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Autore: Wicked Ladies    07/11/2021    1 recensioni
Lena è una principessa in incognito che si trova in Iraq per impegni internazionali.
Kara è un brusco CEO dell'agenzia di sicurezza della zia Astra. Anche lei si trova in Iraq per affari.
Si incontreranno... ma sapranno andare oltre una partenza con il piede sbagliato?
Supercorp; GeneralDanvers
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Yuri, Slash, FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Altri, Astra In-Ze, Kara Danvers, Lena Luthor
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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9
 
Kara aveva invitato Lena a fare colazione con lei a National City. Era un mese che non si vedevano, e ne sentiva la mancanza. Era intenta a leggere un quotidiano.
Qualcuno toccò la spalla di Kara "Hey Supergirl"
"Chi...Oh dottoressa Snow...Che piacere?" Lo era? Kara non lo sapeva, si erano lasciate malamente, anni prima, ma ormai era acqua passata.
"Dai Kar non fare quella faccia. Non ti lascerò contro un sacchetto di surgelati" rise.
"Lo spero" la guardò mettendosi in piedi e lasciandola accomodarsi.
"Sono passati tanti anni. Siamo persone diverse... come stai?" Si sedette sul bordo della sedia.
“Sto bene..." doveva dirle che stava aspettando, ma le sembrava maleducato.
"Sembri tesa? Mi sono seduta sul posto di qualcuno che non devi incontrare?"
"Cosa? No, no, cioè no che vai a pensare" la guardò come era bella "Solo che sto aspettando una persona..."
"Oh. Sono felice per te" sorrise "È speciale?"
Kara la osservò, decisamente erano cambiate, la bionda fece un timido sorriso "Iris?"
"Ci siamo sposate l’anno scorso. Una cerimonia intima" la guardò "Anche se siamo cambiate... vorrei comunque chiederti scusa per come sono andate le cose... non...non avrei mai dovuto tradirti come sfogo"
"Oh congratulazioni" Kara sorrise "Forse me la sono andata a cercare..." ammise.
Vide la moglie arrivare "Beh è stato bello rivederti " si alzò.
"Cait, restate" sorrise a Iris "Ciao" ce l'aveva avuta a morte con la ragazza, ma alla fine parte della colpa era la propria.
"Non possiamo. Iris ha un incontro importante " sorrise "Beh ci si vede in giro"
"Okay va bene" si mise in piedi per salutarla con un abbraccio.
Appena Cait si alzò e abbracciò Kara, Lena entrò. Guardò la scena con un sopracciglio alzato, quell’abbraccio era troppo familiare, quella la stava decisamente palpando.
Kara si sentì osservata e si staccò dall'abbraccio e vide Lena "Ehi" sorrise a Caitlin "Ti presento la mia ragazza" la invitò ad avvicinarsi.
Lena si raddrizzò e fece uscire Lena Luthor. Sorrise "Salve"
"Molto piacere, Iris West" disse l'altra accanto a sua moglie.
"Piacere mio" sorrise ancora. Sembrava più un lupo in quel momento. Strinse la mano ad entrambe le sconosciute.
Caitlin avvertendo l’atmosfera artica sorrise e tirò via la moglie "Dobbiamo andare è stato bello incontrarvi" e si allontanarono.
"Ciao" Kara, guardò Lena "Era un'amica con sua moglie" dirle all'istante che era la sua ex non le sembrava consono, non aveva mai visto quello sguardo di Lena, e ne era intimorita, gelosia poteva carpirne.
"Solo un amica?" Disse sedendosi compostamente e ordinando un caffè.
"Era la mia ex..."disse guardandola -Oh andiamo Kara Zor-el, non ti fare intimorire da una scenata di gelosia, perché questo è, su-
"Ah..." e prese ad esaminare il menù del caffè -Lena? Toc toc! Lena? Non puoi voler far sparire tutti quelli che la toccano. Magari non è lei quella che le ha fatto male-
"Lena...piccola...ascolta...ci siamo incontrate per caso" la guardò con un sorriso dolce, del resto non aveva fatto niente di male.
"Mhmm" - Lena... dai... guarda che occhioni da cucciolo. Però poteva almeno fermarla quando si stava avvinghiando -
"Cosa hai visto?" le chiese mentre le accarezzava incerta una spalla.
Lena mise da parte il menù "Cosa pensi che abbia visto?"
"Che mi stava abbracciando"
"Abbracciando ... non è il termine che userei... ma c’era anche una giornalista lì accanto... o sbaglio?" Gli occhi ora erano due stiletti di ghiaccio.
"Ha un modo particolare di abbracciare..." L'aveva sentito, ma non capiva che motivo avesse avuto "Sì, la West è una giornalista, perché?
"Particolare?"
"Lena...senti mi dispiace...avrei dovuto salutarla con una stretta di mano”
- Lena ora stai facendo la stupida - "Scusami... " sospirò "È che ti ho visto abbracciarla e poi ho visto il cartellino dell’altra... non so cosa ho pensato"
"Ehi è tutto okay" Kara si porse a darle un bacio "Buongiorno straniera" sorrise.
Lena sorrise e ricambiò "Buongiorno dolcezza"
"Mi sei mancata" sorrise guardandola "Questi occhiali ti donano un sacco, sei così sexy”
"Anche tu mi sei mancata. Per fortuna ho avuto questo nuovo accordo da fare con il tuo governo. Sembrano capaci di perdere qualsiasi documento" sbuffò "Anche tu non sei male" rise.
Kara si allontanò quando il cameriere arrivò e ordinò un qualcosa di fresco.
Lena si appoggiò alla spalla dell’altra "Allora com'è andata? Astra e Alex sono ancora fuori?"
"Partono oggi, mia zia non sa neanche cosa l'aspetta”
"Povera Astra... non avremmo mai far dovuto conoscere Alex e Sam. Giuro quelle due sono diaboliche"
"Che male c'è? Sono certa che mia zia si divertirà" ridacchiò.
Lena rise "Probabilmente sì"
"Noi vogliamo andare a divertirci stasera? Ti va?" la guardò maliziosa.
"Mhmm quello sguardo Miss Zor-el" sorrise baciandole la guancia
"Dai bevi il caffè sennò si fredda"
 
***
 
Una Lena nuda e addormentata era abbracciata ad un altrettanto svestita e inconscia Kara. La luce del giorno aveva iniziato a filtrare da qualche ora ma non aveva turbato nessuna delle due. L'idillio venne rotto dallo squillo del telefono della corvina. La proprietaria si rigirò e si rintanò ancora di più tra le braccia della sua amante. Ma quello continuò imperterrito. Alla cieca lo prese "Mhmm Lena Luthor. Come posso aiutarla?"
"Lee... Non è che per caso hai visto il giornale stamattina?"
Kara si mosse nel letto, sentendo la voce di Lena "Piccola è domenica..."
“No”, sbadigliò "Mi hai svegliata tu ora. Sono ancora a letto con la mia ragazza ancora molto nuda" sorrise all'altra accarezzandole la testa " Perché?"
"Mhmm forse faresti meglio a vedere..."
Lena si girò verso Kara "Dolcezza non è che potresti prestarmi il tuo telefono?"
"Uhm" Kara lo recuperò a tentoni dal comodino e glielo passò "Che succede?" si destò e la guardò, sedendosi al suo fianco.
"Non saprei" mettendo il suo telefono tra la spalla e l'orecchio. Aprì la pagina chiesta e rimase pietrificata. In prima pagina su uno dei più importanti quotidiani americani capeggiava una foto di lei e di Kara il giorno prima al caffè. Il titolo recitava "Finalmente la principessa di ghiaccio sembra aver trovato un’amica... o è solo un’altra Lex?" il telefono le scivolò tra le mani finendo con un tonfo sul materasso.
"Lee?" la chiamò Sam, ma non ricevette risposta.
Kara guardò quella foto e quel titolo "Lena?" la bionda inchiodò lo sguardo a quello dell'altra. Poteva dire che probabilmente le stava venendo un attacco di panico, continuare a leggere l'articolo o destare la sua ragazza? "Lee..."
La corvina era pietrificata. Con voce tombale chiese a Sam "Quante probabilità ci sono?"
Sam sapeva a che si riferiva "Salgono ogni minuto che passa"
"Dannazzione!" si riprese "Voglio sapere chi è e voglio che quell'articolo sia rimosso. Voglio contenere i danni... Cercare di non farglielo sapere..."
"Farò quello che posso Lee" chiuse la chiamata.
Lena si mise la testa tra le mani e lanciò via il telefono "Non adesso. Non così presto"
Kara aveva visto quello sguardo all'inizio dei loro incontri "Lee..." la bionda aveva paura di toccarla, per non farla crollare ulteriormente "Posso fare qualcosa?" erano state distratte quel giorno, scosse la testa ad un pensiero, che le entrò nel cervello come una lama.
“Puoi solo abbracciarmi?" non alzò lo sguardo troppo umiliata in quel momento.
"Certo tesoro" Kara le avvolse un braccio sulle spalle e la tirò sul suo petto, ancora seduta al fianco della sua ragazza "Non credere a nulla di quello che scrivono"
Lena non rispose, il telefono squillò di nuovo. Lo prese e mise il vivavoce "Lee. Il nome della giornalista è Iris West. L'articolo è stato tolto ma... non ho fatto in tempo ad avvisare Lucy... C'è una chiamata per te sulla linea sicura... "
Lena si irrigidì "Quanto tempo ho?"
"Cinque minuti forse"
"Va bene, tra cinque minuti richiamami e passamela..."chiuse la chiamata e si alzò dal letto.
Kara ebbe un moto di furia, ma si tenne calma per Lena. Doveva capire cosa stesse per succedere. Quando l'altra si alzò la imitò vestendosi "Lee parlami, per favore..."
"Non ora Kara... Posso utilizzare il tuo studio?" mentre si metteva una maglietta.
"Sì certo..." la lasciò andare sedendosi stancamente ai piedi del letto. Stava per scoppiare un casino, lo percepiva, prese il cellulare che Lena aveva lanciato e iniziò a scrivere un messaggio.
*Alex, sta per succedere un casino* ma non lo inviò, non voleva disturbare la loro vacanza.
Lena si riscosse un attimo dal suo stato ed andò verso l'altra le prese il viso tra le mani e le baciò la fronte "Scusa"
Kara tenne le mani sulle braccia dell'altra "Mi dispiace" era sincera.
Lena la guardò e le diede un altro bacio, per poi allontanarsi. Si diresse verso lo studio e chiuse la porta dietro di sé.
Kara si morse furiosamente il labbro, e tentò di mantenere la calma. Cercò di non tornare a leggere l'articolo o quella furia che aveva inglobato in un angolino del suo essere, per il bene di Lena, sarebbe esplosa e non sapeva cosa sarebbe potuto succedere...
 
 
Un’ora dopo Lena uscì dallo studio. Si avvicinò alla finestra e guardò fuori. La sua espressione, il suo linguaggio del corpo erano completamente neutri, completamente spenti.
Kara si era rivestita, nel frattempo aveva solo bevuto un caffè e rifatto il letto.  Era chiaro che qualcosa non fosse andata, Lena era glaciale appena uscita dallo studio. Non sapeva se richiamarla, forse sapeva come stava per finire, come aveva pensato fin dall'inizio, non doveva innamorarsi di lei, doveva dimenticarsela dopo il tramonto...
Lena si passò una mano tra i capelli, vedendo un movimento con la coda dell’occhio si voltò di scatto, pugni alzati. Si rese conto solo in un secondo momento chi fosse "Dee scusa... non volevo provare a darti un cazzotto"
"Siamo un po' tese, eh?" disse per tentare un approccio diverso a quella situazione "Ti saresti fatta male comunque" ammise.
Lena sorrise, alzò una mano ad accarezzare il volto di Kara osservandola in silenzio per qualche minuto.
"Era... era mia madre... sarebbe meglio dire la regina"
"Sì, l'avevo capito" poggiò il viso a quel tocco "Lee?" non voleva dirle chiaramente che stava morendo nell'attesa di un qualche chiarimento.
"Possiamo sederci?"
"E' così grave vero?" non sarebbe riuscita a sedersi, ma lo fece, per Lena.
Lena sospirò "Sai che non ho voluto che la stampa lo sapesse, perché non volevo farti affrontare tutti i miei problemi. La corte, mia madre, la mia vita e tutto il resto. Lo sai questo vero? Non è mai stato perché mi vergognassi di te, mai nemmeno un singolo minuto" Le prese le mani.
Kara sentì quel tocco delicato, e la voce di Lena, era diversa, era tremante, un tremolio spaventato, non come la conosceva di solito "Sarei disposta a tutto per te...Lena"
"Non è così semplice" sospirò "Non stavolta... Lex è un discorso diverso, ma io... " le lasciò le mani "e poi i tuoi legami col DEO..."
-Cazzo lei lo sapeva- Kara la sentì allontanarsi nel momento in cui quelle mani abbandonarono le sue "Ci stiamo lasciando vero?"
"Io... non vorrei che succedesse... ma..." si strinse a sé, un dolore lancinante le stava sfondando la cassa toracica, ma non poteva lasciarlo fuori. Doveva proteggere Kara a qualsiasi costo.
Kara si mise in piedi, con difficoltà perché il suo corpo tremava "Se è questo che serve va bene" -Dovevi aspettartelo Zor-el, è una principessa, non sei nulla in confronto- "Ti chiamo un taxi"
"Kara... io..." - smettila Lena non puoi dirglielo, non puoi trascinarla in tutto questo- "... Prenderò la mia roba, non serve Sam ha mandato una macchina"
"Ok" Kara aveva un qualcosa che le stava lacerando il cuore. A cosa sarebbe servito continuare a guardarla? Avrebbe solo lacerato il suo cuore che stava andando a pezzi... le diede le spalle, vigliaccamente poggiandosi al mobiletto della cucina.
Lena si era rivestita, vide Kara di spalle, allungò una mano per toccarla, ma si fermò a pochi centimetri dalla schiena. Piegando un dito l'avrebbe toccata ma non lo fece. Si ritirò "Ti auguro ogni bene... e che tu possa trovare qualcuno... più degno di me" prese la giacca ed uscì. Non notò troppo presa dal suo dolore di aver lasciato la sua collanina con il simbolo delle dee. Si tenne insieme fino alla porta, mise una faccia fredda vedendo i giornalisti. Entrò nella macchina quasi non accorgendosene, sentendo solo il rumore ovattato e il corpo di Reign che la spingeva dentro. Solo in quel momento pressata tra le persone a cui teneva di più si permise di crollare.
"Oh Lee" Sam la strinse in un abbraccio.
 
Kara percepì la sua vicinanza ma non si voltò. Non riuscì a fare nulla, avrebbe dovuto correrle dietro, baciarla un’ultima volta, ma rimase ferma, immobile. Sentì solo lo sfrecciare della macchina che ripartiva, e un singhiozzo uscì dalle sue labbra.
 
-
 
"Pensavi che non mi sarei ricordata del tuo compleanno, Generale?" disse Alex fasciata in un abito da sera lungo.
"Ah, beh. Te l'ho detto solo una volta..." sorrise nel suo smoking.
Alex tentò di tenere la mascella stabile e sorrise "Ho una buona memoria...Vogliamo andare?" le porse la mano.
"Certo" prese la mano gliela baciò e portò il suo braccio a cingerle i fianchi "Allora ti piace Roma?"
“È uno splendore, come te" sorrise baciandola.
Astra rispose al bacio "Sapevo che aprire una sede a Roma aveva i suoi vantaggi... portarci la mia ragazza"
"Non ci hai mai portato nessuna qui?" disse mentre uscivano. Aveva un qualcosa che le frullava nella testa ma non voleva ancora chiedere.
"No mai" sorrise "Cosa c'è, è tutto il giorno che ti vedo pensierosa..."
"C'è una cosa che vorrei chiederti" Alex la guardò, ormai sedute nella macchina che le avrebbe condotte al ristorante in.
"Dimmi tutto" le mise un braccio sulle spalle.
"Qualcosa non mi torna della Inze Security" disse guardandola attentamente per capirne una reazione.
"In che senso?" piegò la testa di lato.
"Non capisco ancora cosa ci facesse Hank, durante il mio salvataggio”
“È un amico, mi ha aiutato" la guardò negli occhi cercando di capire cosa volesse cercare.
"Astra, c'è qualcosa di più grosso? A me puoi dirlo, insomma..."
"Mhmm cosa dovrebbe esserci?" - Non poteva dirle del DEO-
"Oh aspetta è il mio cellulare...scusami un secondo" recuperò la pochette.
- Grazie Rao! - sospirò Astra.
Era un messaggio di Sam *Lexy mi dispiace rovinare la tua vacanza. Ma Kara e Lena si sono lasciate.... Ci sono tanti motivi... ma il fattore scatenante è questo: (link dell articolo)*
"Astra?" Alex le mostrò il messaggio e dopo poco aprirono assieme il link "Cazzo"
"No non.. cazz! Kara sarà distrutta" aveva già in mano il telefono per chiamare il pilota del jet.
“La chiamo” cercò di stare tranquilla.
"Ok io sistemo il resto"
 
***
 
Kara aveva staccato il telefono, non voleva parlare con nessuno. E aveva obbligato Alex a non tornare per lei.
Tutto negli uffici del Tribune era in ordine anzi alcuni si complimentavano con Iris per lo scoop.
Kara aveva più e più volte represso l'istinto di andare da Iris West e sputarle addosso tutta la sua rabbia. Pensava ancora allo sguardo di Lena, ai suoi occhi, stringendo in mano quella collanina, che qualche sera prima, la corvina aveva indossavo come unico accessorio, apparendo alla bionda, come le dee l'avevano fatta.
Iris sbuffò di frustrazione quando sentì che l’articolo era stato rimosso. Qualcosa del gruppo legale. Era pronta a dargli battaglia, ma prima voleva un caffè.
 
Kara afferrò le chiavi della moto e scese in garage a recuperarla.
Iris si fermò da Noonas e mandò un messaggio alla moglie dicendo che aveva fatto un grandissimo scoop. Doveva informarla dopo tutto era tutto grazie a lei. Chissà se le avrebbero dato la promozione ora.
Kara arrestò la moto davanti al Tribune, questa Iris l'avrebbe pagata.
In quel momento Iris stava per entrare nel palazzo.
"Tu" si era tolta il casco, lanciandolo di lato, e prendendo Iris, per la gola atterrandola al muro "Dammi un buon motivo per non darti un pugno, su quel faccino"
"Che...che stai facendo? Staccati!"
"Dammi un buon motivo" Kara era furiosa come una valchiria nordica "Hai rovinato tutto per la tua fottutissima carriera. Non ti era bastato portarmi via Caitlin, adesso anche lei" pronunciare il nome di Lena, avrebbe significato provare di nuovo quella stretta allo sterno.
"Io non ho fatto nulla! Ho fatto solo il mio lavoro. Cos'è ha avuto paura e ti ha scaricato? Non sei abbastanza nemmeno per lei Zor-el?"
Kara non ci vide più e la strattonò vigorosamente "Tu hai rovinato la mia vita, due volte" si avvicinò ancora minacciosa al suo viso "Se non ti riempio di botte è per Caitlin. E tu non hai neanche idea di che torto hai fatto. Bastarda"
"Tu non ha..."
"Kara?" Una voce dietro di loro.
Si girarono e davanti a loro c'era il premio Pulitzer Lois Lane, direttore del Tribune ed ex professoressa di Kara.
Kara si voltò, vide quella donna, la riconobbe all'istante, come non farlo? Aveva avuto una cotta per anni per lei "Professoressa Lane?"
"Non più Kara. Ma posso sapere perché stai cercando di strozzare uno dei miei dipendenti" si avvicinò.
Kara si era allontanata da quella iena "Se lo faccia dire dalla sua dipendente" C'era da aspettarselo che non avrebbe preso le sue difese, aveva sempre ritenuto Kara lesta all'ira.
Lois guardò Iris.
"È per l’articolo che avete fatto cancellare stamattina " sputò l’altra.
"C'erano buone ragioni per farlo a cominciare da quella della sicurezza nazionale di un altro paese su suolo americano. Mi chiedo perché la teniamo ancora in giro, se non sa scrivere altro che pezzi scandalistici e passarli sottobanco a suoi amici per farli pubblicare senza passare prima dal mio ufficio" la freddò la mora.
Kara quasi rise a quel freddato della Lane “Tolgo il disturbo” indossò il casco e si avviò alla sua moto -Fanculo a te West-
Lois lanciò un’occhiata a Iris "Dentro ora e rimanga lì " si avvio verso la bionda "Kara possiamo parlare?"
"E di cosa direttore Lane?" disse pronta a partire, voleva allontanarsi da lì.
"Possiamo prendere un tè come ai vecchi tempi?"
“Non mi sembra il caso” poi la guardò e le dispiacque per il suo tono “Mi dispiace. Offro io però” lasciò la moto e si portò dietro il casco.
"No no andremo nel mio ufficio. Sia mai che mi faccia vedere in una caffetteria piena di Hipster" sbuffò.
“Oh, non sia mai” ridacchiò Kara seguendola.
 
 
Si accomodarono e Lois iniziò a fare l’infuso "Sempre infuso di menta e ginepro?"
“Uhm si, passa il tempo, ma è sempre quello il mio preferito”
"Bene..." le porse la tazza "Allora ti ho lasciato come promettente donna pronta ad affrontare il mondo... e ora ti ritrovo ad attaccare i miei giornalisti al muro. Cosa è successo?" la guardò "Premetto che non sapevamo nulla dell'articolo, ce ne siamo accorti solo verso le 10, c’è voluto molto per levarlo"
“Quindi sa già cosa c’è scritto no?” Kara prese la tazza restando in piedi in attesa.
"Siediti" le sorrise facendo lo stesso "Si, ma non so quanto è vero e non so come è andata la tua vita in questi anni, sei stata una delle mie migliori studentesse"
Kara si sedette solo all'invito, era un’abitudine, vecchia a morire. A quelle parole strinse le dita sulla tazza "Non l'ho letto, mi avrebbe fatto troppo male..." chinò il viso.
"Cosa non hai detto? Cosa ti avrebbe fatto male?"
"Io e la principessa di Thorul, stavamo assieme, siamo state attente che nessuno lo sapesse e poi..." mosse la mano in direzione della porta alludendo alla West.
"Mi dispiace molto" le accarezzò le spalle "Di solito non pubblichiamo queste cose, ma è riuscita a scavalcarci. Avvierò un’indagine interna.... ma oramai il danno è fatto. La principessa se n'è dovuta andare vero?"
"Evidentemente voleva colpire me, non è la prima volta" tentò di non rompere la tazza tanta era la rabbia.
Le posò una mano sulle sue "Kara... Ti ha mai portato a qualcosa la rabbia?"
"Stavo così bene con lei Lois..." sospirò "Adesso non so più cosa fare" la guardò "Mi ero detta *non innamorarti di lei* e invece è quello che è successo. E adesso è andato tutto in malora”
"Oh non ci si innamora mai di chi si dovrebbe... Vuoi lasciare che qualcun'altro ti rovini la vita? Prenditi una settimana soffri come un cane. Poi riinizia a vivere Kara. Sei una donna forte e indipendente"
"Sono giorni già che soffro, e non voglio più" la guardò "Tu come stai?" voleva sviare il discorso.
"Ah ah ah. Ti permetto di cambiare argomento per ora. Ma voglio sapere come stai capito? E non pensare di fuggirmi di nuovo e voglio che ci risentiamo ok? Aggiornamenti costanti" le accarezzò la mano.
"Lois...al momento sono rotta...come vuoi che stia?"
"Non si è rotti per sempre" le sorrise poi si alzò "Allora c'è qualcos'altro che posso fare per te?”
"Vorrei solo sapere se sta bene, ma Alex non c'è...era lei che parlava con Sam, la sua segretaria...insomma"
"Ho una vecchia .... amica a Thorul. Se vuoi posso chiederle qualcosa... "
"Non è azzardato?"
"Lena non lo saprà. Lo sapremo solo noi?" avvicinò la mano al telefono.
"Sì, d'accordo" la guardò lasciandola fare.
Pochi minuti dopo Lois chiuse il telefono "Sta bene. Sta per atterrare a Cadames" si chiese se era meglio che glielo dicesse che la regina era già sul sentiero di guerra "Accetti un consiglio?"
"Qualcuno mi vuole morta?" chiese guardandola.
"No... ma sarai nel mirino di molta gente.... Thorul è molto ambita, soprattutto la sua erede. Lavori ancora con tua zia Astra fatti mandare in qualche posto senza nome, qualche missione anonima, sparisci per un po’..."
"Mia zia stava annullando il suo viaggio a Roma per me..." sospirò "Me ne andrò come dici..."
"Kara ora devi pensare alla tua sicurezza e riprenderti. Non ti dico di dimenticarla, ma di conviverci"
"Ci proverò Lois, ci proverò" si mise in piedi "Grazie per la tisana" la guardò "Ci sentiamo"
"Ci sentiamo Kara" sorrise lasciandola andare.
 
***
 
Astra suonò alla porta di Kara, impaziente. Doveva vedere sua nipote.
"E' aperto" Kara era intenta a fare le valigie.
"Dove diamine stai andando?" La placcò la zia in un abbraccio.
"Zia mollami, per favore" non avrebbe pianto di nuovo, non di nuovo.
"Col cacchio" la strinse di più a sé "Dove vai senza di me eh?"
Kara tentò di divincolarsi "Astra sono seria, ho bisogno di staccare...mi prendo una vacanza"
"No. Ti conosco Kara, stai per ficcarti in qualche altro guaio. Siamo una famiglia e ci aiutiamo l'un l’altra"
"Cosa? Andarmene per qualche tempo è la soluzione migliore, sono un bersaglio o vuoi che mi chiuda in casa?"
"Verrai con me devo andare in Australia per una nuova base DEO. Kara guardami, sono tua zia guardami negli occhi"
"Se lo facessi, crollerei di nuovo, e mi sento già abbastanza uno schifo così”
"Ti ho proprio cresciuta io" Le dette un bacio sulla fronte.
Kara si strinse a lei "Speravo fosse quella giusta"
"Magari lo è.. solo che non era il momento giusto" le accarezzò la testa "Avrò pietà per la prossima donna con cui ti metterai... perché il tuo cuore non sarà mai veramente suo”
Kara non disse nulla, ma restò in quell'abbraccio. Era stata dura i primi giorni, sentiva ancora il profumo inconfondibile di Lena tra le lenzuola. Aveva lanciato quella collana in un angolo di un cassetto. Avrebbe voluto indossarla, ma che senso avrebbe avuto? Era crollata solo in quel momento tra le braccia della zia.
Astra la coccolò. Un’ora dopo entrò Alex. Le trovò abbracciate sul letto, vi salì e si stese al lato della sua migliore amica abbracciandola.
Kara forse non aveva mai pianto così "L'altra volta avevo sbagliato, mi ero comportata uno schifo con Caitlin e lei mi ha tradito" sospirò ovvio che non era mica giusto "Adesso ero felice, e anche lei lo era...”
Astra e Alex non dissero nulla lasciandola sfogare e tenendola stretta. Si guardarono negli occhi, sapevano che sarebbero state lì a guarirla e al suo fianco.
- è ora di dire ad Alex del DEO - pensò Astra
 
***
 
Un anno e mezzo dopo
 
Lena ascoltò distratta mentre Cat, il PR della famiglia reale, le spiegava come avrebbe dovuto comportarsi con l'uscita con Felicity. Poco dopo che aveva rotto con Kara sua madre aveva stipulato un contratto matrimoniale con gli Smoak. Glielo aveva detto soltanto mesi dopo. Felicity e Lena si erano incontrate, entrambe avevano capito che erano innamorate di qualcun'altro, entrambe senza la possibilità di fuggire. Avevano stretto una sincera amicizia, ma capivano che non si sarebbero mai innamorate l'una dell'altra, il loro cuore piangeva dopo aver conosciuto l'amore sincero. Aveva provato a baciare Felicity, ma le sue labbra erano semplicemente sbagliate, non erano quelle di Kara
Ora per colpa dell’ennesimo scandalo di Lex avrebbero dovuto anticipare le nozze, almeno quelle civili che si sarebbero tenute in Australia, e poi quelle trionfali e religiose in Thorul.
Nessuna delle due ne era felice, ma almeno Felicity ogni tanto riusciva ad intravedere il suo ex amante, ma lei no. Da un anno Kara era scomparsa per i più, Lucy diceva DEO, ma non c'era giorno che non ci pensasse.
 
 
 
Kara aveva accettato di seguire sua zia in Australia e ci prese pianta fissa. Qui aveva conosciuto un'altra donna, tratti italici, non tipici di quella zona, ma che alla fine l'avevano attirata tra le sue lenzuola. Beh, ma la bionda questa volta ci sarebbe andata con i piedi di piombo, nessun innamoramento, stava bene con Siobhan, ma niente di più.
Quella mattina, come sua consuetudine, accese il telegiornale, e la tazza che teneva tra le mani le si sbriciolò tra le mani, il rumore dei pezzi che andavano in frantumi attirarono la donna in cucina.
 
 
L'uscita doveva essere breve e pubblica, un finto appuntamento al caffè. Ma Lena sentiva che qualcosa non quadrava appena entrata nel locale, fece in tempo a girarsi verso Reign che la vide buttarsi verso di lei mentre sentiva il rumore di uno sparo.
"Mettetevi al riparo" Reign guardò la corvina "Vai Lena"
Guardò la cugina che perdeva sangue, ma si mosse prese una pistola da uno degli agenti sotto copertura e prese sotto il braccio Felicity trascinandola via, mentre prendeva la mira e sparava all’aggressore.
"Dove hai imparato?" disse la biondona guardandola.
"Tre anni di accademia militare per tutti gli eredi al trono" Ringhiò.
"Chi credi, lo abbia mandato?" disse mentre cercava di avvicinarsi di nuovo al luogo "Sto chiamando un'ambulanza!”
"Bel colpo Lee" sussurrò Reign guardandola sana e salva.
“Hey guardami Reggie.  Non osare chiudere gli occhi! Sei una World Killer, tu li mangi i proiettili" mentre tamponava l’addome dell’altra con il suo blazer.
“Beh, cinque minuti non uccideranno nessuno" disse l'altra guardandola "Non aspettare a dire quello che provi cuginetta..."sorrise appena.
"Cosa? Stai delirando”
"Se dovessi morire, dì a Mick, che mi piace da impazzire" sorrise ed arrivò in quel momento l'ambulanza.
"Beh, glielo dirai tu stessa. E se non glielo dici glielo farò dire da Sam" rise.
"Non osare"
 
 
 
Sam compose un numero che purtroppo, negli ultimi mesi, usava raramente visto tutti gli impegni di Lena.
Alex non diede molta importanza allo schermo del telefono e rispose con il solito "Dottoressa Alex Danvers"
"Lexy! Allora sei viva"
"Sam?" Alex guardò lo schermo "Io si, a quanto pare anche tu"
Sam sorrise "Mi dispiace non è una chiamata sociale come al solito.... ma ho bisogno di un favore.... hai visto il telegiornale stamattina?"
“Ehm no Sammy, sono a lavoro” disse cercando un televisore ugualmente “Oddio Reign sta bene? Lena?” Lo chiese per circostanza, aveva fatto soffrire nonostante tutto la sua sorellina acquisita e questa cosa non le stava per nulla bene.
"Lena sta bene. Ma mia sorella è all’ospedale e non uscirà per un po’.... mi chiedevo se potessi chiedere alla tua compagna di mandarci qualcuno!"
“Non mi stai chiedendo di mandare Kara vero? Perché lei è proprio lì”
"Veramente?" Sinceramente stupita "No... non lo so... oddio magari se si rivedessero ... che casino ... con tutta questa storia del matrimonio combinato e la finta storia d’amore non ne posso più " sospirò strofinandosi la fronte.
“E credi che facendole incontrare risolveremmo qualcosa? Sono due idiote, Lena ligia al dovere e Kara scottata dall’amore” sospirò “Avviso subito”
"Non so più... non la riconosco più... Ha pianto ogni notte per sei mesi. Quando ha saputo che doveva sposarsi, ha vomitato per una settimana ed ora è in un completo stato di apatia " sbuffò "Però sì, mi faresti un grande favore mandando qualcuno... lascia decidere ad Astra se sia Kara o no"
“Dio è stata così male?” Si morse il labbro, allora anche lei la ama, pensò Alex “Manderà qualcuno al più presto, le ho mandato un messaggio e mi ha risposto così. Non esaurirti troppo amica”
"Grazie Lexy... spero che Kara stia meglio ... " sospirò sedendosi chiamare "Hanno appena finito di operare Reggie. Fammi sapere presto ok? E fatti sentire, non in messaggi telegrafici" rise e chiuse la chiamata.
 
 
Kara avevo visto quella notizia al mattino e adesso sua zia voleva lei lì! Primo per controllare come stesse Reign, glielo doveva e per fare il suo lavoro. In quel momento l’aveva odiata, mandarla a proteggere Lena Luthor, ma si una persona a caso.
 
Lo stava facendo, era davanti alla stanza che separava la sala d’attesa da quella del paziente. Aveva fatto un cenno a Reign, cosciente per un po’, la Luthor era a farsi medicare un taglio sul braccio.
Lena entrò nella stanza "Allora vecchia ca..." vide chi altro c’era nella stanza e sbiancò. Sam la osservava seduta al fianco della sorella. Lena come per istinto portò la mano dove una volta c'era la sua collanina, che non trovava da tempo. Deglutì di nuovo "Miss Zor-el"
“Miss Luthor? Sta bene? Vogliamo andare? Non deve prepararsi per il suo matrimonio civile?” Non la guardò neppure, aveva lo sguardo fisso su Reign. Ma aveva notato quel gesto, e non trasparì emozione.
Lena guardò Sam e disse un semplice "No!" Per poi uscire dalla stanza. Era già stata troppo male per quella donna.
“Non può allontanarsi, se non l’ha capito! Sono qui per la sua sicurezza, senza offesa signora Arias.”
 
Sam rivolgendosi alla sorella osservò la bionda uscire "Si amano ancora"
“È iniziata così tra loro” rise appena Reign.
 
Lena camminava a grandi falcate verso i garage.
“Le ho detto di fermarsi” Kara non le aveva lasciato fare neanche poca strada da sola.
"E io ho detto di no" erano nella tromba delle scale.
“Si sta comportando come un’adolescente Miss Luthor. Se sarò costretta la ammanetterò in macchina”
Lena si fermò di scatto e si girò guardandola negli occhi.
- Dee perché lo aveva fatto… quegli occhi.... ucciderò Sam -
“Finalmente” rimise le manette apposto “Devo riportarla in hotel” disse guardandola, non trasparendo nessun tipo di emozione.
Aveva la nausea, voleva vomitare quella situazione la stava stressando più di tutto. Forse avrebbe dovuto mangiare a cena ieri sera. Tutto iniziò ad assumere delle sfumature poco chiare intorno a lei mentre dovette prendere il corrimano per sostenersi "Senta Miss Zor-el. Prim... pr..." - perché era così scuro? – Svenne.
Kara la osservò, non aveva un bel colorito, quando la vide reggersi al corrimano, realizzò che Lena stava per svenire e scattò verso di lei, prendendola al volo “Ehi” la issò sulle braccia e la portò verso il furgoncino blindato della DEO, la fece stendere all’interno e poi recuperò una barretta di cioccolato “Miss?” Non ce la faceva a chiamarla Lena, faceva ancora troppo male...
 
 
Lena si riprese lentamente. All’inizio vide solo buio e qualcuno che incombeva su di lei, penso di essere stata rapita un’altra volta come quando era piccola. Si tirò su di scatto pronta a combattere, ma ebbe un altro giramento di testa.
“Ehi non deve difendersi, sono qui per farlo al suo posto” disse tenendole una spalla.
"Dee sei ancora qui" si strofinò la faccia "Va bene portami all’hotel"
Kara la guardò “Non devo ammanettarla vero?” Chiese sarcastica, sapendo già che non avrebbe avuto alcun tipo di vantaggio.
"No. Basta che ci muoviamo. C'è un’entrata sul retro, il davanti sarà pieno di giornalisti. E avvisi gli altri della sicurezza che è arrivata, non vorrei che il cecchino le sparasse. Sarebbe un altro casino"
“È già tutto sistemato Miss Luthor” si mise al posto di guida, guardandola di tanto in tanto dallo specchietto retrovisore. Se avessero continuato così sarebbe andata bene, in fondo era solo lavoro questa volta.
Lena si strofinò le tempie - Su è per tre settimane puoi farcela - sospirò. Per poi riprendere l’espressione gelida sentendosi osservata.
“Ancora quei mal di testa, maestà?” chiese tornando a fissare la strada.
Lena sorrise velenosa "Si anche se erano quasi due anni che non lo avevo"
“Mi dispiace, deve essere stressante preparare un matrimonio...”
Lena sospirò "Si, soprattutto..." la chiuse le labbra. Per poi chiudere il separé tra i sedili
-Al diavolo Lena, davvero-
 
 
Arrivate all’albergo entrarono. Arrivata alla sua camera Lena era tesa come un tronco, voleva dire a Kara di andarsene. Non ce la faceva a riaverla nel suo spazio privato. Ma la scusa le venne fornita quando aprì la porta e trovò "Lex! Ce l’hai fatta!"
Lena abbracciò Lex felicemente. L’uomo notò la bionda "oh e chi è questa?"
"La sostituta di Reign. E no non puoi provarci"
"Perché?"
"È Kara… "
L’espressione del principe si trasformò da vago interesse a odio totale. Lena mise una mano sul petto del fratello "No Lex. Non importa più" poi si girò verso Kara "Può andare Miss Zor-el" aspettò che l’altra se ne fosse andata.
"Sicura che non vuoi che faccia nulla? "
"Si” aspettò “ Lex. Abbracciami solo"
L’uomo prese la donna in un abbraccio da orso.
 
 
Molto lontano in un appartamento a National City. Astra faceva il grande cucchiaio di Alex che leggeva. "Tesoro?" Chiese per attirare la sua attenzione baciandole la spalla.
“Si Astra?” Chiese Alex godendosi quella coccola così dolce da farla sciogliere.
Le accarezzò il ventre che iniziava a mostrare i frutti del suo allenamento al Deo. "Credi che abbia fatto bene a mandare Kara?"
Alex si sfilò gli occhiali e la guardò posando tutto di lato. Sbuffò “Sai che non lo so? Ho paura che abbiamo fatto una pessima mossa” ammise portando la mano sulla sua.
"Bene.... Kara ci ucciderà.... posso dire che Siobhan non mi piace, però?" Brontolò continuando a baciarla.
“Anche a me non piace molto, non lo so, e come se la conoscessi e non mi piace proprio...” ammise “Però tu stavi per dirmi altro?”
"Non lo so mi fa partire tutti gli istinti di protezione.... sì stavo per dire altro..." e la girò per farla finire sotto di lei sorridendole.
“Astra...” Alex si morse il labbro a quella posizione.
"Si?" Si chinò a baciarla.
Alex sorrise nel bacio, mettendo le mani sotto la vestaglia.
   
 
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