino. “Ehi, Sam, fai attenzione.”
 
“Ehi, ragazzino, mi chiamo Sam, puoi dirmi cosa stai stringendo con tanto ardore?” chiese Sam porgendogli la mano.

“No, no, non prenderla, è mia. È MIA!!”
“Ma…”
“È mia….” Cercò di scappare ma Dean gli bloccò la strada. “Non così in fretta, ragazzo.”
“NOOOO. “

Dean e Sam si guardarono non sapendo che fare, ma ben presto la soluzione arrivò. Il ragazzo sentendosi braccato, svenne, tenuto su solo dalla prontezza di riflessi dei due ragazzi.
“Ma tu guarda..Castiel, Castiel!!!” lo chiamò Dean.

“Dean, portiamolo in macchina.” Disse Sam.
“Okay.” Disse Dean, portandolo in braccio.
Una volta in macchina, continuarono a chiamare l’angelo, che finalmente dopo un po’ apparve.
“Buongiorno.” Disse Castiel assonnato.

“Castiel, ma che diavolo..stavi dormendo??” chiese Dean incazzato.

“Sì, anche gli angeli lo fanno, sapete? Altrimenti come pensate si ricaricherebbe la loro grazia?" poi si accorse del ragazzo cinese sdraiato sui sedili anteriori. “Avete adottato un figlio?” chiese.

“Non dire sciocchezze, eravamo a qualche chilometro di distanza, quando abbiamo visto qualcosa che sembrava un meteorite cadere e poi questo ragazzo sfrecciare a tutta velocità con la sua macchina. L’abbiamo trovato che stringeva quella COSA, ma appena abbiamo cercato di chiedergli cosa stava facendo, è svenuto..” disse Sam.

Castiel diventava pallido a ogni parola e dopo aver visto la tavoletta era completamente bianco.
“Quella è una tavoletta scritta da Dio.” Disse.
“Cosa??? “ dissero loro in coro.

“Per me è illeggibile, ma non ho dubbi in proposito. Il ragazzo deve c’entrare qualcosa..va portato in un luogo sicuro.”
“Per questo ti stavamo chiamando, puoi portarlo al bunker, fino a quando arriveremo anche noi li? Dean non lascerebbe mai qui la sua preziosa macchina.” Disse Sam.

“Certo. Vi aspetto.” Disse, smaterializzandosi con il ragazzo.
 
 
 
*

Quattro ore dopo, erano arrivati al bunker, che ultimamente era diventata ufficialmente la casa di tutti e tre i fratelli, dopo la partenza dei loro amici.
Quando arrivarono, Adam li abbracciò subito.

“Dovete sempre farmi preoccupare. Ogni volta che accade qualcosa di insolito e pericoloso, non sono mai con voi.” Li rimproverò.
Dean fece un sorriso soddisfatto e compiaciuto della preoccupazione del fratellino.
“Come sta il ragazzo? Si è svegliato?”
“Sì, a quanto pare riesce a leggere la tavoletta.”
“Cooosa?” chiesero in coro i due.

Si diressero in salotto, dove trovarono l’angelo parlare con il ragazzo cinese.
“Castiel, cos’è questa storia della tavoletta che….oh!" disse Dean, andando praticamente a sbattere contro il ragazzo che oltrepassava la porta. "Scusa." disse lui imbarazzato.

Non preoccuparti, ah, a proposito, siamo Dean e Sam.” si presentò lui.

“Piacere, sono Kevin..ehm, mi dispiace, non so perché ho avuto quelle crisi isteriche. È stato come se avessi avuto un qualche attacco.”
Castiel si avvicinò a loro.
“Ragazzi, avete davanti un profeta del signore.
“Un…che cosa???” Dean era basito.

“Ve lo spiegherò meglio dopo. Quello che importa è che Kevin è stato scelto, per tradurre la tavoletta per noi.”

"Abbiamo davanti il verbo di Dio??" disse Dean basito.

"Beh, sì, suppongo che voi umani lo chiamiate così."

"Ma il verbo non dovrebbe essere uno solo?" chiese Dean.

Castiel sembrava ancora più confuso.

"Questo lo avete stabilito voi. In realtà nostro padre parla raramente e ancora di meno scrive, quindi ci sono diverse tracce della sua Parola."

“Va bene, lasciamo perdere." disse Sam, cercando di frenare altre domande. "Ma che cosa dice questa tavoletta?” chiese ancora Sam.
“Dice come fermare i leviatani.
“Lo sappiamo già, con il detersivo.” Disse Adam.

I fratelli si voltarono a guardare Adam.
“Ehm, no, in realtà intendevo come estirparli dalla Terra, riportarli in Purgatorio. C’è un rituale.” disse Cas.
“Ehm, scusate, non è che c’è qualcosa da mangiare? Tutta questa storia di estirpare ed eliminare, mi rende nervoso..” disse Kevin.

“Adam, non è che potresti..” disse Dean, incerto.
“Ma certo! Vieni con me, la cucina è da quella parte, ci sono un sacco di cose buone.” Disse, prendendolo a braccetto e portandolo via.

Sam sorrise, guardandoli.

"Nostro fratello socializza con tutti."

"I geni sono quelli che sono." disse Dean, compiaciuto sprofondando sul divano.

“Non posso crederci, abbiamo finalmente la soluzione per sistemare una volta per tutte quelle bestiacce.”
“Incredibile quello che è successo, se non fossimo stati in quel luogo a quell’ora, a quest’ora un ragazzino avrebbe la tavoletta di Dio tra le mani. Tremo all’idea di quello che avrebbe potuto farci.” Disse Sam.

“Beh, in teoria noi angeli sentiamo quando è in arrivo un nuovo profeta. Lo avrei percepito.” Disse Castiel.
“Sempre se non stavi dormendo.” Lo punzecchiò Dean.
“Insomma, vogliamo parlare del mio sonno o della tavoletta di Dio?” chiese Castiel, piccato.
 
 
 
 
*

Dean, Sam, e i loro amici, strinsero un’amicizia molto solida con Kevin, che dopo Adam e Jack, divenne la terza mascotte del gruppo. Kevin aveva stretto anche molta amicizia con i due ragazzi, gli avevano detto della loro relazione, ma a Kevin non importava che fossero due ragazzi, lui accettava tutti, la sua moralità gli diceva che l’amore era l’unica religione del mondo e continuò a crederci anche quando raccontò dell’imbarazzo provato, quando aprì il bagno e si accorse che non solo Dean era sotto la doccia, ma che anche Sam era lì con lui e di come chiuse frettolosamente la porta, scusandosi.

Un’altra bella sorpresa arrivò con l’arrivo di Charlie. Lei era la sorella di Kevin, per parte di padre, ma purtroppo avevano avuto poche occasioni di frequentarsi. Quando Kevin si confidò con Dean e Sam, che la sorella era in una brutta situazione perché aveva scoperto un segreto sul capo della sua azienda. Aveva chiesto e pregato loro di scoprire cosa fosse questo segreto e di aiutarla. La sorella aveva detto solo che il mondo poteva finire molto male, perché c’erano delle persone che cercavano di assoggettarlo e assoggettare tutti loro e che forse non erano neanche persone.

Non erano sicuri che si trattasse dei leviatani, ma vollero provare.
Sam si presentò nell’azienda dove lavorava Charlie, inserendosi nel suo stesso ascensore, con disappunto della ragazza che si tolse immediatamente le cuffie e che quindi non poteva ballare, con la presenza di altre persone nel suo ascensore.
Ma poi volse lo sguardo su Sam e sorrise nel constatare la carineria di Sam.

“Ciao..non badare a me, anche io adoro la musica.”
Detto questo, lei diede uno dei due auricolari a Sam e si misero a ballare entrambi mentre l'ascensore saliva.

Quando l'ascensore si aprì, tutti e due ridevano come pazzi.

"Non ho mai fatto una cosa del genere," disse Sam.

"Io sì, ma mai condivisa con qualcuno. Sono Charlie. "

"Io Sam, sono qui perchè devo sentire un avvocato per una causa." disse stringendole la mano.

"Oh, allora hai sbagliato piano, quello per gli avvocati è al terzo."

Sam si battè una mano sulla testa.

"Oh, cavolo. Lo sapevo che non ci avrei azzeccato al primo colpo, è sempre così."

Charlie rise.
“Sei davvero simpatico, Sam, spero di rivederti ancora.”
 
Sam tornò per altre due volte, la terza volta vide Charlie rannicchiata nel garage sotterraneo dell’edificio che singhiozzava.
“Charlie!! Charlie!! Ehi, va tutto bene?”
“Sam? Che ci fai qui?”

“Avevamo un appuntamento, ricordi? Con un cheeseburger.”
“Non..non credo che mi va adesso. Mi sono sentita male. Facciamo un’altra volta!”
Sam però le bloccò un braccio.
“Chiunque ti sta spaventando o ti minacci, io posso aiutarti.”
“Chi sei, un poliziotto? Se è così, hai frainteso del tutto la situazione.”

“Siamo MEGLIO della polizia e dubito fortemente che abbiamo frainteso qualcosa.” disse un altro uomo biondo a poca distanza.
“E questa che cos’è? Un’imboscata?? Mi state seguendo? Perché??”
“Charlie..” disse Sam.

“No. NO!! Io mi fidavo di te, Sam! Chi sei davvero??” sbraitò lei.
“Qualcuno che conosce bene tuo fratello, Charlie.” Disse Dean.
La ragazza tremò.
“Mio fratello? Che cosa c’entra mio fratello?”
“Facciamo una chiacchierata, vuoi?” disse Dean.
 
 


Dean, Sam e Charlie si fermarono a mangiare un cheeseburger a una tavola calda, Charlie raccontò che aveva visto degli strani uomini che complottavano e dicevano cose strane, sul fatto di aver costretto qualcuno a "mangiarsi" come punizione per avere deluso il "capo." Non capiva la metà dei discorsi ma quella cosa l'aveva sconvolta ed era crollata. Ancora faceva fatica a credere che non l'avessero scoperta per quanto tremava. Loro la ascoltavano con attenzione, come se le credevano, anzi, come se sapessero ESATTAMENTE di cosa stava parlando, ma lei era ancora abbastanza restia a fidarsi di loro.

Alla fine loro confermarono che stavano indagando su queste persone e la loro intenzione era quella di fermarle, Charlie chiese se avrebbe dovuto fare una denuncia, ma quando Sam disse che non sarebbe servito a nulla perchè con larga probabilità avevano degli infiltrati pure lì,. Charlie ebbe un piccolo crollo nervoso e pianse ancora.

Loro aspettarono pazientemente che si calmasse da sola.

“Quindi voi siete coinvolti con questo brutto affare..ma ancora non mi avete detto cosa c’entra Kevin.” disse lei una volta che si fu sfogata.
“Lui è in possesso di un documento che ci aiuterà in questo senso." disse Dean, visto che in accordo con Sam e dello stesso Kevin, avevano deciso di non parlare subito di tavolette di Dio, per non spaventarla troppo presto e rendersi magari così poco credibili.

"Come è possibile, è ancora un ragazzino, va ancora all'università!!" disse Charlie, malgrado non fosse tanto più vecchia di lui.

" Purtroppo la giovane età non è sufficiente a proteggere le persone dal venire invischiate in casi molto brutti. Su come è coinvolto, te lo spiegheremo, ma prima dobbiamo essere sicuri che possiamo fidarci di te. Charlie, è stato lui a mandarci da te. Era preoccupato per te.” disse Sam dolcemente.

Un sorriso dolce spuntò su Charlie.
“Beh, io davvero non so..”

“Charlie, ci siamo visti l’altro ieri, e hai accennato a qualcosa che ti preoccupa, alla volontà di allontanarti da questa azienda e da alcune persone che non ti piacciono..stavi per volerti aprire con me, dentro di te sai che sono una brava persona e anche mio fratello lo è. Per favore, aiutaci, come sta facendo tuo fratello.” disse Sam.

“Se vi aiuto..saremo un trio, lo sapete, vero?”
“Un cosa?” chiese Dean.
“Un trio. Due maschi e due femmine. “ disse lei.
“Sì, è proprio così, come Hermione con Harry Potter e Ronald Weasley. Tu vuoi essere come Hermione, coraggiosa come lei, vero?” chiese Sam, ricordandosi del pupazzetto che raffigurava Hermione, vicino al computer della ragazza.

La ragazza annuì felice, mentre Dean li guardava a occhi sgranati.
“Posso..parlare con mio fratello, prima?” chiese lei.

Dean e Sam accettarono e mentre al telefono, il fratello gli diceva di fidarsi di loro, che erano brave persone, Dean e Sam a poca distanza, parlottavano.
 
“Sei un nerd, lo sai, vero?” gli diceva Dean, prendendolo in giro.
 

Quando la missione si concluse e Charlie aiutò i fratelli a sottrarre documenti preziosi da una valigetta, fu bello per i due fratelli, assistere a fratello e sorella che al bunker, una volta incontrati, si abbracciavano con affetto.

“Questa famiglia sta diventando sempre più grande.” Disse Dean.
“L’importante è che io rimanga il tuo fratello preferito.” Disse Sam.
“Ma certo..” gli scrollò i capelli.
Una sberla a entrambi sulla testa fece loro capire che avevano parlato al momento sbagliato.

“Credo che qualcuno qui resterà senza cena.” Fischiettò Adam.
“Ehi, non puoi, ricordati che è merito nostro se vivi in questo bunker lussuoso.” Disse Sam rincorrendolo.
“Dai, Adam, sai che ti adoro e adoro le tue torte!” diceva Dean di rimando.
 
 
 












Note dell'autrice: questo è un capitolo che non mi è piaciuto scrivere...ma non perchè l'ho odiato, per carità, ma perchè ho fretta di arrivare al momento del purgatorio e mi sento sempre rallentata xd infatti scusatemi se in molti punti ho riassunto, ma ho fatto così fatica a dover scrivere anche obbligatoriamente questo capitolo per spiegare alcuni punti, che anche i pochi dialoghi che ho messo, ho fatto decisamente degli sforzi X:X
il fatto è che non vedo l'ora di arrivare alla cacciata dei leviatani, non ce la faccio proprio più, ogni volta che mi sono avvicinata, per diversi motivi sembravo allontanarmi..prima c'era la questione degli amici di Dean e Sam, poi la questione di Bobby e quando sembrava che ci ero arrivata, devo mettere per forza l'arrivo di Kevin xd beh, direi che nel prossimo, finalmente ci siamo!! xd Yeeeeeee fuochi d'artificio!

Spero vi sia piaciuta la sorpresa di Charlie e Kevin fratelli, cmq, a me molto!
   
 
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