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Autore: Allen Glassred    20/10/2021    1 recensioni
Ivy è una giovane ragazza, figlia di due Hunters molto famosi. Dopo il brutale assassinio dei suoi genitori da parte di Vanitas, il così detto re bambino e sovrano di Veritas, la ragazza vive insieme al fratello Garry, ed entrambi hanno un solo scopo: trovare ed uccidere l'assassino dei genitori. Ma cosa succederà quando Ivy si troverà faccia a faccia con il re dei vampiri, ora ventenne è più spietato di prima? Quale tremenda verità emergerà dal loro incontro? E cosa succederà in seguito? Ragione o sentimento, cosa seguirà la bella cacciatrice? Vi ho incuriositi? Allora leggete la mia storia, e scoprirete tutto quanto.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La diciottesima Luna '
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Qualche anno prima, Veritas.

 

La donna dalla chioma argento entra nel palazzo che, fino a qualche anno prima è anche stata la sua casa. Il palazzo in cui i genitori la crebbero con amore e dedizione, lo stesso palazzo da cui, quando decise di sposarsi con un uomo che non approvava, il fratello maggiore la cacciò via senza alcun ripensamento. Da allora la giovane non si è più fatta viva: ora ha due bellissimi figli e, allo stesso tempo ha proseguito gli allenamenti fino a diventare una cacciatrice esperta. Tuttavia pensa, questa volta non basterà tutto il suo impegno, non basterà la sua forza d’animo e nemmeno la sua bravura sarà sufficiente. Il nemico che sa di dover affrontare è molto più forte di tutti i vampiri che, in precedenza lei ed il marito sono stati costretti ad uccidere o a rinchiudere in un carcere di massima sicurezza. A dire il vero pensa la giovane dalla chioma argento, non è sicura di aver fatto bene a tornare in quella che un tempo era la sua casa senza dir nulla a nessuno. In seguito tuttavia, scuote il capo: suo fratello sarà anche in collera con lei, ma non arriverebbe mai a farle del male. Una voce alle sue spalle la fa sussultare. “ Juliette! “. La chiama un giovane uomo che, volgendosi verso di lui la donna riconosce subito. Felice di incontrarlo sorride dolcemente, per poi avvicinarsi.

 

“ Allen! Da quanto tempo! “. Fa semplicemente, mentre il giovane dalla chioma ametista sorride a sua volta.

 

“ Posso…? “. Chiede, non permettendosi di toccarla senza il suo permesso: in fin dei conti è pur sempre la sorella del suo signore, non può permettersi di prendere certe confidenze, pensa. A quella reticenza colei che si rivela essere Juliette Knight fa un sorriso dolce, per poi fare la prima mossa.

 

“ Oh andiamo! Allen, sembra sia la prima volta che mi vedi! Coraggio, dammi un abbraccio “. Lo incita e, senza aspettare oltre il ragazzo si avvicina ulteriormente, abbracciando la vecchia amica.

 

“ Sono davvero felice di vederti. Sono trascorsi parecchi anni da quando… “. Si interrompe, mentre lei scuote il capo. Una volta sciolto l’abbraccio spiega la ragione della sua visita a colui che, almeno in apparenza è solo l’assistente di Kevin ma che, lei lo sa è qualcosa di più.

 

“ Devo vedere mio fratello: non sarei qui se non fosse una cosa estremamente urgente “. Sentenzia l’argento. Allen la guarda qualche momento, in seguito annuisce: non sa se Kevin sarà felice o meno di vedere la sorella, ma certamente non sarà lui a sbarrarle la strada.

 

Allen e Juliette entrano nello studio di colui che, da molto tempo malgrado la giovane età, è il capofamiglia della casata Knight. Il giovane dalla chioma argento rimane voltato verso la finestra mentre, di lì a poco è Allen ad avvicinarsi, facendo cenno alla donna di rimanere per il momento a distanza. “ Mio signore, vostra sorella è qui: desidera parlare con voi “. Sentenzia solamente il ragazzo dalla chioma ametista. A quelle parole Kevin sembra quasi irrigidirsi per alcuni, interminabili istanti. In seguito si volge verso la donna, scrutandola con quello sguardo freddo che, deve ammettere lei, non è cambiato affatto.


“ Ciao, sorella “. Sibila solamente, mentre lei percepisce che, malgrado l’apparenza questo non è affatto un saluto cordiale.

 

“ Fratello “. Lo chiama solamente a sua volta, mentre lui incrocia le braccia al petto senza ancora sedersi a quella che è la sua scrivania.

 

“ Dopo tanti anni, dimmi: cosa ti porta qui? Ti sei forse stancata di Haruka Perry e vuoi tornare dalla tua famiglia? “. Chiede, mentre la sua battuta al vetriolo sembrerebbe colpire la giovane donna. Allen guarda il suo signore stranito, per poi scuotere il capo.

 

“ Signore! “. Lo ammonisce, mentre lui lo ammutolisce con il solo sguardo. A prendere parola è nuovamente Juliette, che non si lascia demoralizzare da quel primo approccio malriuscito.

 

“ Non mi pentirò mai della mia scelta, Kevin “. Risponde risoluta, mentre il fratello scuote il capo seppur lievemente. “ Io amo mio marito e lo amerò per sempre: lo sposerei altre mille volte, se tornassi indietro nel tempo “. Conclude, mentre il maggiore alza gli occhi al cielo.

 

“ Allora non capisco: perché sei qui? Che cosa vuoi da me? “. Chiede tagliente, mentre lei deglutisce un paio di volte e come stesse cercando le giuste parole. In seguito punta lo sguardo in quello del fratello, decisa: non è tempo di indugiare.

 

“ Ho bisogno di te “. Sentenzia, mentre lui rimane in silenzio qualche interminabile istante. “ Ti prego: è necessario che tu e le altre grandi famiglie mi aiutiate. Gli Hikari si stanno muovendo, credo che Kaname voglia rompere il trattato di pace e stia già iniziando a pensare di attaccarci. Io ed Haruka abbiamo due figli da proteggere, ma sappiamo bene che da soli non ce la faremmo. Se non lo vuoi fare per me, allora fallo per i bambini… “. Sussurra l’argento, mentre da prima Kevin rimane in silenzio ma, di lì a poco scoppia a ridere come se avesse sentito una barzelletta.

 

“ Juliette, questa è la scusa più stupida che abbia mai sentito! “. Fa, mentre lo stesso Allen lo guarda decisamente sconcertato. “ Se è vero che gli Hikari vogliono infrangere il trattato, se è vero che stanno progettando di attaccarci e tu ed Haruka avete bisogno di aiuto, perché non è venuto lui stesso a parlarmi? “. Chiede, mentre lei abbassa lo sguardo per qualche momento. “ Te lo dico io “. Continua poi il maggiore, avvicinandosi di un passo alla donna. “ Perchè avevo ragione io: è uno smidollato, non ha il coraggio di affrontarmi ed ha preferito mandare te “. Sentenzia, mentre Allen fa per intervenire, stanco di quel comportamento assurdo da parte del suo signore. Ma la voce di Juliette lo interrompe prima.

 

“ Per tua norma e regola, lui non sa nulla! Sono stata io, io! Io sono venuta qui perché speravo che ti fosse rimasto almeno un po' di cuore! Pensavo che, almeno per i tuoi nipoti… “. Ma ancora una volta è il maggiore a bloccare il suo discorso, guardandola gelidamente.

 

“ So la verità, Juliette! Non fare la finta tonta: tu ed Haruka state crescendo i figli di Re Kaname! La principessa Ivy, la figlia legittima di Kaname e Luna… e Garry, il bambino che tu stessa hai avuto da quel vampiro, poco tempo dopo aver sposato quel cacciatore che nemmeno i nostri genitori approvavano, quando hai ben pensato di cacciarci tutti nei guai cedendo al ricatto del re! “. Sbrocca, mentre lei non riesce a sua volta a trattenere a freno la lingua e gli risponde per le rime.

 

“ Ah, certo! Sarebbe stato meglio se avessi accettato l’assurda richiesta dei nostri genitori, ed in seguito la tua?! Sposare Kaname Hikari malgrado un’altra donna stesse aspettando suo figlio?! Questo avrei dovuto fare?! “. Chiede, ricordando come, solo tre anni prima delle nozze con Haruka i suoi genitori ed il fratello stesso quasi la costrinsero a sposare Kaname Hikari: infatti, pensavano che con quelle nozze con il futuro Re, che aveva ottenuto il potere della Luna Blu ereditandolo dal precedente Re, il trattato di pace ne sarebbe risultato indistruttibile ed il regno sarebbe stato finalmente in pace, ma ovviamente così non fu: a quei tempi infatti, anche la Principessa Luna attendeva un figlio da lui, lei che era la sua promessa sposa. Juliette non avrebbe mai accettato di rovinare il futuro di quel bimbo e di colei che, per un po' di tempo fu anche sua amica. In oltre, ricorda bene che non era intenzione di Kaname annullare le nozze con Luna per favorire quelle con lei: voleva rendere lei la sua amante, macchiandola di disonore. E certamente, per Juliette nemmeno questa opzione fu proponibile: la sola ed unica scelta che avrebbe accettato sarebbe stata quella di sposare il suo Haruka, con o senza il permesso della sua famiglia.

 

“ Hai ragione: hai ragione, sai? Forse è meglio che tu non lo abbia sposato “. Sentenzia ad un certo punto l’argento mentre, per un solo istante lei crede addirittura di essere riuscita a convincerlo. “ Ok, mettiamo il caso che tu abbia fatto la scelta giusta. Mettiamo il caso che tu lo abbia fatto per proteggere Luna ed il bambino che portava in grembo: un gesto nobile da parte tua, d’accordo. Ma quello che hai fatto in seguito? “. Chiede semplicemente il figlio di Noelle e Kyle Perry. “ Proprio in memoria di questa tua intenzione, non avresti mai dovuto cedere anni dopo! Non avresti dovuto cedere al ricatto di Kaname, addirittura concependoci un figlio! Questo… questo non ha portato disonore su te e su tutta la famiglia? Questo non ha ferito Luna?! “. Chiede, mentre Juliette scuote il capo.

 

“ Haruka ha riconosciuto il bambino come suo! Garry è suo figlio, suo e di nessun altro! “. Si ostina lei, mentre il fratello da un forte pugno alla scrivania, alterato.

 

“ Ma non lo è! “. Grida, spaventando per un istante lo stesso Allen. “ Non lo è! Quanto credi ci metterà a scoprire la verità?! Dieci, quindici anni?! Quanto, Juliette?! “. Chiede, mentre lei capisce il vero motivo dell’astio del fratello. Non gli interessa più se, anni prima lei ha scelto di sposare Haruka per salvaguardare Luna ed il bimbo che attendeva. Anzi, pare quasi aver accettato la cosa ma, ciò che proprio non accetta è ciò che è accaduto in seguito tra lei ed il Re di Veritas. Di lì a poco l’argento si calma, sedendosi sulla propria sedia e guardando la minore. “ Per i miei nipoti, qui ci sarà sempre posto. Per entrambi “. Precisa, includendo così anche Ivy nella parola “ miei nipoti “. “ I bambini non hanno colpa, Ivy è anche la figlia di Luna e non solo di quel tiranno di Kaname: da una donna buona e gentile come la Regina, non potrà che essere nata una bimba con le stesse caratteristiche “. Sussurra, mentre ricordando la Regina Luna il suo sguardo si addolcisce un po'. A quelle parole Juliette prende coraggio.

 

“ Tu… tu eri innamorato di Luna, vero? “. Chiede così, a bruciapelo. Lui la guarda shoccato, mentre lei prosegue la frase. “ Ma se la amavi, perchè non hai lottato per lei? “. Chiede, mentre lui scuote il capo.

 

“ Ora, vattene: la mia risposta non cambia. Per Ivy e Garry ci sarà sempre posto qui, a palazzo Knight. Ma non per te e tuo marito: anche lui come me è il capofamiglia di una delle cinque Grandi Famiglie, potrà cavarsela da solo in caso di attacco. E questo è tutto “. Sentenzia, mentre Juliette scuote il capo per poi sospirare pesantemente.

 

“ Tu dici che io ho ferito Luna, cedendo al ricatto di Kaname e avendo da lui un figlio. Ma sappi che lei era al corrente di ciò che era successo e mi aveva già perdonata “. Rivela, mentre il fratello le da le spalle e, a quelle parole sussulta leggermente. “ Quello che veramente la sta ferendo, in questo momento sei tu. E se ci rifletti, capirai anche perché “. Kevin stringe i pugni in preda ad emozioni che credeva di aver soppresso, mentre Juliette conclude la propria frase. “ Addio, fratello “. Conclude, per poi uscire dalla sala. Kevin ripensa alla sua domanda: perché? Perché non ha lottato per Luna, gli ha chiesto? Un sorriso amaro precede una frase, quasi sussurrata.

 

“ Perchè tra Hunters e Vampiri non ci potrà mai essere nulla di buono. Mai “. Sussurra, mentendo persino a sé stesso e non volendo ammettere che, in verità Juliette ha ragione: è stato codardo e non ha lottato per la donna che amava e l’unico da incolpare è solamente sé stesso.

 

Per un momento, alla foresta oscura regna il più totale silenzio: la neve è macchiata dal sangue, mentre l’odore di esso inizia a spandersi in tutta l’area. Garry riapre gli occhi di lì a poco, sconcertato: era sicuro. Era sicuro che quel fendente lo avrebbe colpito ed ucciso: era praticamente immobilizzato, non sarebbe mai riuscito ad evitare di essere colpito. Eppure pensa, come mai è ancora vivo e vegeto? E soprattutto: di chi è il sangue a terra? “ Sono… sono vivo…? “. Chiede più a sé stesso, quasi in un sussurro. Colui che invece è stato ferito rimane un po' interdetto: non se l’aspettava. Credeva sarebbe riuscito a chiudere tutti i conti in sospeso con quel maledetto Hunter, ma così non è stato. D’altra parte c’è lei: Jeanne. Tiene ancora tra le mani la pistola antivampiro di Garry, seppur come prevedibile alcune ustioni stiano iniziando a far mostra di sé sulle mani perfette della Principessa che, per lo sforzo sta ancora ansimando pesantemente. Dominique invece la osserva in preda all’ira: tiene una mano sulla ferita alla spalla, che continua a sanguinare. Probabilmente il proiettile è ancora all’interno del suo corpo e gli fa provare un dolore indicibile.

 

“ Tu… “. Sibila solamente l’erede di Veronica ed Antoine, furioso. “ Tu! Razza di puttana, come osi?! Come osi colpire il tuo futuro marito con un’arma antivampiro?! “. Grida su tutte le furie, mentre lei tiene in mano l’arma pur sentendo male alle mani: non può certamente lasciarla a terra e permettere a Dominique di impossessarsene.

 

“ Non era questo l’accordo! “. Taglia corto la Principessa, per poi guardare Garry. “ Scappa! Vai via, ci penso io a tenerlo a bada! “. Quasi ordina mentre, fuori di sé il corvino infila un dito in quella ferita, estraendo il proiettile ed ignorando il dolore. Quel gesto, ovviamente disgusta Jeanne e lo stesso Garry mentre Dominique getta a terra il proiettile per poi ghignare sadicamente.

 

“ Te l’ho detto: il dolore e la sofferenza non mi toccano. Ci vuole ben altro per piegare Dominique Lunettes Hikari! “. Commenta solamente, per poi sentire la frase della fidanzata. “ E tu credi davvero che glielo lascerei fare?! “. Chiede: no. No, pensa: non permetterà mai a quell’Hunter di fuggire, non stavolta. Si volta di scatto verso il cacciatore, afferrando nuovamente la propria spada che in precedenza è finita a terra, poco distante da lui. “ Muori, bastardo! “. Grida alterato, ma a quelle parole Jeanne reagisce ancora una volta.

 

“ Non osare! “. Grida semplicemente la bionda, sparando un secondo colpo. Il fidanzato evita per un soffio di essere colpito, seppur la pallottola d’argento lo sfiori e ferisca di striscio. “ Non oserai fargli del male, non finché ci sarò io! Non finché sarò viva! “. Si infuria la sorellastra di Vanitas, pronta a fare tutto quanto è in suo potere per salvare l’uomo che ama. Furioso Dominique si volge verso la fidanzata, puntandole la spada.

 

“ Allora credo che ti serva una bella lezione, e dato che sarò tuo marito toccherà a me dartela, mon cherie “. Sibila, mentre nei suoi occhi passa una luce rossa.

 

“ Fatti sotto, bastardo “. Commenta a sua volta Jeanne, mentre senza alcuna esitazione lui la attacca con la sua spada. La donna riesce a schivare il colpo e questo, ovviamente fa alterare maggiormente il cugino.

 

“ Maledetta sgualdrina che non sei altro, prima o poi riuscirò a colpirti “. Commenta alterato il corvino, pur sentendo un forte dolore alla ferita inferta dal proiettile d’argento, sia quella più profonda che quella più superficiale hanno colpito il braccio sinistro e, in quelle condizioni gli è difficile impugnare la spada.

 

“ Jeanne! “. Fa ad un certo punto Garry: vorrebbe alzarsi, ma improvvisamente la sua vista si annebbia. “ Ma che cosa… che cosa mi succede? “. Chiede più a sé stesso il fratello di Ivy, continuando a vedere tutto offuscato e trovandosi costretto a sedersi nuovamente contro la corteccia dell’albero. “ Non… non riesco a respirare “. Mormora poi, portandosi una mano alla gola ed ansimando pesantemente: qualcosa non va, pensa. È da quando Dominique lo ha colpito e ferito con la sua spada che lui ha iniziato a sentirsi male. Da prima la cosa è stata lieve, quasi impercettibile ed imputabile alla stanchezza, tuttavia adesso si sta facendo più pesante ed insistente. “ Jeanne… “. Ripete semplicemente il ragazzo dalla chioma argento, temendo per l’incolumità della Principessa. La stessa Principessa che, pur di proteggerlo ha iniziato uno scontro con il fidanzato. Lui fa per colpirla con la propria spada, ma lei è più svelta e pone la pistola in difesa. Il metallo della lama si scontra con quello dell’altra arma e produce alcune scintille, mentre i due giungono viso a viso.

 

“ Oh piccola, non sapevo che fossi così brava a maneggiare le pistole “. Ghigna malignamente il figlio di Veronica, mentre lei non abbassa la guardia nemmeno per un secondo: sa bene che potrebbe esserle fatale, una minima distrazione potrebbe farle perdere la vita.

 

“ Non fare dell’ironia, che non mi pare il momento “. Commenta a sua volta la donna, alterata. Seppur a fatica riesce a reagire, dando uno spintone al cugino e facendolo così indietreggiare dandole così il tempo di afferrare il pugnale che porta sempre come difesa, nascosto sotto la gonna.

 

“ J… Jeanne… no… “. Mormora solamente Garry, facendo per intervenire. Tuttavia la sua vista si offusca sempre più, le gambe non lo reggono tanto che, non appena prova a rimettersi in piedi finisce rovinosamente a terra. “ Ma che… che mi succede…? “. Sibila solamente il marito di Mina, mentre Jeanne si accorge delle sue condizioni.

 

“ Oh no! Garry! “. Fa, ma questa distrazione le costa un pugno da parte di Dominique che, approfittando della sua distrazione riesce a colpirla e farla volare contro un albero. “ Lurido bastardo… “. Mormora solamente la bionda, portando una mano al labbro sanguinante. Ma sa anche di non aver tempo per rimanere lì a terra, ogni secondo è prezioso e, se non si alzerà subito il suo promesso sposo potrebbe approfittarne. La donna stringe forte l’elsa del pugnale, che per fortuna è riuscita a stringere a sufficienza per non farlo volare a terra, nell’altra mano ancora la pistola antivampiro.

 

“ Siete una vera noia, tutti e due… “. Sussurra solamente Dominique, mentre la ferita inferta da Garry e quella in seguito procurata da Jeanne iniziano a fargli davvero male: l’argento è un potente veleno anche per i purosangue, ovviamente non se lo toccano ma solo se vengono feriti con esso. Tuttavia il corvino cerca di nascondere che anche lui inizia a sentire dolore: deve farla finita, pensa. Deve chiudere i conti con quel cacciatore e dimostrare a Jeanne che non le conviene mettersi contro di lui, deve… il filo dei suoi pensieri viene interrotto. La donna approfitta della distrazione del cugino e, senza esitare lo colpisce nuovamente con il pugnale.

 

“ Ti faccio vedere io chi è la vera noia, maledetto! Questo è per aver attaccato Luca e la sua famiglia! “. Grida la Principessa, su tutte le furie. In seguito il suo colpo va a segno: riesce a colpire Dominique accanto al cuore, affondando il pugnale nel suo petto. Non è una ferita mortale, tuttavia riesce a farlo cadere in ginocchio e gridare di dolore.

 

“ Un pugnale d’argento! Come… come hai fatto?! “. Grida furioso, afferrando l’elsa per estrarre la lama ma, questa volta sentendo un intenso dolore e bruciore, così forte che, pensa, combattere di nuovo è letteralmente impossibile per lui.

 

“ Anche se sono un vampiro, non significa che non abbia le mie precauzioni: impugnato dall’elsa, il pugnale d’argento è innocuo. Solo, se viene affondato e ferisce un vampiro, beh… “. Non termina la frase, ma il proseguo è piuttosto evidente.

 

“ Maledetta sgualdrina, mi hai avvelenato…! “. Grida infuriato lui, mentre lei scuote il capo.

 

“ Oh no, anche se te lo saresti meritato io non sono un’assassina. A differenza tua e del tuo padrone “. Commenta acida la bionda, mentre malgrado il dolore lui trova la forza di continuare a parlare e sfoggiare un ghigno sadico.

 

“ Ah si, a proposito: sai, al nuovo Re non piacerà affatto, quando gli dirò che hai difeso questa feccia e che maneggi armi d’argento “. Ghigna, mentre Garry e Jeanne lo guardano shoccati.

 

“ Ma cosa dici, maledetto?! “. Fa infuriato il cacciatore, ansimando pesantemente e quasi del tutto privo di forza. “ Il solo re… è Vanitas! “. Commenta, mentre a quella frase il corvino lo osserva sprezzante, in seguito con un’espressione vittoriosa che mette in agitazione i due.

 

“ Vi suggerisco di fare le congratulazioni ad Ivy: sapete, sta per dare alla luce il prossimo erede al trono. Il figlio che ha legittimato Vincent come Re, dato che è il padre “. Ride maligno, mentre Garry fa per alzarsi malgrado le sue condizioni.

 

“ Cosa dici, canaglia?! “. Grida, cadendo nuovamente a terra e mentre il suo avversario mantiene quell’espressione vittoriosa.

 

“ Te l’ho detto: la futura Regina porta in grembo il figlio di Vincent, quindi a voi le conclusioni “. Commenta, per poi saltare su un albero seppur a fatica: in quello stato non può più combattere, rischierebbe di farsi ammazzare. “ Ritenetevi fortunati: per oggi non vi faccio a brandelli. Ma cara Jeanne, lo dico soprattutto a te: pagherete entrambi per quanto successo oggi. La pagherete molto cara “. Commenta, mentre la donna rimane un po' interdetta: ha capito che quelle minacce sono reali, ma in quel momento non ha il tempo di pensarci: un tonfo la fa bruscamente ritornare alla realtà. Garry sviene a terra, mentre dall’odore del suo sangue lei intuisce che nella lama della spada di Dominique era intriso un potente veleno.

 

“ Oh no! Garry, no! “. Grida la seconda Principessa di Veritas, precipitandosi dal solo ed unico uomo che abia mai amato: deve sbrigarsi, pensa. Deve salvarlo, ma essere soli in mezzo alla neve, mezzi congelati e feriti certo non aiuta!

 

Nel frattempo, nello stesso istante a Villa Veghner Ivy è nuovamente stesa a letto: non si sente molto bene. La nausea ha ripreso a farsi sentire, se possibile ancor più forte di prima. Spesso le gira la testa così forte da farla letteralmente cadere a terra o, nel peggiore dei casi svenire, alcuni odori le provocano fastidio e le forze, talvolta si esauriscono in un momento e senza apparente ragione. “ Mi dite cosa diavolo ha Ivy? “. Inizia a spazientirsi Lukas, che ovviamente ha deciso di non abbandonare la sua migliore amica seppur questo non vada esattamente a genio a Vanitas, che invece rimane a braccia incrociate appoggiato alla parete e lo guarda decisamente male.

 

“ E io cosa ne so? Abbiamo chiamato il dottore apposta, quindi ora smettila di camminare su e giù per il corridoio facendo domande stupide, mi innervosisci! “. fa, per poi calmarsi e fare un ghigno di sfida rivolto al biondo. “ Anzi, fa una cosa ancor più saggia: torna in camera tua, che alla mia promessa sposa ci penso io “. Si altera a sua volta il Re Bambino, mentre l’Hunter lo guarda altrettanto innervosito.

 

“ Ivy è la mia migliore amica, ci tengo a lei. Quindi, che ti vada a genio o meno non me ne andrò da qui, vampiro strambo che non sei altro “. Risponde per le rime il figlio di Hans ed Anna, mentre Kevin si frappone tra i due per poi prendere parola.

 

“ Ok, ora finitela! Tutti e due! “. Fa, sedando sul nascere eventuali battibecchi che, seppur di poco conto sarà bene evitare. “ Il medico sta visitando Ivy, siamo tutti in apprensione per lei e tutti ci teniamo, lo capisco! Ma non è il caso che voi due vi mettiate a battibeccare come due scolaretti, non giova a nessuno! Quindi, ora tranquillizzatevi ed aspettiamo notizie da Sharon “. Quasi ordina: infatti la sorella della matriarca è rimasta accanto ad Ivy, volendo dimostrare che le iniziali ostilità che poteva aver mostrato sono state superate e volendosi accertare del suo stato di salute.

 

“ Si… avete ragione voi, Kevin. La verità è che sono così preoccupato per Ivy… “. Sussurra ad un certo punto Vanitas, stupendo lo stesso Kevin: mai s sarebbe immaginato che, un giorno il Re Bambino sarebbe arrivato a dargli ragione. Comprendendo il suo stato d’animo, l’argento si avvicina per poi porgli una mano sulla spalla: in quel momento pensa, il corvino ha bisogno di una figura paterna, quella figura paterna che, per ovvi motivi non ha mai potuto avere accanto.

 

“ Lo comprendo, ma l’unica cosa che ci resta da fare è attendere “. Sussurra l’argento, tenendo una mano sulla spalla del giovane Re e rimanendo in attesa. Un’attesa che, per fortuna non è molto prolungata: il medico esce dalla stanza di Ivy, mentre Kevin, Vanitas e Lukas si volgono di scatto verso di lui. “ Dottore! “. Fa semplicemente il capofamiglia degli Knight, per poi proseguire con quella che, sicuramente è la domanda che tutti vorrebbero fare. “ Cos’ha mia nipote? “. Chiede, mentre l’uomo osserva tutti e tre. Solo in seguito si avvicina a Vanitas, posandogli una mano sulla spalla mentre lui non sembra comprendere il senso del suo gesto.

 

“ Dottor, ma cosa…? “. Mormora solamente, mentre su viso dell’altro si forma un sorriso smagliante.


“ Il male della vostra fidanzata si curerà in circa nove mesi “. Sentenzia, mentre a Vanitas passano già in testa le più brutte malattie ed inizia ad ansimare pesantemente, credendo di poter avere un vero e proprio attacco di panico. “ Oh no! Non temete, non è un brutto male: la Principessa è incinta. Aspetta un bambino “. Sentenzia, mentre a quelle parole tutti e tre i presenti rimangono allibiti, bianchi in viso.

 

“ I.. incinta? “. Chiede sconvolto Vanitas, ansimando pesantemente: quel bambino potrebbe essere di Vincent come suo! “ Dottore… “. Sussurra solamente, per poi osservare seriamente l’uomo. In seguito scuote il capo. “ … posso andare da lei? “. Chiede, mentre l’uomo annuisce.

 

“ Oh si, certo: potete andare, con lei c’è Lady Veghner “. Fa, mentre il corvino si dirige lentamente verso la stanza di Ivy.

 

Altrove, in un altro regno un dottore ha appena finito di visitare una bella giovane dalla chioma rosa. “ Allora? “. Chiede semplicemente la giovane, in trepidante attesa di sapere il responso. L’uomo sistema i propri occhiali per poi, finalmente decidersi a guardare verso una direzione ben precisa: un paio di occhi color oceano lo stanno scrutando da un pezzo, a dire il vero è da quando la visita ha avuto inizio che non fa altro che fissare il più anziano il quale, di lì a poco prende parola.

 

“ Congratulazioni, maestà “. Sentenzia, mentre lo sguardo della donna si fa sempre più stupefatto. “ Il Clan della Luna Rossa avrà presto un erede: la regina è incinta “. Sentenzia. Il viso del futuro padre non trasmette la minima emozione, solo un ghigno compiaciuto sembra comparire di lì a poco. “ State bene? “. Chiede poi l’anziano, notando la strana reazione di colui che è il Re di quel regno in cui, questa notte la Luna Rossa brilla come m ai prima d’ora.

 

“ Oh, dottore… “. Sussurra semplicemente il corvino, avvicinandosi di qualche passo e ponendo una mano sulla spalla del medico. “ Non potevate darmi una notizia migliore “. Mantiene il proprio ghigno, mentre quel tocco bollente manda i brividi lungo tutto il corpo del medico: i brividi dati dal terrore che, ogni volta che incontra quell’uomo non può fare a meno di provare.

 

“ Ace… “. Sussurra invece la giovane dalla chioma rosa, mentre colui che si rivela essere suo marito le si avvicina per poi prenderle la mano.

 

“ Grazie, mia regina: tu non immagini quanto sia importante per me, sentire questa notizia “. Sentenzia anche se, deve ammettere, la Regina Alexis non interpreta quelle parole come contentezza per la scoperta della gravidanza, bensì per ben altro.

 

“ Non puoi smettere di pensarci, per un solo momento? Abbiamo appena scoperto che diventeremo genitori… “. Mormora la rosa, ma lui la interrompe prima che possa terminare la frase.

 

“ Ma tesoro, io sono felice per questa gravidanza “. Sentenzia il corvino, mentre lei lo osserva non troppo convinta. “ E non solo perché la mia regina sta per darmi un erede, ma anche perché questo figlio sarà la chiave di volta per la rovina del Clan della Luna Blu “. Ghigna, per poi lasciarsi andare ad una risata che, a dire il vero inquieta anche la stessa Regina.

 

“ Quindi, per te la vendetta viene prima della gioia di scoprire di diventare padre? Questo è stato il tuo primo pensiero, non appena il medico ci ha dato la notizia? “. Sussurra amareggiata la rosa, mentre lui si volta verso di lei per qualche istante. Sospira pesantemente, per poi sedersi sul letto accanto alla moglie e prendendola tra le braccia, con fare quasi protettivo.

 

“ Sorellina, non devi essere amareggiata “. Sentenzia, rivelando che oltre ad essere sua moglie Alexis Baskerville è anche sua sorella minore. “ Sai che ti amo, amo anche questo bambino. Come puoi dubitare? “. Le accarezza il viso quasi con dolcezza, mentre i loro sguardi si incontrano di lì a poco. “ Ma sai anche cosa ci abbiano fatto quei maledetti e che devono pagare per questo. Solo così, solo dopo che avremo pareggiato i conti con gli Hikari potremo offrire a nostro figlio il regno pacifico che tanto desideri… che tanto desideriamo “. Si corregge ricordando un passato che, almeno per il momento solo lui conosce.



Salve miei fans, come state? Eccomi qui con un nuovo capitolo! Abbiamo assistito ad un lungo flashback, in cui finalmente si spiega come mai Kevin Knight avesse rfiutato di aiutare la sorella ed il cognato, e come mai d'altro canto abbia sempre protetto Garry ed Ivy. Intanto lo scontro tra Garry, Dominique e Jeanne si è concluso: il cacciatore è stato avvelenato, riuscirà la princiepssa a salvarlo? Nel frattempo, sia Alexis Baskerville che Ivy ricevono la medesima notizia: entrambe sono incinte. Sarà una coincidenza che la Regina del Clan della Luna Rossa e quella del Clan della Luna Blu attendano un erede nello stesso momento? Seguitemi e lo saprete!
   
 
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