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Autore: Jane Ackerman    14/11/2021    0 recensioni
Ma cosa successe nel periodo tra il 1971 e il 1981? Come si evolse la wolfstar e che ruolo giocarono James e Peter?
Genere: Angst, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James Potter, Peter Minus, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily, Remus/Sirius
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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𝕊𝕖𝕡𝕥𝕖𝕞𝕓𝕖𝕣 1971

Ero pronto per andare nel posto più bello di sempre? Si. Ero pronto a stare finalmente bene? Si. Ero pronto a farmi degli amici? Si. Ero pronto ad essere smistato? Si. Forse. Sentivo le mani tremare ogni volta che ci pensavo. Tutta la mia famiglia era Serpeverde e tutti si aspettavano che io - membro di una delle famiglie appertenenti alle Sacre 28, primogenito di Orion e Walburga Black - avrei avuto lo stesso "privilegio". Insomma, la casa dei Serpeverde vantava di essere una casa per soli purosangue ed io, purosangue quale ero, non dovevo essere da meno. O almeno questo era quello che dicevano i miei genitori. Per loro sarei dovuto essere il purosangue perfetto, disprezzare i mezzosangue e i nati babbani, accoppiarmi con le mie cugine e lanciare maledizioni a chi mi stava sulle palle. Ma io non volevo. Non volevo amici che lo fossero solo per il mio nome, volevo amici veri, poco importa se erano purosangue, mezzosangue o veela. Non volevo sposare mia cugina e fingere di amarla solo per portare avanti la purezza di sangue della famiglia Black, volevo trovare una persona che mi amasse veramente, che amasse me per quello che ero. Non volevo lanciare maledizioni a destra e a manca solo perché mi andava, volevo risolvere le cose parlando, o al massimo iniziare una rissa alla babbana. Non volevo essere un Black, ecco. L'unica cosa bella che mi rendeva davvero felice era stare con mio fratello Regulus. Quindi ero pronto per essere un Serpeverde? Assolutamente no.

******

Ero alla stazione di King's Cross ed ero agitato. Perché ero agitato? Non lo so. E se scoprissero il mio segreto? Perché dovrebbero? E se non trovassi amici? Questo è molto probabile. Attraversai il muro e mi trovai davanti un grandissimo treno e tantissime persone. Afferrai la mano di mia madre e quella di mio padre ed entrambi mi sorrisero. Ci fermammo davanti una carrozza che sembrava vuota e mi voltai per salutarli. Notai con la coda dell'occhio un altro ragazzo che stava poco distante da me. Aveva i capelli neri, lunghi e ricci, era alto quanto me e sembrava annoiato da quello che sua madre -o almeno pensai fosse sua madre - gli stava dicendo. Carino, pensai. Tornai a concentrarmi su quello che mi stavano dicendo i miei genitori e gli sorrisi. Mi sarebbero mancati. Salii sul treno e, dopo un ultimo saluto, andai a cercare un posto libero. Trovai una carrozza occupata da un ragazzino biondo, cosi bussai.
"P-posso entrare? V-voglio dire è libero?F-forse aspetti qualcuno?"chiesi e mi maledii mentalmente. Dannata timidezza!
Il ragazzino mi sorrise. "Certo che puoi sedersi qui, non aspetto nessuno!" mi disse allegramente. Gli sorrisi di rimando e mi sedetti di fronte a lui. "Io sono Peter" disse "Ne vuoi una?" mi chiese poi porgendomi una scatola piena di caramelle. "No grazie, non mi piacciono molto le caramelle. Io sono Remus"dissi cercando di essere il meno impacciato possibile. Peter stava per dire qualcosa, quando udimmo un leggero bussare seguito dalla porta che si aprì, rivelando il ragazzo che avevo visto alla stazione insieme ad un altro ragazzo occhialuto.

******

"Hey ragazzi possiamo sederci? Il treno è pieno" chiesi ai due di fronte a me.
"Certo che si! Io sono Peter e lui è Remus" disse uno dei due ragazzi. Era biondo e più in carne dell'altro. In effetti quel Remus sembrava malato.
"Io sono James e lui è Sirius. L'ho appena incontrato" dissi sorridendo ad entrambi e sedendomi accanto a Peter.
"Incontrato? Mi sei caduto addosso amico!" disse Sirius, che si sedette accanto a Remus.
Feci un gesto con la mano intimandogli di lasciar perdere. Prima che potessi parlare di nuovo la porta si riaprì, rivelando la figura di un ragazza rossa e di un ragazzo che sembrava non si facesse uno shampoo da un secolo.
"Possiamo?" chiese la ragazza. Noi acconsentimmo e loro si sedettero con noi.

******

𝕆𝕔𝕥𝕠𝕓𝕖𝕣 1972

Io, James e Sirius eravamo in dormitorio e stavamo giocando a gobbiglie. Ridevamo, non curanti di Frank che si lamentava del baccano che stavamo facendo. Ormai eravamo un gruppo, una famiglia, malandrini, fratelli.
Eravamo inseparabili. Soprattutto James e Sirius. Giocammo finché non notammo che si era fatto davvero tardi.
Ci guardammo intorno confusi.
"Ragazzi ma Remus dov'è?" chiese Sirius. Io e James scuotendo la testa, non lo sapevamo.
"Aveva detto che stava poco bene, sarà in infermiera" dissi. In effetti Remus stava sempre poco bene.
"Dovremmo controllare" disse James "Insomma, dobbiamo sapere come sta" continuò.
Io e Sirius annuimmo e tutti e tre andammo verso l'infermieria, ma prima di arrivarci trovammo la professoressa McGranitt.
"Bene, potrei sapere perché girovagate per la scuola a quest'ora della notte, non curanti delle regole che vi vietano di farlo?" disse e sembrava arrabbiata.
"Cerchiamo Remus, non è in camera e volevamo vedere se era da Madama Chips" disse Sirius sicuro e io e James annuimmo, come per confermare.
"Il signor Lupin sta bene, ha solo bisogno di riposo" tentai di dire qualcosa ma la McGranitt mi interruppe "Pertanto vi chiederei di tornare immediatamente nella vostra camera e domattina andrete a trovarlo" ci voltammo e andammo in camera sconsolati.

******

𝔽𝕖𝕓𝕣𝕦𝕒𝕣𝕪 1973

"Hey Mocciosus, uno shampoo quando lo fai?" disse Sirius rivolto, come sempre, a Severus Snape.
"Aspetta Sir, forse dovresti prima spiegargli cos'è uno shampoo" lo spalleggiò James. Non approvavo per nulla i loro comportamenti in questi casi, ma non dicevo nulla. Non volevo smettessero di frequentarmi, erano i miei primi e unici amici, insieme a Lily.
Sforzai una risata quando scoppiarono a ridere e poi ci allontanammo, con Frank accanto a noi. Entrammo nell'aula di Trasfigurazione e ci mettemmo ai nostri soliti posti: James e Peter nell'ultimo banco al centro, io e Sirius nell'ultimo a destra e Frank e Arthur - un tipetto simpatico con i capelli rossi- nell'ultimo a sinistra.
Tirai fuori il libro e una pergamena per gli appunti e mi sistemai sulla sedia.
"Tieni Rem" mi disse Sirius, passandomi una barretta al cioccolato fondente, la mia preferita.
Lo guardai confuso "Non mi piace il cioccolato fondente e a te si, quindi per non buttarla... " disse.
"Ah ok grazie" dissi e scartai la barretta prendendone un pezzetto. Perché ero cosi deluso? Mi aspettavo l'avesse conservata per me?

******

𝕄𝕒𝕣𝕔𝕙 1973

Ormai erano mesi che James ci provava con la rossa e che, puntualmente, veniva rifiutato.
"Ma perché continui a provarci con quella? È fastidiosa! Cercane un'altra, tipo che ne so, la Meadows." gli dissi dopo essermi accertato che la Evans fosse abbastanza lontana.
"No, voglio lei"disse James risoluto "Tu piuttosto quando ti decidi a dirglielo?" chiese ammiccando. Intanto ci avviammo verso il campo da Quidditch. James era cercatore e doveva allenarsi come sempre. Mio fratello era Serpeverde, come ovvio che fosse. Ormai non ci parlavamo molto, ma era ancora la persona a cui tenevo di più, seguito dai malandrini.
"Dire cosa a chi?" chiesi fingendomi confuso. Sapevo di chi parlava. Da quando gli avevo detto della mia cotta per Remus non faceva altro che ripetermi di dirglielo.
"Dire a Remus della tua cotta per lui ovviamente" disse. Ecco, appunto.
"Non voglio dirglielo Jamie"
"Perché?"
"Perché dovrei?"
"Perché non dovresti?
Sospirai "Mi lascerai avere l'ultima parola?" chiesi.
"No"disse e si mise a ridere.
"Non lo so... Non voglio essere un James Potter due punto zero ecco. "dissi.
"In che senso? Non ti seguo"disse sistemandosi i capelli.
"Nel senso che non voglio andare dietro a qualcuno che non mi fila... Scusa"dissi guardandolo di sottecchi. Lui non cambiò espressione, anzi scoppiò a ridere.
"La Evans prima o poi accetterà di sposarmi, e Remus... "disse interrompendo la sua frase a metà.
"Remus cosa?"gli chiesi. Non sopportavo quando faceva cosi.
"Remus è là, insieme a Peter e Frank... Ciao Peter, Remus e Frank!"disse urlando i saluti correndo incontro ai tre.
Rettifico: odio quando fa cosi.

******

𝔸𝕦𝕘𝕦𝕤𝕥 1974

Dal momento che avevamo deciso di passare qualche settimana insieme, io e Peter stavamo andando insieme verso casa di James. I miei genitori ci avevano fatti smaterializzare con la polvere volante nel camino di un pub lì vicino e ora dovevamo solo raggiungere la casa in fondo alla strada e saremmo arrivati.
"Hey Pete posso chiederti una cosa?" chiesi, leggermente in imbarazzo.
"Certo Moony, dimmi pure" disse, continuando a mangiare le sue caramelle. Durante lo scorso anno Pete, Sir e Jamie avevano fatto la cosa che più mi rese felice dopo averli conosciuti: sono diventati animaghi per me, per potermi stare accanto nelle notti di luna piena. Da qui i nostri nuovi soprannomi: Prongs per James che diventava un cervo, Padfoot per Sirius che si trasformava in un cane, Wormtail per Peter che diventava un topo e Moony per me che mi trasformavo in... beh, Moony per me.
"Ecco stavo pensando... Credi che James e Sirius siano etero? E tu sei etero?" chiesi cercando di rimanere sul vago.
"Che domanda è scusa?" chiese Peter confuso.
"No era solo per sapere, per curiosità ecco" dissi arrossendo. Dannazione.
"Beh, non posso rispondere per Pad e Prongs, ma io sono etero"disse tranquillamente.
"E ti fanno schifo i gay?" chiesi dopo un secondo di esitazione.
"Dovrebbero?" mi disse e notando la mia incertezza proseguì "Rem, stai bene? Devi dirmi qualcosa? Guarda che non ti giudico"
"Ecco io... Beh io sono bisessuale"dissi tutto d'un fiato.
"Ok"rispose lasciando cadere il discorso.
"E ti va bene? Voglio dire non ti faccio schifo?" chiesi ancora incerto. Intanto eravamo praticamente nel giardino dei Potter e Sirius e James ci venivano incontro.
"Moony, tu sei Moony, non potrei mai provare nulla nei tuoi confronti se non affetto. Non ti si può schifare, insomma sei fantastico. "disse tranquillamente. Io avevo le lacrime agli occhi.
"Dici sul serio? Voglio dire lo pensi veramente?" ma prima che potesse rispondermi Padfoot e Prongs ci avevano raggiunti.
"Hey di che parlate con quelle facce così cupe?" chiese James con il suo solito sorriso in faccia.
"Remus crede che noi lo schifiamo " disse Peter scuotendo la testa rassegnato. Cercai di ribattere ma James mi precedette: "Remus John Lupin, ma che vai a pensare? Tu farci schifo? Sei impazzito per caso?" disse riducendo gli occhi in due fessure.
"È solo che... "non riuscii a finire la frase nemmeno questa volta che Sirius mi interruppe.
"È solo che cosa? Non pensare mai e dico mai più una cosa simile. Tu sei fantastico e noi senza di te saremmo nulla. I malandrini non esisterebbero." disse serio guardandomi negli occhi.
"Vi voglio bene ragazzi, dico davvero"dissi con le lacrime agli occhi. Ci abbracciammo e dopo un po' entrammo in casa di James. Salimmo in camera sua e cominciammo a parlare e a fare gli stupidi come sempre.
"Oh hey ora che mi ricordo prima Rem voleva sapere una cosa" disse Peter ad un tratto.
Io lo guardai confuso e poi mi tornò in mente la conversazione avuta appena poche ore prima.
"Cosa?" chiese James guardandomi con attenzione.
"Oh, emh ma non era importante" cercai di districarmi da quell'impiccio, ma capii di non esserci riuscito dalle occhiate che mi rivolsero James e Sirius. Sospirai.
"Emh ok... Ecco in questi mesi ho capito diciamo di essere bisessuale... cioè mi piacciono entrambi i sessi... e ecco volevo sapere se... "lasciai la frase in sospeso perché James mi saltò letteralmente addosso.
"Sono così contento che finalmente ci racconti i tuoi segreti senza diventare un pomodoro! Anche io sono bisessuale comunque"disse abbraccandomi sempre di più.
"Ok ho capito che sei felice Prongs ma lasciami ti prego mi stai uccidendo"dissi ridendo. James si staccò continuando a sorridere come un cretino.
Mi voltai verso Sirius, che non aveva ancora risposto. Sirius per un momento lanciò un'occhiata a James che rispose con un'altra occhiata. Ma che succede?
"Io sono gay"disse piatto, per poi girarsi dall'altra parte. Annuii. Ma che aveva? Magari era in imbarazzo? Ma no parliamo di Sirius Black, lui non era mai in imbarazzo.
"Dobbiamo festeggiare! Andiamo a mangiare i biscotti che ha fatto mia madre!"disse James alzandosi dal pavimento e avviandosi alla porta.
"Cosa dobbiamo festeggiare Jamie?"chiese Peter mentre lo seguiva. Ci alzammo anche io e Sirius e li seguimmo.
"Pete non posso dirtelo, ma fidati di me se ti dico che presto andremo ad un matrimonio" disse ammiccando. Matrimonio? E di chi?
Sirius gli tirò uno scappellotto dietro la testa e James scoppiò a ridere. Ripeto: ma che succede?

******

𝕁𝕒𝕟𝕦𝕒𝕣𝕪 1975

Ormai erano anni che Lily mi rifiutava. Ma non si scoccia?
"Eddai Evans solo una volta"dissi mentre la supplicavo. E anche oggi ti sei reso ridicolo James.
Ma non potevo farci nulla. La amavo.
"Potter ti ho già detto che con te ad Hogsmeade non ci verrei nemmeno sotto maledizione Imperius" disse continuando a camminare.
"Ma... "mi bloccai appena un gruppetto di Serpeverde mi passò accanto. Feci un breve cenno del capo a Regulus, che ricambiò lievemente. Anche Lily si era fermata e fissava Mocciosus.
"La smetti di guardarlo? Ti rovini gli occhi." dissi cercando di risollevarle il morale. Da quando Mocciosus l'aveva insultata in cortile non si parlavano più. Ed era un bene. Ma Lily ogni volta che lo vedeva sembrava triste. E questo non era un bene.
La vidi fare un leggero sorriso privo di gioia e ricominciò a camminare.
"Quindi ci vieni ad Hogsmeade con me?" dissi solo un paio di secondi che avevamo ripreso a camminare, lei un passo avanti a me. Scoppiò a ridere e sorrisi felice. Un punto per te James.

******

Entrai in sala comune e Sirius si buttò letteralmente addosso a me.
"James devi assolutamente aiutarmi"disse mentre cominciò a trascinarmi nel dormitorio. Sembrava agitato.
"Cosa c'è? Devi parlare con Reg?"gli chiesi. Ultimamente se erano in pubblico evitavano di parlarsi o di intercettare lo sguardo dell'altro. Il loro rapporto si stava sgretolando pezzo dopo pezzo e entrambi ne soffrivano, ma non lo davano a vedere.
"No, non è quello" disse sistemandosi i capelli.
"Sai che Rem ha un appuntamento?"continuò.
"E tu come lo sai?"chiesi. Era improbabile che Remus avesse detto a Sirius dell'appuntamento e non a noi.
"Ho sentito quando è stato invitato" rispose come se fosse una cosa normale.
"Stavi spiando Moony?"chiesi alzando un sopracciglio.
"Certo che no Jamie, stavo solo camminando e ho sentito per sbaglio" disse incrociando le braccia al petto. Lo imitai.
"Per sbaglio?"dissi.
"Esatto si"rispose.
"E io in cosa dovrei aiutarti?"chiesi.
"Non può andarci James!"disse sollevando le braccia in aria. Esagerato.
"Sir ascoltami: io ti voglio bene, sei mio fratello e lo sai, ma anche Remus è mio amico. Se tu non vuoi dirgli che lui ti piace non puoi pretendere che Moony stai sempre solo. Dovrà frequentare qualcuno no?" tentò di fermarmi ma non glielo permisi "Si lo so che lo ami e tutto, ma non puoi pretendere nulla da lui finché non glielo dici chiaro?"dissi guardando negli occhi.
Sospirò e annuì, poi si voltò e si buttò sul letto. Lo lasciai solo, doveva riflettere.

******

Era pomeriggio inoltrato ed eravamo tutti in biblioteca che ripassavamo per i G.U.F.O sotto la sorveglianza di Moony.
"Possiamo fare una pausa Rem? Sono sfinito" disse James accasciandosi sulla sedia.
"Sono tre che studiamo senza sosta" dissi io, poggiando la testa sul tavolo e chiudendo gli occhi.
"Ma se abbiamo appena iniziato! E poi dobbiamo ripetere il programma di cinque anni in cui non avete fatto nulla" disse risoluto, ma notando che non gli stavamo dando particolari attenzioni sbuffò e si voltò alla sua sinistra "Tu che ne pensi?" chiese poi.
In quel momento successe una cosa che probabilmente spiazzò tutti: Sirius fece uno scatto in avanti e lo baciò. Remus spalancò gli occhi così come me e Prongs. Il bacio durò appena qualche secondo e una volta che si furono staccati Padfoot disse: "Come vuoi tu Moony" e riprese a scarabocchiare la sua pergamena, come se non avesse appena baciato il suo migliore amico. Remus era completamente rosso, gli occhi spalancati così come la bocca. James non era messo meglio e probabilmente nemmeno io.
Sirius alzò lo sguardo e "Che avete?" disse.
"Nulla nulla"fece James, accompagnando il tutto con un gesto della mano.
"Quindi facciamo una pausa?" chiesi cercando di tornare all'argomento di prima.
"N-No, dobbiamo studiare un sacco di roba" disse Rem cercando di riprendersi. Cosi riprendemmo lo studio.

******

𝔸𝕡𝕣𝕚𝕝 1975

Io e Sirius stavamo insieme da ormai tre mesi. Ero felice. Ero davvero felice. I miei amici mi volevano bene e io ne volevo a loro. Avevo un ragazzo, un fantastico ragazzo, che mi amava e io amavo lui. Mi voltai a guardarlo: i capelli neri lunghi erano raccolti in una crocchia disordinata e alcuni ciuffi gli ricadevano sugli occhi grigi. Aveva una piuma zuccherata tra le labbra e la succhiava leggermente mentre leggeva una delle riviste babbane che James gli aveva regalato per Natale. Il volto era rilassato e mi stringeva leggermente la mano tra la sua.
"Pardonnez-moi mon amour, c'è qualcosa che non va?" disse guardandomi con quel ghigno che lo caratterizzava. Arrossii. Lui scoppiò a ridere e mi baciò "Tu es très mignon quand tu rugis " disse tornando a concentrarsi sulla rivista. Io annuii anche se non avevo idea di cosa avesse detto. Amavo quando parlava francese. Amavo quando mi baciava. Amavo lui.

******

𝕁𝕦𝕟𝕖 1979

Un matrimonio sembrava stupido in quel momento aveva detto Moony quando dissi ai miei amici cosa volevo fare. Ma, pensai, non c'era momento migliore. La guardai: era semplicemente bellissima e io non sarei potuto essere più felice di così. L'avevo appena sposata. Dopo sette anni era davvero mia. La baciai cercando di trasmetterle tutto l'amore che provavo e lei ricambiò.
"Hey noi siano ancora qui! Almeno andate di sopra!" urlò la McKinnon. Scoppiammo a ridere. Quello era il momento perfetto per sposarla.

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ℕ𝕠𝕧𝕖𝕞𝕓𝕖𝕣 1981

Mio fratello è morto. Mia cognata è morta. Il mio figlioccio è vivo, ma non con me. Il mio ragazzo mi crede un assassino e un traditore. Quelle affermazioni mi colpiscono come uno schiaffo. Sono solo. Sono davvero irrimediabilmente solo. Sento l'aria mancarmi nei polmoni. Sono morti. I ricordi partono come flash, senza che io possa fare nulla: il corpo disteso a terra di James, gli occhi spalancati. É morto per colpa sua. Il corpo di Lily disteso con le gambe leggermente piegate, i capelli scompigliati. É morta per colpa sua. La faccia di Remus quando gli auror mi presero per portarmi ad Azkaban. Mi fissava disgustato e incredulo. Mi odia per colpa sua. Sento un'emozione che poche volte ho provato in vita mia. Riempie ogni fibra, ogni muscolo, ogni centimetro del mio corpo è carico di odio per Peter. Odio che non avrei mai pensato di poter provare, non per lui. L'odio è un'emozione che ho sempre riservato ai Black. Loro si che erano da odiare. Ma è da odiare anche Peter. Li ha uccisi. Ha rivelato a quel maniaco di Voldemort dove erano. Li ha uccisi. Lo odio. Lo voglio morto. Sento freddo: i dissenatori. Piango per ore, forse giorni o anni. Piango per Jamie che ormai non c'è, mio fratello, colui che mi ha accolto con sé, che mi ha voluto bene nonostante il mio nome. Piango per Lily, che anche se non mi sta particolarmente simpatica è pur sempre mia cognata, la moglie di mio fratello e la madre del mio figlioccio. Piango per Remmie, l'unica persona che io abbia mai amato, l'unica persona con cui volevo e voglio davvero passare la mia vita. Piango per Harry, che è cosi piccolo e cosi solo. Silente lo affiderà a Rem? O magari a Minnie? E piango per Peter. Il piccolo Peter, uno dei miei migliori amici. Perché lo ha fatto? Non importa più. Loro sono morti per colpa sua e io lo odio.

Fine.

 

   
 
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