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Autore: Mirokia    01/09/2009    4 recensioni
Inuyasha: esperto professore di ballo classico e moderno.
Kagome: semplice ballerina incredibilmente dotata per il ballo moderno.
Entrambi legati dalla passione per il ballo si innamorano, nonostante le difficoltà della vita odierna.
"Sai ballare?"
"Certo! Per chi mi hai presa?"
"Guarda che sono esigente!"
"Cosa...?"
"Devi farmi innamorare dei tuoi passi...vediamo cosa sai fare..."
Genere: Generale, Romantico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Dance&love

 

L’ultima notte

 

 

Era arrivata troppo tardi?

Possibile che quel tizio che si accaniva contro di lei avesse avuto il tempo di chiudere in bagno una ragazza e appiccare il fuoco ai suoi capelli in due minuti o anche meno?

Kagome cercò di non agitarsi, ma vedere la sua compagna così inerme, quella testa piegata di lato, il fumo che le ricopriva il viso…E va bene, diciamo che cadde nel panico.

Entrò nel cubicolo tossendo rumorosamente e si avventò sulla ragazza prendendola di peso: era bollente. Schiacciò l’orecchio sul suo petto e, agitata com’era, era convinta di non aver sentito il minimo rumore.

 

“Oh mio Dio, è morta, è morta?!” strillò convulsamente.

Il fumo proveniente dai capelli percorse tutto il bagno e sbucò nel corridoio, dove intercettò immediatamente il segnale antincendio, che scattò.

Subito, la testa di Kagome e i corridoi furono bagnati da una pioggia d’acqua. La ragazza alzò gli occhi al soffitto guardando il piccolo oggetto di ferro che scaricava acqua.

“Grazie al cielo!” sospirò e vide che i capelli di Ema si erano spenti di botto.

Inuyasha comparve subito dopo sulla soglia del bagno accennando un “L’hai trovata?” Per poi accorgersi del corpo esanime che Kagome cercava di stendere sul pavimento. Si guardarono un istante: erano entrambi bagnati fradici.

Poi Kagome dedicò nuovamente l’attenzione all’amica.

 

Ema! Ema! Svegliati, coraggio, apri gli occhi!”

Inuyasha si inginocchiò accanto a lei e le tastò il polso; un sospiro di sollievo uscì dalle sue labbra.

 

“E’ viva.” Dichiarò. “Dorme come una bambina.”

Kaggy sorrise sollevata.

 

“Allora, portiamola in camera e permettiamole di riprendersi.” Disse toccandole i capelli, gran parte dei quali era stata bruciata.

Fece per prenderla in braccio, ma il ragazzo la frenò.

 

“Lascia fare a me..o potresti incriccarti la schiena.” Disse guardandola di sottecchi. Cos’è, prima la trattava come una “giovane che scrive messaggi abbreviati” e poi come una “vecchia dalla schiena incriccata”?

Kaggy fece il finto broncio e non fece in tempo a replicare, che il bagno fu affollato da alberganti e alcuni dei loro professori.

 

“Cosa è successo?!” chiese il professor Myoga con una mano sulla fronte. Aveva avvertito da lontano lo sgradevole odore di capelli bruciati.

 

“Niente, non si preoccupi.” Si affrettò a dire Kagome: non voleva che altra gente rimanesse coinvolta in quegli strani avvenimenti. “Deve aver avuto un calo di zuccheri..Le succede spesso..”

 

“E perché è scattato l’allarme antincendio?” intervenne una signora sui sessant’anni.

 

“E’ colpa mia.” Disse Inuyasha e tutti si voltarono verso di lui. “Ho la brutta abitudine di fumare, ovunque mi trovo. Vogliate scusarmi.” E mostrò il pacchetto di Lucky Strike. Con sonori “Bah, i ragazzi di oggi” la gente cominciò ad affluire fuori dal bagno. Solo Myoga rimase a guardarli preoccupato.

 

“Vi do una mano.” Disse e insieme ad Inuyasha, portò la povera Ema, addormentata forse da un sonnifero, sul suo letto e aspettarono accanto a lei che si svegliasse.

 

§§§

 

“Beh, come sta?” chiese Kouga riferendosi a Kagome mentre accordava la sua nuova chitarra. Lui stesso si era scordato che era capace di suonarla.

 

“Dire male è poco…Sta peggio di male!” rispose Sango con enfasi.

 

“Peggio di male? Che le è capitato? Anche lei ha problemi di cuore?”

 

Naa. Lei non è il tipo. E’ peggio di quel che immagini.”

 

“Sì ho capito che è peggio! Ma vuoi spiegarmi perché?” si alterò il moro.

 

“Beh…No, sono affari suoi.” E gli sorrise. “Allora, abbiamo deciso! Miroku è fuori dai Grease!”

 

“Ma…Veramente hai deciso tutto tu. Lui, fino a prova contraria, è ancora il mio migliore amico, e…” fu interrotto.

 

“Oh sciocchezze. Ora io e te facciamo una canzone, e vedrai come schiatterà di invidia!” esclamò Sango sbattendo i pugni sulle proprie ginocchia.

Kouga le sorrise divertito.

 

“Non ci credo. Hai subito preso la voglia di vivere e di scherzare dopo una misera notte. Ti invidio, sai?” confessò sconsolato.

 

“Tutto merito tuo, caro.” Sorrise, poi si afflosciò all’improvviso. “Spero solo che anche tu non sparisca come ha fatto quel cane del mio ex…” e fece cadere di botto la testa sulle braccia che aveva incrociato sul tavolo. Un singhiozzo le pervenne dalla bocca e una lacrima le rigò il viso ancora fresco di pianto. “…Però mi manca.”

Non fece neanche in tempo a finire di parlare, che già Kouga l’aveva raggiunta da dietro, dopo aver gettato da una parte, fortunatamente sul divano, la chitarra nuova di zecca. Le raccolse i capelli e accostò il suo viso a quello di lei.

 

“Smettila di piangere. So che sei venuta qui per sfogarti, ma non sono così paziente da sorbirmi tutti i tuoi lamenti” le sussurrò in un orecchio. Le sue parole erano due, ma il tono di voce che stava adottando era morbido e dolce.

 

“Vuoi che me ne vada?” fece lei trattenendo il singhiozzo. Kouga sembrò pensarci un po’, poi si allontanò, fece il giro del tavolo e le si sedette di fronte. La guardò intensamente, come non aveva mai fatto e Sango credette di essersi persa in quegli occhi azzurri come l’oceano.

 

“Possibile che tu non abbia ancora capito?”

Sango alzò di più la testa. La stava fissando da troppo tempo! E in che modo, poi! Si sentiva quegli occhi addosso e non riusciva a distogliere lo sguardo da essi. Dopo suoni che assomigliavano a boccheggia menti, Sango chiese:

 

C-capito cosa?” poi finalmente capì quello sguardo. Vi era la stessa sfumatura che aveva Miroku quando aveva cercato di baciarla la prima volta, la stessa che aveva quando stavano per fare l’amore. Lo stesso, identico sguardo.

La ragazza sorrise leggermente e finalmente riuscì a chinare la testa in basso.

 

Kouga.” Lo chiamò con voce ferma. “Tu e Miroku eravate i miei migliori amici. Con Miroku c’è stato di più e adesso il rapporto è andato in frantumi. Mi rimani solo tu, ormai. Credimi, se ti dico che mi piaci tanto…ma come amico. Ti voglio  bene e vorrei che rimanesse così. Per favore.” E lo guardò di nuovo, stavolta quasi supplichevole. Kouga fece un sospiro deluso e i suoi occhi persero la strana sfumatura. Stettero un attimo zitti, poi il morò disse la sua.

 

“Hai ragione.” Acconsentì. “Altrimenti…come faresti a cantare senza una chitarra che ti accompagna?”

Sorrisero entrambi ed entrambi sussurrarono un grazie appena udibile.

 

§§§

 

Quando sentì le coperte che sfregavano sulla sua mano, Kagome si voltò di scatto e dedicò la sua attenzione alla compagna di stanza.

Ooouuuu…” brontolò Ema appena sveglia.

 

Ema! Stai meglio?”

 

Nhn…Non molto…Mi rimbomba la testa…

 

“E’ comprensibile…Devi averla sbattuta da qualche parte, tranquilla.” Fece Kagome, ma Inuyasha le rivolse un’occhiataccia della serie “guarda che così non tranquillizzi proprio nessuno”.

 

“Che mi è successo, dannazione?” chiese insistente Ema tastandosi la testa e accorgendosi che mancava una buona parte dei capelli. Fece per mettersi ad urlare, ma subito Kaggy le fece segno di stare zitta e le disse che le avrebbe raccontato come erano andate le cose.

 

“Non credo che tu sia in una situazione di cui vantarsi.” Commentò Inuyasha dopo che lei ebbe finito.

 

“Grazie tante.” Ribattè l’altra con una mano sulla fronte.

 

“Se continueranno a succedere questi fatti, probabilmente annulleranno la partecipazione della nostra scuola al concorso. Alla fine, a loro non fa né caldo né freddo se una misera squadretta come noi si ritira dal palco…” si dovette interrompere a causa dello sbraitare di Ema.

 

“Come, come? Ho sentito bene, professore di merda? Tu vuoi dirmi che sono arrivata fin qua per farmi bruciare i capelli, sbattere la testa contro un water e perdere l’occasione della mia vita?! Qui altro che tagliarsi le vene! Me le strappo direttamente!” e si mosse in modo convulso nel letto, tanto che Inuyasha dovette alzarsi e prenderla dalle spalle perché non si facesse male. Con una velocità assurda, raggiunse un punto tra la spalla e il collo con le due dita e premette forte, per poi far accasciare Ema sulle lenzuola. Lì per lì sembrava che l’avesse uccisa con un metodo veloce e letale, invece si era solo riaddormentata.

Inuyasha si voltò verso Kagome è fece schioccare la lingua.

 

“Trucchi del mestiere.” Disse, modesto come sempre.

 

§§§

 

Passò qualche ora e Kaggy non ricevette messaggi.

Pensò che finalmente fosse finito tutto, ma evidentemente si sbagliava.

Erano le 10 di sera e tutti gli alunni erano stati invitati a rientrare nelle proprie camere per la notte. Kagome aveva appena chiuso la sua porta, quando il cellulare, che ormai teneva sempre in mano, le fece vibrare la pelle.

Si affrettò a leggere.

 

“Alle 10 e mezza la tua anima gemella sarà in un mare di guai”

 

Gli occhi le si spalancarono e tentarono di uscire fuori dalle orbite. Questa volta aveva capito da sola, non c’era bisogno di Inuyasha.

In qualche modo quel tipo misterioso aveva scoperto la relazione tra lei ed Inuyasha e adesso voleva toglierlo di mezzo. Insomma, chi altro poteva chiamare con l’appellativo “anima gemella”?

Senza perder tempo, uscì dalla porta che aveva appena chiuso, mentre Ema dormiva tormentata da incubi che la facevano emettere lamenti soffocati nel sonno.

Bussò insistentemente alla porta di fronte alla sua e, quasi subito, aprì un Inuyasha che forse si era già appisolato.

 

“Che succe…?”

 

“Fammi entrare, presto!” fece Kagome frettolosa, e subito si chiuse la porta alle spalle. Inuyasha la guardò stranito.

 

“Che c’è? Hai gli incubi? Vuoi dormire con me stanotte?” e fece un sorrisetto poco rassicurante.

 

“Sì” disse Kagome inaspettatamente e l’altro dovette farselo ripetere.

 

“Cosa?”

 

“Ho detto di sì. Dobbiamo stare insieme…almeno fino alle 10 e mezza…” farfugliò lei aggrappandosi al suo braccio.

 

“Un altro di quei messaggi?” Inuyasha aveva già capito.

 

“Sì..sì..Questa volta vogliono te, ne sono sicura!”

 

“Sicura?”

 

“Ti ho detto di sì!” e lo disse quasi urlando, non si sa se per rabbia perchè lui le dava poco retta o per la paura che all’improvviso qualcuno potesse sfondare la porta all’improvviso.

 

Quindi…abbiamo mezz’ora di tempo?” il ragazzo la abbracciò da dietro.

 

“Per cosa?”

 

“Questo potrebbe essere l’ultimo momento in cui posso stare con te. Chi può dirlo, magari hai fatto i conti sbagliati e vogliono farmi fuori in un altro orario…” disse, anche se si accorse che stava fantasticando troppo.

 

“No, no, NO! Non ti azzardare neanche a pensarlo!” e si fiondò tra le sue braccia, con la testa sul petto e il profumo al limone che la circondava. “Non ti porteranno via da me…Cazzo, per una volta che mi innamoro!” e quell’ultima frase la disse debolmente, quasi sperasse di non essere udita.

Ma Inuyasha aveva sentito benissimo.

E quelle parole erano come musica per le sue orecchie, eppure così incredibili.

Lei innamorata di uno come…lui?

Impossibile. Pensò subito il ragazzo. Sta scherzando.

Ma quelle sue braccia esili ancora strette al suo busto e gli occhi chiusi quasi volesse trattenere le lacrime, gli fecero venire dei dubbi.

La abbracciò ancora più forte.

-Potrebbe essere l’ultima notte. L’ultima…-

 

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Hola amigos. Stasera mi diletto nello spagnolo, volete? (No, grazie_nd_inu) (che c’entri tu?_nd_me)

Rieccomi tornata, bella fresca dalle vacanze, che peraltro sono state le più belle della mia vita, non immaginate! (e non ce ne può fregar di meno.._nd_tutti)

Sono tornata giusto l’altro ieri e il mio primo pensiero è stato “Ahhhhhh! I miei lettori!” (l’urlo c’è stato davvero) E allora ecco il capitolo, che oi è l’introduzione a quello clou…Quello che tutti si aspettano da 25 capitoli…quello che preferisce Miroku (insulto diretto ç___ç_nd_miro)…insomma spero che lo aspettiate con ansia!

 

RINGRAZIO TUTTI COLORO CHE HANNO RECENSITO E CHE SEGUONO LA FF, GRAZIE MILLE!

 

Alla prossima

 

Mirokia

   
 
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