Warning: ho aumentato il rating della raccolta da giallo ad arancione.
in the name of the Black.
Giorno 5;
amanti;
❨ Walburga/Damien1 ❩.
Walburga entra nella stanza ed è già nuda. Ha fatto Evanescere i vestiti senza nemmeno tirare fuori la bacchetta. Si ferma in mezzo al salotto, una mano sul fianco. Scioglie i capelli che portava raccolti e questi le cascano sulla schiena, folti e lunghi, e riflettono la luce ambrata del tramonto che entra dalle imposte socchiuse.
Damien siede in una poltrona ed è completamente vestito. Indossa ancora l’abito della festa, quella stupida festa in campagna organizzata dai Malfoy alla quale Walburga si è annoiata a morte a girovagare in mezzo a mamme entusiaste dei loro pargoli (nati o in arrivo), uomini assetati di politica e sesso, elfi servizievoli con i loro vassoi d’argento, e bambini urlanti che caracollavano qui e là. Diana Malfoy2, la padrona di casa, veleggiava tutt’intorno come una falena, vestita di azzurro, i capelli biondi sciolti sulle spalle, a spargere sorrisi come caramelle. Mentre il marito Abraxas era il più rumoroso e il più ubriaco in mezzo alla combriccola di uomini radunata accanto al gazebo.
Ma ora non le importa più di nessuno di loro. Ora c’è solo Damien. Lui la guarda senza parlare, gli occhi scuri, scurissimi, lampeggianti di impazienza ed eccitazione e neri di ombre a stento contenute. Con lei le lascia andare tutte, quelle ombre, e lei lascia andare le sue: corrono tutte insieme come cavalli impazziti.
“Vieni qui,” Damien sussurra. Walburga sa che è già eccitato. Lo conosce meglio di se stessa ormai. Gli si avvicina, quindi, e si ferma proprio di fronte alle sue ginocchia scostate. Lo fissa, e sa che lo fa impazzire. Il suo petto oscilla su e giù, su e giù, al ritmo del suo respiro, e i suoi seni scoperti oscillano anch’essi. Ha la pelle d’oca, e i capezzoli scuri sono già duri. Ha desiderato Damien per tutta la festa, ne ha seguito i movimenti e si è fatta seguire da lui, fasciata in un vestito blu scuro che sapeva gli avrebbe fatto girare la testa. E ora è tutto suo.
“Perché sei ancora vestito?” Gli chiede. Alza un piede e lo appoggia sul suo ginocchio, scoprendo interamente se stessa di fronte agli occhi del suo amante. Damien le poggia gli occhi in mezzo alle gambe, e deglutisce. Walburga sa di averlo in scacco.
“Volevo che fossi tu a spogliarmi,” risponde infine lui, la voce roca.
Walburga gli si arrampica addosso, si siede sulla sua vita, e sente la sua erezione premerle contro attraverso la stoffa sottile dei suoi pantaloni eleganti. Si muove per stuzzicarlo, e lui le pianta le sue mani grandi e forti sulla vita. Si guardano, e Walburga ridacchia. “Ops, scusa.”
Allora Damien l’attira a sé e la bacia, ed è un bacio vorace, come ogni bacio che si sono scambiati fino a quel momento. Non c’è dolcezza, tra loro, non c’è delicatezza, o voglia di indugiare. No, c’è solo la ruvidezza che entrambi anelano — e ci sono le dita veloci che strappano e divergono ed esplorano; ci sono le mani che scavano e toccano e sfiorano; ci sono le bocche che accolgono e le bocche che danno; ci sono le lingue, scattanti come serpenti, velenose e pungenti, apice e declino di ogni piacere.
Sono amanti, lei e Damien, ma si appartengono, si appartengono come due bestie feroci, come due esseri forgiati uguali, come due mostri che non conoscono altro che se stessi. Non c’è amore, non ci sarà mai amore, ma c’è il riconoscimento che qualcosa li ha creati uguali, lo stesso demone che ora li divora, e che sempre ne governerà i moti.
[ 590 parole ]
⭐︎☆⭐︎
❨ Note ❩
La coppia Walburga/Damien è ovviamente tutto frutto del mio cervellino. Siccome immagino che la vita matrimoniale di Walburga e Orion non sia poi tutta ‘sta botta di vita, ho pensato che introdurre un amante per la nostra Wally fosse un risvolto di trama interessante. Questo fa tutto parte del mio personalissimo headcanon sulla famiglia Black e la generazione dei primi Mangiamorte.
Attendo un vostro feedback a riguardo 👀 ho pensato che un rating arancione fosse sufficiente, ma nel caso ditemelo e lo alzo a rosso.
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