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Autore: MielChan    06/10/2021    0 recensioni
[TODODEKU] Hanahaki Au
Dal testo:
‘’Ciò che hai giovane Midoriya, consideralo come un quirk, ma, se i quirk si manifestano esternamente, questo, invece, cresce dall’interno, facendo crescere un fiore dai tuoi polmoni…’’
(contiene lievi spoiler della prima e seconda stagione dell'anime)
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Izuku Midoriya, Shouto Todoroki
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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La prima volta che Midoriya notò Todoroki fu durante il suo ingresso alla UA, timidamente mise piede dentro la sua nuova classe, e senza dar troppo nell’occhio osservò quelli che sarebbero diventati i suoi nuovi compagni, la sua nuova famiglia.

Bakugo gli urlò addosso come al suo solito appena lo vide, la ragazza accanto a lui, che scoprì si chiamasse Ochako, cercò di far calmare le acque ed insieme a lei un altro ragazzo che continuava a muovere le sue mani in modo macchinosamente.

Midoriya imbarazzato cercò di sistemare la situazione, ma le parole che uscivano dalla sua bocca erano tremolanti e incerte, cosa che non aiutò a placare le urla di Bakugo, irrigidito Midoriya tolse il suo sguardo da quello di Bakugo e i suoi occhi si andarono a scontrare con quelli del ragazzo appena entrato e il suo mondo, improvvisamente, sembrò rallentare, i suoni vennero attenuati, le urla di Bakugo non erano altro che suoni in lontananza, il mondo stesso sembrò fermarsi per un solo istante, Midoriya rimase un attimo disarmato continuando a guardare quei occhi da una metà azzurri e dall’altra marroni, in contrasto con i capelli da una metà rossi e dall’altra bianchi.

Quello strano istante venne poi interrotto da quello che sembrò essere il suo nuovo insegnante, Bakugo smise di urlare, Ochako cercò di richiamarlo sorridendo e ognuno prese con calma il proprio posto.
 

Midoriya, da allora, iniziò ad essere più curioso riguardante l’altro ragazzo e, giorno dopo giorno, iniziò a conoscerlo meglio, diventando poi un caro amico per lui e, in fondo al suo cuore, sperò di diventare qualcosa di più.

La prima volta che Midoriya si ritrovò a tossire dei petali fu subito dopo l’attacco da parte di alcuni villain durante il loro allenamento, All Might riuscì fortunatamente a portarli alla ritirata, e la classe, ancora un po’ scossa, si riunì per controllare se la situazione fosse tutta sistemata.

Midoriya quindi, cercò ansiosamente Todoroki tra la folla e il suo cuore si calmò appena lo vide, decise di andargli incontro, ma si bloccò subito dopo appena notò Momo vicino a lui e Todoroki parlarle imbarazzato con un leggero rossore sul volto.

A Midoriya sembrò fermarsi il respiro, qualcosa in gola gli diete improvvisamente fastidio, sembrava addirittura bruciare, si sgranchì quindi la gola e tossendo si liberò in aria un minuscolo petalo giallo.

Quella volta Midoriya non ne diete molta importanza, c’erano fiori accanto a lui, probabilmente il petalo era uno di quelli.
 

‘’Tutto bene?’’ Gli chiese Ochako avvicinandosi a lui.

‘’S-sì. Grazie, avevo solamente un nodo in gola, tutto bene adesso.’’ La rassicurò credendo fosse tutto finito, credendo che quel petalo fosse solo un caso e lei semplicemente annuì in risposta.
 

Midoriya iniziò ad avere dei dubbi solamente alla fine del festival scolastico. Il festival scolastico fu… inaspettato in un certo senso, non si aspettava che Todoroki provasse rivalità nei suoi confronti, Midoriya stesso non si considerava degno di rivaleggiare con qualcuno, ma se quel qualcuno era Todoroki, bhe… allora gli andava bene.

Per Midoriya Todoroki, col passare del tempo, diventò una persona molto importante e durante il loro combattimento cercò di aiutarlo, cercò di fargli accettare il suo passato e di spronarlo ad andare avanti, in qualche modo ciò sembrò funzionare, e quindi, Midoriya e Todoroki, si scontrarono mettendoci tutto se stessi.

Midoriya alla fine perse e svenne dalla stanchezza, portandolo subito in infermeria.

Qui Recovery Girl lo aiutò a riprendersi, quando ritornò in forze cercò di alzarsi ed andar via, ma Recovery Girl glielo proibì costringendolo a rimanere in infermeria.

Midoriya, steso sul freddo e rigido lettino, semplicemente si limitò ad ascoltare i rumori provenienti dall’esterno, il festival sembrava raggiungere il termine, siccome il chiasso diminuiva sempre di più.

Quando il rumore cessò del tutto decise dunque di chiudere finalmente gli occhi per riposare un po’, ma l’improvvisa porta che si aprì lo fece sobbalzare di scatto, convinto si trattasse di nuovo di All Might cercò di alzarsi e mettersi dritto con la schiena ma i suoi occhi si sgranarono appena vide il ragazzo con i capelli bi-colore avvicinarsi a lui.
 

‘’Uhm, come stai?’’ Gli chiese Todoroki con la sua solita aria composta. ‘’Mi dispiace averti ferito fino al tal punto.’’

‘’N-no, è tutto okkei, era una battaglia dopotutto.’’ ridacchiò.

‘’Mi scuso lo stesso, ho esagerato.’’

‘’Com’è andata lì fuori?’’ Gli chiese cambiando argomento per poter conversare un po’ di più.

‘’Bakugo è arrivato primo, ma sembra non volerlo accettare.’’

‘’ Tipico da parte sua, immagino abbia urlato tutto il tempo.’’ ridacchiò divertito. ‘’Tu invece?’’

‘’Sono arrivato secondo.’’

‘’E’ fantastico!’’ Si congratulò Midoriya euforico.

‘’E’ solo merito tuo e delle tue parole, quindi, grazie sono davvero contento di averti come rivale e come amico Midoriya.’’ Gli disse infine. ‘Amico’, stranamente quella parola gli sembrava così sbagliata, così… imperfetta, comprese quindi che per Todoroki lui poteva aspirare solamente a ciò, classificato ad essere solamente: ‘un amico’.
Gli occhi iniziarono stranamente a pizzicare, la gola bruciava e si stringeva, Midoriya iniziò a tossire coprendosi la bocca con le sue mani, c’era decisamente qualcosa che non andava, Todoroki preoccupato gli disse che sarebbe andato a chiamare aiuto e uscì di corsa dalla stanza, mentre Midoriya, con le lacrime agli occhi e la gola sempre più dolorante, non rigettò fuori cinque petali gialli.

Il dolore sembrava esser sparito, ma quei petali sulla sua mano lo spaventavano, come poteva averli dentro la sua gola? Preoccupato decise solamente di avvolgerli in un fazzoletto e buttarli nel cestino più vicino.

Recovery Girl arrivò di corsa nella stanza, chiese a Todoroki di aspettare fuori e iniziò ad esaminare il paziente, Midoriya le accennò di un forte mal di gola senza specificare però dei petali, alla fine della visita non sembrava esserci nulla fuori posto, se non uno strano rossore in gola, gli prescrisse dunque uno sciroppo e gli disse di ritornare subito da lei se ciò sarebbe riaccaduto.

Midoriya inizialmente non capì il perché di quella reazione, lui e Todoroki erano amici, ciò sembrava però fargli male, molto male, iniziò ad avere dei dubbi sui suoi sentimenti solamente dopo la battaglia contro Stain.
 

Combattere contro Stain fu... difficile, se non fosse stato per Todoroki, probabilmente lui e Iida non ce l’avrebbero fatta.

Dopo la battaglia erano tutti e tre feriti, perciò li portarono all’ospedale più vicino, Midoriya era ormai abituato alle visite di controllo, il suo potere era ancora instabile e puntualmente finiva per rompersi qualcosa, era abituato a quell’ambiente, ma quella sera non riuscì proprio a chiudere occhio, si alzò quindi dal suo letto mettendosi seduto, il leggero russare di Iida era l’unica cosa che sentiva, si osservò intorno finché una voce non lo portò alla sua attenzione.

 

‘’Ti ho svegliato? Mi scuso.’’ Gli parlò a bassa voce Todoroki per non svegliare l’altro ragazzo che dormiva.

‘’N-no, solo, non riuscivo a dormire.’’

‘’Immagino, è stata una battaglia davvero impegnativa.’’

‘’Todoroki io… bhe, ti volevo ringraziare, il chiamare Endeavor è stata un’ottima idea, in più durante la battaglia sei stato molto d’aiuto.’’

‘’Non c’è ne bisogno, davvero.’’

‘’Sono anche felice che tu abbia compreso il mio messaggio d’aiuto.’’

‘’Ho avuto qualche dubbio all’inizio, forse ti era partito il messaggio per sbaglio, poi però mi sono ricordato di Iida e che la posizione inviata risiedeva nel luogo del suo tirocinio, e tu, Midoriya, sei sempre stato molto bravo a capire le persone, poi, e anche merito tuo se siamo ancora qui oggi.’’

‘’N-no, non ho fatto nulla.’’

‘’Dovresti avere più fiducia in te stesso, oggi hai fatto molto, e non solo oggi, non ti ho mai ringraziato come si deve dal festival scolastico quindi, di nuovo, grazie Midoriya, davvero.’’ E sorrise, quel sorriso offuscato dal buio ma illuminato dalla luce della luna fu la cosa più bella che Midoriya avesse mai visto.

 

Da allora tossire petali diventò sempre più frequente, ciò accadeva spesso quando si soffermava a guardare Todoroki o quando semplicemente pensava a lui.
I petali erano gestibili in un certo senso, certo, faceva male sputarli fuori ed era comunque strano, ma poi il dolore passava, il dolore scompariva e diventava tutto normale quindi Midoriya pensò di ignorare la questione considerandola di poco conto.

La questione però sembrava peggiorare sempre di più, e ciò lo comprese solamente mesi più tardi.
Ci fu un esame finale alla UA, lui capitò in coppia con Bakugo, mentre a Todoroki capitò Momo.
Midoriya non aveva nulla contro la ragazza ero solo che, bhe, Todoroki e lei sembravano così in sintonia e guardarli faceva male, la gola gli faceva male… il petto gli faceva male.
Assistette comunque al loro esame, gioendo quando Todoroki riuscì a superarlo, anche Midoriya e Bakugo riuscirono a superare il loro, e una volta finito il loro esame si diressero nel campo centrale insieme agli altri studenti, qui Todoroki gli si avvicinò.
 

‘’Complimenti Midoriya, anche tu Bakugo’’ Quest’ultimo però schioccò con la lingua e urlando cose incomprensibili si allontanò, lasciandoli da soli.

‘’Complimenti anche a te Todoroki! Non ho avuto modo di dirtelo prima, ma sei andato alla grande,’’ Gli disse euforico e con gioia negli occhi.

‘’Grazie, anche se, bhe, Yaoyoruzo ha fatto il grosso del lavoro, se non fosse stato per lei credo che sarebbe finita diversamente, lei è… davvero fantastica.’’ Disse con fermezza e un lieve rossore iniziò a formarsi sul volto.

Midoriya vedendo quel rossore sul volto del ragazzo davanti a se comprese finalmente l’origine del suo dolore: amore.

Capì finalmente di amare Todoroki e, sfortunatamente, capì anche che a lui interessava qualcun'altra: Yaoyoruzo Momo.

Il dolore lo colpì come previsto, questa volta però faceva più male, l’aria gli mancava e il petto bruciava.

Midoriya si accovaccio a terra dal dolore continuando a tossire, continuando a stringersi sempre più, e quando arrivò al limite della sopportazione rigettò fuori una decina di soffici petali gialli, alcuni immacolati, altri, invece, macchiata di sangue.

La classe si raggruppò preoccupata vicino a lui, alcuni corsero di fretta per chiamare aiuto, gli insegnanti, insieme a Recovery Girl, arrivarono in tempo aiutandolo a star meglio e portandolo urgentemente in infermeria.

Giunto in infermeria Midoriya non potette più nascondere la sua malattia, accennò quindi ai petali che tossiva quasi quotidianamente senza capirne però il motivo, Recovery Girl ascoltandolo sospirò tristemente, con lei era presente questa volta anche All Might, e anche quest’ultimo alle parole di Midoriya si irrigidì.
 

‘’E’ l’hanahaki’’ Gli disse Recovery Girl porgendogli un bicchiere d’acqua.

‘’Il c-cosa?’’ Chiese preoccupato.

‘’Ciò che hai giovane Midoriya, consideralo come un quirk, ma, se i quirk si manifestano esternamente, questo, invece, cresce dall’interno, in questo caso, facendo crescere un fiore dai tuoi polmoni…’’ Intervenne All Might.

‘’Ma se è un quirk, posso controllarlo, no? Ci sarà un modo per farlo smettere? Forse potrei, non lo so, provare a distruggerlo? Usando la giusta percentuale del potere che mi hai passato potrei auto colpirmi, dovrei solo calcolare la giusta potenza da usar-”

“Giovane Midoriya!” Lo interruppe bruscamente All Might dai suoi veloci monologhi con voce forte e decisa. ‘’Non puoi controllarlo, non puoi eliminarlo in questo modo, puoi, beh, sottoporti ad un intervento chirurgico… però..’’

‘’Bene! Allora mi sottoporrò a questo intervento’’

‘’Non è così semplice…’’ Sospirò All Might appoggiando le sue mani sulla fronte, sospirò appena e poi riprese a parlare. ‘’L’operazione non è difficile di per se, il fiore non è ancora arrivato a livelli critici da impedirne l’operazione.’’

‘’E’ Perfetto!’’ scattò Midoriya.

‘’Però.’’ Lo interruppe nuovamente All Might facendogli perdere totalmente l’entusiasmo di prima. ‘’Perderai completamente te stesso…’’

‘’Perdere… me stesso?’’

‘’Chi si è sottoposto all’operazione, al risveglio si sono svegliati, come dire, svuotati, non provavano più nulla, nessuna emozione, non provavano amore, non provavano tristezza, assolutamente nulla.’’

‘’Ma… è terribile.’’

‘’Non ti voglio mentire, il compito di un hero, è qualcosa che a volte viene svolto usando il cuore, usando l’empatia, usando la tenacia e non posso garantirti che una volta effettuata l’operazione tu sarai in grado di svolgere tale lavoro, non perché tu non ne saresti capace, sei forte, molto forte ma motivatamente, forse non vorresti più continuare tale strada.’’

‘’Ma, diventare un hero… è sempre stato il mio sogno, io… io non voglio smettere di essere ciò che sono, io…’’ e senza accorgersene gli iniziò a mancargli il respiro.

‘’L’altra soluzione invece…’’

‘’C’è ne un’altra?’’ Domandò speranzoso, ma il triste volto di All Might lo fece ritornare coi piedi per terra.

‘’E’ far si che il tuo amore venga ricambiato.’’

‘’A-amore…?’’

‘’Ciò che hai, è dovuto ad un amore non corrisposto, io, uhm, non sono pratico con queste cose, però, potresti provare a dichiararti alla ragazza che ti piace.’’

Midoriya sentendo quelle parole si fece più piccolo e con voce bassa disse semplicemente che non si trattava di una ragazza, All Might sussultò imbarazzato non aspettandosi nulla di ciò, cercò di dire qualcosa ma non gli venne fuori nulla.

‘’A lui piace un’altra persona, ma non importa, v-voglio dire, so gestire una manciata di petali, starò bene anche con essi.’’ Aggiunse quindi per smorzare il silenzio ma ciò non sembrò migliorare la situazione siccome All Might divenne più cubo.

‘’Non puoi conviverci, in nessun modo.’’

‘’N-no posso invece, fa un po’ male all’inizio ma posso farcel-’’

‘’Non puoi giovane Midoriya!” Lo bloccò. ‘’ Se questa malattia dovesse continuare sarà… mortale, i fiori cresceranno sempre di più fino a che non riuscirai più a respirare, quindi… rimane soltanto l’intervento.’’

‘’ Smetterò di amarlo...?’’

‘’L’intervento porterà a ciò… però sarai ancora in vita, è questo l’importante.’’

‘’Io… non voglio vivere in un mondo dove non posso amare.’’ Gli disse rivolgendo il suo sguardo in basso. ‘’Dove...non posso amarlo.’’ Aggiunse a bassa voce, e le lacrime iniziarono a scendere prepotenti giù, iniziando a tossire altri petali, iniziando a mancargli nuovamente il respiro, Recovery Girl cercò di aiutarlo come potette, facendo uscire All Might dalla stanza dichiarando chiuse le visite per quel giorno.

 

Midoriya da quel giorno iniziò a chiudersi in se stesso, riflettendo su cosa fare, non voleva morire, non voleva far soffrire sua madre con la sua morte, sua madre aveva già sofferto molto quando Midoriya le disse della sua condizione, ciò che restava da fare era quindi l’unica soluzione: l’intervento chirurgico, anche se ciò significasse perdere se stesso, anche se ciò significasse perdere Todoroki.

Midoriya pensava solamente di avere più tempo, cercò di vivere gli ultimi pochi giorni prima dell’operazione in modo più pieno possibile, decise di scrivere su un diario tutto ciò che gli accadeva, cercando di cogliere il più minuzioso dettaglio, in modo tale da ricordarsi chi era.

Non disse nulla della sua condizione ai suoi amici, non voleva farli preoccupare inutilmente, non voleva che provassero pena per lui, voleva soltanto passare gli ultimi giorni in allegria, certo, loro gli chiesero più volte cosa fosse successo quel giorno dopo l’esame, ma lui semplicemente mentì dicendo di aver esagerato col in suo quirk e che fosse tutto okkei, e ciò sembrò funzionare, dopotutto quasi nessuno era a conoscenza della malattia del Hanahaki.

Gli ultimi giorni quindi passavano e Momo, purtroppo, divenne una costante nella vita di Todoroki, sembravano attratti irrazionalmente l’una dall’altro, e Midoriya più lo notava più ne soffriva, e più ne soffriva più il suo dolore aumentava, più il fiore dentro lui avanzava.

Pensava solamente di avere più tempo, ma quando il giorno prima dell’operazione li vide abbracciarsi capì che il tempo non fu mai stato dalla sua parte, quindi tossì di nuovo, una volta, due volte… sembrava non finire più, i petali continuavano ad uscire prepotenti fuori, ne uscirono molti, così come il sangue.

Alcuni alunni della scuola che passarono di lì per caso chiamarono in fretta aiuto, Midoriya in preda dal dolore cercò di resistere il più possibile, l’ultima cosa che vide prima di svenire furono gli occhi di Todoroki che ora lo guardavano in panicato.

I soccorsi riuscirono a portarlo all’ospedale più vicino ma le sue condizioni si erano decisamente aggravate,al suo risveglio i dottori con dispiacere gli dissero che il fiore dentro lui era cresciuto troppo in fretta rispetto al normale andare e che in quelle condizioni l’operazione era quasi impossibile, se non mortale.

Midoriya infine sospirò decidendo di annullarla, in realtà dentro di se si era preparato a questa evenienza, era solo… difficile da accettare, era difficile da accettare sua madre accanto a lui che piangeva, era difficile vedere il suo più grande eroe All Might lì inerme addolorato, era… tutto difficile.

 

Sdraiato su quel dannato letto dell’ospedale parlò molto con sua madre, mentre il suo respiro si faceva sempre più stanco.

 

‘’Tesoro… non voglio mentirti, Todoroki è qui fuori, ma, se non vuoi possiamo farlo andar vi-’’

‘’No. T-ti prego, voglio, parlargli... per l’ultima volta.’’ Disse fievolmente interrompendola, sua madre comprese tristemente e al sentir di quella frase pianse di nuovo, lo baciò sulla fronte per l’ultima volta, sussurrandogli ‘ti amo’ per l’ultima volta, prima di uscire e far entrare Todoroki nella stanza.
 

‘’Hey...’’ Lo salutò Todoroki prendendo posto sulla sedia vicino al letto.

‘’Todoroki...sei qui.’’ Il ragazzo annuì in risposta.

‘’Grazie per esser venuto.’’ Gli disse cominciando però a tossire qualche petalo, Todoroki sussultò preoccupato e la sua espressione si fece più triste.

‘’All Might mi ha raccontato della situazione e della malattia, d-da quanto va avanti?’’ Chiese Todoroki tristemente.

‘’Mi stai chiedendo da quanto tempo mi piaci o da quanto tempo ho l’hanahaki?’’ ridacchiò Midoriya per smorzare la tensione, ma ciò non sembrò migliorare, tossendo quindi un altro petalo.

‘’S-scusa, è stato inopportuno…’’

‘’Midori-’’

‘’Da sempre credo? Sai, quando sei entrato per la prima volta in classe mi è sembrato che il tempo si fosse fermato e che in quell’istante fossimo presenti solo noi due. Amarti è stato... così automatico così... semplice, grazie per essermi stato amico fino alla fine.’’ disse sempre più debolmente, incominciando a respirare con più fatica.

‘’Midoriya io… cosa posso fare, come posso aiutarti, ti prego, dimmelo.’’ Gli chiese Todoroki prendendo la mano del più piccolo tra le sue.

‘’Io… non posso obbligarti ad amarmi.’’ Sorrise Midoriya tra le lacrime, Todoroki consapevole, si limitò semplicemente ad abbassare la testa stringendo le sue mani leggermente un po’ più forte avvicinandole cautamente alla sua fronte.

‘’Passare il tempo con te è stato davvero divertente.’’ E gli uscì un petalo. ‘’Ne abbiamo passate molte insieme, anche se finivamo sempre ammaccati.’’ un altro petalo. ‘’Io… Ti-’’ Si stoppò, non era giusto dirgli quelle parole, non era giusto far convivere Todoroki con un ulteriore peso.

Todoroki non disse nulla, continuando ad ascoltarlo con la testa china e le loro mani appoggiate sulla fronte.

‘’Hey… guardami.’’ sibilò Midoriya a causa della mancanza di fiato. ‘’Potresti… per favore, concedermi un sorriso, un ultimo sorriso…’’

Todoroki al sentire della richiesta sussultò appena, gli occhi gli iniziarono a bruciare, e le lacrime iniziarono lentamente a cadere giù, cercò però di fermare il pianto, ispirò più volte e, non riuscendosi, sollevò semplicemente la sua testa, continuando però a stringere la mano di Midoriya tra le sue e mostrandogli un sorriso sincero, un sorriso caldo, un sorriso amaro, un sorriso sovrastato dalle lacrime.

‘’Grazie.’’ Gli sorrise a sua volta Midoriya stancamente, tossendo fortemente per un ultima volta, infine i suoi occhi si chiusero, la sua mano, chiusa tra quelle di Todoroki cadde pesantemente giù, ed un devastante acuto suono riecheggiò dolorosamente tra i muri di quella ormai spenta stanza, ciò che rimase fu solamente un bellissimo e straziante girasole*.

*Il girasole, nel mito greco, simboleggia l’amore non ricambiato.


NOTE DA ME:
Salve! Seppur corta ci ho messo una vita a scrivere questa ff, comunque, mi volevo solamente scusare per gli eventuali errori e se nel caso il testo esca tutto attaccato (ho fatto copia e incolla da word) 
Spero che questa ff via sia piaciuta nonostante l'angst!
-Alla prossima 

   
 
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