Levatemi da sotto il computer , o continuerò a tormentarvi , sperate che rimanga altrimenti senza connesione . Dopo queste sciocchezze ecco qualcosa di meglio, spero, una nuova storia sui pensieri di nami poco dopo la partenza dalla sua isola. Aspetto notizie ^^.


Stiamo riprendendo il mare dopo lunghi giorni fermi in una terra quasi disabitata, la vita per noi sembra ripartire ad ogni porto, ogni nuova avventura, è come riiniziare da zero.
La cena è trascorsa da poco , ma siamo ancora tutti qui in cucina, cuore di ogni famiglia.
Per la prima volta mi fermo davvero ad assorvare ogni cosa, ogni persona;non è vero cerco di mentire perfino a me stessa, sono patetica e non ho scusanti.
Non osservo ogni cosa, ma solamente una persona, per quanto cerchi di distogliere lo sguardo , ritorna sempre lì , come attirato da una calamita, si quella calamita che con il suo campo magnetico si è imbattuta sul mio cuore di ferro.
Non avevo mai avuto tempo per queste cose, l'affetto i sentimenti, erano un peso che non potevo portarmi dietro troppo opprimente, ed ora che tutto è passato continuo a fingere che non m'importi, che i soldi sono più importanti del resto.
Bugiarda, mi darebbero anche una laurea per come sono in grado di ingannare la gente, i soldi sono importanti è vero , ma i sentimenti vengono prima e io lo so bene, l'ho dimostrato sulla mia pelle.
Calde lacrime premono sui miei occhi , vogliono uscire dal loro rifugio,non posso permetterlo,non qui ,non ora.
Esco , l'aria sta già cambiando il clima caldo ci sta lasciando , o forse sono io che ho freddo dentro, i miei occhi si riempiono di lacrime salate e io non posso impedirlo, le lascio scendere copiose, mentre mi dirigo in cabina , per continuare a recitare la mia parte.
Vorrei vederti un'ultima volta questa sera prima di dormire, ma so già che se mi girassi la mia maschera andrebbe in frantumi, non posso , non ancora, magari un giorno.
Silenziosa varco quella porta, mentre sento su di me uno sguardo , ho paura di sapere di chi sia, ho paura di far crollare i miei castelli di sabbia, ma stasera non riesco a vincere la paura e continuò a passo deciso fino alla mia camera, non posso vacillare .
Le lacrime scendono ancora, non vogliono placarsi, non importa mi addormenterò nella stanchezza del pianto, chissà prima o poi riuscirò a liberarmi di questa mia maschera, di aprire a tutti voi il mio cuore e di aprirlo in particolar modo a te che hai crinato per primo il mondo di pietra che mi ero costruita.
Mi rigirò più volte nel mio letto, stanca , stranita, il sonno sembra non voler proprio arrivare, mi alzo decidendo di andare fuori , a quest'ora tutti staranno dormendo.
“Ah” un grido lascia la mia bocca senza che me ne accorga.
Che ci fai qui ? Seduto a terra con la schiena alla parete.
“Sei strana”
Ti riesce così naturale complicarmi la vita,e io non restisto davvero, mi tuffo tra le tue braccia mentre ricomincio a piangere come una bambina, sento le tue mani accarezzarmi i capelli, mentre il mio pianto diventa sempre più liberatorio.
Mi riacconpagni in camera e siedi con me sul letto , tenendomi ancora stretta, ho smesso di piangere e il mio respiro e di nuovo regolare, ancora non ho detto una parola e tu non mi chiedi niente , perchè , perchè fa così male, perchè è così complicato.
La mia mente riprende a vagare e mille dubbi l'attanagliano di nuovo, le lacrime tornano a farsi strada fra i miei occhi, le senti anche tu lo vedo.
Le tue labbra seguono le loro scie salate sulla mia pelle, le ripercorri all'inverso fino agli occhi, che baci leggeri.
Una magia o sortilegio, cosa hai fatto? Perchè si sono fermate mentre il mio cuore sembra voler esplodere, mi do' per vinta tra le tue braccia, ti sento stringermi forte a te.
“Non sei più sola , ci sono io con te”
Le pietre si scretolano su di me lasciando il mio cuore libero dopo tanto tempo, ti stringo per la prima volta , è la prima volta che mi lascio andare,e tu capisci che ormai siamo una cosa sola.