[Drabble Rannett]
Razor con le parole non è mai stato bravo.
Ma la sua mente lavora per associazioni, come gli ha spiegato Lisa, e forse quello potrebbe essere il modo migliore per pensare a Bennett.

L'obbiettivo di Dottore, secondo dei Fatui Harbingers è sempre stato lo stesso: perfezionare l'essere umano, a tal punto dal renderlo divino.
Obbiettivo che aveva potuto condurre indisturbato anche fra le sale dell'Akademiya, finché un piano, ben più distorto della sua stessa depravazione, ha svelato ogni suo orrore compiuto, forzandolo all'esilio.
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[...] Zandik vuole trascendere il divino. Vuole l’unica persona che sia riuscita in una simile impresa. Vuole creare l’essere umano perfetto, non per la Tsaritsa, non per i Fatui, ma per se stesso.
«Voi vi conoscete, mi sembra di capire.»
Incrocia le braccia. «magari un giorno, mio caro, nel caso tu riesca davvero ad entrare a far parte dei pupilli della Nostra Signora, ti racconterò una storia. La storia del come questa fottuta istituzione è riuscita ad esiliarmi.» [...]

[Contiene spoiler dell'Archon Quest di Fontaine]
Nahida spedisce il suo braccio destro a Fontaine per una missione segreta. Qui, lo svogliato Vagabondo dovrà confrontarsi con nuovi costumi, nuove conoscenze e una certa dea considerata da tutti come una celebrità. Inutile dire che non sarà un incontro... placido!

«Vostra Grazia! Mi dispiace, ma Monsieur Neuvillette ha espressamente richiesto di non voler essere disturbato.»
Wriothesley fissò ancora una volta il legno della porta dell’ufficio di Neuvillette e cercò di pensare a un modo per poter entrare e controllare che fosse tutto a posto. Non potevano liquidarlo con quel semplice “Monsieur Neuvillette non vuole essere disturbato”, non quando sapeva che era la persona meno incline alla procrastinazione e quella più ligia al dovere.
Aveva una strana sensazione e non riusciva a togliersi dalla testa quel tarlo che continuava a dirgli che c’era qualcosa che non andava.

Monsieur Neuvillette era sempre riservato, quasi inespressivo e anaffettivo. Solo quando parlava di Wriothesley, la sua personale guardia del corpo, si lasciava andare a dei sorrisi che non erano di semplice circostanza. Da quando lo aveva accolto in casa propria, raccattato anni prima dalla strada proprio come un cane abbandonato solo a sé stesso, lo Iudex aveva sin da subito provato una certa simpatia per quel ragazzo scapestrato e pieno di cicatrici che gli si era lanciato contro con l’intento di derubarlo. E anche se la sua famiglia possedeva un discreto numero di guardie del corpo ben addestrate per ricoprire quel ruolo, lui aveva chiesto espressamente che Wriothesley diventasse la sua ombra, e nessuno era riuscito a dirgli di no.

[ storia del quarto giorno del Calendario dell'Avvento 2023 di Fanwriter ]
[ spoiler Archon Quest di Fontaine, Atto V ]
Furina se n’è andata dal Palais Mermonia. Dietro di sé ha lasciato un silenzio assordante e qualche ninnolo che Neuvillette passa in rassegna con nostalgia.
Dopo aver scoperto i diari della ragazza, lo Iudex di Fontaine decide di andare a trovarla per farle un regalo.

[ IN REVISIONE ]
[ una storia sui miei OC dell'Abisso ]
Le convivenze nell'Abisso non sono affatto facili, e quando una strega dal passato misterioso si unisce alle fila dell'organizzazione gli equilibri si incrinano ulteriormente.
Chi è finito nell'Abisso è quasi certamente superstite di un passato doloroso che non riesce a raccontare e agisce, innanzitutto, in funzione di un obbiettivo privato.
Sono persone frantumate come ossa sotto il colpo di un martello.
Possono, così volubili e fragili, unirsi per far fronte a qualcosa di più oscuro?
Qualcosa di malvagio si avvicina.

Lisa morirà presto.
È con questa consapevolezza che lei e Zandik vivono gli ultimi anni insieme.
Clonandola, Il Dottore è riuscito a farle guadagnare qualche anno in più, ma questo a Lisa non basta. Pur di avere un figlio, è disposta a sottoporsi a operazioni lunghe e dolorose, sviluppando nel frattempo un logorante livore per la sua clone, più giovane e più bella.
Nonostante tutti gli sforzi di Zandik per provare a salvarla, gli eventi saranno destinati soltanto a degenerare per tutti, cloni compresi.
[ 4/4 ]

[ Writober 2023 indetto da Fanwriter.it, lista pumpBLANK ]
Tre volte avete sciolto la stretta che ci teneva legati. Le mie mani non accoglieranno altre mani.

È una storia che si suddividerà in due parti...
Dal testo:
"«Devo scortarti a prendere il tuo pasto»
«Gli altri carcerati sono troppo cagasotto?» Le sue labbra si piegarono in un sorriso sornione nel dire quelle parole, mentre faceva scorrere un artiglio su una sbarra, l'altro non rispose, non aveva bisogno di sprecar fiato per esternare l'ovvio: ne aveva uccisi due e ferito gravemente un terzo, era stato un bagno di sangue «La cicatrice che ti ho procurato ti sta proprio bene» S'indicò il punto vicino all'occhio destro dove ora l'altro aveva una cicatrice ancora in fase di guarigione. Ma lui non fiatò ugualmente, la porta della cella s'aprì e le manette si chiusero."
Il testo è ambientato nel passato rispetto agli avvenimenti del gioco.

“- Io Arataki numero Uno Itto... ti chiedo un favore enorme!- Esclamò, prostandosi la terra e battendo la testa al suolo tanto forte da far crepare il terreno.”
Cosa è successo di così grave da spingere Itto a chiedere l'aiuto di Kujo Sara?

[Drabble Lyneyther]
Lyney vorrebbe avere più tempo per spiegare, vorrebbe riavvolgerlo e bearsi di quegli ultimi attimi in cui Aether ignora la verità.
!!SPOILER SULLA ARCHEON QUEST DI FONTAINE!!

Gli alpha vengono esiliati da Mondstadt, così che non possano reinserire la schiavitù che ha flagellato la città per secoli. Gli unici rimasti sono i Lawrence, odiati da chiunque e impossibilitati nel vivere una vita tranquilla. E perfino loro trattano con sufficenza sangue del loro sangue, Eula, solo perchè nata Omega.
Amber è stata costretta a nascondere il suo essere un'alpha fin dall'infanzia per evitare l'esilio di sé e della sua intera famiglia; vive la sua vita come se fosse una beta e con la paura che prima o poi non riuscirà più a nascondere il suo essere.
La paura della propria natura e quella degli altri non è l'unico timore che si nasconde tra le fronde nel fitto della foresta buia di Mondstadt.

Ancora gli rimbombavano in mente le parole del capo dei lupi: “Tu sei un umano Razor, non puoi stare insieme a noi, devi stare insieme alla tua gente. Quello è il tuo posto!” ricordare queste parole gli facevano così male, lo rendevano triste e allo stesso tempo, lo facevano arrabbiare un po’.