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Autore: NPC_Stories    02/10/2021    2 recensioni
Inktober 2021 con la lista ufficiale, come sempre troverete storie dei miei personaggi originali nel mondo di Forgotten Realms.
Dovrebbero essere storie brevi (altrimenti come faccio a pubblicarne una al giorno?), ma chissà se ci riuscirò...
Genere: Avventura, Fantasy, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Forgotten stories of the Forgotten Realms'
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Genere: slice of life
Note: ho scelto di usare la parola "suit" nella sua accezione di "causa legale" e, meno comune, "petizione"


1. Suit


1360 DR, primavera, in una locanda vicino a Secomber

"Mi dispiace, Jori, Tom, non posso aiutarvi" la strega si strinse nelle spalle, con il tono definitivo di chi sta annunciando un dato di fatto. "Vi auguro di trovare un compromesso nella vostra disputa per la terra, ma io non mi occupo di confini e di cause giudiziarie sulle proprietà agricole."
I due contadini si scambiarono un'occhiata preoccupata, poi si ricordarono di essere nel bel mezzo di una battaglia legale e tornarono a guardarsi in cagnesco.
"Ma Krystel! Ci occorre la tua saggezza" Jori Miderten perorò la sua causa. "La tua voce è rispettata, e tutti sappiamo che non hai interesse a fregare nessuno. Se tu ti esprimessi a favore di uno o dell'altro, so che entrambi accetteremmo la tua decisione."
"Bah, Krystel non si lascerà convincere solo perché le lecchi il culo, Jori, maledetto caprone" intervenne Tom Miderten, cugino di Jori e suo vicino di fattoria. "E di certo non la spingerai a decidere a tuo vantaggio. Sei sempre stato un sacco da zampogna, pieno solo di vento."
"E tu sei sempre stato una testa di legno, Tom, fin da quando portavi i calzoni corti" ritorse Jori, sfottendo non troppo bonariamente il cugino.
Krystel sospirò.
"Di queste faccende dovete parlare con lord Traskar Selarn, a cui è stata affidata la gestione di Secomber e di tutta la sua area rurale per decreto dei lord di Waterdeep."
I due umani si scambiarono un altro sguardo e per un breve momento tornarono essere alleati almeno su un punto:
"Bah! Traskar è un brav'uomo, un buon ranger, ma dice che le questioni legali gli fanno fare la muffa" sbuffò Tom.
"È vero, lui da quell'orecchio non ci sente. È buono a proteggere la città e organizzare pattuglie, ma chiedigli di far passar le carte e si renderà uccel di bosco in men che non si dica" rincarò il cugino, usando un'espressione gergale per indicare qualcuno che sceglie di divincolarsi da una situazione sgradevole.
"A volte penso che non gli interessa veramente la gente di qui, è più un protettore che un capo" Tom incrociò le braccia, immusonito. "Tu invece conosci tutti. E sai gli affari di tutti. Conoscevi i nostri padri e i nostri nonni e sei la nostra… la nostra memoria."
"Questo asino ha ragione" confermò Jori dando una pacca sulla schiena al cugino. "Di te ci fidiamo di più."
"Ma io ho promesso di non intromettermi mai nelle questioni legali o politiche di questa regione, perché sono tutte decisioni che spettano all'amministrazione di Waterdeep. L'ho giurato."
"Waterdeep! Buoni, quelli. Chi li ha mai visti?"
"I grandi lord di Waterdeep se ne stanno comodi nei loro palazzi da ricconi e non sanno niente di noi, non sanno niente della nostra terra!"
Krystel ormai si sentiva scoraggiata e aveva un'aria sempre più persa. Sentiva che stava perdendo quella battaglia dialettica, eppure non poteva cedere perché quella promessa di neutralità per lei era sacra. Era l'unica cosa che decenni prima aveva convinto i lord di Waterdeep a non considerarla una pericolosa sovversiva. Era già un miracolo che la grande città le permettesse di vivere in pace entro i confini del proprio territorio, anche se Secomber era una cittadina di frontiera e lei quindi viveva nel territorio rurale di una zona molto periferica. A Waterdeep non avrebbero tollerato che lei si immischiasse in questioni legali, perché se si fosse appropriata di quel ruolo sarebbe di fatto diventata una figura autoritaria per il popolo, e quindi un centro di potere alternativo in una zona che era sotto la giurisdizione di Waterdeep. Krystel era una drow, apparteneva ad un popolo dalla reputazione oscura, il minimo passo falso sarebbe stato accolto con sospetto.
"So che cosa dovreste fare" ragionò infine. "Istituire un consiglio di anziani. In altre regioni si usa così, le piccole comunità che vivono lontane dai centri amministrativi si organizzano per conto proprio per le decisioni riguardanti la terra, i confini e le eredità."
I due litiganti drizzarono le orecchie a quella proposta. "Cioè, far votare i vecchi sulle questioni delle nostre terre?" Chiese conferma Jori.
"Sì, esatto. Agli anziani piace sentirsi utili e gli piace ancora di più prendere decisioni, inoltre si suppone che abbiano accumulato saggezza." Confermò la strega.
"E come si fa?"
"Se io fossi al posto vostro" consigliò la strega "andrei a Secomber e chiederei a lord Selarn. Credo che troverà quest'idea un'iniziativa di buon senso, che poi gli permetterà anche di non doversi più occupare di queste cose."
"E dovrebbe votare qualunque anziano?" Domandò Tom. "Anche quelli che vivono a Secomber e non sono contadini?"
"Uhm… no. Non avrebbe molto senso. Io consiglio di decidere dei parametri secondo due ragionamenti." Continuò lei, che aveva visto un angolo di mondo un po' più vasto rispetto ai due umani. "La prima domanda dovrebbe essere: chi è qualificato per essere un anziano consigliere? Secondo me dovrebbe essere una persona per famiglia, che viva in questa regione e che abbia superato una certa età, magari cinquanta o sessant'anni… c'è bisogno anche che ogni consigliere sia ancora sano nella mente, che sia o che sia stato capofamiglia perché conosce la responsabilità del prendere decisioni, che possieda o abbia posseduto un pezzo di terra di una dimensione minima che dovrete stabilire, in modo che sappia cosa vuol dire gestire un podere… oh, e bisogna anche assicurarsi che abbia la reputazione di essere una persona onesta. Questi sono i requisiti che io consiglio. Ma la seconda domanda dovrebbe essere: di tutti i consiglieri della regione di Secomber e delle sue campagne, chi dovrebbe votare per le singole questioni? Ebbene qui il mio parere è che non abbia molto senso andare a chiedere a molte persone, che magari vivono lontane, di dare la loro opinione sulla spartizione di un pezzo di terra. Penso che il diritto di votare dovrebbe essere riservato agli anziani che possiedono i terreni confinanti a quello che è oggetto di disputa. Oppure, se temete che essendo confinanti possano non essere imparziali, agli anziani che vivono entro uno o due giorni di cammino."
I due contadini restarono in contemplazione di quell'idea rivoluzionaria per un lungo momento.
"Ci hai dato parecchio su cui riflettere" annunciò alla fine Tom. "E penso che dovremmo discutere di questa cosa con il buon ranger Traskar. Lui potrebbe anche essere d'accordo."
I due cugini si scambiarono un sorriso d'intesa e Krystel, che era furba per natura perché drow e furba per cultura perché strega, poteva immaginare facilmente i loro pensieri.
Una simile soluzione sarebbe stata molto congeniale ad entrambi, visto che erano uomini di mezz'età, capifamiglia e proprietari terrieri. Di certo cominciavano a intravedere il loro futuro in quel Consiglio degli Anziani che al momento era ancora un'idea abbozzata, ma che un giorno gli avrebbe fornito qualcosa da fare, un modo per rendersi utili, anche quando sarebbero diventati vecchi. Oltre ad un modo per essere utili gli avrebbe anche dato quel minimo di potere a cui la gente comune semplicemente non sa resistere.
Il secondo motivo per cui i due cugini sicuramente si sentivano molto compiaciuti era che dovevano credere di averla messa nel sacco: anche lei aveva ampiamente passato i sessant'anni, era capofamiglia, era sana di mente e aveva il controllo su un pezzo di terra, sebbene non molto grande.
La drow sorrise, accompagnando la loro partenza con un gesto di saluto. Prima o poi avrebbero scoperto che lei non possedeva le terre intorno alla locanda ma ne aveva soltanto l'usufrutto. Non c'era bisogno di dirglielo subito, però.

   
 
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