MIKASA
Alla
fine della lunga giornata di addestramento,
Mikasa si era malamente lanciata sul materasso dopo essersi arrampicata
sulla
parte di sopra del letto a castello: per quanto la doccia
l’avesse rilassata
non si reggeva più in piedi e il suo unico desiderio al
momento era quello di
dormire per due giorni di fila.
Si
trovava all’inizio della seconda settimana di
addestramento militare e per quanto fosse incredibilmente faticoso si
sentiva
appagata. Aveva sempre inseguito il suo sogno di difendere proprio
paese e ora
finalmente ne aveva la possibilità. L'addestramento era
strutturato in modo che
ogni week-end le reclute potessero andare a casa il sabato mattino
tornando la
domenica sera.
Il
giorno successivo, come da programma suo fratello
Levi, ufficialmente entrato nell'esercito da un anno, si sarebbe fatto
trovare
alle 8:00 davanti la caserma. L’intenzione era poi di andare
a cena fuori nel
ristorante preferito della corvina: il "Wall Maria" chiamato
così in
onore dell'avamposto militare che c'era al posto del locale attuale,
era poco
più di un cumolo di macerie visto quanto tempo fosse passato
dall'ultima volta
in cui Paradis era entrata in guerra con qualcuno, ma era stato
brillantemente
ricostruito e ampliato, inoltre, trovandosi sulla cima di una collina
forniva
davvero un vista mozzafiato su Trost.
Mikasa
prese in mano il telefono per controllare i
messaggi: come al solito rispose all'augurio della buona notte da parte
del
fratello; poi diede un occhiata al gruppo whatsapp che condivideva con
i suoi
amici: si stavano organizzando per l'appuntamento del giorno
successivo: dopo
cena al "Wings of freedom", il loro pub di fiducia.
Jean,
era il migliore amico di Mika sin da quando si
erano trovati nello stesso banco in prima superiore e, dopo essere
sopravvissuti al primo anno di liceo scientifico erano diventati
praticamente
inseparabili. Si ricorda ancora quando aveva aiutato il biondo a creare
la
situazione ideale per chiedere a Marco di uscire, fortunatamente era
andata
alla grande considerando che stavano ancora insieme.
Era
sovrappensiero quando notò che i due piccioncini
avevano appena chiesto se fosse un problema che all'uscita si fossero
unite
delle persone conosciute in facoltà.
Nel
frattempo Sasha e Connie si lamentavano
dell'università da loro scelta... si erano iscritti al DAMS
per non fare un
cazzo e rimediare canne facilmente, eppure lo stereotipo che avevano
inseguito
era soltanto una leggenda metropolitana e non sembravano accettarlo.
Dopo essersi
fatta qualche risata rispose che non c'è alcun problema se
qualcuno si fosse
unito, anche se era ben consapevole che lo avrebbe ignorato tutta la
sera:
aveva sempre avuto problemi a relazionarsi con le persone che non
conosceva.
La
corvina sentì il materasso sobbalzare, dedusse che
Annie si era buttata sul letto di sotto con la solita calma e
compostezza
tipica di un elefante in una cristalleria. La ragazza spesso si
domandava se la
bionda prendesse la rincorsa 11km prima per saltare sul letto e fare
tutto quel
baccano.
“Annie,
Volevi farmi volare per terra?”
“Figurati,
se ti avessi voluta atterrare davvero
saresti già con il tuo culo sul pavimento”
“Davvero?
Eppure non mi sembra che oggi tu ci sia
riuscita durante l'allenamento”
“Abbassa
la cresta, nemmeno tu ci sei riuscita”
“Solo
perché l'istruttore Shadis ci ha interrotte, ma
credo che avremo altre occasioni”
“Puoi
scommetterci Mika!”
“Insomma…
Come procede la lettura del libro?”
“Mi
mancano una cinquantina di pagine, ma sta sera
sono troppo stanca per poter leggere, tanto domani torno a casa, ne
approfitterò per finirlo e fare un salto in libreria a
prenderne un altro, tu
che farai durante la libera uscita?”
“Mi
vedrò con i miei amici e passerò un po' di tempo
con mio fratello, come la settimana scorsa. Sai una sera potresti
uscire con
noi se ti va...”
“Volentieri!
Ma questa settimana ho promesso che sarei
andata con mio padre nella nostra casa di montagna a Shiganshina, ma la
prossima settimana ci sono sicuramente.”
“Allora
ci conto”
Annie
è stata la persona l’unica persona in caserma
con cui Mika avesse legato davvero: certo, il fatto che condividano un
letto a
castello aveva aiutato, ma principalmente le aveva unite il fatto che
nessuna
delle due riusciva ad aprirsi con gli sconosciuti, quindi inizialmente
stavano
sempre ciascuna per conto proprio.
La
svolta avvenne quando trovarono a combattere l'una
contro l'altra durante gli allenamenti, da allora erano diventate
inseparabili.
Mentre
la ragazza dagli occhi grigi era persa nei suoi
pensieri riuscì giusto a ricambiare l'augurio della buona
notte della bionda
prima di addormentarsi esausta.
...
“Allora
Levi, come te la passi a casa senza di me?”
“Intendi
da quando dopo che ho pulito non passi tu 30
secondi dopo a imbrattare tutto? Direi una favola!”
Mikasa
fece una finta faccia offesa che il fratello
vide con la coda dell'occhio mentre era intento a guidare la macchina,
direzione casa, gli scappò un sorriso e disse che scherzava
mentre
affettuosamente le scompigliava i capelli.
“Levi,
devi fare qualcosa oggi?”
“Purtroppo
sta mattina devo finire di compilare delle
scartoffie, ma oggi pomeriggio pensavo di andare al centro commerciale
per
vedere un film o fare una partita al bowling... o entrambi”
“Mi
sembra un'ottima idea in fondo è da un po' che non
ti batto a bowling”
“Considerando
che ho vinto io le ultime 10 partite
direi di sì”
“Credo
che questa cosa sia successa solo nei tuoi
sogni ma va bene, vedremo come finirà oggi”
“Facciamo
così, chi perde paga i popcorn”
“E
chi vince sceglie il film”
“Affare
fatto”
I
fratelli Ackerman erano sempre stati abituati a
cavarsela da soli, dopo la morte dei loro genitori in un incidente
quando erano
piccoli erano stati presi in custodia dallo zio, il quale era sempre
stato poco
presente ed appena Levi era diventato maggiorenne era definitivamente
sparito
dalle loro vite. Praticamente erano l'una il sostegno dell'altro, ma il
loro
modo di dimostrarsi affetto consisteva nell’umiliare l'altro
battendolo in un
qualsiasi tipo di sfida, anche se probabilmente il loro campo di
battaglia
preferito erano i giochi da tavolo.
Il
pomeriggio era stato alquanto divertente, anche se
di pochi punti la partita era stata vinta da Mikasa, con grande
disappunto di
Levi che proprio non sapeva accettare le sconfitte. La ragazza aveva
comunque
deciso di non infierire troppo, scegliendo un film d'azione senza
troppe
pretese sapendo che sarebbe piaciuto ad entrambi. Anche la cena era
trascorsa
in maniera tranquilla, come al solito la ragazza aveva approfittato
della
libera uscita per vestirsi tutta di nero e indossare il suo corsetto
preferito,
purtroppo aveva dovuto rinunciare al suo amato stile di vestiario goth
durante
la settimana visto il rigore richiesto nell'esercito, per questo
cercava di
goderselo a pieno durante le libere uscite.
Finita
la cena la ragazza aveva raggiunto i suoi amici
al Wings of Freedom e Levi era andato al Titans con i suoi commilitoni
Hanji e
Erwin.
Di
fronte al locale si trovava Armin, il più caro
amico d'infanzia della giovane cadetta, come al solito, il biondo,
aveva
iniziato a parlare a macchinetta della facoltà da lui
scelta: biologia. Mika
adorava vedere quanto fosse felice e soprattutto quanto gli brillassero
gli
occhi all'idea di specializzarsi in biologia marina; dopo una decina di
minuti
arrivarono anche Ymir e Crysta, quando quest’ultima si
scusò del ritardo la
corvina la osservò con più attenzione: aveva
palesemente il fiatone e a
giudicare dall'occhiattaccia che mandò alla sua fidanzata e
al succhiotto che
le spuntava dal collo la ragazza ebbe una vaga idea del motivo del loro
ritardo. Dopo un po' arrivò Marco seguito dalle due ragazze
che aveva già
invitato all'uscita precedente, Ophelia e Mia, per la corvina erano
praticamente due estranee, sapeva solo che erano due sue compagne
conosciute a
scienze dell'educazione, si erano traferite in città da poco
per seguire
l’università e il ragazzo lentigginoso si era
offerto di fargli conoscere il
suo gruppo di amici.
Dopo
aver salutato cordialmente tutti, mentre le due
ragazze iniziavano a conversare con Crysta, Mika si rese conto di una
cosa
“Marco
dov'è il tuo fidanzato?”
“Jean
ha è andato a prendere a casa il compagno di
università che ha invitato sta sera visto che non conosce la
zona e abitano
vicini.”
Mentre
aspettavano i ritardatari, sapendo
perfettamente che Connie e Sasha hanno un concetto tutto loro della
frase
“arrivare in orario” decisero di iniziare ad
entrare nel locale e aspettarli
seduti di fronte ad un bicchiere di birra.
Dopo
poco arrivò anche Jean, dopo aver dato un dolce
bacio a Marco si avvicinò alla corvina per abbracciarla,
erano quasi fratelli,
l’unica persona a parte Levi con cui lei si fosse mai aperta
completamente.
Dopo non molto notò la presenza di un ragazzo un po'
più basso del suo migliore
amico, con due occhi color smeraldo e una zazzera castana da cui
uscivano dei
ciuffetti disordinati, Jean glielo presentò come Eren, il
suo compagno di
corso.
Quando
questi le porse la mano con delicatezza lei la
strinse presentandosi, fu immediatamente colpita dal suo sorriso
impacciato e
come se fosse una diretta conseguenza lei sorrise di rimando.
I
due appena arrivati presero delle birre medie mentre
quelli al tavolo erano già al secondo cocktail... mentre
Mikasa si portava
timidamente alle labbra la cannuccia del malibù e ananas
arrivarono trafelati
Connie e Sasha che non si scusarono nemmeno per il ritardo ma
iniziarono subito
a lamentarsi del fatto che avevano iniziato a bere senza di loro.
Dopo
circa una mezz'oretta il gruppo di amici decise
di dividersi in coppie per giocare a biliardo, approfittando del fatto
che
Armin non giocava mai quindi si risolveva il problema dell'essere
dispari, si
erano messi tutti con il partner / gemello siamese: Sasha e Connie non
avevano
legami di sangue ma sembrava che vivessero in simbiosi per quanto fosse
stretta
la loro amicizia
Le
due ragazze che aveva portato Marco decisero
ovviamente di giocare insieme e Mikasa si ritrovò
inevitabilmente a fare coppia
con Eren, dopo un primo momento di imbarazzo riuscì a
parlare con lui, visto che
per lei è sempre stato molto difficile rapportarsi con
persone che non conosce,
la corvina ringraziò mentalmente anche il coraggio liquido
comunemente chiamato
alcool, altrimenti non sarebbe mai riuscita a rivolgergli la parola
tanto
presto.
La
prima sfida era Mia e Ophelia contro Eren e Mikasa:
la prima non era terribile e aveva fatto qualche buon colpo ma si
vedeva che
era ben fuori dalla sua confort zone, la seconda invece aveva avuto dei
seri
problemi a capire da che parte andasse presa la stecca… Era
palesemente la
prima volta che giocava, purtroppo per loro se la corvina era una
giocatrice
nella media Eren sembrava un professionista e nonostante la partita non
durò
molto, visto che in poco tempo lui imbucò tutte le palline
necessarie a
decretare la loro vittoria, la partita risultò davvero
piacevole principalmente
grazie alla simpatia dei giocatori coinvolti. Nella fase successiva del
torneo
si affrontarono Marco e Jean contro Crysta e Ymir, la partita
durò parecchio
perché erano tutti giocatori allo stesso livello, nel
frattempo Sasha e Connie
erano spariti nel tentavo di rimediare una canna.
La
giovane cadetta rimase a parlare con i tre che si
erano appena traferiti in città e Armin. Nonostante le
difficoltà iniziali date
dalla sua timidezza fu una chiacchierata molto piacevole. Mikasa
scoprì che il
primo voleva diventare un fumettista e si era trasferito dalla sua
città natale
perché qui si trovava la migliore accademia del fumetto di
tutta Paradise,
viveva con il fratello che ormai lavorava al Trost Hospital da qualche
anno.
Le
due ragazze erano amiche sin da piccole, venivano
da un paesino di provincia e avevano deciso di divedere un appartamento
insieme
per poter frequentare l'università.
Quando
la Corvina rivelò di frequentare l'accademia
militare ci rimasero di sasso anche se sembrarono comunque molto
interessati.
La
serata procedeva e la Corvina rimase molto sorpresa
di scoprire che di fronte aveva tre nerd patentati almeno quanto lei:
parlarono
quasi tutta la serata di Star Wars e un buon 50% dei discorsi erano
dedicati a
quanto facesse schifo l'ultima trilogia.
Alla
fine del mini torneino di bigliardo a cui Sasha e
Connie non avevano partecipato per via della loro caccia al tesoro (il
cui
bottino stavano fumando dietro il locale) Mika e Eren ne erano usciti
vittoriosi, ovviamente solo grazie alla bravura del ragazzo che aveva
imparato
a giocare da suo fratello Zeke.
Poco
dopo alla Corvina arrivò un messaggio del
fratello dicendo che non essendoci nessuno avevano chiuso il locale
prematuramente,
e si chiedeva se potessero unirsi al gruppo.
Essendo
i fratelli Ackerman molto uniti e avendo pochi
anni di differenza in realtà lui era praticamente membro
della compagnia, ma
quella sera era uscito senza di loro solo per legare di più
con i membri della
nuova squadra a cui era stato appena assegnato.
Terminato
di passarsi la canna i ragazzi tornarono
dentro ad aspettarli al tavolo.
Fu
una delle serate più divertenti che Mika si sarebbe
ricordata, oltre ad essere felice di aver conosciuto i compagni di
squadra del
fratello, la corvina rimase sorpresa nell'assistere a due eventi
specifici.
La
prima fu vedere quest'omone biondo dalle dimensioni
di un armadio e le sopracciglia importanti, un certo Erwin, arrossire e
successivamente chiedere con fare impacciato ad Ophelia se potesse
dargli il
suo numero e lei rispose quasi lanciandogli addosso il telefono per la
foga di
tirarlo fuori in fretta per segnare quello del suo interlocutore, si
preannunciava la nascita di una coppia adorabile. Il secondo evento fu
vedere
il proprio fratello spesso considerato dal cuore di ghiaccio e senza
sentimenti
fare gli occhi dolci ad Hanji per tutta la sera, e dopo com'era finita
male con
Petra la ragazza sperava solo di riuscire a vederlo di nuovo felice.
Quando
la serata si concluse molti tornarono a casa a
piedi, visto che il pub non era molto distante dalle loro abitazioni,
mentre
Ophelia e Mia scroccarono un passaggio a Erwin, anche se la cadetta era
convinta che fosse più una tattica di quest'ultimo per poter
stare il più
possibile con la sua nuova fiamma, infatti Mia tentò anche
di andare a casa a
piedi pur di non dover essere costretta a fare il terzo incomodo ma;
alla fine,
sfortunatamente per lei, non riuscì a trovare una scusa
plausibile per cui non
dovesse andare in macchina con la sua coinquilina. Il passaggio a Levi
ovviamente fu scroccato da dall’altra Ackermann, Hanji, Eren
e Jean che
occupava il posto davanti per poter scendere più agevolmente
dalla macchina in
caso di emergenza... Forse bere due birre, due Long Island Ice The di
fila e
fumare dell'erba subito dopo non era stata una delle sue migliori idee.
Dal
posto dietro Hanji conversava beatamente con l'autista che
incredibilmente
riuscì a rimanere concentrato sulla strada, senza perdersi
negli occhi della
castana. Nel frattempo Mika e Eren iniziarono un’accesa
discussione su se come
maestro fosse meglio Yoda o Obi-Wan. Arrivati di fronte
all'appartamento di
Jean, Mika e Eren scesero insieme per aiutarlo a giungere intero a
casa.
Per
qualche strano motivo quando tornarono alla
macchina lei si sentì a proprio agio nonostante l'ansia che
di solito provava
nell'interagire con gli sconosciuti e improvvisamente si
ritrovò a sorridere.
Quando pochi minuti dopo il castano fu di fronte alla propria casa, la
corvina
decise di accompagnarlo: una piccola parte di lei cercò il
coraggio per dire
qualcosa tipo: bella serata ma a parte sorridere in maniera imbarazzata
e
borbottare un “Buona notte” di rimando non riuscii
a reagire in alcun modo, è
un po' le dispiacque perché per la prima volta in vita sua
avrebbe voluto
trovare le parole.