"Litigato poi... Sembra che a lui non interessi, fa sempre il dolce appena alzo la voce, non mi dà modo di replicare nel giusto modo.

Davvero Kongpob che cosa sei esattamente?!" Sbuffò e si sentì però una frana, perché in realtà quella volta la colpa era proprio sua.

Gli dava fastidio decidere lui, il loro appuntamento, non perché non volesse averlo ma perché non era mai il piccolo a decidere.

Kongpob disse soltanto una cosa come "mi va bene ovunque, basta che sono con P'Arthit" ed il grande si sarebbe sciolto se non fosse davvero scocciato da quell'atteggiamento.

Ma il problema avvenne quando disse quelle parole orribili ad alta voce, al piccolo.

"Davvero P'Arthit pensa questo di me? Perché dovresti stare con una persona senza carattere?" Chiese Kongpob davvero deluso ed Arthit capì di averlo ferito ma non riuscì a chiedere scusa.

Il piccolo allora si alzò e notò come ancora aspettò.

Sospirò e lo salutò in modo troppo formale.

Il problema fu proprio quello.

Kongpob rispondeva ai suoi messaggi, pochi, ma lo faceva, troppo formale.

L'unica cosa che scriveva per primo era il buongiorno e la buonanotte, ma anche quelli non risultavano veri all'occhio del grande.

Quando finalmente riuscì ad incontrarlo lo bloccò, doveva chiedergli scusa.

Lo fece, era tutta colpa sua, Kongpob però gli sorrise ancora triste e lui non sapeva che fare.

"P'Arthit se c'è qualcosa che voglio fare la faccio.

Non ho niente di eclatante da voler fare, quindi mi basta stare con P'Arthit, tutto qui, sono stato cresciuto così, non so cosa mi stai chiedendo, vuoi che ti urli contro?" Chiese il piccolo cercando di capire il suo ragazzo ed Arthit arrossì.

"Certo che no! Come ti salta in mente?!" Replicò lui e vide il sorriso vero del piccolo finalmente.

"Beh se a P'Arthit piacciono questi giochetti, cercherò di soddisfarlo." Commentò davvero serio e l'altro lo sgridò subito.

"P'Arthit devo andare a lezione, vorrei che ci pensassi però, al nostro rapporto." Il grande annuì e si sentì in colpa.

Sospirò, come faceva a spiegare quello che provava? 

Entrò nel bar della sua università, un bel pinkmilk l'avrebbe aiutato.

Rimase qualche minuto lì dentro finché non sentì una canzone.

"Ecco!" Parlò a voce alta ed arrossì sentendosi osservato.

Ora sapeva cosa fare.

 

Arthit 16:30

True love- Pink e Lily Allen

 

Kongpob 16:40

Perché?

 

Arthit 16:41

È la mia risposta. Ascolta la canzone.

 

Kogpob allora lo fece, cercò la traduzione, conosceva bene o male quella canzone.

Sorrise e mandò un messaggio.

 

Kongpob 16:45

Che pezzo?

 

Arthit 16:45

Tutto, ma principalmente questa parte.