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Autore: Sleepesleep    11/11/2021    0 recensioni
A Buck non piace stare da solo, i suoi pensieri sono rumorosi ma a causa di diverse circostanze si ritrova bloccato con la sua coscienza che per qualche strano motivo si presenta a lui sotto forma di un Eddie vestito da Cowboy, essere sincero con se stessi è molto più difficile di quanto la gente pensi, infondo forse c'è un motivo se quella cosa sotto forma di Eddie è lì.....
Genere: Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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<< Svegliati, forza Buck >> disse qualcuno in lontananza, la voce gli era familiare sembrava quella di... Aprì gli occhi di scatto e la figura sfocata di Eddie apparve nella sua visione. << Eddie >> riuscì a sussurrare debole, era così bello vederlo, Eddie era lì, sarebbe andato tutto bene. Eddie sorrise in quel modo unico che solo lui sapeva fare e disse dolce << Buck >>. Aspetta, perché Eddie era vestito da Cowboy? << Dovresti chiederlo a te stesso questo, non a me >> disse Eddie canzoniero. Buck realizzo amaramente, quello non era il vero Eddie, doveva essere frutto della sua immaginazione, una specie di allucinazione. << Corretto >> disse Eddie pacato. Buck percepì gli occhi pizzicare, Eddie non era lì, infondo in che modo avrebbe potuto trovarlo lì sperduto chissà dove, non era giusto. << Ti prego, Evan, sappiamo bene che nulla è giusto in questo mondo, sennò tu non avresti avuto i genitori che hai e Chris non sarebbe paralizzato >>. Buck si chiese perché la sua coscienza doveva presentarsi sotto forma di Eddie? << Davvero? >> disse Eddie esasperato e aggiunse serio << Io sono quello di cui tu hai bisogno >>. Evan si sorprese di quanto fosse vera quella affermazione, a quanto pare quando si sta morendo si fanno davvero dei viaggi di riflessione, aspetta non dovrebbe vedere la sua vita scorrergli davanti? Eddie mise le braccia conserte e disse stanco << Non fare il solito drammatico, non morirai qui Buck, esagerato >>. Buck mormorò a fatica << Sono così stanco >>. Eddie gli sorrise comprensivo << Oh lo so, sai com'è io sono dentro di te >>. Buck ridacchio tossendo piano. Eddie alzò gli occhi al cielo e disse << Sul serio? Come fai a pensare a quello anche in una situazione simile, sei incredibile >>. Buck sorrise debole e Eddie riprese << Devi alzarti, Buck, devi uscire di qui >>. Buck scosse leggermente la testa e ammise << Non c'è la faccio Eddie, fa troppo male, non posso farcela >>. Eddie ribatte duro << Non osare neppure pensarlo, tu sei Evan Buckley, non puoi arrenderti ora, Chris ti sta aspettando, io ti sto aspettando >>. Buck ricacciò giù il dolore, spinse con ogni forza rimasta sulle gambe riuscendosi ad alzare traballando, Eddie aveva ragione, doveva andare a casa da Chris, da Eddie, da loro. Si trascinò fino alla porta che tentò per qualche minuto di aprire, finalmente la vecchia porta cedette e lui scorse la foresta avvolta nell'oscurità, percepì lo sconforto mordere le viscere. << Devi solo fare un passo dietro l'altro, puoi farcela >> sussurrò Eddie dietro di lui. Buck si mosse lento tra gli alberi dolorante, poteva farcela, poteva farcela, doveva farcela....

Pov Eddie

Eddie rientrò a casa irritato, Hen l'aveva preso in giro per tutto il turno, ma la colpa era sua, Eddie era stato scontroso e intrattabile, aveva cercato per quasi tutto il giorno di contattare Buck senza successo, il che lo rendeva molto suscettibile. Gli avrebbe fatto un'enorme lavata di capo sul come usare il telefono nel modo corretto al posto di giocarci infondo Eddie doveva sapere dove si trovava suo figlio, il suo migliore amico si sarebbe scusato regalato uno di quegli sguardi da cane bastonato che Eddie amava, lo avrebbe perdonato come sempre, non poteva essere arrabbiato sul serio con Buck, ai suoi occhi Evan Buckley era qualcosa di etereo ed indefinito che adorava. Si affacciò nel salotto con un cipiglio infastidito ma si bloccò, c'era solo Chris, dov'era Buck? Chris si voltò sorridendogli e disse felice << Papà finalmente, dov'è Buck? >>. Eddy inclinò la teta confuso e disse << Carla? CARLA? >>. La donna fece capolino dalla cucina dubbiosa << Che succede Eddie? >>. L'uomo chiese pacato << Dov'è Buck? >>. Carla alzò le spalle e disse << Non saprei, ho provato a chiamarlo ma ha il telefono staccato, forse è con Maddie >>. Eddie scosse la testa e ribatte << Oggi è il venerdì dei film, dovrebbe essere già qui >>. Carla ribatte seria << Qui non c'è, Eddie...>> ma non ebbe modo di continuare che l'uomo aveva il telefono in mano che chiamava a ripetizione il telefono di Buck, ma ogni volta partiva quella fastidiosa suoneria che lo pregava di chiamare più tardi...

Pov Buck

Non sembrava perdere sangue ormai, il che era un bene giusto? << Non lo so, Evan, io sono te >> ripete Eddie calmo. Buck alzò gli occhi verso il cielo scuro, la notte era scesa senza avvertire portando con sé ogni tipo di mostro che la mente potesse creare, ma i mostri non esistono, Eddie glielo ripeteva sempre, non c'era nessun vampiro o lupo mannaro nascosto oltre i cespugli. Un lontano verso strozzato lo fece sobbalzare, che cosa era stato? Forse un animale? << O un maniaco con due asce >> disse Eddie sereno. Buck avrebbe sbuffato sonoramente se ne avesse avuto le forze, continuò a camminare usando gli alberi come stampella. << Perché sei qui? >> chiese a quella blanda imitazione di Eddie. << Lo sai >> disse il fantasma divertito. Buck di fermo a riprendere fiato incerto, lo sapeva? << Eddie sa questo, Eddie sa quello >> disse lo strano scherzo della sua mente << Eddie è tutto quello che riempie la tua testolina >>. Buck sapeva essere bravo ad ignorare le cose, come le occhiate di tristezza dei suoi genitori da bambino, i lividi di Maddie quando era con Doug e poteva continuare con l'elenco. La verità era che Buck passava davvero poco tempo con Buck, poco tempo a pensare, rimuginare sulle cose era doloroso, c'era sempre quel perenne sussurro che gli ricordava di tutte le persone che non avevano ritenuto Buck abbastanza, che se n'erano andate. << E se io me ne andassi un giorno? >> disse Eddie casuale. Vertigini, Buck dovette puntare i piedi per non cadere tra l'erba fresca, non poteva perdere Chris, non poteva perdere Eddie. << Perché no? >> chiese incalzante quell'Eddie così inumano. << Tu non sei reale, vattene >> si ritrovo a dire con la voce impastata. l'allucinazione sbuffo offesa e disse << C'eravamo così vicini, su su >>....

 

   
 
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