Era lui a creare l’arte.
Aveva l’argilla, quello era vero, ma era lui che la modellava.
Lui dava la forma a quella materia indefinita, per poi ammirare la sua opera disintegrarsi, in un istante di effimero splendore.
Le sue creazioni – così esplosive – modificavano anche la natura, che per lui era così banale, accendendola – per pochi istanti – di colori intensi.
Il risultato finale – un po’ bruciacchiato, a dire il vero – non era dei migliori, ma quell’esplosione, che durava un attimo, valeva tutte le distruzioni possibili e immaginabili.
Una cosa era certa. L’arte non poteva durare. Lui lo sapeva, e lo aveva constatato nuovamente.
Con amarezza, si voltò verso il letto vuoto.
“Adesso lo hai capito che l’arte è esplosione, danna?”
Salve! Una piccola flashfic sui pensieri di Deidara alla morte di Sasori. Sinceramente è la prima volta che scrivo di questo personaggio, quindi non so come mi sia uscita. Ditemi voi com’è!^^
Ah, è dedicata a Sakuchan_94, che mi ha ispirato la storia, dicendomi, una volta, che l’importante non era l’argilla in sé, ma come veniva modellata. Da precisare, che non è una shonen-ai, penso solo che Deidara e Sasori fossero legati da un'amicizia, anche se non lo dimostravano.
Boh, detto questo vi saluto, spero che vi piaccia!^^
Mata ne!^^