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Autore: Clementine84    23/10/2021    0 recensioni
“Cassie?”
La ragazza percepì un movimento alle sue spalle, segno che l’amico si era messo a sedere.
“Hmm?”
“Devo dirti una cosa” annunciò Alex.
Cassie si mise a sedere, ritrovandosi spalla a spalla con il ragazzo.
“Dimmi” lo spronò, rivolgendogli un sorriso che voleva essere rassicurante.
“Ti amo”.
Si voltò a guardarlo, con gli occhi spalancati, aspettandosi un sorrisino divertito o, addirittura, una buffa smorfia, a indicare che la stava prendendo in giro, ma tutto ciò che vide furono i due grandi occhi marroni del ragazzo che la fissavano, seri, specchiandosi nel grigio dei suoi.
“Non dire sciocchezze, Alex” lo liquidò, scuotendo leggermente la testa.
“Non è una sciocchezza. È la verità” replicò lui, deciso.
“Non puoi amarmi” sentenziò Cassie, stringendo le mani sul bordo del muretto, come se volesse essere certa di non rischiare di cadere.
Genere: Angst, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: AJ McLean, Brian Littrell, Nick Carter, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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EPILOGO

 

2014

Lucca - Italia

 

“Sono stati proprio bravi”.

Cassie sorrise a sua madre, che aveva appena fatto quell’affermazione, e annuì, ancora battendo le mani.

Si trovavano in Italia, a Lucca per la precisione, per una data del In A World Like This Tour e, dato che non succedeva spesso che i genitori di Cassie potessero vedere la figlia e il genero, tra la distanza tra Italia e America e il lavoro di Nick, e ancora meno che avessero l’occasione di vedere Nick e i ragazzi esibirsi dal vivo, Cassie aveva fatto in modo che partecipassero al concerto. Avevano assistito allo show insieme a Cassie e alle altre mogli dei ragazzi, dalle prime file davanti al palco, e ne erano stati entusiasti. Adoravano Nick, ovviamente, ma per loro era soltanto il ragazzo che aveva sposato la loro figlia e che avevano accolto in famiglia fin da quel primo Natale di ormai 14 anni prima. Non pensavano mai a lui come a una popstar, anche se erano perfettamente consapevoli di quale fosse il suo lavoro, quindi vederlo esibirsi sul palco era sempre una grande emozione. Erano stati molto contenti di vedere anche gli altri ragazzi, in particolar modo Alex, che ricordavano ragazzini ai tempi in cui ancora vivevano a Orlando e avevano incontrato l’ultima volta in occasione del matrimonio di Nick e Cassie. La sera precedente erano andati tutti a cena insieme ed era stata proprio una bella serata.

“Non è ancora finita” disse Cassie alla madre, avvicinandosi al suo orecchio per farsi sentire sopra alle urla del pubblico. “Ora escono di nuovo per altre due canzoni”.

Infatti, pochi istanti dopo, i ragazzi comparvero di nuovo sul palco per cantare Everybody e Larger Than Life, mandando il pubblico in visibilio.

Al termine dell’ultima canzone, però, invece di prendersi per mano e salutare il pubblico, come facevano di solito, si avvicinarono al bordo del palco e Brian prese la parola.

“Normalmente a questo punto lo show finisce,” spiegò “ma, questa sera, faremo qualcosa di diverso. L’ultima canzone è un fuori programma, ma voglio dedicarla a una persona speciale, per ringraziarla. Suo marito è d’accordo con me, quindi non se ne avrà a male,” proseguì, lanciando un’occhiata a Nick, che rise “spero non me ne voglia neanche mia moglie”.

Il discorso fu interrotto dalle risate del pubblico, a quell’affermazione. Brian attese che ci fosse di nuovo silenzio e aggiunse “Ho deciso di farlo stasera perché è presente la sua famiglia e voglio che sappiano quanto la loro figlia è speciale e tutti noi siamo fortunati ad averla nelle nostre vite”.

Poi, puntò gli occhi su Cassie, seduta in prima fila tra sua madre e suo padre, e le rivolse uno di quei sorrisi radiosi che gli illuminavano tutto il viso. “Cassie, questa è per te. Tu sai perché”.

Prima che la musica iniziasse, Alex si avvicinò a Brian, gli mise un braccio intorno alle spalle e aggiunse “Tutti sappiamo perché, Brian. Ed è ora che anche il resto del mondo sappia quanto Cassie è speciale e quanto Nick è dannatamente fortunato”.

Dopo un ultimo boato da parte del pubblico, le prime note di Bigger risuonarono nell’arena, accompagnate da urla e applausi, e Brian attaccò con la prima strofa.

First off, I can't keep a promise
I'm no one to count on at all
Add on that I'm a coward
Too scared to return your calls

But you don't care

You keep sticking around
While I'm actin' a clown
You're bigger

Già dalle prime parole, gli occhi di Cassie si riempirono di lacrime che, però, non fecero in tempo a uscire perché la ragazza fu avvicinata da Leighanne e Rochelle, che la abbracciarono, ripetendole “Grazie” all’orecchio.

Lei scosse la testa e replicò “Di nulla. Non era necessario”.

“Sì, invece” obiettò Leighanne, sorridendole. “Goditela. Te lo meriti”.

Verso la fine della canzone, Brian scese dal palco e si avvicinò alla fila dov’erano sedute le ragazze. Sorridendo ai genitori di Cassie, prese l’amica per mano e la portò sul palco con lui, finendo di cantare le ultime note mentre la teneva stretta a sé. Alla fine, mentre le urla del pubblico sembravano voler buttare giù il tetto dell’arena, Brian avvolse Cassie in un abbraccio, le baciò una tempia e le sussurrò “Grazie”.

Lei strinse forte l’amico, rispondendogli “Gli amici fanno così”.

Poi, Brian la riprese per mano, portandola verso Nick, a cui la consegnò, simbolicamente. Cassie, che ormai aveva smesso di sforzarsi di trattenere le lacrime e aveva gli occhi lucidi e le guance bagnate, guardò il marito, senza riuscire a parlare. Gli sorrise e lui la prese tra le braccia, stringendola a sé, prima di posare un bacio sulle sue labbra, generando un boato ancora più forte nel pubblico.

“Alex ha ragione” le disse, all’orecchio. “Sono l’uomo più fortunato del mondo ad averti”.

Cassie rise e commentò “Secondo me, tutta questa gente crede che quella fortunata sia io”.

Nick ridacchiò e replicò “Solo perché non ti conoscono come ti conosciamo noi e non sanno cos’hai fatto per tutti noi”.

“Ma non ho fatto niente di speciale, amore” minimizzò lei, come al solito.

Nick annuì. “Hai ragione” concordò “sei tu a essere speciale”.

Dopo aver rivolto un ultimo sguardo adorante al marito, sorprendendosi, come spesso accadeva, di quanto davvero fosse fortunata a poterlo considerare suo, Cassie si voltò a guardare gli altri ragazzi, che le stavano sorridendo. Si soffermò in particolare su Brian, che sembrava felice come raramente accadeva nell’ultimo periodo e, conoscendolo, Cassie sapeva che era perché si sentiva soddisfatto di quello che aveva fatto per lei. Non l’avrebbe mai ringraziato abbastanza. Era vero, non era necessario. Tutto quello che aveva fatto per lui era perché Brian era suo amico e, soprattutto, una delle persone che Nick considerava più importanti nella sua vita, e l’avrebbe rifatto mille altre volte. Non aveva bisogno di ringraziamenti. Ma non poteva nascondere che quel suo gesto le avesse fatto tremendamente piacere.

Poi incrociò lo sguardo di Alex, che le fece l’occhiolino e disegnò un cuore con le mani, facendola ridere. Amava quel ragazzo, l’aveva sempre amato e non avrebbe mai smesso. Ed era felice di poterlo finalmente fare liberamente, nel modo in cui aveva sempre voluto, senza paura di farlo soffrire o di illuderlo. Ed era ancora più entusiasta di saperlo felice, con la sua amica Rochelle, a cui aveva da poco chiesto di sposarlo.

Il suo desiderio più grande si era realizzato: poteva avere sia l’amore di Nick che l’amicizia di Alex e sapeva che nessuno dei due sarebbe mai finito, perché avevano bisogno gli uni degli altri.

 

I still need you
I still care about you


Siamo arrivati alla fine anche di questo tentativo. Nessuna recensione nemmeno stavolta, ma pazienza. Mi dispiace solo non poter interagire con chi legge, tutto qui, perché mi sarebbe utile capire cosa vi piace e cosa no in vista di lavori futuri. Ho altre storie in lavorazione, un paio di originali e una sempre a tema BSB che temo sarà anche l'ultima, almeno per un po', dato che al momento non ho nuove idee per questa fandom. Per quello mi sarebbe piaciuto interagire: magari parlando con chi legge avrebbero potuto venirmi altre idee. O magari avrei potuto scrivere dei missing moments che vi sarebbero piaciuti. Non fa niente, come ho sempre sostenuto scrivo per piacere personale, quindi continuerò a farlo lo stesso. Buon weekend ai miei ghost readers e a presto (spero, dipende da quanto sono ispirata e da quanto sono impegnata al lavoro).

 

  
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