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Autore: Wolfgirl93    06/10/2021    1 recensioni
Questa storia partecipa al #Writober 2021 di Fanwriter.it (Lista pumpNIGHT)
Prompt: Sogno
Numero Parole: 1813
Coppia: Katsuki & Izuku
Rating: Verde
Tutti i personaggi sono maggiorenni
Dal testo: 'Riprese la sua mattina come sempre, salutò sua madre e si avviò verso la scuola, quella volta il treno non ci mise troppo a passare e lui arrivò in perfetto orario in classe trovando il suo posto – o meglio il posto che occupava sempre ad ogni lezione – occupato da uno studente che non aveva mai visto.
“Scusami, non penso di averti mai visto, sei nuovo?” Chiese Izuku sedendosi accanto allo sconosciuto che alzò gli occhi verso di lui con uno sguardo annoiato prima di scrollare le spalle.
“Mi sono trasferito da poco qui, la facoltà che frequentavo prima non mi piaceva molto.” Spiegò quasi scocciato il biondo prima di riprendere a guardare il suo cellulare.
“Oh beh, qui penso che ti troverai bene, i professori sono molto bravi nel loro lavoro e anche i nostri compagni sono gentili. Ah a proposito, io sono Midoriya Izuku, piacere.” Disse il riccioluto prima di allungare la mano verso lo sconosciuto.
“Katsuki Bakugou.” Disse semplicemente Katsuki prima di tornare a ciò che stava facendo prima.(...)'
Genere: Introspettivo, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inko Midoriya, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Shouto Todoroki, Tenya Iida
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Come tutte le mattine Izuku si svegliò, fece una doccia veloce e scese a fare colazione; salutò sua madre con un bacio sulla guancia e poi uscì per andare a scuola.

Non era un tipo ritardatario infatti sentì l’ansia crescere quando si ritrovò fermò ad aspettare il passaggio di un treno che sembrava non voler mai passare facendo restare chiuso il passaggio a livello e facendogli perdere del tempo prezioso.

Izuku Midoriya era un ragazzo semplice, aveva 24 anni e una grande passione per la medicina; fin da piccolo infatti sognava di aiutare le persone e quando era stato abbastanza grande da scegliere il suo futuro aveva scelto – senza pensarci troppo su – di intraprendere il suo percorso per diventare un medico.

L’università dove andava era a circa venti minuti a piedi da casa sua e quella mattina sentiva l’orologio ticchettare inesorabile per il suo ritardo, era uno studente modello e visto i suoi buoni voti era riuscito a vincere una borsa di studio, così da non pesare troppo sulle spalle di sua madre.
Quando finalmente il maledetto treno passò ecco che Izuku corse verso la sua destinazione, girò l’angolo e prese una via secondaria per cercare di arrivare prima in università, corse tra le varie stradine e tirò un sospiro di sollievo quando notò in lontananza l’enorme edificio pieno di studenti che si stavano affrettando per entrare; sorrise e senza badare al semaforo attraversò la strada, sentì un forte stridio di gomme e l’ultima cosa che sentì furono delle urla, poi tutto d’un tratto il suo momento divenne buio.

 

 

Quando Izuku si svegliò era nuovamente nel suo letto, per caso aveva sognato tutto? Quando si guardò attorno notò che erano le 6:59 e dopo qualche secondo la sua sveglia suonò facendogli capire che tutto quello che aveva visto era stato solo frutto della sua immaginazione.

Riprese la sua mattina come sempre, salutò sua madre e si avviò verso la scuola, quella volta il treno non ci mise troppo a passare e lui arrivò in perfetto orario in classe trovando il suo posto – o meglio il posto che occupava sempre ad ogni lezione – occupato da uno studente che non aveva mai visto.
“Scusami, non penso di averti mai visto, sei nuovo?” Chiese Izuku sedendosi accanto allo sconosciuto che alzò gli occhi verso di lui con uno sguardo annoiato prima di scrollare le spalle.

“Mi sono trasferito da poco qui, la facoltà che frequentavo prima non mi piaceva molto.” Spiegò quasi scocciato il biondo prima di riprendere a guardare il suo cellulare.

“Oh beh, qui penso che ti troverai bene, i professori sono molto bravi nel loro lavoro e anche i nostri compagni sono gentili. Ah a proposito, io sono Midoriya Izuku, piacere.” Disse il riccioluto prima di allungare la mano verso lo sconosciuto.

“Katsuki Bakugou.” Disse semplicemente Katsuki prima di tornare a ciò che stava facendo prima.


La lezione iniziò e Izuku si sentì un po’ strano ad avere un posto diverso dal suo solito, riusciva a vedere bene la lavagna elettronica nonostante i suoi lievi problemi di vista quindi gli andava bene anche quella nuova postazione; le lezioni passarono stranamente veloci e Izuku si voltava di tanto in tanto per osservare quel ragazzo, sembrava così diverso dai suoi soliti compagni di classe che tendevano a chiacchierare fin troppo spesso ma era anche bello non avere una voce che lo distraeva continuamente mentre ascoltava il professore.

Quando la lezione finì Katsuki si alzò e Izuku gli fu subito dietro.

“Ti va di pranzare assieme?” Chiese sorridendo, sperava davvero di conoscere meglio quel ragazzo perché, nonostante il suo carattere, aveva l’impressione che fosse una persona davvero dolce e buona.

“Va bene, come vuoi.” Rispose senza troppa enfasi il biondo.

Izuku lo seguì sorridendo ma subito si fermò quando sentì il suo gruppo di amici chiamarlo. “Arrivo subito, li avverto che vengo a pranzo con te e sento se vogliono unirsi.” Disse velocemente prima di scappare verso il gruppo di ragazzi.

“Hey, sto andando a pranzo con Katsuki, volete unirvi?” Chiese indicando il biondo.

I suoi amici lo guardarono sorpreso prima di fare delle facce quasi sconvolte. “Izuku sicuro di stare bene?” Chiese Ochako mentre lo guardava confusa.

“Certo, più che bene, ho solo fame.” Ammise ridacchiando il riccioluto prima di notare come il biondo si stesse innervosendo nel vedere che stava tardando. “Beh comunque io vado, se volete unirvi anche voi fate pure!” Disse prima di correre verso Katsuki e uscire con lui dall’aula.

 

A pranzo riuscì a scoprire diverse cose su Katsuki – o meglio Kacchan come aveva deciso di chiamarlo anche se il biondo continuava a dirgli di smetterla – Kacchan era figlio unico, viveva con i suoi genitori a un’ora di distanza dalla scuola e infatti doveva alzarsi molto preso per arrivare in orario con i mezzi pubblici, adorava i cibi piccanti e la musica rock e infine era venuto lì per diventare un chirurgo come sua madre.

“Ci vediamo all’ultima ora per il laboratorio di anatomia, ok?” Chiese Izuku mentre lo salutava, ovviamente il biondo si limitò ad alzare gli occhi al cielo e accennare un sorriso mentre annuiva e lo salutava con la mano.

 

Izuku entrò nell’aula di biologia tutto contento, prese posto al suo solito banco e poco dopo notò Ochako, Iida e Shouto entrare e mettersi accanto a lui.

“Hai mangiato bene?” Chiese la castana guardandolo un po’ preoccupata.

“Certo che sì, non mi avete visto? Ci siete anche passati davanti e non vi siete fermati, beh Kacchan non si è di certo offeso visto che non ama fare troppa conversazione, ma potevate almeno fermarvi per un saluto...” Borbottò il ricciolino mentre li guardava.

I tre amici si guardarono per un attimo prima di sospirare “Esci un attimo ‘Zuku, dobbiamo parlare.” Disse serio Iida mentre si alzava assieme agli altri per uscire, Izuku li guardò sorpresi ma decise di seguirli, alla fine mancava ancora un po’ prima dell’inizio delle lezioni.

 

Quando furono fuori fu Iida a parlare per primo mentre gli altri lo guardavano preoccupati.

“Izuku, credo che tu abbia mangiato poco a pranzo oppure stai avendo un qualche calo di zuccheri o hai semplicemente la febbre… Accanto a te a lezione non c’era nessuno, quando ci hai chiesto di venire con te a pranzo hai indicando l’aria e infine stavi parlando da solo a mensa quando ti abbiamo visto… Penso che tu abbia semplicemente bisogno di riposarti, puoi andare in infermeria e farti visitare, magari hai semplicemente la febbre e non ci sarebbe nulla di male nel vedere cose che non ci sono in quello stato.” Iida provò a sorridere anche se la sua voce tremava, era preoccupato ma doveva dire quelle cose per il bene del suo migliore amico.

Izuku si sentiva stordito, cosa voleva dire che non c’era nessuno accanto a lui a lezione? Cosa voleva dire che stava parlando da solo a mensa? Era sicuro, Kacchan era lì era accanto a lui, ci aveva parlato e aveva scoperto diverse cose su di lui quindi perché adesso gli stavano dicendo quello?

Decise però di provare, andò in infermeria e quando la trovò vuota decise di prendere posto su uno dei lettini, forse dormendo si sarebbe tolto ogni dubbio, sarebbe arrivata l’ora dell’ultima lezione e avrebbe fatto vedere ai suoi amici che Kacchan esisteva; chiuse gli occhi e cercò di scacciare ogni pensiero dalla mente anche se il suo cuore continuava a battere all’impazzata per le parole dei suoi amici.
 

“Izuku… Dai nerd svegliati, non ho tempo da perdere!” Izuku aprì di scatto gli occhi e si ritrovò in una stanza bianca, non era più in infermeria e la sua mente era confusa e il suo corpo dolorante.

“Izuku, mi senti?” Una voce nuova, diversa da quella del biondo lo fece svegliare, il ricciolino spostò lentamente lo sguardo verso lo sconosciuto e si chiese perché indossasse un camice bianco e perché sua madre piangesse, dove si trovava?
Izuku iniziò ad agitarsi sentendo il panico assalirlo ma subito la mano di sua madre lo rassicurò accarezzandogli una guancia e i capelli.
“Per favore calmati, sei in ospedale, hai avuto un incidente e sei rimasto in coma per circa 10 giorni… So che è difficile da capire ma ora stai bene, la tua famiglia è qui.”
Izuku guardò il dottore che aveva appena parlato poi spostò lo sguardo sul proprio corpo: era pieno di tubicini e varie garze, poi notò una mano che stringeva la sua e quando alzò lo sguardo per vedere chi fosse trovò gli occhi arrossati di sua madre che cercava in tutti i modi di trattenere le lacrime.
“Tesoro ho avuto così paura di perderti… Ma ora sei sveglio...” La donna riuscì a pronunciare quelle poche parole prima di scoppiare nuovamente a piangere e abbracciare il figlio dolcemente.
Izuku ancora non credeva a quello che era successo, aveva pensato che l’incidente fosse tutto frutto di un sogno e invece tutto ciò che aveva visto dopo era quello che era stato frutto del suo viaggio onirico.

 

I giorni in ospedale passarono lenti e per sua fortuna Izuku poteva vantare di amici, quelli stessi che aveva visto nel sogno, che passavano regolarmente a trovarlo a portargli di nascosto dolcetti oppure nuovi fumetti appena usciti.

“Nascondete quei dolci prima che il dottore passi a fare il suo giro o il vostro amico dovrò rimanere a bocca asciutta!” Una voce seccata fece sobbalzare tutti e subito gli amici di Izuku nascose i dolcetti dentro uno dei cassetti del suo mobiletto di fianco al letto e si defilarono salutando il ricciolino e scusandosi con il medico appena entrato.

“Katsuki?” Chiese incerto Izuku nel guardare quel viso così famigliare ma un po’ più maturo del suo sogno.

Il chirurgo lo guardò sorpreso nel sentirsi chiamare per nome, non era certo di avergli detto come si chiamava e quindi non capiva come quel paziente potesse saperlo. “Come fai a sapere il mio nome?” Chiese alzando un sopracciglio mentre si avvicinava, era vero era venuto ogni giorno a vedere le condizioni di quel ragazzo, quel ragazzo che si era ritrovato in sala operatoria con diverse ferite e ossa rotte.
 

Le guance di Izuku divennero rosse proprio come le sue orecchie, cosa doveva dirgli? Che lo aveva sognato? Che nel suo sogno erano compagni di corso e che proprio lui gli aveva confidato di voler diventare chirurgo come la madre?
“Beh diciamo che ti ho sognato… Eri all’università con me ed era il tuo primo giorno… Mi hai confidato di voler diventare un chirurgo come tua madre e poi non ricordo altro...” Ammise Izuku sentendosi imbarazzato per quella confessione.

Katsuki rimare interdetto per qualche secondo, era senza parola ma subito sbuffò una risatina, quel ragazzo lo aveva sognato e sembrava conoscerlo bene nonostante non si fossero mai visti realmente, era una cosa buffa eppure Katsuki sentì il cuore scaldarsi a quella sensazione.

“Beh, allora piacere, mi chiamo Katsuki Bakugou e… Ben tornato fra noi, nerd.”
 

   
 
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