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Autore: Monkey D Anjelika    30/10/2021    1 recensioni
Dal testo:
"L'oscurità divenne parte integrante di te, tu divenni oscurità. Non c'era più possibilità di redenzione, assorbivi persino la luce.
Eri diventato un mostro, o forse lo eri sempre stato.
Sin da bambino eri diverso dagli altri.
Non hai mai chiuso occhi da quando eri nato, non hai mai sentito il bisogno di dormire, di riposare. Sarà che il sonno è un briciolo della morte, e tu eri nato per essere immortale. L'unico e il solo re dei pirati.
Non dormivi, ma avevi un sogno e lo avresti realizzato ad ogni costo.
Un sognatore che non sogna."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Barba nera
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'oscurità ti avvolgeva tra le sue braccia, ma più che un abbraccio sembrava una gabbia senza via di fuga.
Nessuna luce in fondo al tunnel.
Il buio era divenuto parte di te, ormai scorreva nelle tue vene.
Da quando avevi ingerito quel frutto tanto bramato, ti eri trasformato completamente.
La malvagità divenne parte di te.
Il sangue aveva lasciato il tuo corpo quando avevi ucciso brutalmente il tuo compagno.
Il sangue caldo di Satch scorreva sulle tue mani rudi delineando le screpolature e i calli.
Si insinuò tra le unghie e, poi, si gettò a terra.
Ti eri macchiato di un crimine orribile, un crimine che mai avrebbe conosciuto il perdono.
Ma a te non importava minimamente.
Finalmente stringevi tra le tue mani sporche il frutto del diavolo dark dark, probabilmente il frutto del demonio nel vero senso della parola.
Quando desti il primo morso, quella piccola dose di umanità che avevi, ti abbandonò completamente.
L'oscurità divenne parte integrante di te, tu divenni oscurità.
Non c'era più possibilità di redenzione, assorbivi persino la luce.
Eri diventato un mostro, o forse lo eri sempre stato.
Sin da bambino eri diverso dagli altri.
Non hai mai chiuso occhi da quando eri nato, non hai mai sentito il bisogno di dormire, di riposare.
Sarà che il sonno è un briciolo della morte, e tu eri nato per essere immortale.
L'unico e il solo re dei pirati.
Non dormivi, ma avevi un sogno e lo avresti realizzato ad ogni costo.
Un sognatore che non sogna.
Il cammino sarebbe stato lungo, ma niente e nessuno ti avrebbe ostacolato.
Chiunque ci avrebbe provato, sarebbe morto per mano tua.
Gettato in pasto all'oscurità, nei meandri nel tempo dove regna il caos.
Per anni ti eri nascosto sotto l'ala di Barbabianca, dovevi trovare solo il momento giusto per spiccare il volo.
E ora il tuo nome era sulla bocca di tutti.
Saresti stato temuto e amato per sempre.
Nessuno sarebbe stato al tuo livello, eri riuscito ad avere, persino, il potere di un altro frutto del diavolo.
Eri il migliore e nessuno poteva negarlo.
E ora ti godevi la tua gloria.
Eri un passo dal traguardo, eri il nuovo imperatore.
Le donne cadevano ai tuoi piedi, ogni notte una diversa.
A volte due insieme.
Dopo anni le tue notti insonni avevano senso.
I gemiti riempivano quel silenzio che c'era stato per tanto tempo.
Solo in quelle notti ti sentivi umano, quando cedevi ai tuoi impulsi e qualcosa ti ricordava che non eri tanto diverso dagli altri.
All'alba, nella quiete del mattino, posavi la mano sul lato sinistro del petto.
Chiudevi gli occhi e respiravi piano.
Cercavi di sentire le pulsazioni del tuo cuore, ma niente batteva dentro di te.
Era come se tu non avessi quell'organo vitale.
Un demone, ecco la tua vera identità.
Una creatura proveniente dalle tenebre.
A volte ti domandavi cosa pensassero i tuoi genitori di te.
Non li avevi mai conosciuti e, molto spesso, avevi dubitato della loro esistenza.
Non era nella tua indole, ma capitava che qualche volta ti soffermavi a pensare.
Aveva senso quello che stavi facendo?! Davvero non eri tu l'uomo che Gol D. Roger aspettava?!
Forse Barbabianca aveva ragione.
Forse non stavi inseguendo un sogno ma scappando da un incubo.
Volevi essere ricordato in qualche modo, quel bambino orfano e strano doveva distinguersi dagli altri.
Avevi paura di essere dimenticato.
Non volevi cedere nell'oblio.
L'oscurità assorbiva ogni cosa, e alla fine avrebbe assorbito anche te.
Ma la storia ci sarebbe sempre stata, e tu saresti stato ricordato in eterno.
Tutti avevano un sogno, tu pillole per l'insonnia.
Così ti eri aggrappato al desiderio più grande, quello di essere il Re dei Pirati.
Un sogno enorme che aveva riempito il cassetto.
Tu ci saresti riuscito e lo sapevi bene.
Quei pensieri mattutini dovevano sparire.
Nella penombra della tua stanza non eri lo stesso.
Ma poi sorgeva il sole, i raggi illuminavano il tuo corpo nudo e il tuo ego si risvegliava.
   
 
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