Anime & Manga > Haikyu!!
Ricorda la storia  |      
Autore: LorasWeasley    27/09/2021    1 recensioni
[sakuatsu]
"Uno dei punti fermi di Kiyoomi era il suo odio per i nomignoli.
Non capiva il bisogno di chiamare qualcuno con un nomignolo imbarazzante. Ognuno di loro aveva un nome dalla nascita, perché non usarlo?
Credeva davvero in tutto quello ed era fermamente convinto che avrebbe odiato chiunque avrebbe anche solo pensato di utilizzare un nomignolo con lui.
Poi, tuttavia, era arrivato Atsumu. E come gli avevano sempre detto tutti: si fanno sempre delle eccezioni per le persone che si amano."
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Atsumu Miya, Kiyoomi Sakusa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nomignoli


Uno degli argomenti più conosciuti e su cui tutti avevano sempre qualcosa da dire era l’amore.
L’amore ti cambia.
L’amore ti porta ad accettare e fare cose che non avresti mai pensato.
Queste erano solo alcune delle frasi che Sakusa aveva da sempre sentito, ma mai davvero compreso. O almeno, fino a quando Atsumu non si schiantò a forza nella sua vita.
Uno dei punti fermi di Kiyoomi era il suo odio per i nomignoli.
S’imbarazzava persino quando, a cinque anni, i suoi genitori lo accompagnavano a scuola e lo salutavano con un “divertiti, tesoro”. Lui metteva il broncio e con il volto rosso affermava “Non chiamarmi così! Non sono un bambino!”
Crescendo aveva sentito tantissimi soprannomi che i suoi coetani davano agli amici o alle fidanzate. Aveva soprattutto sentito così tanti nomignoli da parte di Komori per le sue fidanzate che ne aveva avuto abbastanza per un’intera vita.
Non capiva il bisogno di chiamare qualcuno con un nomignolo imbarazzante. Ognuno di loro aveva un nome dalla nascita, perché non usarlo?
Credeva davvero in tutto quello ed era fermamente convinto che avrebbe odiato chiunque avrebbe anche solo pensato di utilizzare un nomignolo con lui.
Poi, tuttavia, era arrivato Atsumu. E come gli avevano sempre detto tutti: si fanno sempre delle eccezioni per le persone che si amano.
 
La prima volta che Atsumu aveva usato un nomignolo con lui, aveva utilizzato: Amore.
Erano ufficialmente fidanzati da tre mesi e quel giorno si trovavano a una cena post partita per festeggiare la vittoria di quel pomeriggio.
Al tavolo sedevano tutti i membri della squadra euforici, a chiacchierare ad alta voce e gestendo più conversazioni contemporaneamente.
Grazie a quel rumore nessuno si accorse della conversazione che avvenne tra Atsumu e Sakusa.
Il biondo stava ascoltando un racconto di Hinata mentre mangiava, quando si voltò verso Kiyoomi e domandò –Ehy amore, mi passi il sale?
Kiyoomi si bloccò e il volto di Atsumu iniziò a colorarsi di rosso quando si rese conto di quello che aveva appena detto.
Sakusa però si rese conto con sgomento che non gli dispiaceva per niente quel nomignolo se proveniva dalla bocca di Atsumu.
S’imbarazzò a sua volta per quella rivelazione con se stesso e, facendo un colpo di tosse per cercare di riprendersi, gli porse quello che gli aveva richiesto senza dire nulla.
Non parlarono mai della questione “nomignoli”, ma quel silenzio fu preso da Atsumu come un via libera per poterli utilizzare e sbizzarrirsi con essi.
 
Un nomignolo che non arrivò propriamente da Atsumu fu: Cuore.
La coppia aveva deciso che era arrivato il momento di far conoscere il partner alla propria famiglia e avevano organizzato dei pranzi nel fine settimana.
Non ci fu alcun dramma, solo diverso imbarazzo che era normale quando si conoscevano i genitori del proprio ragazzo.
Il problema tuttavia arrivò quando, dopo aver conosciuto la madre di Atsumu, questa a fine giornata salutò con calore Kiyoomi affermando "sei davvero un cuore!"
Sakusa era rimasto confuso da quell'affermazione, ma anche imbarazzato. Atsumu invece, per tutto il tragitto verso i loro appartamenti, non aveva fatto altro che ridere e prenderlo in giro, ovviamente inserendo quel nuovo nomignolo nel suo vocabolario e usandolo durante l'intera settimana chiamandolo più volte di quanto fosse necessario.
 
Un nomignolo che Atsumu usò per ripicca fu: Angelo.
I due avevano ufficializzato con il resto del mondo la loro relazione e i giornalisti non saltavano mai un’occasione per chiedere nuovi scoop e informazioni quando ne avevano l’opportunità.
In realtà Atsumu era sempre felice di poter rispondere a quelle domande, ma quel giorno dopo la partita lo fu fin troppo.
I due ragazzi avevano discusso per la moralità di un personaggio di un film che avevano visto quella mattina. Atsumu continuava a dire che esistevano le seconde possibilità e che quell’uomo la meritava, mentre Sakusa lo condannava senza possibilità di redimersi.
Dopo che Kiyoomi aveva ben espresso le sue opinioni, Atsumu si era offeso incrociando le braccia e gonfiando le guance, per poi pensare silenziosamente alla sua vendetta.
Quel momento era infine arrivato quando uno dei giornalisti gli disse che quel giorno avevano avuto proprio una bella chimica in campo e Atsumu, con un sorriso maligno che fece scendere un brivido di terrore lungo la schiena di Kiyoomi, rispose con finta voce innocente –Vero? Io e il mio angelo siamo sempre più uniti!
Sakusa voleva sprofondare e fare in modo di non avere più contatti con il resto del mondo. Dio, Komori non gli avrebbe più fatto dimenticare quel momento una volta sentita l’intervista.
 
Un nomignolo particolare fu: Piccolo.
Era una fredda serata invernale e i due erano stesi sul divano sotto una grande coperta, in pigiama ed abbracciati mentre vedevano uno dei più smielati film d'amore di sempre.
Non era uno di quei film che Sakusa avrebbe mai scelto volontariamente, ma Atsumu aveva vinto la gara di chi faceva più ace in quella settimana e una scommessa era pur sempre una scommessa, così Kiyoomi era stato costretto a fare tutto quello che l'altro voleva per quel giorno, compreso vedere quel film.
I due protagonisti, una coppia etero, si stavano urlando il loro amore sotto un temporale dopo una grande litigata. Poteva esserci qualcosa di più cliché?
Mentre i due si baciavano sullo schermo, il biondo alzò lo sguardo e gli domandò -Posso chiamarti "piccolo"?
Sakusa corrugò la fronte e rispose -Non sono piccolo.
Atsumu rise -Lo so, ma non pensi che sia carino?
-Non propriamente.
L'altro mise il broncio -Quindi non vuoi usarlo neanche per me?
Il corvino non rispose mentre rifletteva su quelle parole. Avrebbe potuto dirgli che non avrebbe mai utilizzato un nomignolo tanto imbarazzante, ma Atsumu era sdraiato su di lui e lo fissava con gli occhi grandi e speranzosi.
Sembrava proprio un bambino e la sua parte possessiva gli urlò “questo è il tuo piccolo”.
Strinse la presa su di lui e con le guance spolverate di rosa distolse lo sguardo e borbottò -Vedremo.
 
Il preggior nomignolo che Atsumu utilizzò mai fu: Orsacchiotto.
Era il tramonto e i ragazzi stavano tornando in autobus a Osaka dopo aver avuto una partita in trasferma all’orario di pranzo. Erano tutti stanchi e i due fidanzati erano, come sempre, seduti insieme.
Sakusa aveva preso il posto vicino al finestrino e, dopo pochi minuti dalla partenza, un assonnato Atsumu poggiò la testa contro la sua spalla alla ricerca di una posizione comoda per dormire.
Aveva già chiuso gli occhi e il suo tono di voce era basso e assonnato mentre chiedeva –Orsacchiotto, chiudi la tenda che il sole mi uccide gli occhi?
Sakusa aveva stretto la bocca in un’espressione di disgusto. Avrebbe anche chiesto infastidito perché diavolo avesse pensato che fosse stata una buona idea utilizzare quel soprannome e di non farlo mai più, ma non voleva disturbarlo, non per il momento.
Quindi decise di lasciarlo dormire e di parlargliene in seguito. Forse.
 
Uno dei nomignoli inaspettati fu: Cucciolo.
In palestra erano rimasti solo i più giovani a fare gli ultimi allenamenti della giornata. Stavano giocando un breve 2v2 quando Sakusa era caduto e si era graffiato il ginocchio. Nulla di grave, ma tutti decisero di comune accordo che non avrebbe dovuto sforzarlo di più.
Fu così che, mentre Hinata e Bokuto si occupavano di mettere a posto la palestra prima che tutti potessero tornare a casa, Atsumu si occupò del suo fidanzato.
Il biondo aveva lavato e disinfettato la ferita, per poi mettergli un cerotto colorato e baciargli la parte lesa.
Sakusa stava per dirgli che non stava così male e che non era un bambino, che quindi poteva occuparsi da solo delle sue cose.
Ma ogni sua parola venne interrotta dal sorriso del biondo che, dopo il bacio, annunciò -Tranquillo cucciolo, ci penso io a te! Adesso vado a prendere le nostre cose e poi torniamo a casa!
Si alzò e andò via prima che il corvino riuscisse a rispondere, non che comunque avesse intenzione di farlo. Quando avrebbe smesso, Atsumu, di fargli quell'effetto?
 
Uno dei nomignoli che fece scendere un brivido lungo la schiena di Sakusa fu: Tesoro.
La prima volta che Atsumu lo pronunciò fu in camera da letto.
I due avevano fatto sesso e dormito insieme. Il giorno dopo, quando si svegliarono, rimasero a letto a coccolarsi e fu a quel punto che Kiyoomi iniziò a perdersi nei suoi pensieri.
Atsumu, tuttavia, aveva imparato a conoscere e percepire ogni suo più piccolo cambiamento e non perse tempo a reagire anche in quel momento.
Gli mise una mano sulla guancia, accarezzandogliela lentamente ma non in modo invadente, poi iniziò a sussurrare –Ehy tesoro, guardami. Siamo qui e siamo puliti, ci siamo lavati ieri sera prima di andare a dormire, te lo ricordi? Torna da me, non c’è niente che possa farti sentire male.
Forse era stato quello che gli aveva detto, forse il tono con cui l’aveva fatto o forse semplicemente quel nuovo nomignolo che aveva trovato bello quanto “amore”, ma Kiyoomi poté giurare che quella mattina s’innamorò di lui ancora di più.
 
Il nomignolo che, tuttavia, Sakusa amava di più era semplicemente il suo soprannome: Omi.
Il corvino lo amava perché era stato Atsumu a inventarlo e perché l’aveva fatto suo.
La prima volta che Miya l'aveva utilizzato non stavano ancora insieme e a stento Sakusa sapeva della sua presenza nella squadra. Era stato inaspettato e quasi come un fulmine a ciel sereno.
Kiyoomi si era incazzato e a denti stretti gli aveva intimato di non ripeterlo mai più. Ovviamente, però, Atsumu era un bastardo e iniziò a chiamarlo solo con quel soprannome.
Dal fastidio iniziale, Sakusa iniziò ad abituarsi e ad accettare passivamente il tutto, iniziando persino a rispondere quando usava quelle tre lettere. Questo suo calmarsi lo portò anche a rendersi conto di quanto, pian piano, le cose tra i due avevano iniziato a cambiare.
Il biondo lo pronunciava sempre con un affetto tale da far battere il cuore di Sakusa sempre più forte, facendolo sentire amato come mai nessuno aveva fatto. Questo Kiyoomi se ne rese conto solo dopo che si erano messi ufficialmente insieme, chiedendosi quante altre cose non l’avesse notato perché accecato dal suo presunto odio verso l'altro.
Quel soprannome rimaneva uno dei punti più importanti della loro storia, non importava che in squadra, soprattutto Hinata e Bokuto, iniziarono a usarlo a loro volta. L’aveva inventato Atsumu e il modo in cui lo diceva era un modo che nessuno avrebbe mai potuto imitare. E Sakusa non poteva fare altro che amarlo incondizionatamente nonostante tutti i nomignoli imbarazzanti che il biondo avrebbe continuato a utilizzare ogni singolo giorno del resto della loro vita.

[1759 parole]
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Haikyu!! / Vai alla pagina dell'autore: LorasWeasley