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Autore: EragonForever    20/10/2021    2 recensioni
Prima fanfiction sul magico mondo di ERAGON di cui sono grandissima fan! Sono passati 150 anni dalla sconfitta del tiranno Galbatorix e Alagaësia gode finalmente della pace meritata. Ma una nuova minaccia è all'orizzonte, una minaccia che rischia di portare all'estinzione l'intero Ordine dei Cavalieri dei Draghi. Solo Shana, una giovane guerriera dalle origini misteriose può fermarla. Ci riuscirà? Lo scoprirete tra queste righe!
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arya, Eragon, Nuovo Personaggio, Saphira | Coppie: Eragon/Arya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6: La Prima Battaglia

Il giorno seguente si svegliarono di buon'ora e, dopo essersi lavati a turno nel Lago di Leona e indossato vestiti puliti, fecero colazione. Quella mattina avrebbero ottenuto le loro uova e non stavano più nella pelle.

Per la cerimonia era stata allestita la piazza centrale del campo, dove erano stati messi cinque piedistalli per posarvi le uova. C'era anche qualche festone. Tutto era pronto, quindi i ragazzi vennero mandati a chiamare e, quando arrivarono, poterono vedere i Cavalieri disposti a due file affiancati dai loro draghi. Rimasero come sempre incantati di fronte a quelle magnifiche creature, immaginandosi poi i loro cuccioli una volta cresciuti.

Vennero poi annunciati e le trombe suonarono, mentre con aria solenne raggiungevano il centro della piazzetta. Quando le trombe finirono di suonare, il generale di quel campo, un uomo ben piazzato vestito della sua armatura dorata, prese parola.

“Che vengano portate le uova.”, annunciò con voce solenne.

Poco dopo aver dato l'ordine arrivò un giovane che stava portando il carretto con il prezioso contenuto. A guardarlo doveva avere si e no due anni in più di loro. Aveva una bella carnagione ambrata, iridi limpide color del cielo primaverile e una chioma sbarazzina riccioluta castano chiaro con alcune ciocche ramate. Sotto la casacca di pelle si poteva vedere un fisico robusto e slanciato. Sorrise amichevolmente quando li vide.

“Onore a voi Cavalieri, io sono Bedwire e ho avuto l'incarico di portare qui le vostre uova. Ora le poserò sui cinque piedistalli e quando sarete chiamati verrete a prenderle.”, spiegò.

Il gruppo annuì, quindi attesero che procedesse nel mettere le uova sui suddetti piedistalli. Poterono vedere che ciascuno aveva una forma ovale, simile a un grosso sasso colorato e alla luce del sole emanavano riflessi brillanti, come gemme preziose. Dopo che furono tutti disposti giunse il momento della chiamata e i loro cuori batterono a mille.

Il primo fu Khalaar, poi Nereis, Eireen, Eamyr e infine Shana, poi, quando tutti e cinque ebbero le loro uova i presenti applaudirono. Nel mentre esse iniziarono a muoversi, segno che stavano per schiudersi, quindi ci fu di nuovo silenzio e i ragazzi si sedettero, posando il proprio uovo di fronte a loro. Fu un attimo. Si schiusero all'unisono sotto gli sguardi stupiti, rivelando i cuccioli ivi contenuti. I loro cuori batterono più forte mentre si scambiavano i primi sguardi, ognuno era del colore del proprio uovo, oltre che adorabile.

Quello di Khalaar sfoggiava squame nere come l'inchiostro, mentre gli occhi erano uno giallo e uno viola. Il corpicino era massiccio e possente pur essendo appena nato.

La draghetta di Nereis aveva invece le squame azzurro scuro con riflessi di lapislazzuli, le iridi erano di un limpido acquamarina, mentre il corpo era minuto.

La cucciola di Eireen era di un bel manto color ametista con chiazze argentate e iridi del medesimo colore. Il corpo era aggraziato e agile.

Quello di Eamyr aveva il manto di un bellissimo verde brillante, con le ali e le corna, così come il ventre, che tendevano al giallo. Gli occhi invece erano di un intenso color cioccolato. Rispetto a quello di Khalaar era più agile e aggraziato.

L'ultimo, quello di Shana, sfoggiava squame di un bel rosso fuoco con dei riflessi dorati sul ventre, le corna e le piccole ali. Le sue iridi erano due pozze d'oro liquido. Il corpo invece, anche se come gli altri era appena nato, si poteva già vedere robusto e scattante.

Li guardarono con occhi lucidi e Eireen la prese addirittura in braccio da quanto fosse emozionata, seguita poi dagli altri. Persino Eamyr era emozionato all'idea di tenerlo in braccio da quanto fosse adorabile.

Fu l'istinto a determinare il prossimo avvenimento: i draghetti, con le testine, toccarono i loro palmi all'unisono, generando un lieve bagliore. Fu un attimo. Improvvisamente si sentirono come attraversati da una scarica elettrica, che li travolse come una tempesta, poterono percepire quell'energia scorrere nelle loro vene come un fiume in piena e un caldo tepore li avvolse.

Il tutto durò circa pochi secondi, ma furono più che sufficienti, poiché, quando ritrassero le mani, sui palmi vi era impresso il Gedwey Ignasia, il marchio dei Cavalieri dei Draghi, a forma di spirale. Li guardarono con sguardo compiaciuto, ma in cuor loro sapevano che non erano ancora ufficialmente Cavalieri, avevano ancora l'addestramento pratico da iniziare, ma per ora si permisero di godersi i loro draghetti appena nati. Tuttavia però tale momento ebbe breve durata, poiché sopraggiunse una sentinella dall'aria alquanto allarmata che attirò l'attenzione dei presenti.

“Che succede?”, chiese il generale.

“Stanno per attaccarci!”, esclamò la sentinella senza esitazione.

Nel sentire ciò il generale non perse un attimo e iniziò subito ad organizzare i suoi uomini per la battaglia imminente. I neo Cavalieri, senza avere il tempo di capire quello che stava succedendo, si ritrovarono sommersi dal fermento, ma fortunatamente, dopo che ebbe organizzato le truppe, il generale tornò da loro.

“Perdonatemi se vi ho fatto attendere, ma come immagino sappiate, la situazione non è affatto delle migliori.”, esordì.

“Si, mio padre ci aveva informato.”, rispose Shana.

“Molto bene, quindi possiamo contare sul vostro aiuto? So che sarebbe azzardato per voi, ma qualche mano in più non guasterebbe, sempre se volete”

A quella proposta i cinque ragazzi rimasero alquanto perplessi, dato che non si sarebbero aspettati di entrare in azione così presto. Ma come neo Cavalieri non potevano sottrarsi al loro dovere proprio ora, quindi annuirono.

“Saremo dei vostri.”, disse Khalaar.

Il generale annuì a sua volta.

“Eccellente” esordì, per poi dare istruzioni “Portate i cuccioli nella mia tenda, lì saranno al sicuro sorvegliati da Eltanin, il mio drago. Poi seguite Bedwire che vi darà delle armi e delle armature provvisorie”

Il gruppo annuì, per poi fare come ordinato e, dopo aver messo in custodia i cuccioli, assieme a Bedwire, andarono in armeria, dove il ragazzo li rifornì. Come armi Shana e Khalaar scelsero delle spade, mentre Eireen, Nereis e Eamyr degli archi più una spada per necessità. Infine diede loro le armature, che consistevano in una cotta di maglia, una casacca di cuoio, bracciali, gambali, pettorali, spalliere ed elmo, di fattura non molto pregiata, ma almeno sarebbero stati protetti.

Quando furono pronti, assieme all'esercito, andarono verso il campo di battaglia, dove il nemico stava arrivando. Fortunatamente, nonostante l'attacco improvviso, il generale era comunque riuscito a fare un'organizzazione adeguata, facendo portare le catapulte. Di conseguenza l'esercito aveva raggiunto le proprie postazioni e, poco più tardi il nemico arrivò. Per loro fortuna non disponeva di Cavalieri, e il numero era minore, non più di 1000 uomini. A differenza loro non era provvisto di vere e proprie armature di protezione, ma in ogni caso non erano da sottovalutare.

Non appena fu suonato il corno la battaglia ebbe inizio, entrando quasi subito nel vivo. Gli avversari, anche se meno protetti, seppero comunque il fatto loro e in poco tempo si scatenò l'inferno, tra urla straziate, carne bruciata per via del fuoco dei draghi e soprattutto l'odore acre del sangue che iniziò a impregnare il terreno con il suo colore vermiglio.

I cinque ragazzi quindi si ritrovarono ben presto sommersi dalla crudeltà della guerra, i polmoni in fiamme e gli sguardi ammutoliti di fronte a quel massacro. Shana lo era più di tutti, poiché in tutta la sua vita non si sarebbe mai aspettata di ritrovarsi in mezzo a un inferno del genere. L'odore del sangue era talmente forte che per poco non stettero male. Il terrore aveva pure attanagliato le loro viscere e, bloccati, non sapevano cosa fare.

Bedwire invece si trovava perfettamente al suo agio, come se in mezzo a quel campo ci fosse cresciuto. Mulinava la spada con sicurezza e abilità, abbattendo i nemici con una tranquillità innaturale. Aveva si due anni più di loro, ma sembrava che fosse nato per combattere.

A differenza sua loro non avevano neanche la metà della sua esperienza … certo, qualche dimestichezza ce l'avevano essendosi comunque addestrati, anche se c'era da dire che dovevano ancora iniziare la parte pratica. Tuttavia però non furono molto d'aiuto, anche se cercarono comunque di dare il loro supporto meglio che poterono.

Attorno c'era solo l'inferno e il ruggito dei draghi faceva tremare la terra, mentre le loro fiamme si abbattevano sul nemico senza tregua. Nessuno dei due eserciti era intenzionato a desistere e la battaglia si prolungò ad oltranza, durante la quale ci furono ingenti perdite da ambo le parti, anche se alla fine il nemico ne uscì sconfitto. Shana e i suoi amici ne uscirono a dir poco stravolti e con sguardi letteralmente terrorizzati … ma almeno erano ancora tutti vivi.


 

Un ruggito agghiacciante fece tremare la terra di Vroengard, seguito da molti altri, si e no almeno sette elementi, che con le loro sagome scure coprirono la luna di Durù Areaba. Subito si scatenò il panico, mentre i loro padroni ordinarono di attaccare e da quelle fauci vennero vomitate lingue di fuoco, che in poco tempo trasformarono la cittadina in un vero inferno.

Dall'accademia i Cavalieri, incluso il Direttore, si alzarono in volo per contrattaccare, dando inizio a una feroce battaglia aerea. Tuttavia però tale tentativo fu vano, poiché il nemico si dimostrò decisamente più superiore. Eryphas e Adeel furono i primi a cadere e di conseguenza caddero anche gli altri. Il Direttore però prima di morire riuscì a fare una domanda a uno di loro, il cui drago era dorato, ma tendente al castano sul ventre e le ali, mentre il corpo robusto e imponente torreggiava su di lui e il suo drago.

“Chi … chi siete?”

Il Cavaliere, vestito di un'armatura color tramonto, lo guardò con le sue iridi di un verde erba brillante con pagliuzze dorate, tuttavia glaciali.

“Noi siamo i Rinnegati e spazzeremo via tutti i Cavalieri dalla storia di Alagaësia ”

E con quelle parole gli diede il colpo di grazia, per poi continuare la devastazione. Ben presto Durù Areaba si trasformò in una distesa di cadaveri e macerie, mentre l'odore acre del sangue impregnava l'aria. Grida straziate si levarono al cielo, grida di donne e bambini massacrati senza alcuna pietà.

La carneficina durò per un tempo indeterminato e infine, quando lo sterminio fu completato, i Rinnegati sparirono nell'ombra, così come furono apparsi.


 


 


 

Angolo dell'Autrice

Salve popolo di EFP! Eccomi qui con un giorno di ritardo con il nuovo capitolo della mia fanfiction!

E i cuccioli sono nati! Che ve ne pare? Non son adorabili? Ovviamente non sono andata molto sui dettagli essendo appena nati.

Ebbene si, i nostri eroi si sono trovati in mezzo alla loro prima battaglia fortunatamente vinta nonostante tutto, ma cosa più preoccupante … la comparsa di nuovi nemici. Perché hanno attaccato Durù Areaba?

Lo scoprirete nei prossimi capitoli!

Detto ciò ringrazio come sempre Franky93 e alla prossima!

Saluti la vostra EragonForever!

   
 
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