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Autore: Spensieratezza    18/10/2021    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Castiel e gli altri angeli, stavano correndo nel bosco di notte, era un vero e proprio inseguimento, cercando di prendere il bambino nephilim.
“Com’è possibile che un’umana riesca a scappare da sola, con un nephilim tra le braccia, nel bosco di notte???” chiedeva un angelo.
“Di sicuro è aiutata dai vampiri! Questo è il loro territorio! Non è una coincidenza che sia giunta qui.”

“Io fossi in voi ci penserei bene, prima di metterci contro questi succhiasangue, che succede se ci mordono??” disse Gabriel.
“Gabriel!!! Si può sapere da che parte stai?? Vuoi lasciarli scappare??” inveì la voce furente di Raphael.

“Ehi, guarda che mi sto solo preoccupando per noi! Se un vampiro ci morde, neanche i nostri poteri possono fare qualcosa e tu te la sentiresti di abbattere uno dei nostri fratelli??” lo sfidò Gabriel.

Raphael lo guardò basito, farfugliando qualcosa di incomprensibile e Castiel gongolò tra sé e sé, orgoglioso di come suo fratello sapesse sempre tenere testa al pluristratega Raphael.
Gabriel…di certo odiava quell’incarico e di certo Raphael lo sapeva, ma evitava di dirlo per evitare di classificare Gabriel come traditore in pubblico.

Perché erano arrivati a questo punto? Perché davano la caccia a un bambino?
Era questo che significava essere SOLDATI DI DIO? Se era questo…era una cosa terribile, eppure gli umani erano fieri di farsi chiamare soldati.

Castiel desiderò, non per la prima volta, di essere un soldato UMANO.

“Ma si può sapere perché Balthazar non si fa vedere?? Ci ha indicato lui questo posto, se avessimo lui a farci da guida, non ci saremmo persi e…..EHI, MA CHE FAI??” disse l’angelo andando a sbattere contro Raphael.
“Balthazar, non verrà. Ci ha depistati, questo sentiero porta a una strada sbagliata!”
“Stai vaneggiando, perché avrebbe dovuto darci delle indicazioni sbagliate??” disse Gabriel.

“Perché…vuole impedirci di trovare il bambino. ACCIDENTI!” sbottò Raphael, poi si rivolse a Castiel. “Sei stato l’ultimo a vederlo. Ti ha detto qualcosa sul suo diabolico piano??”

Castiel era rimasto con la bocca aperta davanti alla piega degli eventi.
 
“Sei pronto, Castiel? Oggi è il GRAN GIORNO.” Diceva Balthazar, mentre lucidava la sua spada in Paradiso.

“Non dirlo come se parlassi di un giorno GLORIOSO. Stiamo per parlare di un assassinio, non della nascita di una stella, Balthazar!” rispose Castiel.
Balthazar scrollò le spalle.
“Castiel, ti ricordi quello che ti dissi sull’essere dei soldati?”

Castiel si era girato verso di lui, astioso.
“Non ti azzardare a rifilarmi queste cazzate, non oggi, Balthazar! Non le accetto! Io ODIO che tu ci definisci così, non esiste niente di glorioso in quello che stiamo facendo, NIENTE, HAI CAPITO?”

“Cristallino.” Aveva risposto Balthazar piano.
“Non c’è gloria nell’uccidere persone innocenti, ma evitati la cazzata dei soldati di Dio o qualunque cosa che ti venga in mente.”

“Volevo solo dirti che hai ragione. “
“Cosa?”
“Avevi ragione tu, non esiste onore in un assassinio, vorrei chiederti quindi, una cosa che puoi fare per me. Sulla base dell’onore, insomma, una di quelle cose sentimentali per cui la gente umana va tanto matta. Ok?”
“V-va bene, cosa?”

“Dopo oggi, non ritenermi più un soldato.  Puoi farlo, Castiel?

“Mi stai spaventando, Balthazar. Che cosa vuoi dire?”

“Oh, non c’è niente di cui aver paura. “ rise. “Solo quello che sostieni tu, non esiste onore nell’uccidere un bambino, ma su una cosa non sono d’accordo con te, sul fatto dell’innocenza. Castiel tienilo a mente, nessuno è davvero innocente.” 

Il viso e il sorriso di Balthazar, erano l’ultima cosa che Castiel vide di quel sorriso enigmatico.
 
 

FINE FLASHBACK
 
“Castiel, ehi, Castiel, hai sentito cos’ha detto Raphael?”
“Quando parla cerco di non ascoltarlo!”
“Ha detto che Balthazar ha tradito.”

“Non mi importa cosa ha detto, è una cazzata.”
Gabriel lo aveva afferrato per la giacca.
“Ma che…”
“Se dovessimo trovarlo, non fargli del male.”

“Mi stai chiedendo seriamente di non fare del male a un nostro fratello? Ma questa missione vi ha davvero rincitrulliti tutti?”
“So qual è la legge per chi tradisce, a Lucifer è andata male.”
“Noi non siamo come papà.” Disse Castiel, rifilandogli uno sguardo glaciale.
 
 
 
*
Era sera e gli angeli avevano acceso un fuoco per la notte, quando Castiel si era allontanato per cercare altra legna e sentì un rumore.

Si inoltrò per trovare l’invasore e vide Balthazar con un fagotto tra le braccia.
Balthazar.”

“Te l’avevo detto che dopo oggi non avresti più dovuto chiamarmi SOLDATO, Cassie? Come ti suona la parola REIETTI?”
“Fammi vedere il bambino.”

Balthazar si strinse il fagotto di più a sé.

“Balth..se vuoi che mi fidi di te, anche tu devi fidarti di me…”
“Chi ti dice che io abbia bisogno della tua fiducia??” lo sfidò.
“Sei qui al freddo con un nephilim tra le braccia e ricercato dai tuoi fratelli, non credo ti piaccia restare solo.”

Balthazar cautamente gli porse il fagotto tra le braccia.
“È così piccolo.”

“Già..ma crescerà. Non starà così a lungo. Se era un umano, sarebbe restato così di più, almeno credo.”

“Ci pensi, Balth? Anche noi un tempo eravamo così, piccoli..Indifesi, c’è stato un tempo in cui non avremmo potuto materialmente avere il potere di vita e di morte su altri individui.”

“Ma se rimanessimo così..non potremmo avere il potere di salvare altre vite così PICCOLE.” Disse Balhazar, dando una carezza al frugoletto. “Esiste un nome, per queste persone, credo che gli umani li chiamino EROI.

Gli occhi di Castiel si specchiarono in quelli liquidi di Balthazar.
“Sei con me, Cas?”
“Sono con te.”
 
 

*

Tempo dopo, un sacco di voci concitate, svegliarono Gabriel dal suo sacco a pelo.
“Che c’è? Che succede?” chiese dopo che uno di quei piedi lo aveva fatto volare via sul prato.
“Castiel è sparito.” Disse Raphael.

“Sarà andato solo a fare una camminata, lui adora..”
“È scappato come Balthazar! È scappato insieme a lui e al nephilim, quel figlio di puttana!!” sbraitò Raphael.  
 
 
 
 
*

Castiel e Balthazar stavano continuando a scappare fino a quando un colpo loro in testa non li fece cadere entrambi sull’erba.

“OUCH!!” si lamentarono in coro.  
Il bambino cominciò a subito a piangere, anche se era illeso. L’individuo prese il bambino e cominciò a cullarlo, intonando una specie di ninnananna.  

“Balth…il bambino. Qualcuno sta prendendo il bambino.” Disse Castiel. Lo sconosciuto aveva preso il bambino che era finito nell'erba e si girò con un sorriso caustico verso di loro.
“Ci si rivede, Castiel.”  

Castiel rimase incredulo al risentire quella voce dopo anni e anni. “Castiel, chi diavolo è quell’individuo e perché diavolo ti conosce??”chiese Balthazar, alzandosi a fatica.
“Benny…lui si chiama Benny ed è un vampiro.” Balthazar divenne pallido.
“Oh, siamo in un grosso guaio.”  

“Muoviamoci, non possiamo perderli.” Disse Castiel, ma venne afferrato dalla mano di Balthazar. “Fagli credere che può seminarci. So dov’è diretto. “
   
 
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