Sono all'angolo di Rue Saint-Honorè, affacciato al balcone del primo piano, sopra il caffè della Reggenza.
Sono in fibrillazione.
Attendo, come tutta Parigi, anzi, come tutta la Francia, che arrivi il carretto che condurrà la cagna austriaca al patibolo.
Ho assistito al suo processo, come assistetti a quello del marito, Luigi Capeto.
Diedi anche il mio voto a favore della pena di morte nei suoi riguardi.
Il solo fatto di essere sovrani li rende colpevoli, ha ragione Saint Just.
Questa donna è stata la rovina della Francia.
Una vera sanguisuga.
Frivola, superficiale, sprecona.
Tutto alle spalle dei francesi tartassati.
Sento che si sta avvicinando alla mia postazione.
Basta seguire le grida di insulti che aumentano quando il popolo esasperato è vicino alla sua gabbia.
Ecco la vedo.
È seduta con le mani legate dietro alla schiena, vestita con una tunica bianca, i capelli bianchi tagliati malamente e coperti da una cuffia bianca anch'essa.
Le acconciature mastodontiche di Leonard sono un lontano ricordo.
Il viso è smunto e ha un'espressione severa ma distante.
C'è un prete accanto a lei che le sta parlando, ma lei sembra non sentirlo.
Questa donna non ha ancora trentotto anni ma sembra essere invecchiata di colpo di trent'anni.
Nonostante l'evidente prostrazione fisica e mentale pare che sia ancora seduta sul suo trono piuttosto che sul mezzo che la condurrà alla morte.
Il busto ha una posa arrogante, orgogliosa, dritto e fermo, leggermente proteso in avanti.
Gli occhi non sembrano vedere la folla che la insulta, ma sono perduti nei ricordi.
La bocca ha un'espressione severa e la testa è alta.
È indomita Maria Antonietta vedova Capeto.
Orgogliosa.
Il carretto si allontana dalla mia vista.
Riguardo ciò che ho disegnato.
Il mio schizzo è ben lungi dagli artificiosi ritratti ufficiali, è un pugno nello stomaco, è il ritratto di una donna che va incontro al proprio destino senza sconti.
È come uno schiaffo.
È l'impietosa luce del sole quando si esce da un pozzo.
Ho un attimo di smarrimento.
In questi ultimi momenti su questa terra la vedova Capeto ha dimostrato la sua vera e intrinseca regalità.
L'ultima Regina di Francia è stata veramente sovrana seduta su un carretto che avrebbe dovuto metterla alla berlina e invece ha dimostrato solo la sua grandezza.