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Autore: Wolfgirl93    17/10/2021    1 recensioni
Questa storia partecipa al #Writober 2021 di Fanwriter.it (Lista pumpNIGHT)
Prompt: Drago
Numero Parole: 1627
Coppia: Katsuki x Izuku
Rating: Giallo
Tutti i personaggi sono maggiorenni
Dal testo:' Katsuki guardò sua madre con un cipiglio alzato quando gli disse – o per meglio dire, urlò – quelle cose.
“Troverò un compagno sei contenta vecchia?” La prese in giro in biondo prima di mutare la sua forma.
Il popolo dei drakonis era un popolo muta forma, che aveva del sangue di viverna che scorreva dentro di loro, mano a mano che le generazioni erano passate i loro corpi si erano migliorati e adesso potevano mutare in enormi drago con caratteristiche particolari.
L’aspetto di Katsuki era di un grosso drago dalle scaglie nere e arancio, le ali erano frastagliate e piene di graffi dalle lunghe battaglie che aveva avuto e infine uno dei suoi poteri era quello di sputare fuoco.(...)
Genere: Fluff, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Violenza
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Katsuki guardò sua madre con un cipiglio alzato quando gli disse – o per meglio dire, urlò – quelle cose.

“Troverò un compagno sei contenta vecchia?” La prese in giro in biondo prima di mutare la sua forma.

Il popolo dei drakonis era un popolo muta forma, che aveva del sangue di viverna che scorreva dentro di loro, mano a mano che le generazioni erano passate i loro corpi si erano migliorati e adesso potevano mutare in enormi drago con caratteristiche particolari.

L’aspetto di Katsuki era di un grosso drago dalle scaglie nere e arancio, le ali erano frastagliate e piene di graffi dalle lunghe battaglie che aveva avuto e infine uno dei suoi poteri era quello di sputare fuoco.

 

Data la sua forza sarebbe stato il prossimo capo del suo clan e come tale doveva adempiere a dei compiti, come trovare un compagno – che fosse uomo o donna, i loro sciamani potevano cambiare certe caratteristiche delle coppie per facilitare l’accoppiamento e la riproduzione, come era successo a sua madre – e avere degli eredi che avrebbero mandato avanti la loro stirpe.

 

“Ricordati che non puoi uscire dai nostri territori per la ricerca del tuo compagno!” Urlò Mitsuki mentre sospirava, una mano delicata di donna l’abbraccio facendo sorridere il capo-clan che baciò la sua sposa sulle labbra prima di guardare il figlio sparire oltre le nuvole.

 

Katsuki era molto veloce in forma di drago, aveva uno sguardo acuto e sapeva bene cosa cercare, molte leggende o anche solo sua madre gli avevano raccontato di come si riconosceva il compagno perfetto: c’era un’aura quasi magica attorno a lui o lei e in più il suo odore era il più buono e dolce che si fosse mai avvertito.

Era quello infatti che il biondo stava cercando ma ovviamente nei loro territori sembrava non essere presente nessuno che sembrava fare al caso suo; Katsuki sapeva che non doveva uscire dai loro territori, era una regola che quasi nessuno osava infrangere ma lui decise che poteva, era o non era il nuovo capo-clan?!

 

Fuori dai loro territori vi erano alberi alti con foglie rossastre e distese di prati incontaminati, vi erano pochi villaggi ma i pochi che aveva incontrato erano sprovvisti di persone oppure con nessun compagno per lui.

‘Possibile che il destino mi stia solo prendendo in giro?’ Chiese a sé stesso nella sua mente prima di volare per circa altri 50 km, non doveva andare così lontano ma la voglia di trovare qualcosa fu più forte persino della paura e della ragione.

D’un tratto un profumo arrivò alle sue radici e subito planò verso la fonte di quel profumo così dolce e buono, forse l’aveva trovato!

Quando posò le possenti zampe a terra notò un ragazzo di qualche anni più piccolo di lui, aveva dei capelli di un verde bosco che erano arruffati in tanti riccioli, gli occhi del medesimo colore – ovviamente spaventati per la sua discesa così rumorosa – e infine un corpo niente male che era coperto si e no da qualche velo, notò anche un collare di ferro in coordinato con due ai piedi e alle mani e subito il biondo ringhiò a quella vista, chi aveva osato fare quello al suo compagno?!

 

“Ti prego non mangiarmi!” Pigolò il ragazzino portando in avanti le mele che aveva colto in un cesto, sperando che quel gesto e quell’offerta placasse la fame del drago.

Katsuki scosse il capo prima di tornare alla sua forma umana, il mantello della sua tribù gli cadde dalla gomma draconika e lui lo afferrò una volta in forma umana, non si preoccupò troppo della sua nudità.

“Non voglio farlo, voglio solo portarti via con me e averti come mio compagno per la vita. Come ti chiami?” Chiese il biondo notando lo shock del ragazzo che cadde a terra terrorizzato, forse era per quello che gli era proibito uscire dai confini del suo territorio, al di fuori tutti avevano paura di lui.

 

“Izuku muoviti a portare le mele, che stai facendo?!” Un uomo corpulento con un’enorme pancia scoperta e del cibo indefinito attaccato alla barba lunga si mostrò ai due chiamando il più piccolo che tremò nel guardare quell’uomo.

“Lui verrà con me.” Sibilò Katsuki guardando quel nuovo arrivato con occhi fiammeggianti “Quindi se quel collare e tutto il resto li hai messi tu ti ordino di toglierli, subito!” Ringhiò facendo diversi passi avanti.

L’uomo scoppiò a ridere prima di guardare quel biondino quasi con superiorità “Ragazzino questo ragazzo è mio, i suoi genitori me lo hanno venduto come schiavo quindi ora mi appartiene e per quanto tu possa offrire non te lo darò mai! Ora, Izuku, muoviti e vieni qui a portarmi quelle mele!”

‘Cerca sempre di mantenere la calma, in molti non sapranno il tuo status sociale o chi sei realmente ma tu non devi ostentare il tuo potere.’ La voce di sua madre gli risuonò nelle orecchie, a differenza del capo-clan, l’altra sua madre, Masato era dolce e gentile e aveva sempre ottimi consigli, consigli che quel giorno il figlio decise di ignorare.

“L’hai voluto tu.” Senza aspettare una sola parola da parte dell’uomo si trasformò in drago e ringhiò contro di lui facendogli inavvertitamente bagnargli i pantaloni dalla paura, il biondo ridacchiò mentalmente e poi spostò lo sguardo su Izuku, con un artiglio cercò di togliere quel collare e gli altri impedimenti ma riuscì solo a tagliare quel collare metallico mentre le costrizioni ai polsi e alle caviglie richiedevano misure più precise per non rischiare di ferirlo.

 

Gli fece cenno di salire sulla sua schiena e il ragazzo lo guardò con gli occhi spaventati prima di capire cosa volesse e senza aspettare un secondo in più provò a fidarsi di quegli occhi rossi e salì, non con poca fatica, sul suo dorso prima di lasciare che l’altro lo portasse via da lì.

 

“Grazie...” Sussurrò il ragazzo vicino al muso del drago. “Non pensavo che sarei potuto scappare da quella prigionia, ma sono felice di averlo fatto.” Ammise prima di accoccolarsi contro la sua pelle calda e rilassarsi.

 

 

“Ti avevo detto di non uscire dai nostri territori e tu che fai?” Urlò Mitsuki mentre guardava il figlio e quel ragazzo vicini mentre Masato cercava di togliere quelle costrizioni di ferro dai polsi e dalle caviglie del giovane.

 

“Cosa avrei dovuto fare? Se avessi rispettato le regole non sarei mai riuscito a trovarlo! Quindi stai zitta vecchia strega e dacci la tua benedizione!” Urlò a sua volta il figlio facendo stringere la presa di Izuku su di lui come se avesse paura delle varie urla.

“Credo che dovreste smetterla di urlare, Izuku sembrava spaventato e se continua così potrebbe bloccare la circolazione del braccio di Katsuki da quanto lo stringe, quindi ora basta, comunque tesoro prima dovreste conoscervi per bene prima di parlare di benedizione e magari di altro.” Spiegò Masato guardando i due, Izuku era confuso ma quelle persone sembravano buone rispetto al suo precedente padrone.

 

“Perchè parlavi di benedizione?” Chiese il ragazzo riuscendo a lasciare il braccio del biondo quando furono soli.

“Voglio averti come compagno per la vita.” Spiegò con calma il drakonis guardando Izuku, gli accarezzò una guancia e sorrise piano, si sentiva già legato a quel ragazzo nonostante non lo conoscesse.

“Mia madre mi vendette perché ero strano, fin da bambino avevo visioni del futuro e quando ne parlavo con lei mi sentivo sempre dire che ero un mostro o un figlio del diavolo… Fu così che a dieci anni mi diede via per poche monete d’oro, Igor è stato dolce all’inizio ma poi ha iniziato ad abusare di me dicendomi che gli appartenevo e che nessuno avrebbe pianto la mia morte se mi avesse fatto del male, qualche notte prima del tuo arrivo vidi un drago nella mia visione e poi un bambino con i miei capelli e degli occhi rossi.” Spiegò incerto arrossendo al pensiero “Come puoi volere un fenomeno da baraccone come me?” Chiese con gli occhi umidi, era quello che aveva sempre creduto quindi perché qualcuno lo avrebbe dovuto volere come suo compagno per la vita?

Le mani di Katsuki erano calde quando le posò sul viso del più piccolo, gli baciò la fronte in un gesto pieno di dolcezza poco prima di parlare. “Sei un dono dal cielo, nel mio clan chi ha queste visione è sacro, e tu per me sei la cosa più bella che esista a questo mondo. I tuoi genitori e quell’uomo schifoso possono anche morire fra atroci sofferenze ma tu, tu sei speciale. Tu sei la cosa più bella che il destino abbia donato al mondo e devi essere trattato come meriti.” Spiegò il biondo prima di accarezzare quel viso spruzzato di lentiggini.

Izuku pianse a quelle parole, pianse fino ad addormentarsi mentre si lasciava cullare dalle braccia di Katsuki che iniziò a cantagli una ninnananna del suo popolo mentre gli accarezzava i capelli favorendo così un dolce sonno per Izuku.

 

 

La forma di drago di Katsuki incuteva timore ma in quel momento con gli occhi iniettati di sangue e il corpo bollente pronto a bruciare il mondo ecco che Igor, il vecchio che aveva abusato di Izuku guardò il muso del drago con terrore prima di venire bruciato vivo fra le fiamme.

‘Questo è ciò che meriti, stronzo.’ Pensò Katsuki prima di andarsene, tornò in tempo per il risveglio di Izuku e gli sorrise quando notò l’altro più rilassato e sorridente.

“Buongiorno.” La voce assonnata di Izuku era così carina proprio come lo era il suo proprietario con i capelli scompigliati.

“Buongiorno usignolo, spero tu abbia dormito bene.” Sussurrò il biondo baciandogli la fronte.

Izuku gli sorrise annuendo, non parlò di una visione del villaggio di Igor bruciato e di quest’ultimo immerso fra le fiamme, ma cercò di pensare al presente e a quello che il destino gli stava riservando.

 

   
 
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