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Autore: ROSA66    28/10/2021    2 recensioni
Dal testo:
«Che cosa stai facendo?» la voce, ormai consumata per i troppi sì urlati fino a poco prima, ora è quasi un sussurro.
Hermione chiude gli occhi. Le domande che rilevano l’ovvietà la infastidiscono sempre.
«Secondo te cosa starei facendo? Studio».
«Studi? Qui, nel mio letto?» Draco ha smesso di baciarla e la guarda inclinando la testa, come se stesse osservando un animale raro.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Pensieri e parole
 
 
Le lenzuola di raso scivolano sopra i due corpi nudi, disegnando il profilo di quell’incastro erotico. Nella penombra, persi tra le coltri verde argento, risuonano ancora i loro sospiri, dolce musica di una passione appena consumata.
Il cuore, a poco a poco, torna a scandire i battiti regolari.
Sciogliendosi dal tenero abbraccio del suo amante, Hermione si siede sul letto poggiando la nuca contro la testiera imbottita, i morbidi ricci sparsi sul petto ancora leggermente ansante. Draco le bacia la spalla con venerazione, scendendo poi verso il seno, coperto dal tessuto morbido del lenzuolo.
Sei la dea della mia idolatria,
la mia musa, la mia sola religione
 
La tentazione di lasciarle piccoli morsi sulla pelle candida è troppo forte, così scosta appena la stoffa e addenta con dolcezza il capezzolo scuro. Lei chiude le palpebre, rabbrividendo di piacere. 
Ho sempre fame e voglia di te,
non mi basti mai,
mai, mai, mai
Il desiderio è sempre lì, tra di loro, che aspetta solo di essere nuovamente assecondato.
Ma Hermione ha altri progetti.
«Lumos», e una calda luce si distende soffusa tutto intorno.
Poi, con un incantesimo non verbale, appella un libro dalla borsa poggiata con cura a terra e, come se si trovasse in un’aula, lo apre con disinvoltura e inizia a leggere.
 
                                              Ti ricordi di essere nella mia camera?
Ieri sera sei volata tra le mie braccia e ti ho portato qui, con me
 
Draco la osserva, incuriosito per quel cambio repentino, sorridendo appena tra un bacio e l’altro.
 
Solo un quarto d’ora fa soffocavi i gemiti nell’incavo del mio collo,
ripetendo il mio nome all’infinito
 
«Che cosa stai facendo?» la voce, ormai consumata per i troppi urlati fino a poco prima, ora è quasi un sussurro.   
Hermione chiude gli occhi. Le domande che rilevano l’ovvietà la infastidiscono sempre.
«Secondo te cosa starei facendo? Studio».
«Studi? Qui, nel mio letto?» Draco ha smesso di baciarla e la guarda inclinando la testa, come se stesse osservando un animale raro.

Insieme a te nulla è scontato,
e ogni giorno scopro l’universo.
 
«Certo», asserisce convinta, «i M.A.G.O. sono tra soli tre mesi. Devo portarmi avanti con lo studio sfruttando ogni momento libero».
E si tuffa nuovamente nella lettura del libro di Trasfigurazione Avanzata che ha già letto appena due volte. Troppo poco per lei.
«Ed io che pensavo potessimo rimanere a letto a farci le coccole…» Draco sa che sta attraversando un campo minato: mai contrariarla su qualcosa di vitale importanza, per lei, come lo studio.

La mia passione per te è pari alla tua per il sapere.
Mentre tu divori questo libro, io studio il tuo corpo,
tracciandovi linee sconosciute ed esplorando regioni ancora vergini
 
Ma la tentazione è lì, a portata di un bacio.
Hermione lo blocca subito, distogliendo appena lo sguardo dall’enorme tomo che tiene sulle gambe. Non può permettere che la distragga.
«Non fare il romantico, Malfoy, non è da te». La voce è dolce ma decisa.
Il ragazzo si arrende: è impossibile averla vinta con lei.
«Tu sì che sai come allietare il cuore di un povero ragazzo indifeso». Si tira indietro facendo il finto offeso, ma dentro di sé sorride, perché sa già cosa gli risponderà.
«Non dire sciocchezze. Tu non sei né povero, né indifeso». L’indice della mano destra è puntato contro il suo petto in un atto d’accusa che dura l’istante di un respiro.
Hermione fissa i suoi occhi di velluto in quelli chiari di Draco, e lui vi legge un’emozione indicibile.
«Ti amo anch’io» le risponde, avventandosi sulle labbra turgide dai troppi baci per dissetarsi del suo amore.
 
 
 
Non riesco a dire come ogni volta che metto le mie braccia intorno a te, io mi sento a casa.
(Ernest Hemingway)
 
 
[649 parole]
 
 
Nota dell’autrice:
Questa breve one-shot è nata così, di getto, e così ve la regalo.
Il titolo della storia è ripreso dall’omonima canzone di L. Battisti.
Buona lettura.
  
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