Disclaimer: questi personaggi
non mi appartengono, ma sono proprietà di J. K. Rowling; questa storia è stata
scritta senza alcuno scopo di lucro.
NB: ambientata in un
imprecisato momento: salta dal post-DH, a prima di Hogwarts e poi al
quarto/quinto libro (?), con riferimenti al sesto. Okay, è un casino
:_: Draco POV.
Blood
Sangue.
Non ne ho avevo mai sopportato
l’odore. E neanche il colore. Ma quando mi guardavo allo specchio era l’unica
cosa che vedevo, riflessa sulla superficie. Era la cosa più nobile che un Mago
potesse possedere, no? Un sangue come il mio. Puro.
Me l’aveva insegnato mio padre
quando avevo sette anni. Aveva preso un coltello, facendomelo volteggiare un
attimo davanti agli occhi, e poi mi aveva afferrato violentemente la mano
destra. Con decisione mi aveva lasciato un taglio profondo sul palmo marmoreo,
facendomi urlare per lo spavento e il dolore e procurandomi un forte bruciore
agli occhi.
“Hai visto, Draco? Questa è la
dinastia Malfoy. Questo sei tu, hai visto? Sangue Puro”.
Io cercavo di fare ciò che mi
diceva, ma vedevo sfocato e sentivo un dolore lancinante alla mano. Qualcosa
bruciava e mi bagnava le dita e i polsi, ma tutto giungeva così torbido e
violento che la confusione mi rapì rapidamente rendendomi cieco. Mio padre mi
prese allora con severità la nuca, e mi puntò il viso sul sangue sgorgante dalla
ferita. La mia mano cominciava a riempirsi di liquido rossastro e gocciolava sul
pavimento, macchiando il prezioso tappeto e il marmo del salotto. Ammutolì,
terrorizzato.
“Hai visto?” sibilò, con sfumature
ora sadiche, “Questo sei tu Draco.
Sangue Puro, Sangue Malfoy”.
Da quel momento, la mia vita aveva
finalmente assunto uno scopo, lo scopo che era stato di mio padre, che era
quello della dinastia Malfoy e che sempre sarebbe stato il mio: preservare il
liquido rosso che mi scorreva sotto la carne. Ed era un compito difficile,
credetemi: il sangue assumeva talvolta significati trascendenti dai globuli
rossi, diventava più una vita a parte, un corpo esterno al mio. Lui era più importante. Lui mi guidava.
Lui comandava. Non io.
Io ero l’involucro, e più crescevo
più mi convincevo di essere solo Draco. Malfoy era il sangue, era il figlio di
mio padre, era il futuro Mangiamorte, era il servitore di Lord Voldemort ed era
quello che contava davvero. Io ero solo il pallido e scarno corpo che conteneva
Lui. Era più forte, più bravo, più
perfetto, e per quanto io tentai di essere abbastanza perfetto, qualcosa in me non
andava. La mia mano tremava.*
Cercai per molto tempo di
amalgamarmi a Malfoy. Speravo potessimo diventare una persona sola: speravo di
poter avere io la sua fama, il suo rispetto da parte di nostro padre. Eppure,
più andavo avanti più mi rendevo conto come noi fossimo così incredibilmente
diversi: ed ero io quello debole e destinato a soccombere. Prima o poi sarei
scomparso.
Sarebbe rimasto solo
Lui.
* yes, è un esplicito riferimento
alla scena del Principe Mezzosangue dove *cerca* di uccidere
Silente.
Note: cosa diavolo è sta cosa? ò_ò
doveva far parte di una one-shot romanticamente distruttiva ma è finita per
essere una drabble sulla crisi della personalità di Draco ._. Si, certi passaggi
li posso fare solo io. E non è che mi piaccia molto, non ha niente di che, però
credo di aver centrato un po’... beh... il suo dilemma interiore. Oppure no ed è
totalmente OOC. Ed io lo pubblico lo stesso, tsk! ù_ù Il titolo... bah il titolo
è orripilante. xD Beh, che volete, sono un’artista ed ho i miei momenti di
massimo genio e quelli che ehr, non lo sono... Resto pur sempre un’artista
grazie al cielo >_< E Draco... uh, Draco è Draco... non lo so, non so
proprio cosa dire su questo scritto. “Ai posteri l’ardua sentenza”, và. Se mai
lascerete un commento, beh, ve ne sarò immensamente grata
ùOù.
PS: we, colgo l’occasione per
ringraziare STEDI ( se mai leggerà queste righe <3 ) che ha commentato “Angel
flying too close to the ground”: grazie mille :D sono contenta che abbia
trasmesso emozioni, si sa, ciò che si scrive è un riflesso di ciò che si prova
mentre lo si fa, dunque sono un po’ come i pittori che mettono del suo nei
propri dipinti. E fidati, ho messo molto di me in quella shot, quindi ti
ringrazio infinitamente XD baci.
E wow, sono 430 parole spaccate senza titolo. *O*