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Autore: nes95    02/09/2009    10 recensioni
Ad un tratto la porta rossa si aprì, e così successe. Le ragazze gli corsero incontro urlando e lui le accolse con aria da super star. Io rimasi ferma lì. Mi sembrava che il tempo di fosse fermato; mi sembrava che niente, da quel momento in poi, avesse potuto cambiare il mio umore. Lui era di fronte a me. Tra tutte quelle ragazze che gli sparavano decine di flash sul viso e gli mettevano davanti foglietti bianchi e diari, e mi guardava. Sì, mi guardava. Ero ipnotizzata. Quella massa di fan urlanti continuava a fargli firmare autografi ed allungavano il braccio per farsi foto con lui. Io però, guardavo ancora lui. Il suo sguardo cadeva curioso su di me. Io, che rimanevo ferma immobile, incapace di compiere qulasiasi azione, ero in grado solo di sostenere quello sguardo. Prima long fic con protagonista il malizioso Nick Jonas, dedicata a tutte le persone che l'hanno resa possibile e a voi ragazzi che mi sostenete!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Amy e Nick <3'
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E con il mal di testa più acuto dell’ultimo mese mi accingo a postare il diciassettesimo capitolo! Mamma mia, che doloreeeeeeee!!

Lilian Malfoy: salve salvino!! ok, ora devo scrivere il primo capitolo della nostra storiella, ma……… che mal di testa!! ok, grazie per la recensione e… mi stai chiamando, un bacio!

PrInCeSsMaLfOy: amore!! oh, che bello!! la mail non mi è ancora arrivata ma so già che sarà bellissima, fantastica, emozzzzzzzionante!! ok, ora vado se no svengo sul pc!

Niki_CuLLen_. sono completamente daccordo, facciamo un gruppo su fb, ah no c’è già! e io ovviamente sono iscritta!!

dancermarty95: eh già, mai far incazzare Amy, MAIII!!

Star711: non sono sicura che reggerà ma… posso fare un tentativo!! spero che questo capitolo ti piaccia!!

Maggie_Lullaby. oddio che mal di testa! a te è passato?! spero… comunque grazie per le bellissime recensioni che mi lasci, mi fanno morire!! ci sentiamo per mail!!

ada12: facciamo una spedizione punitiva contro Nick ci stai?! comunque ti lascio sognare, ok!!

jeeeeee: ahah, maledetti giornaletti!! spero che questo captolo ti piaccia!!

sono_io: le tue recensioni mi fanno morire!! ovviamente Nick NON sopravviverà!! Amy ha un manuale dei centouno modi più atroci per uccidere un fidanzato infedele!! grazie per la recensione e spero che anche questo capitolo ti piaccia!

sissiniessie. amòòòòòò!! ahah, vedrai in questo capitolo! anche se ti ho dato un piccolo spoiler… un bacio ci sentiamo per messaggio!!

Grazie agli angeli che hanno la storia tra seguite e preferite. Non abbiate paura di lasciare un commento, anche negativo! le critiche servono per migliorare daltronde!! ora vi lascio al capitolo, e per favore non linciatemi!!

 

Salimmo in auto in fretta, Max guidava una bellissima macchinina (http://www.mondofuoristrada.it/upload/mercedes_nuova_classe_gl_7.jpg), io intanto crcavo i centouno modi più dolorosi per ucciderlo. Ero arrivata al modo 64: toglierli la pelle con le unghie e buttarlo nel fuoco, quando ci fermammo davanti alla sua casa discografica. Non ci ero mai voluta andare, nonostante tutti i suoi inviti. Ora non vedevo l’ora di entrare lì dentro.

Max mi seguì  come un ombra, scendemmo e arrivammo alla recepsionist, che ci guardò curiosa.

“Vorrei parlare con Nicholas Jonas” disse, lei si mise a ridere.

“Scusa ragazzina ma in signor Jonas non può firmare autografi al momento, è troppo occupato” disse tornando a scrivere chissà cosa al pc. Io annui e presi il cellulare (http://www.jopping.it/images/p_img/IT/27_292711025.jpg), composi in fretta il numero del mio ragazzo, ancora per poco, e avvicinai l’apparecchio al viso.

“Pronto?” disse.

“Nicky puoi scendere un attimo?’ Qui c’è una simaptica ragazza che non vuole farmi passare” dissi, la ragazza mi guardava scettica, come se non credesse che stessi parlando con Nick Jonas.

“Ok tesoro, arrivo in un secondo” chiusi la chiamata, poi mi guardai intorno. C’era molta gente, meglio, dovevano sapere tutti che razza di bastardo fosse quello.

Dopo nemmeno dieci secondo l’ascensore si aprì, rivelando lui con una guardia del corpo. Indossava un jeans e una t-shirt verde, aveva le converse rosse il cellulare ancora in mano.

“Tesoro!” esclamò avvicinandosi a me e baciandomi le labbra. Deglutii, quello era SiCURAMENTE l’ultimo bacio che mi dava. Risposi per un attimo, poi mi staccai e lo guardai brusca.

“Non permetterti a baciarmi” disse puntandogli un dito conytro. Ed eccola: la rabbia repressa, e la voglia di buttarlo in un canale chiuso in sacco della spazzatura.

“Tesoro che ho fatto?” chiese avvicinandosi un po’ a me, io lo allontanai bruscamente, Max era alle mie spalle, sapevo che sarebbe intervenuto se le cose si fossero messe male.

“Che hai fatto? Che hai fatto? SEi UN BASTARDO!” urlai facendo girare tutta la sala, ero arrabbiata, furiosa, incazzata come una bestia.

“Tesoro…”

“NON chiamarmi tesoro, o non risponderò più delle mie azioni” lo avvertii, qualcosa nel mio sguardo lo portò a crederci.

“Posso sapere che ho fatto? Magari non davanti a tutta questa gente?” chiese quasi sussurrando. Mi guardai intorno con un mezzo sorriso.

“No” dissi con lo stesso mezzo sorriso “ragazzi, il qui presente Nicholas Jonas è un bastardo, traditore e poligamo” disse urlando per farmi sentire. Max ridacchiava alle mie spalle, Nick era rosso di vergogna. Faceva bene.

“Ma perchè?!” chiese esasperato. Ma io non gli risposi. Semplicemente estrassi dalla borsa il giornale che avevo portato con me, e glielo lanciai in faccia, alla pagina che mi interessava.

“Mi fai schifo, Jonas. Mi ero fidata di te” sussurrai prima di farmi abbracciare dal mio migliore amico e uscire nella folla. Si erano radunati un bel po’ di fotografi, non so cosa fece Nick, probabilmente lesse il giornale, oppure no. Che lo faceva a fare se lo sapeva già?! ignorai le domande e salii in auto, l’ultima cosa che vidi prima di uscire dalla visuale della casa discografica, era lui che correva in strada verso la nostra auto, con i giurnalisti alle calcagna. Bastardo…

 

Ci stavo male, malissimo. Sapevo che ero l’unica a starci così, sicuramente a lui non importava se aveva fatto quello che aveva fatto.

“Andiamo?” chiese Alex entrando in caffetteria, stavo parlando con Sam e Max di una canzone, Il cellulare prese a vibrare, vidi il nome sul display e ignorai la chiamata. Sam mi guardò.

“Questa è la settima volta che ti chiama da stamattina, dovrai rispondergli prima o poi” disse, io lo guardai scettica.

“Cambierò numero se necessario, ma non risponderò mai ad una sua chiamata.” risposi convinta. Ero troppo orgogliosa ad ammettere che un po’ mi mancava, anche se lo avevano capito tutti.

“Amy” disse una ragazza avvvicinandosi a me titubante, la guardai e lei arrossì. Perchè faccio questo effetto?!

“Cosa c’è?” chiesi in mancanza di spiegazioni.

“Ecco… è arrivato un uomo che mi ha chiesto di darti questo” disse lei pergendomi una calendula.

“Grazie” dissi, lei sorrise e tornò al suo tavolo.

“Perchè una calendula?” chiese Max guardando il fiore.

“Nel linguaggio dei fiori significa dispiacere, pene d’amore” spiegò Alex al mio posto, Sam si mise a ridere, io presi il fiore e lo guardai. La campanella suonò. Vidi il fiore, e i miei amici, persone che conoscevo da quando ero nata, che mi aiutavano con le piccole e grandi sfide della vita, e di nuovo il fiore, un regalo di un bastardo di cui ero cotta. Alla fine mi alzai e buttai il fiore nel cestino, raggiunsi di corsa i miei amcici che stavano ridendo e misi un braccio intorno alle spalle di Max, sorrisi.

 

Ignorai l’ennesima chiamata di Jonas, erano passati tre giorni ed eravamo in camera di Alex a studiare. Decidemmo di fare una pausa.

“Lo deve capire che non voglio averci a che fare” dissi sedendomi sullo sgabello in cucina, Alex mise fuori gli ingredienti e cominciammo ad impastare della pizza.

“E come vuoi fare?” chiese con le mani sporche. Ci pensai su, poi un’idea si affacciò alla testa, sorrisi maligna.

“Lui se l’è fatta con una ex…” dissi, Alex mi capì e mi buttò un po’ di farina in faccia.

“Sei bastarda” disse ridendo, le buttai un po’ di farina.

“No, è lui che è bastardo. Io mi adeguo” disse, lei mi buttò la farina in faccia, facendomi starnutire. Rodendo cominciammo a farci la lotta, l’odore delle focacce aleggiava per la casa.

“Che fameee!” esclamò Sam entrando in cucina e trovandola invasa di polvere bianca.

“Ooook, cos’è cuccesso?” chiese, noi, ancora prese da attacchi improvvisi di risa, dicemmo che avevamo fatto le cuoche. Sam guardò dubbioso le pizze sul bancone.

“Io non le mangio” disse convinto, Max entrò in quel momento.

“Meglio, ne mangerò di più io” disse, conoscendo la nostra cucina. Ci sedemmo intorno al bancone, Max aveva il libro di Biologia aperto sulle gambe, Alex un quadernetto e io e Sam il testo di Letteratura Inglese. Studiammo per due ore, spensi il telefonino, lo riaccesi solo due ore dopo per chiamare Jared.

Ci accordammo per vederci il giorno successivo a pranzo, mi accurai di scegliere il posto in pieno centro, poi tornai a chiaccherare con i miei amici.

 

“Ciao” dissi montando un falso sorriso, Jared era seduto ad un tavolino all’aperto del ristorante, si alzò e mi spostò la sedia, da perfetto gentiluomo.

Era vestito molto semplicemente, con un jeans ed un maglioncino blu notte, con una maglia bianca sotto, di cui si vedeva solo il bordo. Anche io ero vestita molto semplicemente, avevo una minigonna di jeans sfilacciata, una camicetta bianca e un cardigan corto blu, indossavo delle ballerine chiare, un cappellino e la borsa. (immagine al centro:http://media.photobucket.com/image/vanessa%20style/exquisite09/vanessa.jpg).

“Ciao a te, mi ha fatto piacere la tua chiamata” disse, io sorrisi ancora, poi cominciammo a parlare del più e del meno, mentre un fotografo ci immortalava.

Ero stronza? Bastarda? Traditrice? No, direi solo che mi comportavo di conseguenza, lui mi faceva soffrire e io cercavo di vendicarmi, se poi la cosa era pubblica, tantomeglio!

“dove sei?” chiese Sam quando il pranzo stava per finire, gli dissi l’indirizzo e dopo un quarto d’ora venne a prendermi.

“E’ stato bello rivederti” disse quando tornò dall’interno del locale, per pagare il conto.

“Anche per me, mi fa piacere che abbiamo chiarito” dissi, era vero, avevamo parlate della fine del nostro rapporto, e avevamo deciso di romanere amici.

“Ok, ora devo andare” dissi poi, Sam scese dalla macchina e salutò Jared, poi salimmo insieme.

“Come è andata?” chiese, gli raccontai tutto, compreso il fotografo impiccione, poco dopo enttrammo nella sua villa.

 

Quello che non mi aspettavo era che la notizia del mio pranzo finisse nella pagina di gossip, come le foto della mia litigata con Jonas.

“Guarda!” disse Alex porgendomi il suo palmare, c’erano alcune foto del litigio e un paio di me a pranzo con Jared, sorrisi.

“Così impara” dissi, poi presi i libri dall’armadietto e lo chiusi.

“Andiamo?” disse Max avvicinandosi a me, io annuii e cominciammo a camminare verso algebra. Poi successo quello che mai mi sarei aspettata.

  
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