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Autore: luvsam    07/11/2021    2 recensioni
Quella mattina il buonumore di Dean gli stava dando veramente ai nervi e Sam avrebbe dato qualsiasi cosa per farlo tacere, ma papà era ancora arrabbiato per la scenata del giorno prima e non poteva certo permettersi di iniziare un combattimento anche con suo fratello.
E dire che fino a poche ore prima si era sentito davvero felice perché il coach Maverick aveva diramato le convocazioni per la finale di calcio under 16 ed era dentro, non poteva crederci. Era stato su di giri per tutta la giornata discutendo con i suoi compagni degli avversari, di schemi ed eventuali rigoristi, e già si immaginava a correre sul campo.
Uscendo da scuola aveva visto l’Impala e aveva riconosciuto subito suo padre. Era una rarità che andasse a prenderlo alla fine delle lezioni e aveva pensato che ne avrebbe approfittato subito per chiedere il permesso per andare ad Austin con la squadra, ma qualcosa nella postura rigida del genitore lo aveva messo in allarme. Si era avvicinato e aveva riconosciuto il signor Rhodes e da lì tutto era andato storto.
Genere: Angst, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Bobby, Famiglia Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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John stese Sam sul pavimento per liberarsi le mani, poi tentò di nuovo senza successo di aprire la porta.
“E’ inutile, siete in trappola”
“Lo sei anche tu”
“No, Abyzou mi lascerà andare, vuole voi due”
“Come puoi fidarti di un demone?”
“Mi ha ridato Vincent”
L’uomo scosse la testa e chiese:
“Lo avevi pianificato da quando sei venuta a casa di Bobby? Ci hai usati per riavere il tuo bambino?”
“No, non l’ho fatto. Quando ho saputo che il figlio di John Winchester era stato preso da un demone, ho deciso immediatamente di aiutarti perché non volevo che provassi il mio strazio”
“E dove sono finite quelle buone intenzioni? Dovevo ascoltare Dean, lui non si è fidato di te dall’inizio! Mi ha pregato di non seguirti, non ha fatto altro che dirmi che non potevo affidare le nostre vite ad una sbucata dal nulla, ma ero disperato e tu ne hai approfittato”
“Non è andata così”
“A questo punto non credo a nulla di quello che esce dalla tua bocca!”
“Sei libero di pensare quello che vuoi, ma volevo davvero riportare a casa tuo figlio”
“Sei una sporca bugiarda”
“In fondo è colpa tua, tu mi hai spinto a questo”
“Io?”
“Sì, è colpa tutta colpa tua! Quando mi hai parlato delle teche, mi è scattato qualcosa dentro e ho cominciato a pensare che avevo ancora una chance di riprendere Vincent”
“Tu sei pazza”
“Non lo accetto, non da te. Tu devi capire, avresti fatto lo stesso”
“Vuoi dire che anche io farei qualsiasi cosa per proteggere i miei figli? Sì, Lenora, morirei per loro, ma c’è un limite a tutto. Non sacrificherei degli innocenti, non…”
“Perdi un figlio e poi ne riparliamo”
John incassò il colpo e ripensò alla minaccia che incombeva su Sam.
Era proprio certo che non sarebbe ricorso a qualsiasi cosa pur di evitare che Yellow Eyes gli mettesse le mani addosso? Non avrebbe oltrepassato qualsiasi limite pur di mantenere puro il sorriso del suo bambino?
Forse Lenora aveva ragione, forse anche lui non sarebbe riuscito a premere il grilletto nonostante lo avesse detto a Dean e avrebbe sfidato il diavolo in persona per salvare Sammy.
L’uomo girò lo sguardo sul suo ragazzo ancora incosciente sul pavimento e sentì il cuore andargli più forte.
“Non fingere con me, Winchester, non siamo così diversi”
La donna tornò a cullare la teca e il cacciatore capì che non sarebbe riuscito a farla ragionare, quindi doveva pensare velocemente ad un piano B.
Si guardò di nuovo intorno alla ricerca di qualcosa che potesse usare per uscire dalla stanza e scorse un attizzatoio appoggiato al camino. Pensò che avrebbe potuto usarlo per scassinare la porta, ma andare a prenderlo avrebbe significato allontanarsi da Sam. Tornò a guardare Lenora e valutò che fosse troppo presa per notare il suo spostamento.
Si mosse velocemente e dopo pochi istanti stringeva tra le mani l’asta di ferro.
“Quello non ti servirà a niente! Abyzou sta per tornare, deve solo liberarsi di Dean e di Bobby e poi…”
“Erano loro che la stavano bloccando?”
“Sì. Devo ammettere che sono stati veramente bravi, non è magia da quattro soldi e non era semplice eseguire il rituale”
“Magia?”
“Non sai tutto di me, John”
“Sei una strega?”
“Diciamo che non sono solo una sensitiva”
“Se sapevi che avrebbero potuto avere problemi con il rituale, perché non me l’hai detto?”
“Avresti rinunciato se l’avessi fatto?”
“No, avrei tentato comunque di riprendermi Sammy”
“Quindi a cosa ti sarebbe servito sapere? Non sarebbe stato utile neanche a Dean, non doveva dubitare di poterci riportare indietro”
“Ma possono farlo?”
“Ci sono andati molto vicini, ma non sono riusciti ad arrivare fino in fondo.  Mi dispiace per te, ma tuo figlio e il tuo amico potrebbero essere già morti a quest’ora”
“Se Dean fosse morto, lo sentirei e non hai risposto alla mia domanda: possono portarci indietro?”
“Il varco è ancora aperto, quindi in teoria sì!”
“Ho sentito la voce di Bobby”
“Sì, l’ho sentito anch’io”
“Se hanno aperto il varco, perché siamo ancora qui?”
“Perché ho liberato Abyzou e lei è andata a fermarli”
“Bastarda”
John decise di non perdere più tempo e si avvicinò alla porta. Provò di nuovo a forzarla e dopo qualche altro tentativo riuscì ad aprirla. Si lasciò cadere l’attizzatoio dalle mani e la spalancò. Tornò velocemente da Sam, lo tirò su e dopo aver dato un’ultima occhiata a Lenora, si precipitò in corridoio portando il figlio a mò di pompiere. Non avrebbe dovuto trasportare una persona nelle sue condizioni, ma gli permetteva di muoversi più velocemente e quando vide in lontananza il portone di uscita, pensò che finalmente le cose stavano girando per il verso giusto. Si precipitò nella sua direzione e dopo essersi meravigliato di averlo trovato aperto, si ritrovò all’esterno della residenza del demone. Continuò a correre verso la vegetazione che lo circondava e si ritrovò nella radura dove aveva rivisto Sam. Non era il posto migliore per ripararsi da occhi indiscreti, così proseguì verso l’interno e dopo aver messo ancora molti metri tra lui e la residenza di Abyzou, sentì il bisogno di fermarsi. Abbassò lentamente il figlio a terra dietro un albero dal tronco abbastanza largo da nasconderli e si prese un attimo per riprendere fiato, poi iniziò a controllarlo per valutarne le condizioni.
“Dai, non lasciarmi”
L’emorragia aveva rallentato, ma John non riuscì a vederlo come un fatto positivo, anzi temeva che questo significava che Sam aveva perso troppo sangue. Gli toccò la fronte e inspirò profondamente quando la temperatura gli sembrò ancora più alta.
“Sammy”
Il giovane Winchester si mosse e con qualche sforzo riuscì ad aprire gli occhi.
“Ehi, ragazzino”
“Papà”
“Tranquillo, non sforzarti”
“Dove siamo?”- chiese l’adolescente fissando gli alberi che li circondavano.
“Ti ho portato fuori, hai visto?”
“Dov’è Dean?”
“Non hanno ancora finito il rito, ma manca poco”
“Davvero?”
“Sì, ho sentito anche la voce di Bobby, sono vicini”
La risposta sembrò tranquillizzare suo figlio minore e John non ebbe il coraggio di dirgli tutta la verità.
“Andiamo sul serio a casa?”
“Sì, Sammy, vedrai”
“Dov’è Abyzou?”
“Non lo so”- mentì.
“Perché Lenora non è qui? E’ morta?”
“E’ viva, ma è rimasta dentro”
Sam chiuse di nuovo gli occhi e John lo accarezzò piano.
“Cerca di restare cosciente”
“Fa molto freddo”
“Aspetta”
L’ex marine riprese il figlio tra le braccia e lo strinse a sé cercando di scaldarlo.
“Questa scena mi riporta indietro nel tempo, lo sai?”
“Perché?”
“Perché avevi l’abitudine di dirmi che avevi freddo anche se eri coperto a sufficienza solo per avere una scusa per venire in braccio”
“Davvero?”
“Sì, lo facevi ogni volta che eri in vena di coccole! Credo che in qualche modo tu sapessi che c’era qualcosa che non andava nel nostro modo di vivere, ma eri troppo piccolo per capire”
“E mi prendevi?”
“Non mi lasciavi scelta, eri una specie di koala attaccato ad un ramo, solo che l’albero erano le mie gambe”
Sam sorrise debolmente e il padre lo imitò.
“Facevi il broncio e dicevi che i tuoi denti ballavano in bocca, ma era evidente che non stavi tremando. Ti prendevo lo stesso però perché piaceva anche me sedermi con te a guardare la tv, o a leggerti una storia. Era qualcosa che facevo sempre con Dean quando tua madre era viva e sentivo che a te lo avevo negato”
“Non me lo ricordo”
“Eri molto piccolo”
“Adesso sento freddo davvero”
“Lo so, ma devi resistere solo un altro po'”
“Papà, che cosa non mi stai dicendo?”
“Che vuoi dire?”
“Anche prima mi ha detto che mancava poco, ma, se siamo ancora qui, qualcosa non va. E’ successo qualcosa a Dean? Sta bene?”
Sam tentò di alzarsi, ma il padre gli mise una mano al centro del petto e lo costrinse a rimanere disteso.
“Non muoverti, risparmia le forze”
“Dimmi la verità”
“Sammy”
“Che cosa sta succedendo?”
John si morse il labbro inferiore e rispose:
“La verità è che Bobby e Dean hanno aperto il portale, ma non sono ancora riusciti a riportarci a casa”
“Perché?”
“Perché Abyzou sta cercando di fermarli”
“Vuoi dire che li sta attaccando?”
“Non so che cosa sta succedendo, ma sono vicini e ce la stanno mettendo tutta”
“E’ la verità?”
“Sì, è la verità”
“E Lenora? Perché non è scappata?”
“Lei è rimasta dentro perché ha fatto un accordo con Abyzou”
“Che accordo?”
L’ex marine stava per rispondere, ma poi si bloccò e mise una mano sulla bocca di Sam intimandogli di tacere. Si guardò intorno perché aveva sentito qualcosa in avvicinamento, ma spostare ancora suo figlio sarebbe stato molto pericoloso senza contare che avrebbe potuto gemere per il dolore. Decise allora di appoggiare le spalle al tronco e di tirare a sé Sam. Prima di farlo gli mise una mano sulla bocca, poi diede un unico strattone sperando di procurargli il minor dolore possibile. Non appena lo mosse, però, il ragazzo si contorse e tentò di urlare, ma John gli impedì di farlo e lo tenne fermo ignorando a fatica le lacrime che gli bagnarono le dita. Gli appoggiò il mento sulla testa tentando così di confortarlo, ma Sam stava singhiozzando e non riusciva a sentire altro che il dolore all’addome.
L’uomo continuò a tenergli la mano sulla bocca e gli sussurrò in un orecchio che doveva essere forte e tacere perché non erano più soli, ma sapeva che il suo ragazzo era davvero al limite. Sentiva il suo corpo sussultare ad ogni singhiozzo e i lamenti che, nonostante i suoi sforzi, gli uscivano dalle labbra, così prese una decisione estrema.
“Perdonami, figliolo, ma non ho scelta”
Circondò il collo di Sam con il braccio destro facendo capitare la parte interna del suo gomito al centro della sua gola, mise la mano sinistra dietro la testa del suo ragazzo e iniziò a stringere. Sam tentò di divincolarsi per la mancanza d’aria, ma John non lo mollò e dopo circa 7 secondi sentì che si afflosciava. Lo attirò di più a sé e gli chiese ancora mentalmente perdono per quello che aveva appena fatto, poi si concentrò sui rumori in avvicinamento. Erano passi di più persone e ipotizzò che fossero i bambini senza occhi, che li stavano cercando.
“Avete lasciato la porta di casa aperta, mammina vi sgriderà”-mormorò ringraziandoli per avergli spianato la via di fuga.
Dopo qualche istante il piccolo esercito riempì la radura e il cacciatore pensò che le cose si stavano mettendo male. Non era armato e se anche avesse voluto attaccare per primo, non poteva ignorare che Sam sarebbe diventato una preda molto facile se lo avesse lasciato solo.
Si guardò ancora intorno, ma concluse che la cosa migliore era non muoversi e rivolse un pensiero alla sua amata.
“Mary, se sei qui da qualche parte, ti prego, aiutami a salvare il nostro bambino”
Forse la preghiera silenziosa, o solo un colpo di fortuna, ma i bambini ripresero a muoversi nella direzione opposta alla loro e John tornò a respirare. Rimase immobile con Sam tra le gambe ancora per qualche minuto, poi si disse che doveva cercare un posto più protetto dove aspettare la cavalleria.
“So che puoi farcela, Dean, coraggio”
L’uomo stese il figlio minore a terra, gli alzò le gambe e attese impazientemente che riprendesse conoscenza, ma l’ulteriore trauma sembrava averlo messo fuori combattimento.
“Andiamo, Sammy, devi svegliarti”
Il suo richiamo rimase senza risposta e a quel punto il cacciatore decise di muoversi senza perdere più tempo. Si rimise in piedi, poi tirò su suo figlio e gli avvolse un braccio intorno alla parte posteriore delle ginocchia prima di sistemarselo di nuovo su una spalla. Trovato l’equilibrio, prese ad avanzare e si disse che, una volta tornati a casa, avrebbe costretto Sam a mettere un po' di carne sulle ossa.
“Ti farò fare una cura ricostituente con tutte quelle porcherie che ama tuo fratello per almeno un mese, Sammy, pesi meno di un fuscello!”
John fece una veloce carezza a suo figlio sulla schiena, poi continuò a muoversi sperando di non incrociare di nuovo i bambini senza occhi e soprattutto di restare fuori dal radar di Abyzou. 
Ad un certo punto intravide una luce tra gli alberi e gli sembrò di sentire una voce familiare.               
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Dopo aver sbattuto violentemente contro una parete, Bobby rimase intontito sul pavimento della panic room per una manciata di secondi, poi istintivamente cercò con lo sguardo Dean. Lo vide a qualche metro di distanza, disteso a faccia in giù tra il letto di suo padre e quello di suo fratello, e sentì la paura stringergli lo stomaco.
I ragazzi Winchester erano diventati nel tempo anche un pò i suoi ragazzi e ogni volta che li aveva in casa era invaso da una pace interiore, che raramente aveva provato durante la sua vita. Poco importava se da piccoli ne avevano combinate di tutti i colori e se gli ci volevano un paio di settimane dopo la loro partenza per ritrovare tutte le sue cose, Bobby non avrebbe mai rinunciato alle loro sporadiche visite, con o senza il loro papà.
Non erano state sempre rose e fiori con John, anzi era capitato più volte che i due uomini si erano fronteggiati quando, a parere del padrone di casa, il suo amico ci andava giù troppo pesante con i due ragazzini, ma ogni volta che i Winchester andavano via sapevano che la porta del Singer Salvage si sarebbe sempre aperta per loro tre.
Bobby scosse il capo cercando di riacquistare lucidità, ma le orecchie continuavano a fischiare come se fosse stato investito da un’esplosione.
Guardò di nuovo verso Dean e si accorse che il ragazzo era cosciente. Si scambiarono un rapido sorriso, poi il cacciatore più anziano fece leva sulle braccia e si rimise in piedi.
“Guarda che casino hai combinato!”
Il demone guardò divertito l’uomo più anziano e rispose:
“Quando avrò finito con te, non ti importerà più di avere la casa in disordine”
“Quando io avrò finito con te, ti pentirai di aver toccato la mia famiglia”-rispose di rimando Dean rimettendosi in piedi dopo aver recuperato la sua pistola.
“Mi stai minacciando, ragazzino?”
“Oh, no, è più di una minaccia, è una promessa”
Il cacciatore spostò lo sguardo sul pavimento e sorrise:
“Game over, figlia di puttana”
Abyzou abbassò a sua volta gli occhi verso il basso e imprecò riconoscendo immediatamente una trappola del diavolo.
“Liberami subito, bastardo”
“Riporta qui mio fratello e mio padre”
“Liberami e lo farò”
“E dovrei crederti sulla parola?”
“Sì”
“Niente da fare, sorella! Portali subito indietro”
Il demone cercò di muoversi, ma restò ancorata sul posto e urlò per la rabbia.
“Maledetti! Io posso anche rimanere qui, ma i miei bambini stanno dando la caccia a tuo padre e a tuo fratello in questo momento e li faranno a pezzi”
“Stai mentendo”
“Ne sei così sicuro?”
Abyzou tese il braccio destro in avanti e sul palmo della sua mano comparve una sfera.
“Guarda tu stesso”
Dean e Bobby fecero un passo in avanti con le armi in pugno e il ragazzo sentì le gambe cedergli quando vide l’immagine di suo fratello ferito tra le braccia di suo padre. Era evidente che John era terrorizzato mentre cercava di fermare il continuo flusso di sangue che fuoriusciva dall’addome del figlio minore e il demone sorrise.
L’immagine di per sè angosciante fu sostituita da un’altra ancora peggiore di John che, prima trasportava Sam sulle spalle, poi gli stringeva un braccio intorno alla gola.
“Sembra che il tuo paparino stia facendo il lavoro per me e si stia liberando di quel peso morto”
Dean sbarrò gli occhi quando la sfera scomparve e scosse la testa:
“Stai mentendo, papà non farebbe mai del male a Sam”
“Davvero? So che in un certo bar ha detto il contrario”
Bobby sussultò e chiese:
“Di che diavolo sta parlando?”
“Niente, non ascoltarla, sta cercando di confonderci”
“Non lo sa? Il vostro caro amico non è a conoscenza della situazione di Sammy?”
“Dean”
“Smettila, o ti pianto una pallottola in fronte”
“Se vuoi, Bobby, ti racconto io tutto quello che si sono detti padre e figlio prima che io prendessi Sam. Ti ricordi? Erano andati via da casa tua dopo che John si era incazzato con il ragazzino”
Il cacciatore si rivolse con più decisione a Dean e chiese:
“Che cosa mi stai nascondendo, figliolo? Te l’ho già chiesto una volta e hai sviato il discorso. Che cosa vuole fare tuo padre a Sam?”
Il ragazzo inspirò profondamente e dopo qualche attimo rispose:
“Devi fidarti di me, Bobby”
“Lo sai che mi fido di te, ma…”
“Allora non ascoltarla e pensiamo a salvare Sam e papà”
L’uomo fissò dubbioso il giovane, poi annuì e disse:
“Riprendo il rituale, non perderla di vista”
“Non osare!”
“Sta’zitta”
Bobby ritornò alla parete e cercò la bottiglia dell’acqua santa.
“Merda”
“Che succede?”
“Si è rotta, devo salire a prenderne un’altra. Pensi di riuscire a tenerla sotto controllo?”
“Nessun problema”
Bobby uscì dalla panic room e Dean colpì con il calcio della pistola il demone.
“Non azzardarti a raccontargli che cosa sai, non ti riguarda”
“Hai paura, posso sentirlo. Che cosa ti spaventa? Temi che, se il tuo fedele amico venisse a sapere la verità sulla notte in cui mammina è morta, darebbe la caccia a tuo fratello?”
“Bobby ama Sam, cercherebbe di salvarlo come faremo papà ed io”
“Se sei così sicuro, confessa il segreto di famiglia”
“Ho giurato a mio padre che non l’avrei raccontato ad anima viva”
“Che bravo figlio! Sei diverso da Sam, lui non è così ubbidiente”
“Non lo conosci”
“Oh, ho imparato molte cose sulla famiglia Winchester e devo dire che siete un gran casino. Papino non ha mai tolto la divisa e ti comanda a bacchetta, tu sei il suo braccio destro e il piccolino è la scheggia impazzita. Forse sarebbe stato meglio che Occhi Gialli lo avesse preso quella notte, non credi? Se mamma fosse rimasta a letto, pensa a come sarebbe stata diversa la tua vita. Saresti andato a scuola, avresti preso il diploma e fatto impazzire un sacco di ragazze con il tuo bel faccino. Magari ti saresti iscritto al college e i tuoi genitori sarebbero invecchiati insieme in attesa di un nipotino. E invece, il marmocchio ha rovinato tutto, la vita di tuo padre,la tua, per non parlare della povera Mary”
“Sammy non ha rovinato nulla, lui era solo un bambino e…”
“Ma se non fosse mai nato, Dean? Se tua madre, ad esempio, avesse abortito mentre lo aspettava? Sì, avrebbe sofferto per un po', ma poi il suo istinto avrebbe prevalso e si sarebbe dedicata a te con tutta se stessa”
“Stai dicendo un cumulo di stronzate!”
“E se ti dicessi che potrei cambiare le cose? Sono un demone potente e magari potrei far sì che tuo padre e tua madre non abbiano mai concepito Sam. Che ne dici, Dean? Un colpo di spugna completo e non ricorderesti nulla, nessuno di voi lo farebbe”
“Nessuno può fare una cosa del genere”
“Dimentichi che ho molti secoli di esperienza”
“Non ti credo”
“Non mi credi, o non vuoi credermi perché in fondo al tuo cuore stai desiderando che io possa veramente ridarti la vita che la nascita di Sam ti ha tolto? Riesci ad immaginarlo, Dean? Papà di nuovo sorridente e orgoglioso del suo bambino di quattro anni, mamma a casa che ti prepara da mangiare e ti rimbocca le coperte la sera, la tua casa, la tua stanza”
Abyzou sorrise e rincarò la dose:
“Non ho mai fatto a nessuno un’offerta così, dovresti accettarla. Ti basta solo liberarmi da questa trappola e ti accontenterò all’istante”
Dean guardò il demone con il cuore che gli andava a mille e scosse la testa.
“Coraggio, non c’è niente di male a desiderare qualcosa per se stessi e poi faresti del bene a tutti, anche a Sam”
“Come puoi dire una cosa del genere? Lui non esisterebbe”
“Appunto e in questo modo non dovrebbe subire quello che lo aspetta. Credimi, gli faresti un gran favore perché Occhi Gialli ha grandi piani su di lui e presto lo reclamerà”
Il giovane Winchester si accorse che le mani gli tremavano vistosamente e che non riusciva più a tenere sotto tiro la sua prigioniera. Abbassò l’arma e la fissò con le lacrime agli occhi.
“Coraggio, Dean, liberami”
   
 
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