Crowley alzò il braccio per un attimo, lo stiletto stretto nel pugno, prima di abbassarlo con forza contro la gamba dell’angelo. Un grido strozzato si levò nell’aria, mentre la creatura celeste si dimenava in preda al dolore.
«Ancora, Crowley, ancora.»
Aprì gli occhi e si mise a sedere di scatto, svegliandosi dall’orribile incubo che stava facendo.
{Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it}