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Autore: Fe_    29/09/2021    4 recensioni
Fanfiction semi-interattiva: leggere il capitolo 21 per ulteriori informazioni
Raccolta || Multi-rating || Slice of Life
Raccolta disomogenea ambientata in una Hogwarts contemporanea, con adolescenti che hanno sulle spalle solo il peso della loro età e non della salvezza del mondo.
Questo non vuol dire che le loro vite siano più facili, però: le nuove, travolgenti emozioni che provano una volta affacciati oltre l’infanzia sono abbastanza potenti da sconvolgerli.
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[I capitoli 1-20 fanno parte del Calendario dell'Avvento, con prompt relativi al natale]
21.Luna- [Angelika Hunt; Lorina Altea Marie Erzsébet Caeli]
[...]
28. Litigio- [Murphy Spencer Lightwood; Lilith Eve Marie Beaumont; Royal de Vries]
29. Posta del cuore- [Lorina Altea Marie Erzsébet Caeli; sorpresa]
30. Festa segreta- [Timòn Sandro Ramirez; Leslie Keith Hamilton; Enéas Alistair Morgenstein Silva; Mikhail Ivankov]
Genere: Azione, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Filius Vitious, Maghi fanfiction interattive, Minerva McGranitt, Mirtilla Malcontenta
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione, Contesto generale/vago
Capitoli:
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Titolo: Voci di corridoio
Titolo del capitolo: Luna
Personaggi: Angelika Hunt; Lorina Altea Marie Erzsébet Caeli
Rating: Verde
Note: Slice of Life | 1276 parole
Non tutti gli OC presenti mi appartengono; ringrazio Bungod (la creatrice di Lori, Reidarr e Crys) per avermi concesso il loro utilizzo, e sorpresa Itzi! Nomino anche Maia.


Ad Angelika piaceva essere una Grifondoro. Non lo aveva previsto, anzi, quando il Cappello Parlante l'aveva smistata in quella casa ne era rimasta quanto mai sorpresa però, nel tempo, aveva capito che era molto più che idioti che si buttavano a capofitto nel pericolo o rumorosi, popolari festaioli.
         Grifondoro era cavalleria nei piccoli gesti, come quando Reidarr si alzava dalla sua sedia in biblioteca per prendere casualmente il libro accanto a quello che le serviva, ma stava troppo in alto per la sua figurina minuta; era determinazione, che faceva tornare Maia nello studio del tatuatore con Nice, anche se ogni volta solo la prima usciva con un nuovo disegno sulla pelle; era sangue freddo nelle situazioni più difficili, perfettamente incarnato dal prefetto Crystal che doveva affrontare ogni giorno situazioni al limite del ridicolo.
         Sospirò piano, posando il mento sulla mano e perdendosi ad osservare il passaggio: un altro vantaggio della sua casa era la vista dalla sala comune. Situata su una delle torri del castello, lasciava che il parco e la foresta proibita si stendessero davanti a lei come un tappeto in perenne movimento: quella sera la luna piena dava una profondità particolare alle chiome che ondeggiavano, rendendo particolarmente vivida la scena monocromatica.
         «Ti verranno le rughe, se stai imbronciata così.»
         La voce non era affatto gentile ma, soprattutto, fu improvvisa nel silenzio ovattato della stanza, il cui precedente unico rumore era il lieve scoppiettare del fuoco nel camino: Angelika sobbalzò e si girò di scatto, trovando Lorina che la guardava con il suo solito sorrisetto irritante sul volto altrimenti grazioso. Nonostante avessero un solo anno di differenza, e per forza di cose passassero molte delle loro serate nello stesso ambiente, non si erano mai scambiate più di qualche occhiata e la maggiore si chiese cosa facesse giù a quell'ora.
         «E a te una brutta pelle se non dormi abbastanza.» Rispose con poco interesse, scandagliandola con gli occhi: i capelli corti erano legati in un codino disordinato, da quel che poteva vedere nascosta com'era da un mantello nero; sotto poteva indovinare dei vestiti comodi, babbani, jeans stretti e una felpa cremisi. Decisamente non una che sta per andare a letto, pensò alzando un sopracciglio.
         «Lo stesso vale per te, bambolina! Le brave bimbe non stanno alzate fino a quest'ora.» Nonostante le apparenze, doveva averla presa in un momento di particolare buonumore: sarebbe stato molto facile, per Lorina, sgattaiolarle alle spalle ed andarsene senza farsi notare, ma aveva probabilmente deciso che quello era più divertente di chissà quale marachella aveva programmato. Dopotutto, lei rappresentava appieno le caratteristiche che Angelika meno apprezzava dei Grifondoro: arguta e determinata ai limiti della testardaggine, aveva un'aria vitale che per i suoi gusti sfociava troppo spesso in rischi inutili.
         «Non ho sonno.»
         Lanciò un'altra occhiata alla finestra, carica del languido desiderio di chi è troppo tempo lontano dal proprio amato; nel caso della brunetta, il cielo notturno sotto al quale spesso si addormentava, a casa.
         Sentì d'improvviso una mano chiudersi attorno al suo polso: una stretta forte che non si sarebbe aspettata dall'altra ragazza.
         «Sospiri come i condannati di Venezia. Non siamo in gabbia.» Lorina aveva una strana scintilla negli occhi grigi, come avesse rubato un luccichio alla luna argentea, che le risultava stranamente attraente.
         Senza nemmeno rendersi conto di averlo fatto, aveva iniziato a seguirla fin quasi alla porta della sala, i piedi nudi sul tappeto rosso e oro. Si riprese solo quando incontrarono la fredda, nuda roccia.
         «Aspetta!» Un momento di pausa. Angelika non infrangeva le regole, era davvero una brava bambina, anche se sapeva come farsi rispettare a discapito del suo visino da bimba. «Prendo le scarpe e la giacca.»

I corridoi bui le mettevano ansia, i sensi erano tesi al massimo e persino il lievissimo rumore dei loro passi risuonava come tuono nelle sue orecchie.
         Lorina pareva molto più calma, camminava vicino al muro come avesse tutto il diritto di farlo, ma ad un'occhiata più attenta si coglieva l'attenzione con cui svoltava ogni angolo o evitava le pozze di luce che entrava dalle finestre. Decisamente non la prima volta che usciva di notte, chissà per quale motivo.
         «Sai, stai praticamente urlando beccatemi.» Le fece notare con un sussurro, alludendo con una mano al suo comportamento ansioso. La sua voce era appena udibile, cosa che Angelika non credeva possibile visto com'era abituata a sentirla rispondere con sarcasmo e toni estremamente alti.
         «Sii più... chill, sai no?» Aggiunse, sottolineando la parola con il sorrisino di chi la sapeva più lunga.
La scuola di notte era un territorio estraneo e anche un po' spaventoso che non la faceva sentire affatto a suo agio; non si era resa conto che l'aveva portata al quinto piano, davanti la statua di un uomo imponente, grassoccio e pelato con un viso poco rassicurante.
         «Non capisco.»
         La ragazza la guardò qualche istante, poi liberò teatralmente il braccio facendo svolazzare mantello.
         «Questo è Greg, e stasera sarà il nostro lasciapassare.» Annunciò, aumentando la confusione della più bassa. Con un tocco della bacchetta sfiorò il naso adunco della statua, che si spostò di lato rivelando una scala a chiocciola che partiva stretta dalla base.
         Percorrendola, per fortuna, il passaggio si allargava fino a consentire alle due una certa comodità, pur rovinata dall'odore di chiuso e muffa e dalle pietre scivolose per l'umidità.
         Quando la statua tornò al suo posto, precludendo ogni minima fonte di luce, Angelika si pentì amaramente di non aver portato la propria bacchetta. Per fortuna fu l'altra a illuminare l'ambiente, uno svolazzo del polso e fu come avere una torcia.
         «Questo passaggio non viene usato spesso, perché sbuca nel giardino, vicino alla capanna abbandonata ai margini della foresta proibita.» Iniziò Lorina, in perfetto stile guida turistica dei luoghi meno attraenti di Hogwarts. «Però è anche uno dei passaggi più comodi, non richiede condizioni speciali o password: basta toccare il naso del vecchio Greg et voilà! Sei in giardino.»
         La strada fu relativamente breve, dopo le scale un corridoio intervallato solo da poche deviazioni morbide, senza inquietanti angoli aguzzi, e poi una porta nascosta tra spesse radici. Fece per uscire, ma Lorina rimase indietro.
         «Non vieni?»
         «Oh, no, no. Ho altro da fare stasera, ma il tour dei misteri di Hogwarts non è gratis! A buon rendere. E, ricorda...» aggiunse, alzando un dito, «... se ti beccano, io non ti conosco.»
         Finì la frase spegnendo la bacchetta e sparendo nel buio. Quando la porta si chiuse, tuttavia, la luce tornò a filtrare dopo pochi istanti attraverso le piccole crepe del legno rovinato dalle intemperie.
         Emergere dal cumulo contorto fu più arduo del previsto, ma appena sentì l'aria fresca sulle guance si disse che ne era valsa la pena: il castello sullo sfondo era buio, ma la luna era più che sufficiente da scacciare ogni paura.
         Inspirò a pieni polmoni e si tolse le scarpe, per godere appieno della rugiada sull'erba. La primavera era appena iniziata ed era ancora molto freddo, quindi non era certa fosse una mossa saggia per la sua salute, ma si lasciò cadere sul prato. Il viso era rivolto al cielo, il vago bagliore degli astri era per lei migliore di quello del sole, e le mancava ogni anno potervisi bagnare, costretta a guardarlo solo attraverso finestre spesse.
         Chiuse gli occhi e, se non fosse stato per la temperatura, probabilmente avrebbe anche rischiato di contare sulla fortuna e dormire all'aperto. Sarebbe stato davvero incosciente da parte sua, specie così vicino alla foresta proibita e le sue indicibili creature. Alla fine il buonsenso ed i tremori ebbero la meglio, però, e con un'ultima carezza al manto erboso si rimise seduta.
         Prima di rientrare, l'ultimo pensiero fu che, forse, era proprio stupida come un Grifondoro.



Angolo autrice
Beh, che dire. Non dovrei assolutamente essere qui a pubblicare una raccolta di one-shot, specie con tutti i progetti che mi stanno fissando dalle rispettive pagine di word.
Premetto che questa storia avrà cadenza irregolare, molto dettata dall’ispirazione che mi verrà offerta dai personaggi mandati; è un progetto senza grandi pretese, mi serviva qualcosa da poter scrivere nel tragitto casa-lavoro.
Comunque, so che siete qui solo per una cosa, ed è la possibilità di mandarmi i vostri bimbi: passiamo dunque al regolamento e alla scheda.

OC: potrete offrire quanti OC preferite, uno o dieci, ed io mi prenderò la libertà di usarne quanti ne ritengo opportuno; sceglierò in base all’ispirazione. Ovviamente, una scheda ben curata e dettagliata mi (e vi) darà più possibilità.
Ambientazione: la storia è ambientata in un non meglio precisato anno ad Hogwarts; indicativamente tra la generazione di Harry e quella dei figli. Si svolgerà nel corso dello stesso anno.
Esempio: in questo capitolo ho citato Crystal che è prefetto, e non accetterò un’altra ragazza prefetto per Grifondoro del settimo anno (lo stesso di Crystal).
Allo stesso modo, mano a mano che scrivo di altri prefetti, caposcuola o membri della squadra di quiddich, i rispettivi ruoli non saranno più disponibili: se pensate di voler dare certe mansioni ai vostri pg, per favore controllate che non siano già prese.
Recensioni: non scrivo interattive per ottenere più recensioni, perciò non siete obbligati a farlo. Tuttavia, gradirei che almeno il capitolo dedicato al vostro OC abbia un vostro commento un minimo articolato, giusto per farmi sapere se ho centrato l’idea o meno. Ad ogni modo, se voleste commentare anche gli altri, sono certa farebbe piacere a me e alle rispettive creatrici.
Prenotazioni: sempre legato al punto prima, ma abbastanza importante da essere separato. Per avvertirmi della vostra intenzione a partecipare basta inserire nella recensione una panoramica generale di ciò che volete inviare- sesso e casa, ma anche anno e/o ruolo se avete le idee così chiare; può essere uno studente o un professore, anche se prediligo i primi. Inoltre non è necessario prenotarsi nel primo capitolo, questo lo dico perché non verranno prese in considerazioni candidature inserite in recensioni fatte solo per partecipare; potete scegliere il capitolo che più vi aggrada oppure mandarmi un messaggio privato.


Scheda
-Nome e cognome: eventuali soprannomi
-Casa, anno e compleanno: Se è un professore, l’età
-Stato di sangue e famiglia:
-Aspetto fisico: anche eventualmente stile personale, magari porta la cravatta allentata? O magari appena può torna ai vestiti babbani, e quindi: cosa indossa di solito? Descrivete, non voglio prestavolto.
-Carattere: siate più dettagliati possibile, inserite tutto ciò che riguarda il suo modo di fare, se ha particolari tic o stranezze, se gesticola o al contrario è molto controllato anche nel mostrare le emozioni
-Modo di porsi con gli altri, preferenze in amicizia o persone che odia: se mandate più oc o volete dar loro delle amicizie tra gli oc già apparsi, fate dei nomi qui. -Orientamento sessuale e disponibilità ad una relazione: come sopra, se volete che abbia una cotta per un oc già apparso, ditemelo qui
-Materie preferite, piò odiate e rendimento: in caso sia un professore, materia insegnata e come si rapporta al suo lavoro
-Bacchetta:
-Molliccio:
-Amortentia:
-Ruoli particolari: controllate che non sia già stato preso, grazie
-Altro: Tutto quello che non trova spazio nei punti sopra: ha degli animali? Hobby particolari? O forse avete delle situazioni particolari in cui lo vorreste vedere? Inserite tutto qui.
  
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