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Autore: Spensieratezza    06/11/2021    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Crowley si svegliò in quella che riconobbe subito come una foresta amazzonica.

Era sdraiato a terra e a poca distanza da lui, c'era, incredibilmente l'angelo Castiel.
Tutti i ricordi gli tornarono alla mente in quel momento. La nave, il bambino nephilim, la guerra...
Benny...
Benny che era la creatura che entrambi volevano salvare e che avevano rinunciato ormai a salvare.
Nonostante fosse cominciato tutto per lui, per liberarlo. "Castiel..."
"Crowley...anche tu qui.."
"Che cosa ricordi?"
"Un naufragio esistenziale..." disse metaforicamente Castiel. Crowley sorrise.
"È stato un onore avervi a bordo." Disse.
" Ci credo. Soprattutto per la cucina di Balthazar." Disse Castiel.

Si alzarono contemporaneamente spolverandosi i vestiti. "Secondo te dove ci troviamo? Dovremo affrontare qualche altra prova del nostro passato?" Chiese Castiel.
"Mi auguro di no! Non sono pronto a farlo da lucido!" Disse Crowley.
"E quello che cos'è?" Chiese Castiel indicando una grossa statua dorata. Rappresentava il Budda.
Crowley aguzzó la vista.

"Sembra...quelle statuine brutte che vengono così tanto mercificate per favorire quella brutta filosofia new age." Disse Crowley.

La statua a quel punto lì si accese. I suoi occhi divennero due fari gialli. I due sobbalzarono.
"Credo che tu l'abbia offesa!"
" Tu dici?"
"NNNNNNNNNMMMMMMMM"

"M- mi perdoni signora statua, signor Dio, non intendevo darle del brutto, solo del poco avvenente!"

OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

la luce divampó e loro si trovarono nella luce completa. Non esisteva più la foresta né un terreno. Solo la luce.

E dei lampi.
Delle figure bianche e umanoidi.
Che camminavano.
"Alieni?" Domandò Castiel.

"Eravamo i viaggiatori dei mondi, da prima che esistesse la razza umana, da prima che esistesse il vostro Dio. Da prima che esisteste voi...gli ANGELI..."
L'alieno alzò la mano e la visione cambiò.
Castiel e Crowley videro delle figure bianche camminare. "Questi sono...i loro...pensieri." disse Castiel.

Videro gli angeli belli e eterei come elfi, sdraiati sulle nuvole guardare il mondo dall'alto e coccolarsi tra di loro.

"I pensieri loro sono così belli..." disse Castiel sorridendo. Si trovava con Crowley sulla Terra ora, come era la Terra agli inizi.
"Guarda, credo che quelli siano i miei simili!" Disse Crowley indicando delle creature strane simili a umani che guardavano gli angeli con curiosità.
Un angelo dalle nuvole sorrise a uno dei demoni. Un altro che camminava sulla Terra, accarezzò la guancia a uno dei demoni e andò via saltellando.

"Non credo questi demoni sappiano cosa rappresentano per voi." Disse Crowley.
"E questi angeli non sanno cosa rappresentano per voi. È tutto così genuino, puro...non c'è odio." Disse Castiel nostalgico.

"Quando le creature viventi non si percepiscono come una minaccia, siamo tutti uguali e siamo tutti FRATELLI. la consapevolezza di essere è il pericolo più grande ma chi stabilisce che tu sei un pericolo? Finché non sai di esserlo, sei innocente. Anche la tigre che cresce con un umano, non lo mangerà, anche il gattino che cresce con l'uccellino, non gli farà del male. In realtà siamo tutti uguali quando abbiamo bisogno di AIUTO!" Disse Benny stringendo il pugno.

"AHHHHHHHH"
Caddero a terra e all'improvviso angelo e demone vennero separati. Crowley stava di nuovo affogando ma sopra il cielo che era diventato la rappresentazione del suo passato, Castiel rimasto a terra, stava sanguinando in quella che non era più una foresta ma la strada distrutta dalla guerra, il demone in cielo affogava.

"SUPERATE I VOSTRI TRAUMI E VENITE DA ME. VENITE ALLA LUCE!"
"Benny!!"
Cercarono di raggiungerlo ma si sentivano troppo pesanti.

"Avanti! Avete fatto tanto per venirmi a prendere, non mi dite che vi arrendere adesso??" Disse lui.

Castiel vide in alto nel cielo Crowley che stava affogando. "Crowley...devi lottare...devi..."
Ma il demone si stava lasciando andare. Aveva gli occhi chiusi.
Castiel prese uno slancio repentino e spiccò il volo. Infranse il cielo d'acqua, lo prese e lo trascinò su.
La foresta era tornata. Crowley sputò acqua, mentre Castiel si guardava le ali rovinate e spente.
"Non sei più nella guerra." Disse Castiel.
"Neanche tu. Sei un angelo. CAZZO, COMBATTI!" lo scosse. Le sue ali vibrarono al suo contatto e si illuminarono.
"Scusami, io non..."
"N-no, le stai guarendo..."
"No, io non posso farlo!"
Castiel ebbe come una visione mistica, un ricordo.

Dicono di Gesù che non può fare miracoli, che non è possibile."

"Vedi, Castiel, molte persone vogliono essere speciali, eppure sono comuni, per essere speciale non basta desiderarlo, se fai le stesse cose di altri sei solo comune, speciale lo sei, quando vai fuori dal seminato, quando smetti di pensare e agire secondo quello che hai sempre conosciuto ed espandi la tua anima oltre la coscienza, quando il puro istinto supera il raziocinio. È una cosa molto rara. Questo è il salto quantico."



Le ali di Castiel smisero di sanguinare, guarirono e ritornarono splendenti.

Castiel gli prese la mano.

"Hai raggiunto il salto quantico, un demone che guarisce un angelo!" "Ma che diavolo stai blaterando. E lasciami la mano!"

La luce si espanse ancora di più fino a illuminarli.
Tornò la statua.

"Andiamo da lei. Ci indicherà l'uscita!"
Crowley lo guardò e stavolta non fece altre battute. Si presero per mano e camminarono fino alla statua che li illuminò e si trasformò in Benny.
"Benny." Disse Castiel piangendo.

"Mi avete strabiliato! Quando ho saputo che volevate far uscire dei mostri millenari solo per farmi uscire! Non pensavo di meritare tanto e già lì ero commosso, ma non pensavo che mi avreste reso tanto orgoglioso!"
Allungò le mani e loro formarono un cerchio con esse.
"Raggiungiamo gli altri " disse e loro annuirono.
   
 
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