Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug
Segui la storia  |       
Autore: Shireith    15/10/2021    2 recensioni
Papillon è stato sconfitto, ma le dinamiche non sono chiare a nessuno. La stessa Ladybug nutre dubbi a riguardo. Per di più, senza che gliene spieghi il motivo, un giorno Chat Noir la abbandona.
Cinque anni dopo, il passato ritorna per entrambi.
• Long what if? che non tiene conto della quarta stagione perché quando mi è venuta l’idea ancora non era andata in onda. Lovesquare in tutte le salse con tanta Adrienette e Ladynoir. Scritta seguendo i prompt del #Writober2021 di Fanwriter.it (lista pumpBLANK – prompt misti scelti tra le quattro liste presenti).
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Altri, Alya, Gabriel Agreste, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo primo


(15 — secret identity)

 «Ti ho sempre amata, e ti amo ancora.»
 La pioggia si fece più insistente, sbatté contro le finestre e i tetti come a voler punire la terra, e per un attimo rubò a Chat Noir le parole. Ma quelle vennero comunque, e per Ladybug fecero più rumore dell’acquazzone che li aveva sorpresi poco prima.
 «So che anche tu provi lo stesso.»
 Ed era vero, era vero. Adrien era sempre lì, prima cotta che ancora adesso le faceva tremare il cuore con un sorriso e trasformava la Marinette diciassettenne e matura in una ragazzina di undici anni che stramazza al suolo perché il suo idolo le ha rivolto la parola.
 Il cuore di Marinette aveva iniziato a pesare come il mondo intero da quando il Maestro Fu se n’era andato, privandola di un mentore, di un porto sicuro, lasciandola in balìa di se stessa. Schiacciata da mille ansie e paure nel fondo di una grotta buia, Tikki era stata vitale come l’ossigeno – Chat Noir era stato lo spiraglio di luce che penetra tra la roccia e scaccia via le tenebre.
 Era stato importante; alleato fidato, l’unico che potesse reggere con lei il fardello di una doppia vita che a poco a poco le succhiava le energie e la portava a chiedersi se Marinette e Ladybug potessero coesistere, se la seconda, prima o poi, non avrebbe finito per schiacciare la prima.
 Sua nonna ripeteva spesso un famoso detto italiano, chi ha il pane non ha i denti, e Marinette si era resa conto troppo tardi di quanto fosse vero.
 Chat Noir era sempre stato lì – lo aveva ignorato.
 Razionalmente non se ne faceva una colpa, il cuore aveva scelto Adrien, l’aveva reclamato come primo e unico, e così doveva essere. Adrien con lei aveva fatto lo stesso, innamorandosi di un’altra, e Marinette razionalmente lo capiva – lo capiva e lo perdonava, anche se da perdonare non c’era nulla perché Adrien non aveva nemmeno mai saputo.
 Ma i sentimenti se ne fregano della ragione, la deridono perché non vogliono averci a che fare, la sfottono perché la odiano, vogliono schiacciarla e distruggerla per privarla del suo potere, ammesso che ne abbia mai avuto – perché la battaglia tra sentimenti e ragione è persa in partenza, la ragione non può vincere.
 Razionalmente, Marinette capiva tante cose. Una di queste era che la vita non sempre è giusta – a volte ti va bene, altre sei destinato a soffrire e allora la vita ti prende, proprio come i sentimenti fanno con la ragione ti sfotte e tu non puoi uscirne.
 Marinette non ne era uscita, e come lei nemmeno Chat Noir, ancora incatenato a un amore nato a metà e poi morto quando anche l’altra parte si era decisa a fare un passo avanti.
 «So che anche tu provi lo stesso, e mi dispiace, Ladybug. Mi dispiace perché vorrei dirti tutto, ma non posso. Mi dispiace perché so che mi odierai.» Riuscì a tendere le labbra all’insù – eccolo, anche ora, quel sorriso sbruffone che prometteva mille schiaffi ma che ebbe come unico effetto quello di farle fermare il cuore. «Da una parte penso che odiarmi sarebbe meglio per entrambi, quindi, per favore – odiami
 Le lacrime si unirono alla pioggia e con le ciglia impregnate Ladybug riuscì a stento a seguirlo con lo sguardo mentre si allontanava per scomparire dietro il primo svincolo. Un fascio di luce verdognolo osò sfidare per un attimo l’oscurità. Le frustate d’acqua coprirono il tintinnio d’argenteria che poggiava per terra, ma Marinette lo vide – un bagliore sul cemento freddo, lì dove Chat Noir era sparito.
 L’anello che simboleggiava tutto quello che per un istante erano stati e mai sarebbero tornati a essere.
Odiarti, chaton?
 Mai ne sarebbe stata capace.
 Anche se le aveva dato appuntamento al loro posto, quello che per anni li aveva visti parlare per ore sotto tramonti e cieli stellati, e proprio lì le aveva detto che se ne sarebbe andato senza uno straccio di motivazione, lei, di odiarlo, mai ne sarebbe stata capace.

NOTE ➺ E finalmente si va avanti! Ci tengo a ringraziare tutte le persone che hanno deciso di dare una possibilità a questa follia mini-long – anche se onestamente non so quanto mini-long sia visto che al momento ho un totale di dodici capitoli scritti, quindi va be’, dovrei chiamarla long e basta. Data la peculiarità del Writober, comunque, i capitoli sono molto più corti della media.
Immagino che abbiate ancora un po’ di dubbi al momento, ma non vi preoccupate: le cose saranno più chiare man mano che si andrà avanti.
Grazie per aver letto fin qui, a domani!
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug / Vai alla pagina dell'autore: Shireith