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Autore: wwwww    13/11/2021    0 recensioni
[Hogwarts!AU]
Reki prova a entrare nella squadra di Corvonero dal Primo Anno. Ora è al Quinto, ha passato l'estate a modificare la propria scopa volante, ed è più determinato che mai.
Langa si è appena trasferito da Ilvermony e non ha mai visto una partita di Quidditch in vita sua.
***
Praticamente l'anime, ma con le scope volanti.
Genere: Azione, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Langa Hasegawa, Reki Kyan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Prima di tutto: ho preso il prompt di questa storia da un post che non saprei ritrovare, era uno screen di Tumblr o Twitter ripostato su Instagram o qualche altro social. 
Non scrivo da anni, vi chiedo di essere clementi. È anche la prima volta che scrivo a capitoli. Insomma, già finirla sarebbe un traguardo incredibile per me.
Ah, ovviamente amo molto il mondo di Harry Potter, è parte della mia infanzia, ma non supporto la Rowling e tutte le sue buffonerie degli ultimi anni.



1. King's Cross

 

Reki era in ritardo, come al solito.
Koyomi era subito sparita alla ricerca delle sue amiche, dopo aver abbracciato in fretta loro madre e le gemelle. Ora sul Binario 9¾ erano rimasti gruppetti di genitori più o meno commossi, qualche studente ancora preso a salutarli, e un rospo dall'aria smarrita che fissava intenso il baule di Reki.
Anche se la King's Cross Babbana era stata rinnovata, i binari magici erano sempre uguali, con i muri di mattoni rossi e il soffitto di vetro e travi di ferro sempre più verdi.
Reki mise per terra Chihiro con più delicatezza possibile, si fece dare un ultimo bacio dalla madre e entrò nel treno, seguito dai saluti rumorosi delle sorelline. Il baule, che si tirava dietro a fatica, andò a sbattere contro tutti gli spigoli possibili.
Ringo, il suo barbagianni, si svegliò dal suo sonnellino con un trillo indignato.
Il corridoio crema era uguale da cinque anni.
Reki cercò nella tasca della felpa il pacchetto di mela disidratata che teneva da parte per Ringo e gli diede il pezzo più grande che trovò.
Lo scompartimento davanti a lui era pieno di ragazzine di Grifondoro già circondate da carte di caramelle.
Non sapeva dove si sarebbe seduto, ma si incamminò comunque verso la coda del treno. Sperava di trovare uno scompartimento tranquillo in cui provare gli incantesimi che aveva escogitato quell'estate.
Salutò un paio di suoi compagni di Casa – Corvonero – e passò il più velocemente possibile davanti alla squadra di Quidditch di Serpeverde: Higa si divertiva sempre a prenderlo in giro. Due anni prima lo aveva appeso a un lampadario, dove aveva dovuto aspettare per una umiliantissima mezzora che la Professoressa Hall passasse di lì per caso e lo tirasse giù.
Notò comunque Chinen Miya, nell'angolo, come sempre interessato solo alla propria gatta.
Due carrozze dopo, si sentì chiamare all'improvviso.
«Reki! Ciao!» era Michael Dwerrybone, assieme a Alden Atkins e Wilson Lundun, i suoi compagni di stanza.
Ora, non è che non andasse d'accordo con loro, anzi. Erano tutti in gamba, Wilson addirittura teneva per i Chudley's come lui, e solo questa era una prova di fratellanza indelebile, visto che i Chudley's erano ultimi da sei campionati. Però non aveva voglia di sentirli parlare dei fatti loro per ore, mentre lui cercava di provare i suoi incantesimi nell'indifferenza generale.
Comunque gli sorrise, contento di vederli.
«Ciao Michael! Ciao ragazzi, come state?»
Michael prese a raccontargli delle sue vacanze con la famiglia nel sud della Francia. Wilson fece un paio delle sue solite battute sulle ragazze francesi, poi raccontò di essere stato in Scozia tutta l'estate assieme a sua nonna. La nonna aveva un allevamento di Kneazle, e lui era allergico ai gatti.
«Vi giuro, ho passato l'estate in un Incantesimo Testabolla, ancora vedo tutto come se fosse sott'acqua.»
Risero tutti assieme.
«Tu, invece, Reki?» gli chiese Alden.
«Il solito. Sono stato a Bath con mia nonna, ho visto Oka quando non era troppo occupato e ho lavorato alle mie cose. Ho una lista enorme di incantesimi da provare.»
Gli altri rimasero in silenzio. Non è che disapprovassero, ma era strano. Lui era strano.
«Vabbè ragazzi, non importa, vado avanti che non vedo l'ora di iniziare i miei esperimenti.»
«Ma no, Reki, tranquillo, stai pure qui con noi!»
«Non c'è problema, dai, e poi mi stanno aspettando.»
A giudicare dalle facce, sapevano tutti che era una balla, ma Reki prese lo stesso il suo baule e uscì. Si decise finalmente a borbottare un Incantesimo Levitante.
Sua sorella gli fece la linguaccia quando finalmente passò davanti a lei e le sue amiche del terzo anno.
Alla fine, si arrese. Tutti gli scompartimenti erano stipati, tranne due. Nel primo, due Grifondoro del Sesto anno stavano pomiciando furiosamente, e nel secondo sedeva da solo un ragazzo con i capelli blu che guardava fuori dal finestrino. Sembrava avere più o meno la sua età, il che era strano perché non lo aveva mai visto prima.
Rumori strani venivano dallo scompartimento dei Grifondoro. Si trattenne dall'urlargli di chiudere le tendine.
Si fece coraggio ed entrò in quello del ragazzo solitario. Lui a malapena distolse lo sguardo dal paesaggio.
«Ciao! Scusa, il resto del treno è occupato, ti dispiace se mi siedo qui?»
L'altro annuì, distaccato.
Reki si sedette nel posto più lontano possibile, e mandò il baule al suo posto sulla rastrelliera, con Ringo ben sistemato di fianco.
Bene, finalmente era arrivato il momento. Appoggiò lo zainetto sul sedile di fianco e tirò fuori il suo modellino di scopa volante. Lo aveva creato quell'estate, dopo innumerevoli giornate a cercare il giusto albero nei boschi attorno a casa, con Koyomi dietro che gli ripeteva in continuazione che si sarebbe perso e i pixie l'avrebbero rapito.
«Wingardium Ascendium,» borbottò, premurandosi di puntare la bacchetta nel punto centrale, dove si trovava il baricentro.
La scopa in miniatura si librò sul suo palmo per un paio di centimetri, poi rimase immobile, perfettamente bilanciata.
Sorrise.
L'altro ragazzo lo stava fissando. Reki se ne accorse e arrossì.
«Scusa, io, ehm, sto cercando di costruire da solo un manico di scopa, e questo è il mio prototipo. È tutta l'estate che ci lavoro. Ti do fastidio?»
Adesso l'altro non era più disinteressato, anzi, sembrava curioso.
«Non ho mai visto nessuno costruire un manico di scopa». Aveva un accento un po' strano, ma Reki non trovò educato indagare.
«Ho iniziato due anni fa, ma ora ho finalmente dei risultati decenti. Sai, vorrei anche riuscire a modificare le scope dei Corvonero, ma non so se Cherry me lo permetterà.»
L'altro ragazzo ora lo fissava dritto negli occhi, azzurri e pieni di ciglia.
«Hei, tu in che casa sei? Scusami, non ti ho mai visto prima.»
«Mi sono appena trasferito. Prima abitavo in Canada, ma ora mia madre ha trovato lavoro qui.»
«Oh, figo! Non ho mai visto nessuno trasferirsi, chissà se ti faranno lo Smistamento con i primini»
«Smistamento?»
«Sì, sai, con il Cappello Parlante e tutto, per assegnarti alla Casa giusta per te. Sai, i coraggiosi a Grifondoro, i furbi a Serpeverde, i brillanti a Corvonero e gli altri a Tassorosso.»
«Non mi sembra molto carino per i Tassorosso.»
«Beh...» Reki si grattò la testa. «In effetti, anche a me»
Ridacchiarono insieme. L'altro ora era più tranquillo. Prima era rigido al suo posto, ora era proteso verso di lui, i gomiti sulle ginocchia. Non guardava fuori dal finestrino da un pezzo.
A Reki venne in mente che non si erano ancora presentati.
«Ah, sì, io sono Reki Kyan, piacere.»
«Hasegawa Langa» gli rispose l'altro.
Reki fece per tendergli la mano, ma a metà gesto cambiò idea, sentendosi troppo formale. Gli porse quindi il pugno chiuso, un po impacciato. Con sua sorpresa, Langa non lo guardò strano, ma sbattè il pugno contro il suo, senza abbandonare la sua espressione un po' altera.
«Quindi, uhm, come si modifica una scopa da corsa?»
Reki si illuminò come un albero di Natale.
«Ti interessa davvero?»
Langa annuì, ormai completamente girato verso di lui. Era così serio da essere buffo.
«Beh, vedi, di base hanno ovviamente un Incantesimo Levitante, a cui vanno ovviamente aggiunti vari Incantesimi Bilancianti nei giusti punti, più ovviamente l'Incanto Cuscino per garantire una seduta comoda. Vedi, se si vanno a modificare gli incanti bilancianti e si aggiunge una variazione per l'aerodinamicità a cui sto lavorando, dovrebbe essere possibile migliorare la capacità di virata e...»

Gli raccontò tutto. Le sue variazioni degli incantesimi, le sue teorie sui tipi di legno, la differenza fondamentale tra la Firebolt e la Nimbus, come aveva modificato la sua Scopalinda l'anno prima, anche se la aveva resa scomodissima.
Langa aveva più che altro ascoltato, però era riuscito a scucirgli che sapeva volare – anche se si era un po' rabbuiato quando gli aveva chiesto più dettagli, e Reki non trovò delicato chiedere – e che fino all'anno prima aveva frequentato Ilvermony.
Alle domande di Reki, curiosissimo sull'altra scuola, rispose laconico. Non sembrava mancargli molto.
Reki si mise quindi a parlargli di Quidditch, e di come cercasse di entrare in squadra fin dal Primo Anno, ma non ci era mai riuscito.
«Non ho mai visto una partita di Quidditch» gli confessò Langa, dopo una sua tirata sull'ex Cercatore di Corvonero, diplomatosi l'anno prima.
«Come no? A cosa giocate in America?»
«A Quodpot. Non mi è mai interessato molto, però.»
Reki si fece spiegare le regole. Praticamente, occorreva passarsi una Pluffa modificata e lanciarla nell'apposito Calderone prima che esplodesse.
«Sembra una normale lezione di Pozioni» borbottò Reki.
Langa rise. Per qualche motivo, Reki si sentì quasi fiero. L'altro all'inizio gli era sembrato molto distaccato, e aveva avuto paura di sembrar un rompiscatole, ma ora sentiva davvero il bisogno di raccontargli tutto il Campionato dal Primo Anno ad oggi, e oltre.
Pensava non potesse andare meglio, poi arrivò il carrello dei dolci. Qui Langa si illuminò davvero. Ridendo, si lasciarono trasportare e comprarono una montagna di roba.

Langa masticava contento la sua terza Cioccorana, Reki levitava sul sedile con la bocca piena di Api Frizzole. Non si divertiva così tanto durante il viaggio in treno dal Primo Anno, quando tutto era nuovo, incredibile ed enorme.
Ridacchiando perché Langa si era riempito le guance come un criceto, Reki si mise a descrivergli le meraviglie di Mielandia.


Il Sole iniziò a tramontare, quando Reki e Langa, un po' imbarazzati, si spogliarono e indossarono la divisa. Reki invidiò un po' come cadeva bene addosso all'altro. Lui sembrava sempre arruffato.
«Spero finirai a Corvonero con me,» gli disse di getto.
Langa scrollò le spalle.
«Non lo so, ho sempre avuto dei voti orribili.»
«Tranquillo, anche io faccio danni. Il mio compagno di stanza, Michael, ha fuso tre Calderoni solo l'anno scorso. La Professoressa Hall a malapena lo fa entrare in classe ora.»
Alla fine, con un gran stridio di freni, arrivarono alla Stazione di Hogsmeade. Reki ci rimase un po' male quando Langa venne requisito con i primini per la tradizionale traversata del Lago.
«Tranquillo, la Piovra Gigante di solito è innocua,» gli disse, prima di separarsi.
Langa lo guardò un po' storto, poi lo salutò e si incamminò con gli altri nuovi arrivati.


Reki si era riunito con i suoi compagni di Casa, e ora tutti assieme sedevano al tavolo di Corvonero in attesa dello Smistamento.
Finalmente quelli del Primo Anno entrarono nella Sala Grande. Langa era molto buffo, circondato da undicenni che a malapena gli arrivavano alle spalle.
Reki lo salutò con la mano, e venne timidamente ricambiato.
Il Cappello Parlante attaccò la sua tradizionale canzone. Reki si distrasse subito, prima a fissare le candele e poi i Professori.
La Preside Appleby, come sempre, aveva esattamente l'aspetto di una nonna, nello specifico di una di quelle nonne ideali che passano la giornata a cucinare dolci con cui viziare i nipotini. Aveva le gote rosa e i capelli grigi acconciati in riccioli impeccabili sotto il cappello da strega.
Poco lontano, il Professore di Incantesimi, elegantissimo come sempre in uno dei suoi completi scuri, si rigirava tra le dita uno dei suoi tanti anelli. A Reki piaceva Incantesimi come materia, ma il Professor Northrop aveva una vena un po' sadica che a volte lo spiazzava.
Come sempre, i più divertenti da fissare erano la Professoressa Hall e il Professor Piccy. Entrambi avevano gusti vistosi anche per gli standard magici. Il secondo, infatti, era avvolto in una veste enorme e porpora come un senatore romano, e spiluccava il pane davanti a lui con la stessa indolenza. La Professoressa Hall, invece, in quanto Capocasa dei Tassorosso indossava un enorme caftano di un brillante giallo ocra, abbinato ad un turbante con un nodo elaborato e altissimo adornato da un girasole.
Di fianco a lei, la professoressa Shafiq le parlava di chissà cosa, calma ed elegante come sempre. La Professoressa Shafiq era una donna bellissima, dagli occhi scuri magnetici e i capelli corvini sempre perfetti. Alden aveva una cotta terribile per lei, infatti Reki notò che anche lui la stava fissando sognante. Gli rise dietro, e si beccò una gomitata.

Quando finalmente il Vicepreside Marleybone iniziò lo Smistamento, Reki era ancora intento a fissare le costellazioni sul soffitto e sussultò di sorpresa.
Esultò con gli altri ad ogni nuovo acquisto dei Corvonero, tutte le volte battendo sul tavolo fino a fare stremare le vettovaglie.
Poi venne il turno di Langa.
«È un po' insolito, ma il signor Hasegawa si è trasferito qui dalla scuola di Ilvermony, in Nord America. Verrà quindi Smistato ora, anche se frequenterà il Quinto Anno,» spiegò Marleybone.
Gli occhi di tutti erano su Langa. Quando il Vicepreside gli mise il Cappello in testa, sembrò quasi aspettarsi che lo mordesse.
Reki sperò un po' che sarebbe finito con lui a Corvonero.
«Grifondoro!» ululò invece il Cappello, dopo qualche secondo.
Il tavolo rosso-oro esplose. Reki cercò di non sentirsi così tanto deluso.

 

  
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