Anime & Manga > Rossana/Kodocha
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Autore: lmpaoli94    24/09/2021    0 recensioni
Rossana ed Heric vivevano uniti in matrimonio dopo anni spesi a lottare per la loro felicità.
Dopo aver annunciato a suo marito l’attesa di un figlio, qualcosa nelle loro vite cambierà per sempre.
Nuove rivelazioni sulla vita passata e segreta della donna scuoteranno una famiglia spezzata dai timori, dalle paure e dalle bugie.
Rimasta sola a combattere, Rossana dovrà fare di tutto per riconquistare il suo onore di donna e di madre.
P.S.: La storia si svolge nel Parco Lazienki, dove i nostri protagonisti abitano in un sontuoso palazzo posto in mezzo allo splendido lago.
Buona lettura.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Misako Kurata, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Da quando erano andati a cena, Rossana non riusciva più a sorridere.
< Rossana, che cos’hai? Perché non mangi? >
< Non ho fame. >
< Non fare scherzi. Devi nutrirti. Per te e per il bambino. >
< Heric, non è che se salto un pasto una volta è così grave. >
< Cerca di ragionare: non fa bene. >
Rossana non riusciva a capire perché suo marito si comportava in maniera così appiccicosa, preferendolo com’era prima.
< Adesso me ne vado dinanzi al camino. Ho molto freddo. >
< Vuoi che ti porti la cena fino là? >
< Ho detto che non ho fame! > tuonò la ragazza facendosi sentire.
< Non ti capisco > fece il ragazzo spiazzato < Che cosa ti sta succedendo? >
< Niente. È solo che oggi ho fatto un incubo. >
< Che tipo di incubo? >
< Non lo so. Non riesco a ricordarmelo > mentì la ragazza.
< Deve essere stato terribile se ti ha tolto l’appetito. >
Ma la ragazza non rispose, limitandosi ad andare in soggiorno.
Dopo aver lavato i piatti, Heric si accoccolò vicina a lei facendogli sentire tutto il suo calore.
< Heric, secondo me non dovresti più vedere quel ragazzo. >
< Perché dici questo? >
< Non lo so. Non mi piace per niente. >
< Ti ha forse fatto qualcosa di male che io non so? >
< No. Anche perché è la prima volta che l’ho visto. >
< E mi dici che cosa ci trovi di male in lui? >
< I suoi modi di fare e il suo sguardo accattivante non mi piacciono per niente. >
Heric non riusciva a comprendere perché sua moglie diceva quelle cose su di lui.
< Mi dispiace Rossana, ma non riesco a capirti. >
< Tu dammi retta… Mi sono forse mai sbagliata? Ti ricordi la tua vecchia amica Funny? Per colpa sua stava mandando a monte il nostro matrimonio. >
< Sì, è vero. Ma grazie a te mi hai salvato. >
< Voleva portarti a letto quella stronza… Solo perché si definiva molto più carina di me. Se me la ritrovassi dinanzi, la strozzerei con le mie mani. >
< Non ti preoccupare. Adesso non è più un nostro problema. Viviamo la nostra vita felice e senza pensieri… Anche perchè chi ci potrebbe volere male? Abitiamo in una villa in mezzo ad un lago incantevole immerso nella natura. Non diamo fastidio a nessuno. >
“Vorrei davvero che fosse così, Heric.”
< Rossana? Mi stai ascoltando? >
< Cerca in tutti i modi di non far arrivare fin qui il tuo amico Charles Lons. Lui non mi piace per niente. >
< E cosa vuoi che gli dica? Non posso fare il maleducato e ripudiarlo senza motivo. >
< Invece dovrai trovare un modo. Sei o non sei un uomo intelligente? >
< Adesso basta, Rossana. Smettila di gettare astio nei suoi confronti! > tuonò Heric alzandosi di botto dal divano.
< D’accordo, fai come vuoi. se non lo farai tu, lo farò io. >
< Non ti azzardare! >
Herci e Rossana non avevano mai litigato così furiosamente prima d’ora.
< Adesso basta parlare di lui > fece Rossana con indifferenza < E’ un giorno molto speciale. Non roviniamolo per così poco. >
< Sei tu che ti comporti in maniera molto strana > replicò Heric < Forse è il tuo stato interessante che ti fa agire in quel modo. >
< Herci, dammi retta. Vedrai che non te ne pentirai > disse infine Rossana prima di accoccolarsi tra le sue braccia e chiudere gli occhi.
 
 
Il mattino dopo, Rossana aprì gli occhi senza riuscire a trovare Heric nel suo letto.
“Perché si è svegliato così presto? Sono solo le otto del mattino.”
Scendendo dal letto, sentì alcune voci venire dal piano di sotto.
< Già. E ti ricordi quando sei scappato dai tuoi genitori perché non volevi sposare quella ragazza scozzese? >
< Ti prego di non farmici pensare > ribatté Charles < Ci ho messo più di un mese per convincere i miei genitori. >
< E adesso? Com’è la tua vita da scapolo? >
< Non mi posso lamentare. Faccio quello che voglio… E tu? Con quella ragazza? >
< Rossana è l’amore della mia vita. Lo sai che tra qualche mese… >
< Buongiorno, Heric > fece Rossana interrompendoli.
< Buongiorno, tesoro > replicò suo marito andandogli incontro per baciarla.
< Che cosa ci fai già in piedi? >
< Dovevo risistemare alcune zone del giardino. E mentre ero al lavoro, ho visto Charles nei dintorni e l’ho invitato a bere qualcosa insieme. >
< Signor Lons, che cosa ci faceva così presto nei pressi del nostro parco? >
< Stavo andando dai miei parenti quando ho visto Heric al lavoro. Non lo facevo giardiniere provetto. >
Heric intravide negli occhi di Rossana il suo disprezzo nell’ospite.
< Perché non andiamo in cucina? Così posso prepararti qualcosa, Rossana. >
< Ottima idea. >
< Charles, puoi scusarci un attimo? >
< Senz’altro. >
Una volta rimasti da soli, Heric redarguì sua moglie per come si stava comportando.
< Ho solo fatto una domanda. Tutto qui. >
< Tu lo volevi interrogare… E poi non mi è piaciuto il modo in cui lo fissavi. >
< Perché? È semplicemente il mio sguardo. >
< Voglio arrivare fino in fondo a questa storia: cos’hai contro di lui? Dimmelo! >
< Niente. È solo che non mi va a genio. >
< Ma che razza di discorsi fai?! >
< Sei tu che non riesci ad intravedere la cattiveria in lui! E comunque abbassa la voce. Vuoi farti sentire da tutto il vicinato? >
< Meglio se ti prepari la colazione da sola prima che io possa perdere la pazienza. >
< Sì, è meglio… Tu torna pura dal tuo ospite Charles e fatti infinocchiare con i suoi stupidi racconti. Non ti facevo così ingenuo, sai? >
Preso da un senso di rabbia, Heric gli mollò un ceffone.
Pentitosi subito per quel gesto malsano, Heric cercò di chiedergli scusa.
< Lasciami andare! Non voglio più vederti! > replicò la donna con le lacrime agli occhi prima di uscire dal palazzo per rimanere da sola.
 
 
Non riusciva a dimenticare quello sguardo e quella cattiveria che l’avevano fatta soffrire più di otto anni fa’.
La povera Rossana, figlia illegittima della nobile casata Smith d’Inghilterra, era fuggita di casa stufa di tutto lo sfarzo che la circondava.
Trovando rifugio a Londra dalla sua amica Alyssa, Rossana incorse nel momento più buio della sua vita quando incontrò il tenebroso individuo che gli avrebbe rovinato la sua vita per sempre.
< Rossana > si sentì chiamare da dietro le spalle mentre aveva la faccia riflessa sul lago.
Girando lo sguardo per vedere chi fosse stata a chiamarla, la giovane donna divenne pallida in volto.
< E lei cosa ci fai qui, Charles? >
< So che mi hai riconosciuto… Ormai ho imparato a conoscerti molto bene… >
< Come si permette di darmi del tu?! > replicò la donna alzandosi di scatto.
< Adesso basta con i convenevoli rispettosi! Non lo sopporto! >
< Non provare ad avvicinarti o chiamo immediatamente mio marito. >
< Non ci provare > fece Charles agguantandogli il braccio.
< Se mi fai male… >
< Dopo tutti questi anni provi ancora questo risentimento nei miei confronti? >
< Devo ricordarti che cosa mi hai fatto passare? >
< So di aver sbagliato, ma ero ancora molto giovane all’epoca. >
< Anch’io ero molto giovane e innocente! E a causa del tuo disprezzo e della tua sofferenza che mi hai fatto provare, hai rovinato per sempre la mia vita. >
< Adesso non esagerare… >
< Che cosa?! Devo ricordarti che cosa mi hai fatto?! Hai giaciuto impunemente con me contro la mia volontà e mi hai abbandonato nel vicolo più malsano di Londra in una notte fredda di pioggia in mezzo ai malviventi più pericolosi… Secondo te come ti dovrei trattare?! >
< Ero ubriaco… Ma ti amavo tantissimo, Rossana. >
< L’amore… tu non sai nemmeno che cosa sia… >
< Posso tornare ad essere il ragazzo che hai voluto bene un tempo, sai? >
< Smettila di dire stupidaggini! >
< Perché non riesci a fidarti di me? >
< Perché sarebbe da stupidi… Adesso vattene immediatamente dalla mia proprietà e non farti più vedere. >
< Non ci pensare nemmeno. >
< Non costringermi a cacciarti via con la forza. >
< Addirittura? Cara Rossana, devo ricordarti che conosco il tuo profondo segreto? >
< Che intendi dire? >
< Tu sei solo una trovatella della Nobile Signora Smith d’Inghilterra. Non sei una purosangue come hai fatto credere a tutti. >
Presa da una rabbia irrefrenabile, Rossana si gettò contro di lui per prenderlo a schiaffi.
< Devo dire che sai difenderti molto bene… Ma questo non ti basterà. Sei solo una di sangue sporco. E quando anche Heric e la sua famiglia ne verranno a conoscenza, ti lascerà in mezzo alla strada con il tuo bambino a morire di fame. >
< No! Heric non farebbe mai una cosa simile! >
< Allora non conosci i suoi genitori… Farebbero di tutto per sbarazzarsi di una ingannatrice come te. so come sono fatti gli Akito. Non si imparenterebbero mai con una sgualdrina come te. >
< Vattene! Adesso! >
< Io potrò anche andarmene… Ma non riuscirai mai a cambiare le cose. Il tuo destino è segnato. >
< Se solo avessi un arma qui tra le mie mani, ti avrei ucciso senza pietà e avrei gettato il tuo corpo in questo lago. >
< Pensaci bene, Rossana… Sei ancora in tempo per innamorarti di me. Lo sai che ti farei felice. Ti tratterei come una principessa. >
< Preferisco essere gettata in mezzo ad una strada a morire di fame piuttosto che mettermi con uno come te. >
< Ahahah non cambi mai… Ci rivedremo molto presto, tesoro. Vado a salutare tuo marito… E non ti preoccupare. Non gli dirò niente di questo tuo piccolo segreto. Almeno per ora… >
Vergognandosi per avergli fatto rivangare il suo passato, la povera Rossana tornò nel suo palazzo richiudendosi in camera sua per piangere disperatamente come non gli capitava da tempo.
   
 
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