La polvere, ricopriva a grosse linee le rocce a terra,  il paesaggio era insolitamente apocalittico, un gruppo di persone in cappuccio, avanzavano ignorando i pericoli che andassero calpestando.
Ognuno di loro in mano aveva una bacchetta.
È difficile stabilire quanto tempo fosse passato dopo la sconfitta di Voldemort.
Più avanti chi non riusciva a proferire parola per comunicare vedeva un villaggio, o meglio una piccola abbazia gotica figurarsi appena all’orizzonte.
Molti pensavano fosse solo un miraggio dovuto all’afa e alla siccità.
Erano stati mandati a cercare fortuna, e non potevano bere.
L’acqua scarseggiava.
Quando la visione si capì essere diventata reale, la persona in cima alla coda del gruppetto, si abbassò il cappuccio, era un uomo biondo, e portava sul volto una barba rasata fine.
Abbassò la manica del giubbotto e fece vedere ai compagni un piccolo tatuaggio sul braccio destro.
Era il marchio nero.
Stese la bacchetta contro il cielo, e improvvisamente una nuvola di fumo fine ricoprì il cielo che era tutt’altro che sereno.
Intanto una piccola folla si avvicinò al gruppo di ricerca, e scambiò un saluto rapido ai membri di quella spedizione.
“La paura è la via per il lato oscuro”
Queste erano le parole che avevano convinto molti maghi a partire  per cercare tesori..
Sapevano che se fossero stati visti sarebbero finiti nelle segrete, eppure questa era una paura per alcuni intollerabile, per altri meno.
Quando la tempesta di sabbia si fu calmata, Draco ricordò quello che la madre fece per lui, aveva stretto un voto infrangibile con l’assurdo, per salvarlo da quel maledetto vincolo con il marchio nero.
Infatti Draco, non vedeva l’ora di poter tornare a casa.
Gli altri ragazzi membri della confraternita lo seguivano a malapena, quasi distrattamente, gli affari della politica magica li attiravano poco, quello cui miravano era la dozzina di migliaia di galeoni che i Black avevano investito in quella ricerca.
Quando finalmente poterono distrarsi, osservando quel castello, che più di tutti era ingombrante e affascinante, Draco sospirò profondamente, gl ri ricordava esattamente la villa che aveva lasciato, tutto li gli ricordava sua madre.
“Quanti rabdomanti ci sono?”
Chiese Draco al gruppo.
E qualcuno alzò addirittura una mano, ciò che la ricerca di risorse andava tradendo, era la ricerca di una bacchetta notoriamente famosa che avrebbe ucciso l’Horcrux che era in Draco, finalmente quel pezzetto di pelle macchiato d’inchiostro sarebbe tornato ad essere suo.
Il gruppo accese un piccolo fuoco attorno al quale avrebbero potuto passare la notte, quella notte Draco avrebbe vegliato, era per la prima volta preoccupato e speranzoso, questa volta era una delle volte sincere in cui Draco Malfoy avrebbe ricercato per amore.