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Autore: NightWatcher96    08/11/2021    1 recensioni
Quel bacio durò qualche manciata di secondi, fu gentile, bisognoso, voglioso e anche intenso. Quando si staccarono, con le gocce salate del cielo che calcavano i contorni dei loro visi Deku sorrise con le labbra ancora rosate.
"Ti sei ricordato?" chiese il biondo, malizioso.
"Kacchan, sono tornato…".
"Okaerinasai".
Aveva fatto la scelta migliore. Izuku Midoriya era veramente il Prescelto dell'One for All.
Fluff, BakuDeku
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: All Might, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Angolo della Quirkless

Mi è balenato in mente un'altra prospettiva dell'One for All. Potrebbe essere un po' spoiler per alcuni ma un corpo con un Quirk non può sopportare a lungo l'One for All e se stravolgessi un po' la trama? Ecco qui, risposta data. Non mi sono proprio agganciata al manga e all'anime, ho cambiato un po' di dettagli.
Detto questo Enjoy!! 



 

Il dolore era disumano.

Giorno per giorno custodire quel potere stava mettendo a dura prova il suo corpo di sedicenne e aveva iniziato a vedere cambiamenti evidenti sul suo fisico da sempre minuziosamente allenato.

Era stato colto da un impeto di orgoglio sapere che All Might gli aveva trasferito uno dei Quirk più potenti della storia, l'One for All ma ben presto si era accorto che quel potere era stato più una maledizione.

Si era definito debole e aveva iniziato a pensare bene che forse non era lui il Prescelto

Durante i suoi sogni febbrili indotti dal suo corpo pronto a spezzarsi da un momento all'altro, aveva rivisto i suoi ricordi e un paio di occhi smeraldo che correvano per salvarlo prima di una grande esplosione.

Izuku Midoriya.

Era stato un suo compagno d'infanzia che aveva iniziato a trattare con arroganza da quando aveva capito che lui era nato come Quirkless e che la sua vita avrebbe fatto schifo. Dopo le medie, dopo quel giorno in cui lui stesso si era lasciato sottomettere come un pivello da un Villain fangoso non l'aveva più rivisto.

Chissà come stava, che cosa stava facendo.

Una nuova ondata di dolore gli pervase le vertebre del braccio sinistro facendolo contrarre in uno spasmo involontario, come un terribile crampo. Forse era una punizione per essersi sempre comportato come un vero stronzo.

La porta della camera ospedaliera in cui alloggiava si aprì leggermente seguita da un vociare sconnesso. Lui, Katsuki Baguko voltò la testa dalla finestra alla porta cercando di mostrare un po' più di lucidità.

Fecero ingresso All Might nella sua forma scheletrica, un ragazzino dall'altezza insulsa con familiari capelli verdi e infine Recovery Girl che si fece strada tra le loro lunghe gambe per portarsi accanto al suo letto e dargli un'occhiata significativa.

"Ci dispiace irrompere qui senza preavviso ma abbiamo alcune cose di cui discutere, Bakugo Shonen" iniziò All Might facendogli una gentile carezza sui capelli.

Sotto i neon bianchi della stanza singola dai toni un po' aranciati Katsuki sembrava ancora più cadaverico e pallido, con profonde occhiaie scure sotto le iridi rubino spente.

"Molto piacere di conoscerti, sono Midoriya Izuku, 15 anni" si presentò il verdino, inchinandosi profondamente e con visibile soggezione.

"Non ti ricordi di me…?" parlò Katsuki con voce bassa e stanca.

Izuku inclinò di poco il capo poi scosse nervosamente il capo, facendo un passo indietro.

"Ha perso la memoria in un incidente d'auto, è un miracolo che sia ancora vivo" spiegò All Might, con voce cristallina. "Bakugo Shonen, abbiamo cercato a lungo il tuo amico d'infanzia come avevi detto e possiamo evitare che il tuo corpo ceda".

Katsuki annuì piano, spostando lo sguardo sul giovane, dove sulla fronte capeggiava una grossa cicatrice ancora in fase di guarigione. Per un momento non sentì neppure i suoi pensieri, solo un vuoto, seguito da un'immensa fatica per rimanere vigile. Sospirò, alzando tremante la mano per portarsela alla bocca. Morse, incidendo la pelle del pollice.

"Midoriya Shonen, è necessario che anche tu-".

"Certo, devo imitare Kacchan, giusto?" interruppe determinato Izuku.

Sia Katsuki sia All Might ebbero la stessa reazione stupita, gli stessi occhi illuminati da fioche speranze per il futuro stesso. Izuku inclinò dolcemente il capo, come sua abitudine, sollevando un sopracciglio: gli ci volle un attimo per unire i punti e scoprire il perché di quelle espressioni basite.

"Ah, scusate, a volte capita che dica cose senza senso!".

"Kacchan era il soprannome con il quale mi chiamavi in passato" mormorò piano il biondo, cercando di mettersi seduto.

Recovery Girl gli controllò la flebo e anche la temperatura del corpo, annuendo e lasciando infine soli i tre uomini. Sapeva che era una questione importante e di massima sicurezza; Katsuki poteva essere salvato dal rapido deterioramento del suo corpo in seguito al trasferimento di All Might circa sei mesi prima e non potevano sprecare una simile occasione.

Ancora ricordava quel ragazzo esplosivo e spavaldo spegnersi poco a poco fino a quando una mattina non crollò in palestra sotto gli occhi di Eijiro, tempestivo tra l'altro nel chiamare aiuto.

Izuku socchiuse gli occhi cercando di ricordare ma si arrese quasi subito; allungò la mano mancina alla fronte e in un gesto secco scalfì la tenera cicatrice ignorando l'immediata emorragia che si creò. Il sangue corse rapido coprendo la palpebra e scivolando lungo lo zigomo destro. Eroicamente, non batté ciglio al dolore.

"Sono stato messo al corrente, quando sono venuto da Hokkaido a Musutafu, della questione dell'One for All. Con me il vostro segreto è al sicuro" iniziò il verdino, allungando la fronte verso la mano con il taglio di Katsuki. L'afferrò tra le sue e la guidò alla pulsante ferita, aspettando un attimo. "Se possiamo salvarti, farò tutto il possibile… Kacchan".

All Might annuì: era il momento.

Katsuki premette il pollice contro quella cicatrice e si concentrò con tutte le forze: voleva cedere il potere della salvezza a un Quirkless perché nessuno sarebbe stato più adatto di lui, di Izuku Midoriya…

 

 

Fruste nere volarono rabbiose verso un autobus riuscendo a impedire di schiantarsi su alcuni civili a causa di un Villain fatto d'aria che aveva iniziato a seminare il panico a Shibuya tre ore fa. I più vicini, Deku e DynaMight si erano immediatamente dileguati per risolvere il problema e impedire morti inutili.

Deku aveva immediatamente risolto la situazione con un Saint Louis Smash di gamba sinistra e con l'Air Force Smash era riuscito a forare la corazza d'aria di Hurricane riuscendo a scovare il suo mingherlino corpo al suo interno.

DynaMight si era catapultato con le sue esplosioni verso il nemico e in quel piccolo foro all'altezza del petto creato da Deku, aveva usato l'Ap Shot e aveva vinto, spedendolo letteralmente al tappeto.

"Grandi, Hero! Ci avete salvati!" urlò un ragazzo tra la folla. "Siete stati portentosi! Sono un vostro grandissimo fan!".

Deku sorrise, afferrandosi il braccio sinistro che aveva sforzato troppo: se lo sentiva intorpidito ma avrebbe combattuto sempre e comunque per il popolo. Guardò il bus che era stato messo al sicuro sull'asfalto, i civili al suo interno e il conducente erano appena scesi e urlavano la loro gioia per la vita salva.

Sia lui sia DynaMight, che ora gli si stava avvicinando con aria spavalda, avevano fatto un buon lavoro. Era stanco ma anche molto contento.

"Deku!" chiamò il ragazzo di prima, correndo verso di lui. Gli prese le mani e sorrise con le lacrime sul viso. "Sono un tuo grandissimo fan, quanti anni hai?".

"Diciotto" rispose imbarazzato l'altro.

"Cosa? Ma sei più piccolo di me! Io ne ho ventidue e faccio parte dell'agenzia di Manual, ma non sono all'altezza per essere un Hero" raccontò, dopo un primo momento di euforia. Abbassò lo sguardo, sparando una piccola fontanella in terra con l'indice. "Ho un Quirk inutile".

"Nessun Quirk è inutile, WaterGun" sorrise Deku.

"C-come conosci il mio nome da Hero?" balbettò incredulo l'altro.

Deku puntò l'indice verso uno scheletro di ciò che rimaneva di un palazzo bruciato dalle fiamme. "Ho sentito del giovane Hero dal Quirk Acquatico che ha domato un incendio incredibile salvando ottanta persone".

Il ragazzo iniziò a piangere, candendo in ginocchio, incapace di fermarsi: era il giorno più bello di tutta la sua vita. Il suo Hero preferito gli aveva fatto un complimento importante e non poteva che esultarne. Deku sorrise e lo abbracciò, rimettendosi in piedi.

"Mi chiamo Izumin Shigeoka".

"Molto piacere, sono Izuku Midoriya" rispose l'altro, porgendogli la mano.

"Avete finito con queste smancerie?".

I due ragazzi si voltarono verso il biondo Hero con la maschera appesa al collo e l'aria scocciata. Izumin si inchinò rispettosamente dinanzi a Katsuki e dato il cinque a Deku corse via, con il cuore gonfio di gioia. Si fermò poco lontano per salutare e svanire tra la folla soccorsa da polizia e infermieri.

"Come va?" chiese distrattamente Katsuki, osservando l'orizzonte temporalesco.

"Ho male dappertutto... Black Whip e Floating mettono a dura prova i miei arti" ammise Deku con un sorriso. "Torniamo in agenzia. Endeavor non accetterà un ritardo".

"Come se mi importasse lavorare per quello stronzo infiammato" sbuffò il biondo, dandogli le spalle.

Izuku fece un passo ma d'un tratto il suo corpo si irrigidì e si ritrovò a perdere l'equilibrio: il contraccolpo di usare troppi Quirk in poco tempo cominciava a farsi sentire. Aspettandosi altro dolore per l'impatto contro la superficie dell'asfalto umido della precedente pioggia, dovette ricredersi.

Katsuki lo aveva preso tra le braccia, come una sposa e in un frangente.

"Schiappa" borbottò con un sorriso e così vicino al viso.

Il verdino arrossì vistosamente, distogliendo lo sguardo e portandolo immancabilmente sui muscoli allenati che spiccavano sotto l'aderente costume invernale di DynaMight. Dopo che l'One for All aveva abbandonato il suo corpo, nel giro di tre mesi era talmente migliorato che un giorno l'avevano trovato ad allenarsi con il suo Quirk Explosion nel giardino dell'ospedale.

Adesso tutto era semplicemente perfetto. 

Certo, non aveva più ricordato della sua vita passata ma Izuku era convinto di non averne bisogno: ora era cambiato, era diventato un Hero anche abbastanza famoso e Katsuki era sempre stato al suo fianco, aiutandolo sempre nonostante il poco gentil carattere.

Un lampo illuminò di un bianco accecante per un frangente il cielo: in quel lasso di tempo Katsuki divenne come un Idol, bellissimo, con i capelli dorati e lisci come seta, i rubini splendenti e il corpo ancor più muscoloso, cresciuto anche in altezza.

Il cuore di Izuku perse un battito nel constatare tanta bellezza tutta in una volta.

Un pizzicore alla testa lo fece gemere; portò la mano alla cicatrice alla fronte, sbuffando tra i denti un gemito di dolore.

"Stai bene?" chiese il biondo, guardandolo ancor più intensamente.

Izuku non ebbe il tempo di rispondere: il tuono arrivò violento, come quel bacio e i ricordi persi. La pioggia iniziò a cadere fitta, bagnando tutto senza alcuna pietà.

Le labbra così strette da sprigionare un mix di sapori tanto diversi durò qualche manciata di secondi; fu gentile, bisognoso, voglioso e anche intenso. Quando si staccarono, con le gocce salate del cielo che calcavano i contorni dei loro visi, Izuku sorrise con le labbra ancora rosate.

"Ti sei ricordato?" chiese il biondo, malizioso.

"Kacchan, sono tornato…".

"Okaerinasai".

Aveva fatto la scelta migliore. Izuku Midoriya era veramente il Prescelto dell'One for All.


 

The End




Okaerinasai: Bentornato (Giapponese)
 

  
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