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Autore: Nephertiti    29/09/2021    1 recensioni
*SEQUEL DI GIRL OF LIFE*
Molte cose sono cambiate dalla prima volta in cui Mitsuko ha messo piede in villa Sakamaki.
E adesso può affermare di essere parte della famiglia.
Ma con il suo diciottesimo compleanno alle porte, il destino sembra avere in serbo altri piani per lei.
***
Estratto da un capitolo:
“All’improvviso, a qualche chilometro di distanza, notai una figura in mezzo alla strada e, man mano che ci avvicinavamo, realizzai si trattasse di un uomo.
Mi resi conto che non accennava a muoversi, mentre il maggiordomo, al mio fianco, sembrava ignorare la sua presenza.
Urlai a George di frenare e questo, colto di sorpresa, affondò il piede nel freno: la limousine ruotò su sé stessa, facendomi sbattere contro il finestrino.
Un’auto dietro di noi ci tamponò.
Quando sollevai lo sguardo, ancora dolorante per il colpo, dell’uomo non v’era traccia.
Tuttavia, ciò che mi era rimasto impresso, prima che quella sagoma svanisse nel nulla, erano stati i suoi lunghi capelli bianchi.
***
Per poter leggere questa storia avrete bisogno di conoscere “Girl of Light” e “Girl of Life”, quindi correte a recuperare!
La fan fiction prende alcuni spunti dal videogioco, ma la trama sarà ben diversa.
Genere: Angst, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Ruki Mukami, Shuu Sakamaki, Sorpresa, Subaru Sakamaki
Note: Lemon, Lime, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 35 - Truth Time -

 

 

 

 

 

 

 

 

Natalie aveva appena finito di pranzare quando decise di tornare nella sua stanza per riposare un po’ prima di dedicarsi allo studio.
Chiuse la porta alle sue spalle e sospirò pesantemente, il ricordo del bacio con Kou l’aveva tormentata per tutta la notte.
Dopo ore ed ore di riflessione, aveva ammesso a se stessa che non le era dispiaciuto.
In fondo Kou le piaceva, non poteva più negarlo, ma non amava particolarmente i suoi modi arroganti.
Si stese sul letto e iniziò a contemplare il soffitto, ripercorrendo con la memoria il giorno precedente: lui l’aveva davvero fatta infuriare, le aveva dato buca all’appuntamento senza degnarla di una valida motivazione.
Eppure si era presentato qualche ora dopo, arrampicandosi perfino su un albero per fare irruzione nella sua camera.
Il gesto di un folle, si era detta, e già questo sarebbe dovuto servire a toglierselo dalla testa, ma al contempo lo aveva trovato… romantico.
Un rumore esterno richiamò la sua attenzione e sussultò quando vide il soggetto dei suoi pensieri fuori dalla finestra, mentre sventolava allegramente la mano.
Balzò in piedi e andò ad aprire, temendo che Kou sarebbe potuto cadere da un momento all’altro.
“Non potresti usare la porta?”, domandò, facendosi da parte per lasciarlo entrare.
“Ma così incontrerei i tuoi genitori e dovremmo rendere la cosa ufficiale.”
Per qualche motivo Natalie sentì le guance avvampare all’idea di presentare Kou come suo fidanzato, sempre che si riferisse a quello.
“Quale cosa?”, domandò infatti con tono casuale, voleva accertarsi di non aver frainteso le parole del ragazzo.
Kou la scrutò attentamente con un mezzo sorriso, soffermandosi qualche secondo di troppo sulle sue labbra.
“Ah giusto, tu sei contraria.”
Natalie si morse il labbro, in effetti dopo il bacio lei lo aveva schiaffeggiato brutalmente.
“Mi hai colta di sorpresa.”
Kou sollevò un sopracciglio, come se fosse stupito, poi allargò il sorriso malizioso sul suo volto.
“Quindi non sei contraria.”, constatò, avvicinandosi pericolosamente.
Natalie aprì la bocca per controbattere ma non ne uscì alcun verso, come poteva spiegargli che le era piaciuto, ma era contraria al contempo?
“Non puoi baciarmi quando ti pare!”
“Quindi vuoi qualcosa in cambio?”, domandò Kou, una punta di delusione nel tono della voce.
Credeva che lei fosse diversa dalle altre, invece aveva già delle pretese.
Natalie, d’altro canto, si stupì della sua reazione, era lecito voler approfondire la conoscenza prima di concedergli dei baci.
“Non so che genere di ragazze frequenti, ma io non sono quel tipo! Non sapevo neppure di piacerti e tu mi hai rubato un bacio!”
Kou rifletté attentamente sulle sue parole, anche se trovò inadatto il termine “rubato”, lei non sembrava troppo contraria.
Ma ciò che lo sorprese maggiormente fu l’affermazione della brunetta.
“Non lo sapevi?”
Forse non lo aveva reso troppo esplicito, ma se avesse saputo come si era sforzato di non saltarle addosso dal primo momento che aveva annusato il suo profumo, di certo avrebbe capito.
Tuttavia non poteva confessarle quel lato di sé, avrebbe comportato ulteriori spiegazioni, come ad esempio che era nella sua natura da vampiro succhiare il sangue alla gente.
E in altre circostanze non gli sarebbe importato, ma non poteva rischiare di spaventarla, era inutile negare che temeva di perderla dicendole la verità.
Natalie sembrò sinceramente spiazzata dalla domanda.
“… Ti piaccio?”
Kou annuì e rise della sua espressione sbalordita ed innocente, poi l’attirò al suo petto.
Natalie non provò ad allontanarlo ma continuò a fissarlo incredula.
“Quindi posso baciarti ora.”
Aveva capito che Natalie non avrebbe chiesto altro in cambio, solo la verità.
Lei esitò, le sue guance si tinsero di rosso, mentre sembrava riflettere sulla risposta.
E se Kou non avesse avuto un udito super sviluppato, non avrebbe potuto captare il suo “sì” mormorato.
La baciò di slancio, si aspettava una lieve resistenza da parte sua, invece Natalie ricambiò immediatamente, era evidente che anche lei desiderasse baciarlo.
Kou dovette impiegare tutta la sua forza di volontà per non morderla e rendere quel momento perfetto, coronando quella piacevole sensazione con il sangue di lei.
Inaspettatamente Natalie gli afferrò il colletto della camicia e lo spinse maggiormente verso di sé.
Il vampiro spalancò gli occhi, spiazzato da quell’atteggiamento impavido, e questo lo eccitò ancor di più.
Spinse la brunetta contro il muro e lei emise un piccolo verso: Kou non seppe giudicare se fosse dovuto al dolore dell’impatto contro la parete o dal piacere, era troppo preso dal baciarla con passione per capirlo.
Una voce femminile chiamò Natalie dal piano di sotto, la madre doveva aver sentito quel tonfo.
Fu Natalie ad interrompere il bacio, per rassicurare sua madre che era tutto okay.
Se l’avesse trovata in quella situazione compromettente, probabilmente sarebbe svenuta per lo shock.
“Tranquilla mamma!”, urlò attraverso la porta, mentre Kou continuava a baciarle il collo.
Natalie tornò a guardarlo e il ragazzo si immobilizzò.
“Adesso è chiaro, brunetta?”
Natalie intuì si riferisse alla domanda che gli aveva fatto prima e annuì: lei gli piaceva sul serio.
Kou indietreggiò e la fissò intensamente, la trovava particolarmente bella coi capelli arruffati, le guance arrossate e le labbra impercettibilmente più gonfie del normale, a causa dei loro baci passionali.
“Ci si vede.”, annunciò lui, doveva lasciare al più presto quella stanza, altrimenti l’avrebbe privata dei vestiti nel giro di pochi secondi.
Natalie rimase a fissarlo mentre scompariva fuori dalla finestra.
Un sorriso increspò le sue labbra.

 

***

 

Ayato si bloccò fuori dal cancello d’ingresso della casa di Yuki, questa si voltò a guardarlo.
“Non vuoi entrare?”
Ayato avrebbe voluto accompagnarla fino alla sua camera da letto ma l’idea di incontrare i suoi genitori lo spaventava.
In quel momento provava un sentimento a lui sconosciuto, non avrebbe potuto incontrarli sapendo di aver quasi lasciato che la loro unica figlia morisse.
Scosse il capo con decisione.
Yuki annuì apprensiva, quindi tornò indietro per depositargli un bacio sulla guancia, che lasciò Ayato di stucco.
“Grazie per avermi salvata.”, annunciò, conscia che fosse merito suo se aveva ricominciato a respirare.
Non sapeva cos’avesse fatto di preciso, ricordava solo oscurità e freddo, mentre il sangue fuoriusciva dalla sua ferita, poi di colpo una sensazione di calore in tutto il corpo e il volto di Ayato che la supplicava di non morire.
“Dopotutto nessuno può disubbidirmi.”
Ayato cercò di dissimulare quanto in realtà avesse avuto paura di perderla, ma ormai i suoi discorsi da “oree-sama” non la incantavano.
Yuki sapeva bene quanto lui le fosse affezionato, nonostante non osasse dirlo ad alta voce.
Gli sorrise e si avviò dentro la sua dimora. Aveva mentito ai suoi genitori, dicendo che avrebbe trascorso la notte a casa di Mitsuko, ed era il momento di rientrare altrimenti si sarebbero preoccupati.
In fondo non era totalmente una bugia, aveva veramente passato la notte a villa Sakamaki, ma di certo non per un pigiama party con la sua amica.
Non sapeva come si fosse conclusa la battaglia ma era sicura che il peggio fosse passato, Mitsuko poteva finalmente avere un po’ di pace.


Una mano la trattenne mentre raggiungeva la porta di ingresso, veloce e silenzioso Ayato l’aveva seguita e trattenuta per un polso.
Posò il palmo della mano sul suo viso, Yuki ci si appoggiò e socchiuse gli occhi. Il vampiro ne approfittò per baciarla dolcemente e quella dolcezza destabilizzò la ragazza, non era abituata a quel lato “tenero” di Ayato. Le sue gambe tremarono, mentre la baciava lentamente.
Quando si staccò, i suoi occhi corsero al collo di Yuki, e lei se ne accorse.
Inizialmente sussultò, l’ultima volta lui le aveva succhiato tanto sangue da sfinirla, ma conosceva la natura di Ayato e non gli avrebbe negato un morso se l’avesse chiesto.
Notò che il vampiro stava facendo del suo meglio per trattenersi ma Yuki gli sorrise, un implicito consenso per morderla.
Ayato portò la mano di lei vicino le labbra e valutò per un istante l’opzione di morderla.
Quando sfiorò le dita con le labbra, lei immaginò che l’avrebbe morsa a momenti, invece lui si limitò a baciarle il dorso della mano e poi sparì nel nulla.
Yuki rimase immobile, portò al petto la mano che Ayato aveva baciato e fu grata perché era riuscito a vincere la sua sete di sangue, pur di non farle del male.
Non aveva bisogno di altre prove o parole per capire che lui era sinceramente innamorato di lei.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE:

 

 

 

 

 

Cari miei lettori che siete giunti fin qui, inizio col ringraziarvi perché quest’avventura è stata molto più lunga di quel che avrei immaginato, ma spero vi abbia donato le emozioni che io stessa ho provato nello scriverla e spero di avervi trasmesso.

Il prossimo capitolo sarà il conclusivo, è il momento per Mitsuko di trovare il suo fatidico Adamo. Tuttavia ho ritenuto giusto dare spazio a tre vampiri in particolare, che secondo me avrebbero meritato in egual modo il suo amore, quindi anziché ricevere un unico finale, ne avrete ben tre, con tre vampirelli diversi, spero di aver fatto felici tutti in questo modo.

Riuscite a immaginare chi sono?
Fatemi sapere cosa ne pensate, a presto, vostra Nephy_

 

 

   
 
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