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Autore: LauraMomiji    19/10/2021    0 recensioni
Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it
Una sessione di allenamento per Shinsou Hitoshi.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hitoshi Shinso, Shōta Aizawa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Prompt: First Person, Lista pumpFIC
Eroi

Il professore si era raccomandato di non uscire dal percorso, purtroppo avrei dovuto fare una deviazione, ma era inevitabile.
Avevo sentito qualcuno gridare.
Era uno degli allenamenti a cui mi dovevo sottoporre per  padroneggiare al meglio l'arma di cattura. Dovevo spostarmi da un "punto A" ad un "punto B", utilizzando i nastri, mentre il professor Aizawa mi seguiva da lontano.
Ovviamente il mio cambio di rotta non sarebbe passato inosservato e mi sarei beccato anche un rimprovero, ma dovevo capire da dove provenisse quel grido.
Eravamo in uno dei giardini pubblici della città. Era passata da poco l'ora del tramonto e stavo spostandomi il più velocemente possibile tra la vegetazione.
Ad un tratto la vidi. Una ragazza stava chiedendo aiuto, minacciata da una figura decisamente bizzarra.
I contorni erano tremolanti, ma aveva comunque una consistenza, perché stava di fatto bloccando la donna. Si trattava di una sorta di massa gelatinosa nera come la pece e dalla forma umanoide. Atterrai vicino, attirando purtroppo la sua attenzione. Primo errore. Avrei dovuto agire più furtivamente.
Non ricordo bene come accadde, ma tentai il tutto per tutto.
"Cosa stai facendo!?" chiesi, sperando di poter attivare il mio quirk.
"Non sono affari tuoi!" rispose l'ombra.
"BINGO!" pensai attivando il mio potere.
La figura si bloccò all'istante.
La ragazza si liberò dalla presa e scappò via. 
Avevo letto il terrore nei suoi occhi e non la biasimai per la sua fuga immediata.
Dovevo focalizzarmi sul mio potere adesso e immobilizzarlo con i nastri di cattura.
"Si può sapere cosa stai facendo!?" tuonò una voce dietro di me.
Non mi voltai, sapevo che si trattava del professore Aizawa, ma volevo bloccarlo senza perdere il controllo sulla mia "vittima".
"L'ho immobilizzato, aveva attaccato una ragazza." iniziai a spiegare.
"Lo so benissimo, hai lasciato il percorso che dovevi seguire."
"E' vero." mi limitai a confermare.
Vidi gli occhi del professore diventare due scintille rosse, stava annullando il quirk dell'assalitore.
Si presentò davanti ai miei occhi un ometto calvo, con lo sguardo vacuo e completamente nudo.
Ben legato e imbavagliato, privato del suo potere momentaneamente, adesso era del tutto inoffensivo.
"Non hai seguito le mie direttive" disse mentre cercava il cellulare per chiamare supporto. Poi aggiunse: "Ma hai agito come avrebbe fatto un eroe. La mia valutazione per questa prova non può che essere positiva, ma la prossima volta non esitare a chiedermi aiuto sin da subito, sei ancora inesperto e non voglio che ti esponga troppo." Quella punta di preoccupazione nella sua voce, mi sembrò impossibile, eppure...
Non mi sarei mai aspettato una simile risposta, forse avevo ancora speranza di poter utilizzare il mio potere per fare qualcosa di buono nella vita, per diventare un eroe. Mi affrettai a rispondere: "Va bene!" 
Provai un profondo senso di gratitudine, quella era l'opportunità della mia vita. Aizawa me la stava offrendo e avrei fatto di tutto per non farlo pentire della sua decisione.
   
 
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