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Autore: eddiefrancesco    25/09/2021    1 recensioni
Quando scopre che la nonna, eccentrica gentildonna con il vezzo del mecenatismo, ha una nuova dama di compagnia, Marcus, conte di Hawkridge, si precipita nel Devon.
Gli basta un'occhiata per capire che la ragazza in questione non è la solita approfittatrice, ma questo non significa che la giovane non abbia qualcosa da nascondere.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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Amy gli sorrise dolcemente. «Non mi sono spaventata, prima» gli confessò, con tanta onestà che lui dovette sorridere a sua volta. «È stato solo... più rapido di quanto mi aspettassi.» Lo guardò timidamente. «Ma è stato eccitante. Mi è piaciuto.» Il sorriso raggiunse gli occhi di lui. «Vediamo se ti piace anche lentamente» mormorò e, guardandola negli occhi, allungò le dita verso il primo bottone del suo corpetto. Lentamente le faceva perdere la testa. Le braccia di lui la cinsero. Le sue mani esercitarono una lieve pressione per attirarla vicino, mentre le dita le slacciavano lentamente il vestito finché questo non scivolo' ai suoi piedi. Amy reclino' all'indietro la testa. Voleva che lui la baciasse, che la distraesse dal tremito nervoso che la scuoteva. Lo desiderava, ma non aveva mai permesso a un uomo di spogliarla. Quando lui sciolse i nastrini della camicetta e le scosto' le spalline, l'improvvisa timidezza la colse di sorpresa. Poi lui alzò un dito per seguirle la linea della clavicola, si chino' e ripeté la carezza con la bocca. E la timidezza svani'. Lei ondeggio' e gli posò le mani sul petto. Sentì la fine batista della sua camicia e si rese conto stupita che voleva toccarlo anche lei. «Toglimi la camicia, cara.» sussurro' Marc, rauco. A uno a uno, gli indumenti si afflosciarono ai loro piedi. Piccoli brividi caldi esplosero dentro di lei quando i suoi capezzoli sfiorarono il petto villoso di lui. Amy scordo' la modestia. Le sensazioni che si agitavano dentro di lei erano troppo forti per lasciar posto ad altro. Avrebbe gridato di meraviglia per la penetrante intensità del piacere, ma la bocca di Marc era sulla sua, e soffoco' quel grido e i piccoli mugolii che seguirono. Lei gli cinse la vita con le braccia, cercando la forza di lui, perché la propria l'aveva abbandonata. Schiuse le labbra, invitandolo a esplorare i recessi della sua bocca, poiché desiderava disperatamente essere parte di lui e conosceva solo quel modo. Marc fu scosso da un brivido quando la lingua di Amy toccò la sua con timida avidità, unendosi a lui in una danza sensuale. La risposta di lei gli andò alla testa come un bicchiere di brandy. La morbidezza dei suoi seni, la pressione delle piccole punte rosee contro il suo petto, gli irrigidivano il corpo in una dolce agonia. Strinse i denti, e pregò di avere la forza di prolungare quegli struggenti preliminari. Per la prima volta nella sua vita, capiva come i suoi antenati primitivi fossero stati capaci di trascinare le loro donne nelle caverne, che fossero consenzienti o meno. Anche lui avrebbe potuto prenderla con foga, divorarla, consumarla d'amore. E lo avrebbe fatto, si ripromise mentre la depositava dolcemente sul letto. Ma non quella volta. Era già tutta piena di lividi. Le sue braccia erano graffiate e sulle gambe, sotto le calze di cotone bianco che ancora aveva addosso, si intravedevano delle bende. Quando avrebbe messo le mani su suo marito... Marc bloccò quel pensiero immediatamente. Chantry o Chatsworth, o comunque si facesse chiamare, non aveva posto lì tra loro, quella notte. Lentamente, cominciò ad abbassarle una calza. Amy trattenne il fiato quando lui sfiorò con le labbra la lieve escoriazione che aveva sul polpaccio. Un senso di calore cominciò a diffondersi in lei. Marc bacio' il livido sul ginocchio. Lei si abbandonò sul materasso. La lingua di lui serpeggio' intorno a un piccolo graffio sulla coscia. «Marc?» «Hmm.» «Hai intenzione di baciare ogni singolo livido?» «Ogni singolo livido» confermò lui. Amy pensò alla posizione di alcune delle sue lesioni. «Oh, cielo.» La bocca di lui sorrise contro l'interno della coscia. Amy rabbrividi', ma non di freddo. Marc posò la mano sulla sua vita, sfiorò col pollice la curva del suo seno, scivolo' verso il basso finché il suo palmo non si posò sul triangolo della sua femminilità. E, ovunque lui toccasse, lei si sentiva percorsa da una scia di fuoco. «Sei così piccola» sussurro'. «Così dolce.» Con un mugolio, premette il viso contro la morbidezza del suo ventre. Lei trasali' al contatto con l'umido calore della sua lingua. «Potrei divorarti. Portarti in posti che non hai mai sognato. Posti oscuri, dove tutto quello che saprai, che vorrai, che sentirai, sarò io, dentro di te, finché non griderai di piacere. E ti terrò in quel posto per sempre. Mia! Sempre!» Le sue braccia si contrassero intorno a lei. «Ti ho spaventata?» Per un attimo lei non riuscì a parlare. Le labbra si schiusero, ma non riuscì a rispondere. L'amore inondo' tutto il suo essere, un amore così potente, così grande, che lei si chiese come facesse il suo cuore a non scoppiare. Alzò una mano, gli toccò il viso. «Non avrò mai paura di te, Marc. Puoi portarmi ovunque. Tenermici per tutto il tempo che vorrai. So che non mi farai mai del male.» «No» giurò lui. «Mai.» E, guardandola negli occhi, si abbassò su di lei. Amy lanciò un piccolo grido quando sentì il peso di lui sopra di sé. Era tanto grosso, tanto forte. Gli accarezzo' il petto, insinuando le dita tra i peli. Lei si sentiva allo stesso tempo protetta e deliziosamente spregiudicata, sdraiata così sotto di lui. Poi la sua bocca si impadroni' di quella di lei. Le schiuse le gambe con una mano, per poi accarezzare il segreto della sua femminilità. Amy proruppe in un grido soffocato, sbalordita da quella invasione e dall'intensa ondata di piacere che la travolse. La sensazione provocata dalla sua carezza in un punto del suo corpo di cui non era mai stata consapevole era così deliziosa che scordo' la sconvolgente intimità del suo tocco e semplicemente gli rispose, inarcandosi. Poi, delicatamente, lui si passò la gamba fasciata di Amy sul fianco e lei sbarro' gli occhi al primo, esitante tocco del suo corpo. Trattenne il fiato. Il cuore le martellava all'impazzata già da tempo. Alzò gli occhi su di lui, tremando per la consapevolezza della sua potenza virile, della propria vulnerabilità. «Marc?» «Andrà tutto bene, piccola. Cercherò di non farti male.» Il viso di lui era teso di passione, i suoi occhi intensi, ma la sua voce era così tenera che lei si sentì rilassare. Ogni parte del suo essere a un tratto era concentrata nel punto in cui erano uniti. Lui si muoveva appena. La sensazione la fece impazzire. Voleva tutto di lui. Con un piccolo gemito impaziente, gli cinse la vita con le gambe e si premette contro di lui. Le labbra di lui erano tanto calde che le marchiarono la gola. «Amy, non... credo di farcela più ad andare piano.» «Non voglio che tu lo faccia. Oh, Marc...ti prego...» «Si!» sussurro' lui, e premendo il viso sui suoi capelli iniziò la danza travolgente dei fianchi.«Tu mi sposerei.» La rauca affermazione penetro' attraverso le nuvole d'oblio tra cui lei fluttuava. Amy si mosse e cercò di scendere sulla terra. Non era la prima volta che tornava alla realtà. Ricordava vagamente teneri baci che avevano seguito la tempesta, in confronto di un panno fresco tra le gambe, il senso di protezione di due braccia forti. Si era sentita totalmente appagata. Come se qualcosa che non aveva mai saputo le mancasse fosse ora, per sempre, parte di lei. Marc. Amy sorrise, cercò di rannicchiarsi contro di lui e scoprì che era per metà sdraiato su di lei. Era pesante. Contemplo' una vaga protesta, poi decise che le costava troppa fatica. Ogni muscolo del suo corpo si era sciolto. «Amy.» Il dolce richiamo arrestò un'altra discesa nella pigrizia. Amy batte' le palpebre. «Hmm?» Lui sorrise, divertito, e la pigra sensualità dei suoi occhi risvegliò un'eco di piacere dentro di lei. Richiuse le palpebre per gustare la sensazione. Lui le avvicinò le labbra all'orecchio. «Sai, c'è una certa etichetta da osservare in certe occasioni, signora Chantry.» «Davvero?» «Non ci si addormenta quando il partner sta cercando di portare avanti una conversazione.» «Oh.» Amy impose alle palpebre di sollevarsi. Riuscì perfino a passargli un braccio intorno al collo. «Non sto dormendo» sospirò, e si stiracchio' languidamente.
   
 
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