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Autore: EragonForever    20/10/2021    2 recensioni
Prima fanfiction sul magico mondo di ERAGON di cui sono grandissima fan! Sono passati 150 anni dalla sconfitta del tiranno Galbatorix e Alagaësia gode finalmente della pace meritata. Ma una nuova minaccia è all'orizzonte, una minaccia che rischia di portare all'estinzione l'intero Ordine dei Cavalieri dei Draghi. Solo Shana, una giovane guerriera dalle origini misteriose può fermarla. Ci riuscirà? Lo scoprirete tra queste righe!
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arya, Eragon, Nuovo Personaggio, Saphira | Coppie: Eragon/Arya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8: Il Consiglio

La sala che si presentò loro davanti poteva essere la più grande che avessero mai visto. Era di un bianco quasi abbacinante con sfumature verd'acqua e dalle finestre da entrambi i lati entravano i raggi del sole. Le colonne erano tra una finestra e l'altra. Al soffitto stavano appesi preziosi lampadari creati con la magia, mentre invece il complesso era dipinto con un grandissimo fairth, raffigurante lo stemma della capitale, ossia l'Albero della Vita.

In fondo alla sala si stagliavano i membri del Consiglio, formato da tutti i maggiori funzionari degli Umani, Elfi, Nani ed Urgali. In cima, su una scalinata di quattro gradini, stava Arya, elegantissima in un prezioso abito di un bel verde selva con maniche larghe a campana e il corpetto a V, impreziosito da passamanerie dorate sulla scollatura, il fondo manica e il fondo gonna. Scendeva leggermente sulle spalle, lasciando visibile la pelle nivea semplicemente perfetta. I lunghi capelli corvini ricadevano fluidi lungo i fianchi sinuosi e dietro la schiena, impreziositi da uno splendido diadema, mentre attorno al collo portava una collana di madreperla. Le sue iridi di smeraldo emanavano tutta la sua autorità di sovrana di Ellesmèra. Al suo fianco stava Fìrnen, il suo drago, che guardò i nuovi arrivati con sguardo curioso.

Accanto a lei stava lo stesso Eragon e bastò la sua presenza a farli sentire a disagio. In fondo era pur sempre l'eroe di Alagaësia . Tuttavia però le sue ridenti iridi color nocciola emanavano sicurezza. I capelli castani, anche se pettinati, lasciavano sfuggire qualche ciuffo ribelle. Ai lati del volto si intravedevano le sue orecchie a punta. Vestiva di un'elegante casacca di pelle stretta in vita da una cintura, i pantaloni, di una tinta verde scuro, lasciavano individuare un corpo scattante visti i muscoli sviluppati delle gambe. Da sotto il ginocchio partivano degli stivali di cuoio e al fianco portava il fodero di Brisingr, la sua spada. Era affiancato da Saphira, la sua compagna di mille avventure e il solo vederla lasciò i neo Cavalieri senza fiato: era bellissima e le sue squame di lapislazzuli lanciavano qualche lieve bagliore.

Affianco a Eragon stava invece Murtagh, vestito come il fratellastro, e, con le iridi di ossidiana, squadrò i novizi con sguardo interrogativo, specialmente i loro cuccioli. I capelli corvini gli incorniciavano il volto spigoloso. La sua figura invece emanava un certo timore oltre che tristezza, ma anche fierezza. Anche lui aveva Za'roc al fianco. Dietro stava Castigo, il suo drago cremisi, e il solo guardarlo mise una certa paura ai novizi, persino ai loro cuccioli, dato il suo aspetto minaccioso.

Alla sinistra di Arya stavano poi altri due uomini, uno dei due affiancato da un drago, e un Nano.

Il primo era circa sulla 30ina d'anni e, sotto l'armatura di pregiata fattura, si vedeva un fisico agile e slanciato. La carnagione era color onice, mentre gli occhi di due colori diversi, uno blu come il mare e l'altro verde come le foreste. I capelli lisci color inchiostro stavano comodamente raccolti in una coda di cavallo. Al fianco aveva un'elegante fodero dove stava la sua spada.

Il secondo invece aveva un fisico massiccio e muscoloso, mentre la carnagione era pallida, ricoperta da un fitto intreccio di cicatrici biancastre. Il cranio era completamente calvo, coperto da un intrico di tatuaggi color pece. Ai lati aveva delle corna d'ariete. Ciò che colpiva la sua figura, oltre all'armatura e all'ascia da guerra infoderata dietro la schiena, erano le iridi color ghiaccio, come quelli della sua dragonessa. Quest'ultima invece aveva le squame bianco latte, mentre la corporatura era slanciata e agile.

Il Nano invece, per essere basso di statura, aveva comunque una corporatura ben piazzata, coperta da una regale armatura. La barba bruna leggermente brizzolata era ben curata, con qualche treccina decorativa e le iridi castane trasmettevano solennità. Dietro la schiena portava il suo martello da guerra e sul pettorale riluceva lo stemma del suo popolo e del clan a cui apparteneva.

I neo Cavalieri li guardarono con timore, segno che erano abbastanza in soggezione di fronte a tali autorità. Il silenzio era alquanto surreale e nessuno osò proferire parola, finché non fu Arya a interromperlo.

“Il Consiglio vi da il benvenuto Cavalieri, è un'onore per noi avervi qui.”, esordì.

“L'onore è nostro Vostra Maestà.”, rispose il generale.

La donna sorrise leggermente per poi riprendere.

“Prima di iniziare è giusto fare le dovute presentazioni” esordì, facendo una pausa per poi riprendere “Per chi di voi novizi non mi conosce sono Arya, regina di Ellesmèra e lui è Fìrnen, il mio drago.”, disse infine.

“Io sono Lucien, sovrano dei Varden.”, disse il moro.

L'Urgali d'altro canto sbuffò, dato che voleva andare dritto al sodo, ma uno sguardo di Arya lo fece desistere, quindi fu costretto a fare altrettanto.

“Makdhoor, Re degli Urgali e lei è Jakhnaera.”, disse infine, indicando la sua dragonessa.

“Io invece sono Orik, sovrano dei Nani”

I novizi si presentarono a loro volta, mentre per Eragon e Murtagh non ce ne fu bisogno e, dopo di ciò, si diede inizio al Consiglio.

“Dunque, come forse sapete, ho deciso questa riunione per decidere sul da farsi. So di quello che è successo a Vroengard e mi rincresce molto, è stato un fatto molto grave. È ormai chiaro che il Surda ci ha dichiarato guerra e il Primo Ministro vada fermato prima che accada il peggio. Quindi è necessario dare tutto il per tutto.”, concluse.

“E in che modo Vostra Maestà.”, chiese il generale.

In risposta la sovrana sospirò, per poi continuare.

“Sarà necessario prepararsi il prima possibile, perciò tutti i Cavalieri, novizi e non, verranno trasferiti a Ellesmèra, in modo che i primi possano iniziare il loro addestramento pratico affinché siano pronti per ogni evenienza.”, annunciò.

Nel sentire ciò i neo Cavalieri non poterono che spalancare gli occhi, alquanto increduli, dato che nessuno di loro si sentiva minimamente pronto per iniziare la seconda parte, specialmente Shana. Non si era ancora completamente ripresa, ne dalla battaglia ne dal dolore per la perdita della sua casa e di suo padre. Come minimo si sarebbe aspettata più tempo, almeno per dare una degna sepoltura agli abitanti. Tuttavia però Arya se ne accorse e li guardò uno a uno.

“Vedo turbamento nei vostri animi, siete per caso preoccupati?”, domandò.

Il gruppo a quella domanda sussultò, colto alla sprovvista, non sapendo cosa rispondere. Poi però fu proprio Shana a farsi avanti.

“Se permettete Vostra Maestà avrei qualcosa da dire.”, esordì.

Arya in risposta annuì.

“Hai il mio permesso”

Al suo consenso la ragazza annuì e, dopo un profondo respiro, parlò.

“Ecco, a parer mio e dei miei compagni la vostra decisione mi sembra un po' troppo affrettata. Insomma … credo che ci servirebbe più tempo, non ci sentiamo ancora pronti per affrontare l'addestramento pratico. La mia casa e il mio popolo sono stati letteralmente cancellati e vorrei almeno che mi fosse concessa la possibilità di dare loro e a mio padre una degna sepoltura.”, disse infine.

A quella richiesta la sovrana degli Elfi sospirò.

“Comprendo ciò che provi giovane Shana, come capisco la vostra esigenza di avere tempo per metabolizzare la cosa” esordì per poi fare una pausa e riprendere “Ma purtroppo non è possibile, e con una guerra alle porte è necessario che siate pronti”

“Ma … ci sono altri Cavalieri ben addestrati su cui potrete contare …”, provò a intervenire Khalaar, guadagnandosi un'occhiataccia da Fìrnen.

“Ogni Cavaliere è necessario e voi non sarete da meno” ribatté Arya, autoritaria, continuando subito dopo “Partirete per Ellesmèra fra due giorni, noi vi aspetteremo la. Potete andare adesso”

A quel punto i neo Cavalieri non poterono fare altro che rassegnarsi, poiché sarebbe stato inutile protestare ulteriormente, così, dopo un leggero inchino, si congedarono con l'amaro in bocca e i cuccioli tra le loro braccia.

La decisione era stata presa e ormai non avrebbero più potuto opporsi.


 


 

Angolo dell'Autrice

Salve popolo di EFP! Eccomi qui con il nuovo capitolo di questa fantastica fanfiction!

Ebbene si … la situazione non è delle migliori dopo il fatto successo a Vroengard e Arya alla fine ha preso la sua decisione.

Ovviamente qualche protesta era necessaria … insomma, non li posso biasimare.

Riguardo alle descrizioni di Murtagh e Orik per il primo mi sono basata sul film e per il secondo sono andata sull'inventiva dato che non mi ricordo il suo aspetto.

Detto ciò ringrazio come sempre Franky93 per le sue recensioni!

Alla prossima!

Saluti la vostra EragonForever!

   
 
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