Quando Aether entrò nella stanza sorrideva, suo marito era steso a letto per via di una strana febbre e il biondo aveva deciso di prendersi cura di lui ascoltando i vari consigli che il medico di corte gli aveva suggerito di usare.

Suo marito era il regnante di un regno vicino al suo, fu un matrimonio di convenienza ma ben presto quello stesso uomo che dapprima, si era rivelato essere manesco e violento, si era addolcito dando tutto l’amore che possedeva al suo nuovo futuro marito.

Il biondo non ricordava quante notti aveva passato a piangere di dolore e a sanguinare dopo quell’amore che tanto suo marito proclamava ma ricordò solo che ad un certo punto ogni sensazione era sparita e quelle notti che erano seguite erano state tutte uguali.

Durante il loro primo anniversario il popolo notò come i sorrisi dei due fossero ampi e amorevoli, c’era gioia nei loro occhi e pensavano che ci fosse il solito sentimento – assieme all’amore – nei loro cuori.

Il re però non era ormai più così giovane e il suo sposo, ora nel fiore degli anni, era come sbocciato mostrando a tutti i regni la sua bellezza; c’erano diverse voci su dei possibili tradimenti da parte del regnante più giovane ma tutti sapevano bene che l’amore che univa i due re era saldo e, soprattutto, che il più piccolo non tradirebbe mai l’amore del suo sposo.

Aether era diventato un diplomatico fantastico, da quando aveva iniziato a parlare a nome del suo regno ecco che ogni legame commerciale o politico sembrava rafforzarsi dando, ovviamente, potere e sfarzo al suo regno sotto il potere del vecchio re.

Il popolo non era mai stato così felice: le tasse non erano alte, il cibo era abbondante e quei due re erano amati da tutti come dei salvatori; ovviamente c’era una cosa che il popolo ignorava una piccola parte della vita dei sovrani che veniva nascosta agli occhi di tutti.

Aether entrò nella stanza del regnante e sorrise guardando il suo sposo allettato, gli portò il suo solito sciroppo, un succo fresco e una zuppa calda per farlo stare meglio, era suo compito aiutarlo a rimettersi più in fretta possibile e da bravo sposo era quello che stava facendo.

Imboccò il re lentamente mentre questi si sentiva sempre più stanco, a causa degli anni che passavano.

“Come vi sentite mio re?” Chiese dolcemente il biondo, la sua voce era puro miele e il re sentì quella dolcezza invaderlo e farlo sorridere lievemente.

“Penso che a breve potrò tornare a gestire il resto, tu non lo stai facendo nella maniera corretta.” Ammise prima di tossire rumorosamente.

Aether gli rivolse un sorriso dolce prima di porgergli il bicchiere contenente un succo di mirtilli appena colti. “Ovviamente mio re, il vostro popolo sente così tanto la vostra mancanza.” Il giovane re aspettò che l’altro finisse di bere prima di allontanarsi dal letto suscitando lo stupore del vecchio steso a letto.

Delle convulsioni scossero quelle membra vecchie e stanche, una schiuma biancastra gli uscì dalle labbra impedendogli di respirare mentre l’intero mondo del vecchio regnante divenne completamente buio; ci furono solo alcuni rantoli, richieste di aiuto o forse qualche parola poco piacevole pronunciata da quella voce strozzata prima che il corpo del vecchio smettesse di muoversi.

Il sorriso sul volto di Aether si fece più largo mentre esplodeva in una risata, la porta si aprì rivelando una delle guardie che osservò prima il giovane re e poi il vecchio ormai morto sul letto. “E’ stato un ottimo piano vostra maestà, il medico di corte ha già in mente una storia strappalacrime da dire al popolo e agli altri regni.” Spiegò la guardia prima vi chiamare altri uomini per portare via quel corpo.

“Avrei dovuto farlo molto tempo fa, ma l’importante è che tutto sia andato secondo i piani. Avvelenarlo lentamente era la soluzione migliore per avere più tempo di agire, mentre lui era qui ho unito il nostro regno con altri e ho ampliato le nostre rotte commerciali, ma più il tempo passava e più quello stupido iniziava a sospettare, così ho dovuto agire in fretta.” Aether osservò il bicchiere con il liquido scruto all’interno e sorrise. “Conosci la pianta della Belladonna? Si dice che sia una pianta creata da una delle Parche - coloro che decidono chi deve vivere o morire - e che i suoi frutti, come tutte le parti della pianta stessa, siano velenose e portino alla morte chiunque le ingerisca. E’ bastato spremere i suoi frutti e farli passare per succo di mirtilli, quello stupido lo ha bevuto dicendomi che a breve avrebbe ripreso a regnare perché io non ero abbastanza bravo!” Il biondo sputò quelle parole con astio mentre osservava le guardie prendere quel corpo senza vita del letto per portarlo via.

Una mano calda si posò sulla spalla del re che quando si voltò venne accolto da due labbra che lo cinsero in un bacio passionale, quando aprì gli occhi incontrò quelli azzurri di Childe il re del regno dove era stato per parlare di nuove rotte commerciali per il suo paese; accadde tutto così velocemente e ben preso i due vennero catturati dall’amore e dalla passione e ogni notte il rosso si presentava a consolare il povero regnante solo mentre il suo sposo era in un letto moribondo in atteso del colpo di grazia che lo avrebbe fatto spirare per sempre.

“Sei un re fantastico e quello stronzo ha solo avuto ciò che meritava, direi che portarti delle bacche di Belladonna è stata un ottimo regalo per il vostro anniversario.” Commentò scherzoso Childe prima di baciare nuovamente il biondo suggellando il loro amore, che pochi mesi dopo fu proclamato al popolo unendo i loro due regni per sempre.