Questa è realtà...”la
scelta di Smith”
“e stai fermo!”
“toccami ancora e ti faccio
fuori!”
Neo stava cercando di curare
la ferita di Smith, il proiettile era stato tolto ma sembrava non volerne
sapere di lasciarsi curare.
“quanto fai il difficile, preferisci
restare così?”
“si, e poi posso curarmi
anche da solo!”
“ti comporti come un bambino
difficile, arrangiati!” Neo gli lanciò le garze addosso e si allontanò
toccandosi il collo. Nutty entrò nel locale ascensore con dei disinfettanti.
“Neo, forse dovresti curarti
anche tu, quei due buchi sul collo non promettono nulla di buono...e se diventi
un vampiro?”
“naah, stai tranquilla,
essendo collegato alla mia nave e non più collegato a Matrix non corro
pericoli...”
Nutty si avvicinò a Smith “e
tu come mai sei ancora così? Medicati in fretta...”
Smith la guardò storta “mi
trattate tutti come se fossi un incompetente!”
La ragazzina sorrise “ho
capito ci penso io!”
Neo uscì qualche minuto in
terrazza per prendere una boccata d’aria e vide Jones e Brown che
chiaccheravano appoggiati alla ringhiera. Si avvicinò a loro.
“devo ringraziarvi ragazzi...
se non ci aveste aiutati probabilmente i problemi si sarebbero raddoppiati...”
“non pensare che l’abbiamo
fatto per dare un aiuto a te e alla tua banda... l’abbiamo fatto solo perchè
Smith ce l’ha ordinato...” dissero i due guardando atrove.
“già lo immaginavo...avete lo
stesso comportamento dell’ex-agente lì dentro...troppo orgogliosi per ammettere
qualcosa di positivo...” si allontanò da loro per raggiungere Dile e Beba poco
più avanti.
“state bene, vero ragazzi?”
“si, grazie a Brown che era
qui...”
“come si comportava con voi?”
“è stato molto gentile...”
disse Dile sorridendo.
“ma allora sono solo io che
faccio irritare quei tre!” Neo mise il broncio.
Beba sorrise “eh! Rassegnati
Neo, non gli starai mai simpatico!”
<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
Passò qualche ora. Neo e Morpheus
erano tornati sulla loro nave, probabilmente sarebbe stata l’ultima volta che
avrebbero potuto collaborare, ora che il Merovingio era scomparso dalla faccia
di Matrix (Neo non avvertiva più la sua presenza e sentiva che qualcosa era
cambiato all’interno del programma).
Jones e Brown salutarono
Smith, anche loro dovevano tornarsene a casa.
“non finirò mai di ringraziarvi
ragazzi” disse Smith sorridendo.
“bè, piano con queste frasi,
rischi di traumatizzarci! Non ti abbiamo mai sentito così gentile...”
“già...forse è davvero tutto
cambiato...” disse mettendosi le mani in tasca e perdendosi a guardare il
cielo.
“se dovessi avere ancora
bisogno di noi...bè puoi cercarci!” dissero salutandolo con la mano. Li guardò
allontanarsi per strada, poi tornò nel suo terrazzo.
Trovò Nutty ad aspettarlo
seduta sulla poltrona, guardando la televisione, vide una strana espressione
sul viso del suo amico “ehi...che faccia!”
“perchè?”
“hai il tipico sguardo di un
uomo sognatore! Mi fai quasi paura sai?”
Smith sorrise e si sedette al
suo fianco.
“da oggi le giornate
torneranno quelle di sempre...” disse Nutty guardando tristemente per terra.
“dovresti esserne felice! Da
oggi basta botte!”
“si, lo so...però...” Nutty
spense la televisione “...e se tu decidessi di andartene solo perchè ormai non
corro più pericoli?”
Smith sorrise ‘senza
parole...non ne esistono per poter esprimere tutto ciò che vorrei dirti...non
potrei mai abbandonarti...’ pensò stringendola, sperando che avesse capito ciò
che non riuscì a dirle.
L’Architetto. Smith sentiva
che avrebbe dovuto incontrarlo. Prima di tutto per poter chiedere spiegazioni
riguardo alla guerra che stava facendo tornare...secondo perchè...perchè Jones
gli aveva fatto venire un idea.
“Isabella...prima di tornare
a pensare al signor Anderson e alla mia battaglia con lui...voglio passare
dall’Architetto”
“certo, quando vuoi!”
<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
Passò qualche giorno. Tutto a
scuola e a casa era tornato quello di sempre, nessuna anomalia, tutto procedeva
per il meglio. Smith accompagnò Nutty a scuola come tutte le mattine e Annichan
e Gennaro lo salutavano sempre, ora che sapevano che era Smith.
“allora per l’Architetto che
si fa?” gli chiese prima di lasciarlo andare.
“ah...pensavo di passare
dall’Oracolo, lei mi darà la chiave!”
“andremo assieme, magari
vorrà parlare anche a me” Gennaro bussò alla spalla di Nutty con una strana
espressione.
“N-Nutty... ti devo parlare
di una cosa...che ne dici se cominciamo ad entrare io e te, così ne parliamo
con calma?”
Nutty accettò. Smith allora
si ricordò della cotta del ragazzino e quasi lo irritò quel comportamento pur
sapendo che Nutty non aveva occhi per nessuno se non per lui.
Annichan notò il viso
imbronciato di Smith e si mise a ridere “ahi ahi! Cos’è quell’espressione? Non
è per fare la ficcanaso ma so riconoscere una persona quando è ge...!”
“non dire sciocchezze!”
“non sono sicura che siano
sciocchezze!”
“trovo solo che sia da
maleducati interrompere due persone quando parlano! E poi...e poi non potrebbe
mai difenderla e proteggerla...è così debole..è addirittura più forte lei! Non
lo trovo il ragazzo giusto per Isabella! Punto e basta!” disse voltandosi dalla
parte opposta imbarazzato.
“e immagino che il tipo
giusto per lei sia un uomo adulto, forte, con i capelli castani, corti e gli
occhi blu, vero?”
“cosa stai insinuando??”
Annichan sorrise “nulla!
Proprio nulla!”
Smith rimase in silenzio e si
allontanò per tornarsene a casa, sarebbe tornato a riprenderla ‘non vedo l’ora
di poter parlare con l’Architetto!’ pensò lungo la strada.
<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
Nutty uscì da scuola
lasciando indietro i suoi due amici e raggiungendo Smith che la aspettava
appoggiato ad un auto. Si salutarono e si incamminarono.
“com’è andata oggi?” chiese
con voce indifferente.
“bene! Tutto bene! In
matematica abbiamo cominciato le equazioni di secondo grado complete...naturalmente
non ci ho capito una bega! A casa mi darai una mano tu!”
“naturalmente...e poi...hai
parlato col tuo amico...?”
“ah...si che ci ho parlato!”
“e...bè...che doveva dirti?”
chiese sempre cercando di fare l’indifferente.
Nutty lo guardò incuriosita
“niente di che...avevi ragione tu, ha una cotta per me... e mi ha chiesto di
mettermi con lui...”
“si? Bene!” poi si grattò la
testa “e...mmh... tu che hai detto?”
“mamma mia come siamo
curiosi! Gli ho risposto di no...non mi interessa...però ci è rimasto male...”
Smith fece un sospiro di
sollievo al sentire la sua notizia.
“sei strano oggi! Che
cos’hai?”
“niente! Assolutamente nulla!
Ero solo curioso! Voglio sempre assicurarmi che tutto vada bene...e quindi
anche la tua scelta alla sua proposta!”
“ah..ok!” disse sorridendo
“stiamo andando dall’Oracolo?”
“già, prima ci fermiamo a un
bar, avrai fame!”
“si, hai detto bene, se non
ci sbrighiamo finisce che avrò i miraggi!”
<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
L’Oracolo li stava aspettando
nella sua cucina, mise i suoi biscotti sul tavolino e accese una sigaretta.
Seraph entrò in cucina “sono arrivati Oracolo, li faccio entrare in cucina?”
L’Oracolo annuì sorridente
“prima Nutty”
La ragazzina entrò e si
sedette di fronte a lei “volevi parlarmi?”
“si ragazzina...” prese una
chiave, le aprì la mano e gliela posò sopra “...questa aprirà tu sai quale
porta”
Nutty chiuse la mano e la
mise in tasca.
“vorrei dirti una cosa...ma
non so se ti rovinerò la sorpresa...lo so che ti piacciono!”
“ci sarà una sorpresa per
me?” chiese Nutty sorridente.
“stupenda! Dopo che Smith
avrà varcato quella porta...non credevo che Smith avrebbe preso una tale
decisione, stento ancora a crederci, sei davvero riuscita a cambiarlo! E’ così
imprevedibile!”
“hai ragione, meglio non guastarmi
la sorpresa! Aspetterò!” disse sorridendole e prendendo un biscotto “grazie di
tutto!” e uscì dalla cucina lasciando il passaggio a Smith.
Rimase in piedi.
“la chiave l’ho già data alla
ragazzina!”
“tu saprai già quale sarà la
mia decisione, vero? Spero che tu non le abbia detto nulla!”
“no stai tranquillo! Anche se
ti vedo parecchio insicuro...”
“è che mi chiedo come
sarà...”
L’Oracolo si alzò e gli mise
una mano sulla spalla “andrà tutto per il meglio, diventerà tutto come speri
che vada! Coraggio!”
Smith sorrise, la salutò e
uscì dalla cucina.
<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
Arrivarono davanti a una
porta. Smith tese la mano verso la sua amica e aspettò che gli diede la chiave.
Qualche secondo e si trovarono a percorrere il corridoio di Back Doors.
“credevo che solo l’Eletto
avrebbe potuto avere accesso dall’Architetto...”
“si è vero, questo prima che
la resistenza ebbe fine...non essendoci più minaccie non deve più
nascondersi...”
“non ci credo che tu non sei
una minaccia!” disse sorridendo.
“incredibile vero?” le
rispose restituendole il sorriso.
Smith si fermò e aprì una
delle centinaia di porte, si trovarono in un luogo buio, c’erano travi ovunque.
Dava l’impressione di essere come un dietro le quinte di un grande spettacolo.
E in fondo era proprio azzeccato, Matrix era tutta una finzione resa reale
dalle macchine.
E quello era proprio il luogo
adatto per l’Architetto, nascosto dietro le quinte come un regista, pronto a
cambiare le cose o a correggerle perchè il risultato finale sia eccellente.
“aspetta qui Isabella...entro
solo io, ci metterò qualche minuto...”
“ok, come vuoi tu!” Nutty si
sedette sopra una trave nell’attesa che Smith tornasse.
Era giunto il momento della
verità, la porta di fronte a lui aspettava solo di essere aperta e poi varcata.
Girò la chiave nel tamburo e un’immensa luce bianca lo avvolse, come un
abbraccio. Chiuse gli occhi.
Quando li riaprì si trovò in
una stanza circolare fatta solo di schermi, schermi che lo riprendevano, la
stessa immagine ripetuta centinaia e centinaia di volte. Guardò verso la
poltrona davanti ai suoi occhi. L’Architetto lo guardava sorridente.
“salve Smith...”
non rispose.
“lo so perchè sei qui...ti
starai chiedendo il perchè della mia mossa, il motivo per il quale il Merovingio
si è unito a me...”
“già...”
“come anche tu saprai, alla
fine della guerra diedi il permesso agli umani di liberarsi come e quando
avrebbero voluto, io non gli avrei fermati...” l’Architetto fece una piccola
pausa “purtroppo sbagliai i miei calcoli, credevo che saremmo riusciti a
controllare la situazione e ad avere abbastanza energia per continuare a
sopravvivere...questo non è avvenuto, ed ecco che l’energia umana ci ritorna
utile, ce ne serviva di più per poter sopravvivere e ora che ne abbiamo recuperato
abbastanza tutto può procedere senza problemi...”
“non sembrava fosse come mi
stai dicendo tu dopo aver visitato il castello del Merovingio...”
“già, il suo
esercito...quell’uomo aveva più manie di grandezza di te...ho già provveduto ad
eliminarlo, personalmente!”
Smith sorrise “ci hai pensato
tu al posto mio!”
“si...lui aveva ben altri
piani, salvandosi e dando le colpe tutte a me sperava che tu venissi qui e mi
uccidessi, così lui avrebbe preso il potere, ma non ci è riuscito...”
“sicuro che una prossima
volta non tornerai ad attaccare gli uomini?”
“sicuro! Almeno fino a quando
non torneranno problemi in futuro!”
“come sei pessimista!”
“su, ora smettila con questa
messa in scena, non sei venuto qui solo per chiarire dei problemi del genere umano!
O forse mi sbaglio?”
“no, non ti sbagli...vedi...”
“si lo so già...ti ho
osservato dal primo giorno in cui sei andato a casa di quella ragazzina...e me
ne sono accorto ormai...”
“ah...bene! Mi risparmi la
fatica di spiegartelo allora! Tu... credi di poterci riuscire?”
“scusa ma con chi credi di
parlare? Sono l’Architetto, il creatore di Matrix, e anche il tuo! Certo che ci
posso riuscire! La domanda piuttosto è: sei sicuro?”
Smith sorrise “lo spero...”
L’Architetto fece una strana
smorfia, la classica espressione di chi non riesce a capirci nulla in una
decisione ai suoi occhi stupida. Alzò leggermente la mano che tenava la sua
penna, schiacciò un bottone.
Smith non sentì alcun
cambiamento. Pochi secondi e una luce immensa lo circondò. Si guardò e vide che
il suo corpo si stava riempendo di crepe di luce, le stesse che lo avevano
ucciso la notte sotto la pioggia contro di Neo. Pensò subito ad uno scherzo di
cattivo gusto dell’Architetto.
Le crepe aumentarono sino a
farlo esplodere, mostrando il suo codice che L’Architetto modificò come da
Smith richiesto. Passò qualche altro secondo e Smith riaprì gli occhi. Non
sembrava essere cambiato nulla. Si guardò in giro, poi riguardò l’Architetto e
notò la sua espressione divertita.
“che c’è da ridere, vecchio?”
non appena sentì che il suo timbro di voce era cambiato si mise una mano sulla
bocca, quasi spaventato. Aveva una voce...giovane! Si guardò il corpo e vide
che i vestiti erano larghi il doppio. Non erano i vestiti ad essere diventati
larghi, era lui ad essere diventato più piccolo!
Indietreggiò spavantato ma
inciampò sui suoi stessi pantaloni, facendolo cadere per terra.
“sembri sorpreso! Strano! Sei
stato tu a chiedermelo! Hai già cambiato idea?”
“non ho cambiato idea! E solo
che non sono mai stato ragazzo prima di adesso! E poi smettila di ridere, non
ci trovo nulla di divertente!”
L’Architetto sorrise “come
punizione per avermi mancato di rispetto andrai da lei con i vestiti così, non
te li aggiusterò!”
“stai scherzando vero?”
“ti sembra che stia
scherzando?”
Smith fece silenzio.
“ora vattene via di qui, hai
ottenuto quanto hai chiesto, hai la sua età e invecchierai nello stesso modo in
cui lei sta invecchiando...e non preoccuparti per i tuoi poteri e la tua forza,
sono rimasti quelli di sempre...ti sta aspettando!”
Smith si diresse verso la
porta camminando a passi larghi per evitare di inciampare di nuovo. E gli diede
un ultima occhiata prima di uscire, come simbolo di ringraziamento.
Nutty guardava il pavimento
con un espressione assonnata, ci stava mettendo troppo per i suoi gusti “è
successo qualcosa, me lo sento!” disse rimettendosi in piedi e voltandosi dalla
parte opposta per raggiungerlo in qualche modo dall’Architetto.
Non appena alzò lo sguardo si
trovò davanti ai suoi occhi un ragazzo, abbastanza alto, capelli castani e due
occhi blu che con il buio avevano assunto un colore ancora più intenso. Gli
bastò solo quell’occhiata per riconoscerlo, indietreggiò spaventata “che
diavolo..?”
Smith sorrise “sono io, non
mi hai riconosciuto?”
“s-si che ti ho riconosciuto!
Che diavolo hai fatto per ridurti così?! E’ stato l’Achitetto vero? Ora vado lì
dentro e lo prendo a schiaffi!!”
“calma, glielo chiesto io...
ti piace la mia sorpresa?”
“cacchio! Come una sorpresa? Bè,
se volevi stupirmi ci sei riuscito!” si avvicinò a lui e notò i vestiti troppo
grossi per un ragazzo della sua età “l’Architetto ha fatto economia con i
vestiti?”
“tsè! Quel vecchio si è
arrabbiato con me e mi ha lasciato così!”
Nutty sorrise, ora poteva
guardarlo dritto negli occhi, non era tanto alto più di lei, in confronto a
come era prima. Gli accarezzò i capelli “a casa mia ti dò una bella sistemata,
ho l’impressione che ti darò i vestiti di mio fratello questa volta!” Smith
sorrise, aveva accettato il suo cambiamento, tirò un sospiro di sollievo “Ora
mi rimane solo un piccolo dubbio...posso sapere il motivo per cui l’hai fatto?”
Smith arrossì, pensò che se
non l’avrebbe fatto in quel momento non ci sarebbe più riuscito “così potrò
ringraziarti pienamente per tutto quello che hai fatto e stai ancora facendo
per me” si avvicinò a lei e la baciò. Era la prima volta che baciava una
ragazza.
Nutty allontanò le sue
labbra, era confusa e non era neanche tanto sicura che quello che Smith aveva
appena fatto fosse successo davvero, non sapeva cosa dire “s-senti...io...non
sono sicura che...”
Smith non capiva cosa le
stesse succedendo, credeva che avesse fatto la cosa giusta, non voleva che ci
rimanesse male, si pentì quasi del suo gesto “scusami Isabella...scusami
tanto..non volevo che tu ti arrabbiassi...io...”
“no...non sono arrabbiata e
che...non capisco il motivo di tutto questo...”
Smith capì che la ragazzina
credeva che lui l’avesse baciata solo per farla felice un istante e
ringraziarla per quello che aveva fatto in un modo che a lei avrebbe fatto
piacere, ma senza che Smith lo volesse davvero. Si accorse allora di essere
stato frainteso.
“no Isabella...non l’ho fatto
pensando di farti un favore, è stata tutta una mia scelta...ci ho pensato
su...mi sentivo di volerlo fare e l’ho fatto...perchè...”
“perchè cosa?”
“ho paura a dirtelo perchè
sono un programma e non so se quello che provo è autentico..ma se ora sto
provando qualche emozione per te credo sia qualcosa come l’amore...”
Nutty si sentì il cuore
riempirsi di gioia, aveva sempre sognato che potesse andare così, Smith era
sempre stato così buono e gentile con lei da averla fatta innamorare
perdutamente. Quasi non riuscì a credere alle sue parole. Smith allora
l’abbracciò.
Le prese il viso con le mani
e la guardò negli occhi, Nutty si perse nei suoi occhi profondi e lui la baciò
dolcemente. Fu un bacio che esprimeva tutto ciò che entrambi avrebbero voluto
dirsi. Smith si sentì un energia nuova nascere dentro di lui, qualcosa che non
aveva mai provato prima e sentiva quasi estraneo.
La strinse a se per non poter
far svanire quell’emozione, per farla diventare sua per sempre.
Rimasero lì abbracciati.
Continua!!
<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
Nota di Isa: ho ho ho!
(risata assurda) capitolo abbastanza problematico xkè ero in dubbio se farlo
andare così oppure no, fortunatamente cè chi mi ha aiutato ad essere più
sicura! Bè che cosa ne dite? Ve la sareste mai aspettata una scelta così da
Smittuzzo? Ghghgh! Ora dobbiamo andare a scuola e sottolineo dobbiamo! Perchè
ora è iscritto con me nella mitica 2° A grafica! Il prox capitolo sarà
l’ultimo!! ;)