Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |       
Autore: ClostridiumDiff2020    25/09/2021    0 recensioni
Questa Storia Partecipa alla 365 Writing Days Challenge 2021
365 finestre...
365 storie, una raccolta di racconti, una raccolta di vite.
Ogni giorno, partendo da una parola, si aprirà una porta verso qualcosa, verso qualcuno...
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

270 - How To Say Goodbye Forever?




William sbattè le palpebre lentamente, il mondo tornava lentamente a fuoco come il suo corpo. Si sentiva zuppo di sudore I rumori, un fischio sordo copriva tutto il resto sovrastato solamente dal battito del suo cuore.
“Ehi Zombie sei… più pallido del solito…”
Il volto di Jennefer appariva lentamente vicino al suo.
William si pose il palmo della mano sull’occhio destro, percepiva una puntura di spillo al suo interno, come se lo spettro premesse dal suo interno.
William chiuse gli occhi, percepiva lo sguardo di Jennefer gravare come un macigno mentre cercava di riassemblare i pezzi di se scosso dai brividi. Un freddo che sembrava non voler mai lasciare la presa. Quando Jennefer gli afferrò la mano percepì il suo calore e il bisogno fu insopportabile. La afferrò e la trasse a sé stringendola con forza.
“Ehi Zombie… calma… sei… fradicio… che…” cercò di protestare la ragazza.
Lui nascose il volto cercando di calmarsi, Jennefer dopo le iniziali proteste rimase immobile come in attesa.
 
Quando Jenner pensò che potesse essere il giusto momento scostò William prendendolo per le spalle. Aveva uno sguardo assente e un respiro affannoso.
“William io… l’ho trovata…”
 
….
 
“Sai non esco spesso dall’obitorio e… di rado entro nei reparti, ma visto che ci tenevi tanto ho iniziato a bazzicare dalle stanze dove so che siete passati entrambi e… stamani lei ha trovato me…”
William osservò la camera, un’anonima stanza d’ospedale ma la ricordava bene. Era stata tutta la sua realtà per tanto, troppo tempo. E Lei era stata il suo unico vero contatto. La sola persona che tra tanti sguardi ostili si sforzava di ascoltarlo veramente.
Lei era in piedi e lo osservava, con lo stesso sguardo inarrivabile dei loro primi incontri. Sorrise, aveva sempre trovato frustrante tutto quel suo autocontrollo, qualunque cosa avesse fatto. Percepiva lo spettro premere dentro di se ma Krista era davvero davanti a lui, nient’altro importava.
 
William aprì la bocca ma la voce non giunse, di nuovo muto con una rabbia che gli bruciava l’anima. Aveva la tentazione di afferrare la prima cosa che aveva a portata di mano e lanciarla contro il muro.
Krista lo osservava in attesa, cosa poteva dirle? Che gli dispiaceva che fosse morta da sola? Che non avrebbe mai voluto questo per lei?
Lo spettro lo osservava silenzioso, che lo incolpasse? Forse adesso l’amore era diventato odio, magari per questo l’antico era entrato in lui, era marcio e corrompeva ogni cosa entrava in contatto con il suo spirito?
 
William sussultò quando la mano di Jennefer prese la sua. Si voltò verso di lei, i suoi grandi occhi scuri colmi di lacrime. Lei osservava lo spettro, impassibile come sempre, ma quando aprì bocca William si soprese nel percepire vibrante emozione nella voce di lei.
“Era a un passo da te…” prese parola Jennefer “E non avrebbe mai voluto che ti accadesse niente. Aveva preparato ogni cosa, per poter fuggire, non aveva mai desiderato niente così tanto prima di immaginare di iniziare una nuova vita assieme a te. Tutto quello che ti ha detto era vera, ogni momento è stato intenso… Adesso non può dirlo ma… Non è colpa tua né sua… anche se non ha voce il suo cuore non smette di parlare un solo istante… E chiede di te…”
Jennefer si voltò verso William cercando di dar voce a quella valanga di emozioni.
Lo spettro si avvicinò a Jennefer e quando le sue dita le sfiorarono il cuore Jennefer si un tramite tra due cuori connessi.
“Non sono brava a esprimere sentimenti perché… Non ho mai sentito nulla prima di… Prima del nostro disastroso contatto… e…”
Lasciami entrare…
La voce dello spettro era chiara, avvolgente e Jennefer aprì la sua anima.
“Non voglio che resti solo…” Era la voce di Krista che parlava tramite Jennefer.
William la osservò afferrò Jennefer e la strattonò verso se per baciarla con foga. Voleva percepire il sapore di Krista, l’odore dei suoi capelli, il suo suo e battere vicino al proprio. Ma quando Jennefer scivolò con i piedi a terra osservando la confusione nel suo sguardo comprese che lo spettro se n’era andato, svanito per sempre. Era andata oltre.
Jennefer rimase ad osservarlo interdetta.
“Non sono sicura ma… Credo di aver bisogno di bere dell’alcool. Molto, moltissimo alcool…”


Day 270 - Prompt - una maschera (25.09.2021)
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: ClostridiumDiff2020