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Autore: Spensieratezza    07/10/2021    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Rosso come i mattoni di una casa, come le labbra di un fanciullo, come il sangue, come una promessa d’amore….
In un mondo vuoto..
Una goccia che cade che si tinge di rosso.

PLIC.
PLIC
Plic

Gli angeli sono fatti di bianco, non conoscono il rosso.
Sono fatti di luce, non contemplano il rosso.
Sono fatti di energia, non contemplano la distruzione.
KABOOOOOOOOM
 
È sempre più grigio, sempre più rumoroso, sempre più confuso, quel bianco che tanto adoravi, ora viene usato per confondere, come precursore e accompagnatore di una nebbia distruttrice che annienta decine e centinaia di vite sotto l’orlo degli spari.

BANG
 
Un chiasso che potrebbe essere quasi come il Big Bang, se solo avessi avuto la fortuna o il privilegio di vederlo nascere…
Ma forse se a qualche creatura venisse dato il privilegio di assistere alla nascita del Big Bang, essa diventerebbe pazza, perché come può una creatura che ha visto nascere l’universo, riuscire a esistere ancora e mantenersi sana?

Castiel ha un pensiero strano, nebuloso come quella guerra.
Quegli uomini…non hanno visto il Big Bang, ma…eppure sono pazzi.
 
Milioni di vite distrutte, imperi decaduti…tutto per cosa? Castiel ha sempre pensato che non c’era bisogno di capire tutto, eppure ora, mentre le sue ali erano troppo pesanti e mentre a stento si reggeva in piedi con le sue ali..si chiedeva perché.
Perché l’uomo era diventato così? QUANDO era successo? Che fine aveva fatto l’amore e la bontà?

Era la prima volta nella storia dell’Uomo che accadeva una cosa simile, era forse la fine dell’Umanità?
Dio avrebbe ricominciato un’altra volta da capo?
Che fine avrebbe fatto dunque la bellezza che aveva conosciuto, gli alberi, gli uccellini, le creature innocenti…
I suoi fratelli…

Non riusciva più a trovarli. Troppa devastazione per riuscire a mettersi in contatto con loro.

Camminava in una strada deserta senza sapere cosa stava cercando.

Scoprì di provare dolore, una cosa terribile. Come facevano gli umani a sopportarlo?
Si sentiva solo, come se fosse la fine dell’universo, dell’epoca degli angeli.
 
Forse domani sarebbe stato un giorno migliore, ma come fare a pensare di svegliarsi domani quando vedi TANTA DEVASTAZIONE, tanta morte?
Avrebbe voluto tornare indietro, dire a Gabriel che gli voleva bene, che non odiava le sue battute nei momenti meno opportuni, anzi le AMAVA, odiava non poter essere come lui.

Voleva andare da Raphael e chiedergli di non lasciare che la sua fame d’amore e di famiglia si tramutasse in odio, voleva bene a tutti loro, sarebbe stato un vero peccato se il suo pessimo carattere lo avrebbe fatto diventare come un nemico.
Voleva vedere Lucifer e dirgli che aveva ragione.
Voleva essere ancora un angelo, dimenticare quello che stava vedendo, diventare cieco forse…

Se solo le sue ali non fossero state tanto pesanti..
E poi CADDE.
Svenne e una figura misteriosa, alta, si avvicinò a lui e lo prese in braccio.
 
C’erano spari dappertutto, Castiel era ferito, forse da essi, forse dalla sua anima, non voleva che lo sconosciuto lo tenesse tra le braccia.

“Per favore…mettimi giù…sento tanto dolore.
“Voglio solo aiutarti.”
Castiel sbuffò.
“Sono un ANGELO. Dovrei essere io ad aiutare te, mettimi giù…ti prego.”
Il tizio ridacchiò.

 “In questo momento sembri più simile a uno di quei morti viventi che imbracciano armi e continuano a sparare e poi gli angeli dovrebbero stare in Cielo, non sulla Terra. Ma il mondo sta finendo, dico bene? Le leggi del mondo non hanno più molta importanza.”

Castiel fece una risatina, poi tossì.
Benny lo mise giù.
“Dunque, perché non mi spieghi come ha fatto un angelo a ridursi così?” disse, notando la sua schiena squarciata.

“Io…ho vacillato…la mia fede è mancata..sono stato dilaniato dal seme del dubbio..troppa morte…troppa devastazione…mi sono buttato giù da un palazzo..volevo morire…ma non è successo.”
“Perché un angelo di Dio vuole morire?”

“E perché VIVERE invece, per vedere la razza che ha creato Dio, uccidersi l’un l’altro, per vedere tanta devastazione nel mondo, la perdita dei buoni sentimenti, dell’amore? Nulla ha più senso! La nostra missione è fallita. Lucifer aveva ragione!”
“è vero, quello che sta accadendo al mondo, è terribile e oscuro, tuttavia l’oscurità un giorno se ne andrà e ritornerà il sole, allora altri giorni d’estate rinasceranno come il sole a primavera.”
“Come fai a essere così ottimista?”

“Quando più nulla cambia attorno a te, impari a riconoscere e apprezzare il ciclo della vita che si ripete , a sapere che tornerà sempre, nonostante tutto, nonostante TE.”
Fece vedere i denti aguzzi.
“NO….no…SEI UN….un vampiro..una bestia di Satana!!”
“Buffo, credevo che le bestie di satana, fossero quelli che hanno permesso tutto questo.”

“Io..non lo so..tutto è confuso. Io vorrei solo stare con i miei fratelli..”
“Permettimi di aiutarti.” disse il vampiro facendosi un taglio al polso con la sua unghia.
“No..no..è MALE!”
“Non esiste NIENTE di male alla radice, il male è solo per come si decide di farne uso. Questo sangue può guarire. “

“So quello che può fare ma non..”

“Se perfino voi angeli, siete discriminanti con le razze a voi diverse, come potete pretendere che non lo siano gli umani?”

Castiel a quelle parole si avvicinò al suo polso e bevve.

“Non posso credere a quello che sto facendo..”

“Stai accettando di continuare a vivere. Il tuo spirito te ne sarà grato, non abbandonarlo mai, non ha colpa di quello che fanno gli altri. “

“Chi sei tu?”
“Mi chiamo BENNY.”

“Io sono Castiel! Benny…perchè sei così gentile con me?”

“Perché perfino le bestie di satana, sono scese in campo , in questo periodo buio, e guardano con sgomento e paura, tutto questo. In questo momento io e te..siamo..UGUALI.” disse solenne.

Gli porse la mano e Castiel la accettò.

Si alzò e si sentì cosparso da spirali di energia.

“Siamo stati incaricati di proteggere gli umani e di guidarli in questa guerra, da ormai diverse ore ho perso notizie dei miei fratelli, non potevo sapere se stavano bene, mi sono sentito improvvisamente SOLO.

“Ma non sei solo, la tua anima è sempre con te, gli devi più forza di così.”
Castiel sorrise.

“Come si fa a essere così forti? Dimmelo.”

Nessuno ci da la forza. Ce la prendiamo. Dobbiamo essere forti, Castiel, anche per quelli che non lo sono. Quando il seme del dubbio ritornerà, aggrappati a questo pensiero.

“Funziona davvero?”
“L’ho provato sulla mia pelle.”  
 



Dicono che questa sarà ricordata come la più grande Guerra che il mondo abbia mai conosciuto…

Peccato non essere ancora al mondo per vederla scritta su un foglio bianco…
Già..sarebbe un vero peccato…
Se solo me ne fregasse qualcosa..

Con questi cupi pensieri un uomo si gettò in un fiume, accogliendo con indifferenza e forse un pizzico di curiosità, di sapere cosa sarebbe accaduto dopo…
Non poteva immaginare che dopo sarebbe riemerso dall’acqua, avvolto dalle braccia di uno sconosciuto.
 
“COFF, COFF, SPLUT, SPLUT!”

“Respira, stai bene adesso…starai bene.”
“Mi hai…salvato!!”
“Sì, non c’è di che.”

“Perché diavolo lo hai fatto? “

Benny restò spiazzato da quell’affermazione tutt’altro che grata.
“Perché ti ho visto gettarti nel fiume e mi è venuta una gran tristezza. Un sacco di povera gente sta morendo e non lo avrebbe voluto e tu…”
“Io faccio esattamente quello che dovrebbero fare tutti!! Tutta…TUTTA QUESTA GENTE È MORTA MA ANCORA NON LO SA!”
Benny strinse gli occhi guardando l’uomo.

“In questo momento la tua veemenza e la tua rabbia ti rende piuttosto vivo, malgrado le tue parole.”
“Non sai cosa dici, ti sbagli clamorosamente.”
“Mi sbaglio raramente su queste cose.”
“Ahh davvero?” ridacchiò.
“Che c’è da ridere?”

“Ora te lo mostro.” E fece vedere gli occhi completamente neri.
Benny si irrigidì e si alzò in piedi.
“Sei un demone?”
“Sì, esatto…hai appena salvato un demone, non ti fa ridere la cosa?” e rise ancora.

“Non lo so, a te questo fa ridere?” disse mostrandogli i denti aguzzi.
“BLOODY HELL!!” disse il demone indietreggiando.
“A quanto pare riesco a essere più spaventoso di te.” Disse il vampiro compiaciuto.

“Sei un…un vampiro.
“Sì, mi chiamo Benny.”
“Io..Crowley, sono un..pff demone.”
“Un vampiro e un demone, non ti sembra l’inizio di quello che potrebbe essere un’ottima barzelletta?”
“Se da un umano non avrei accettato lezioni sulla vita, da un vampiro ancora meno. Vattene!”

“E perché? Non credi forse che un non morto ne sa sulla vita molto di più di un umano?”
“Non sei l’unico non morto qui, so benissimo cosa significa la vita e la morte…” disse Crowley stizzito.
“E allora dimmi, perché un demone dovrebbe desiderare di morire ANCORA?”

“Forse per non dover assistere a tutto questo. “ allargò le braccia. “ Forse perché la consapevolezza che esiste un orrore più grande di quello demoniaco, è ATROCE se ti assale all’improvviso, fino a farti desiderare di non provare più niente. Potrei cavarmi gli occhi, ma anche in quel caso, continuerei a sentire…i boati e i frastuoni delle bombe.” disse Crowley chiudendo gli occhi.
Il vampiro, dietro di lui, gli mise la mano sulla spalla.

“Non voglio la tua compassione, voglio solo..che mi dissangui, puoi farlo?”
“Non mi piace il sangue demoniaco e in ogni caso ho visto talmente tanto sangue, da averne un po’ la nausea.”
Crowley ridacchiò.
“Un vampiro quasi umano? Strano.”

“Un demone che vuole sfuggire dal male, è ancora più eccentrico, non credi?”

Crowley si mise seduto sul marciapiede.

“Credo che…non sia il male in sé, il problema, ma la sensazione che vinca. Finchè c’era equilibrio, perfino quelli come me, avevano un qualche scopo, ma quando vedi così tanta devastazione, così poco senso…uno come me, cosa vive a fare?”
Benny si sedette vicino a lui.

“Anch’io appena trasformato, mi chiedevo il senso della mia esistenza, poi mi sono accorto che il mio sangue può guarire le creature viventi…e ho capito che anche uno come me, ha un qualche scopo. Questo vuol dire che anche uno come te, ha uno scopo.”

“Il mio scopo è quello di fare del male e possedere gli uomini, portarli alla corruzione e alla dannazione eterna. Non posso dire di provarne ribrezzo, il senso di colpa se ne sarà andato assieme alla mia anima..ma..dopo un po’ tutto questo ti viene a noia.”

“Se trovi che la strada della tua esistenza non ha uno scopo che a te piace, puoi cambiarlo.”
“E come?”
“Questo non posso dirtelo ma credo lo scoprirai con il tempo. Né oggi, né domani, però.”

Crowley fece una smorfia.
“Un po’ comodo non credi?”
“La dura legge del libero arbitrio.”
“Il libero arbitrio è una stronzata. “

“Anche provare compassione per il diavolo lo è, ma la proviamo comunque. “
Si alzò in piedi.
“Dove vai?”
“A vedere come finirà questa storia.”
“Non potrà finire bene.”

“Ma finirà. E in fin dei conti tutti noi viviamo per vedere come va a finire, perché dopo che una cosa finisce, ne comincerà un’altra e magari sarà peggiore, ma magari sarà anche migliore e accadrà comunque, anche se distruggi te stesso. Il mondo non smetterà di andare avanti se tu non ci sarai, lo farà comunque, ma sai una cosa, esiste un peccato ancora più grave di trucidarsi a vicenda sotto un colpo di fucile.”
“Ah sì e cosa?”

“Distruggere sé stessi volutamente. Riesci a immaginare una cosa più grave? Passare un’esistenza intera a fuggire dal dolore, e poi infliggerlo volutamente a te stesso? Non è pietà, ma è mancanza di AMORE e se non ami te stesso al punto che vorresti distruggerti, non meriti di essere amato da nessuno.

Crowley sussultò.

“Ti saluto, spero che ci incontreremo ancora. In questo mondo o in un altro.”
Benny si allontanò e Crowley si guardò le mani.
Uno scopo…
Non oggi…né domani…

Se non ami te stesso, non meriti di essere amato..

Crowley si abbracciò da solo con gli occhi lucidi.



La guerra è finita, non importa chi ha vinto, chi ha perso, importa solo che è finita. È quello che importa a Castiel.

Ha sentito i suoi fratelli, durante la guerra. È stato quando ha smesso di pensare a loro e ha ritrovato il suo spirito e il suo obiettivo, quando si è ricordato di essere un angelo e di avere lo scopo di guidare gli uomini e qualunque altra creatura che si sentisse sperduta, che li ha sentiti.

Ha capito allora che ogni potere si rischia di perdere se non credi più in te stesso.
Aveva rinnegato il suo spirito e non solo stava perdendo sé stesso, ma anche i suoi fratelli, la sua famiglia.

Troppa rabbia contro il male, TROPPA, avevano spezzato la sua natura di angelo.
L’angelo non deve solo operare per il bene, deve non cedere all’odio, altrimenti perderà la sua natura.

Non i poteri, ma la sua energia, che è una cosa ben diversa.
Non immaginava che una creatura come Benny gli ricordasse chi era.

Ora che l’aveva fatto, non si sarebbe scordato mai più chi era.
Capì che Lucifer era diventato un angelo caduto, il giorno che aveva ceduto al MALE, non il momento che loro padre lo aveva cacciato dal Paradiso.
Ora la guerra era finita e lui e Benny si trovavano l’uno di fronte all’altro.
“È  finita?

“No, fratello. Non lo è mai. Un giorno succederà di nuovo e dovrai essere forte. Ancora. Come è stato oggi che mi hai reso davvero orgoglioso.

Delle lacrime rigarono il volto di Castiel e sorprendendo Benny, si era inginocchiato davanti a lui.

Il corpo dell'angelo, era umano, ma la sua divisa era bianca e preziosa come quella dei soldati. un soldato di Dio. Benny aveva soggezione e malgrado fosse lui inginocchiato davanti a lui, era affascinato di quanto era incantevole e splendesse.

“Castiel..che fai? Alzati.”

“Supererò tutte le guerre di questo mondo, se tu starai al mio fianco.”
 
Parole stupende, che facevano bene al cuore, che commossero il vampiro.  
 
 
 
Quando arrivò anche la seconda guerra mondiale, fu ancora Benny a cercare Castiel, lottarono fianco a fianco stavolta e furono tanti i momenti in cui Castiel lo guardava mentre dava il suo sangue ai feriti.
 
“Sono orgoglioso di te, fratello.” gli disse Castiel.












Note dell'autrice:  chissà se qualcuno di voi l'ha capito, ebbene questo capitolo è ambientato nella prima GUERRA MONDIALE xd spero di non aver scritto troppe cavolate xd ho immaginato fosse stata una cosa così sanguinosa che perfino gli angeli si sono trovati impreparati e scombussolati dagli eventi! so che qualcuno potrebbe pensare che è una cosa già fatta, già vista nel capitolo di Castiel precedentemente, ma io mi sono immaginata questo xd e quindi volevo metterlo LOL sto cercando di scrivere davvero quello che voglio, a prescindere da quello che desidererebbero vedere gli altri o che la stragrande maggioranza direbbe che è banale o ripetitivo il prossimo dovrebbe essere più sostanzioso e ci saranno sia Cas che Crowley

ps all'inizio pensavo di descrivere com'era Castiel prima di essere Jimmy Novak ma Cas sta rivivendo il passato con il suo corpo, quindi sono confusa xd ci saranno comunque dei flash in cui ci sarà una descrizione di quale corpo aveva prima.
   
 
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