1 – Falò + bonus

«Ma non siamo noi quelli che litigano sempre?» chiede Genzo sedendosi di fianco a Kojiro.
«La verità è che ci sopravvalutano.»
«Però l’idea del falò sulla spiaggia non era male.»
«Non era male finché Ishizaki non ha iniziato a fare il deficiente facendo incazzare Nishimoto.» rispose Kojiro distendendosi.
Genzo osserva il suo compagno di squadra, con le braccia incrociate sotto la testa, guardare verso l’alto: il cielo è terso e stellato, la luna è quasi piena e tutto sarebbe perfetto se solo quei due intorno al fuoco la smettessero di fare confusione.
«Come vanno gli infortuni?» chiede Kojiro senza togliere l’attenzione dal firmamento.
«Diciamo che vanno, o meglio andrebbero se non fossero così ravvicinati.»
«La verità è che sei fatto di pasta frolla e ti rompi subito.»
Genzo sorride «Non hai torto.»
Kojiro sposta lo sguardo verso il falò e osserva Ishizaki mettere il broncio come un bambino, mentre la fidanzata continua a rimproverarlo.
«Ma si sposeranno davvero il prossimo fine settimana?» chiede Genzo.
«Così pare. Anche se secondo me Nishimoto potrebbe avere di meglio.»
«Ah sì? Tipo chi?»
Kojiro si volta e lo fissa intensamente «Tipo te.»
A Genzo mancano le parole, non si sarebbe mai aspettato una risposta del genere o almeno non da lui. Che poi ad essere sincero non si sarebbe mai aspettato nemmeno uno sguardo così penetrante, come se volesse scrutarlo a fondo, capire qualcosa che va oltre le parole.
«E perché proprio io?»
«Perché sei un buon partito e non parlo dei soldi.» risponde Kojiro tirandosi sui gomiti e fissandolo «Sei un tipo affidabile e senza troppi grilli per la testa.»
«Però che analisi profonda.»
«Tu dici? Allora ti dirò la verità: se tu non abitassi tanto lontano ti farei conoscere mia sorella. Con lei sì che faresti fuoco e fiamme altro che con me.» e poi Kojiro scoppia in una fragorosa risata, ma mentre lo fa sposta l’attenzione oltre, verso il mare.
«Questa poi non me l’aspettavo mica.» risponde Genzo sbalordito «Però considera che semmai dovessi fidanzarmi con lei, verrebbe in Germania e sarebbe più vicina a te.»
«Ma lontano dalla mamma e lei ha già me a nove mila chilometri di distanza, direi che basta e avanza.»
«Sei davvero un bravo figlio, piaceresti a mio padre.»
«E tu al mio.»
Kojiro spazia lo sguardo dal mare al fuoco che crepita poco distante, osserva la pace che ritorna lentamente dopo che Ishizaki ha chiesto scusa alla futura moglie, viaggia con gli occhi sugli altri presenti che ridono e scherzano prendendo in giro il povero malcapitato di Aoi che prima aveva provato a dividere la coppia.
«Mi sarebbe piaciuto conoscerlo.» esordisce Genzo facendo voltare Kojiro «Sì insomma, credo che fosse un tipo tenace e determinato.»
«E come ci sei arrivato?»
«Studiandoti. Ovviamente è un mio pensiero, ma se tu hai preso almeno un po’ da lui e non è tua madre quella con i pantaloni.»
Kojiro si alza in piedi, si pulisce dalla sabbia e tende la mano a Genzo che lo imita e si tira su.
«Credo che ti lascerò nel dubbio.» risponde Kojiro sorridendo e incamminandosi verso il sentiero.