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Autore: Delirious Rose    17/11/2021    2 recensioni
Due erano le cose cui Mary Riddle aveva a cuore: la propria reputazione e la propria ricchezza.
Aveva dovuto limitare i danni quando il suo unico figlio era scappato con quella pezzente il giorno di Santo Stefano. Aveva dovuto limitare i danni quando suo figlio era tornato a casa, solo, il Giorno di Mezzestate.
Quando quella pezzente aveva osato bussare alla sua porta nel giorno di San Silvestro, Mary Riddle aveva dovuto scegliere cosa sarebbe stato più vantaggioso: cacciare dalla sua proprietà quell’approfittatrice, o accogliere la nuora gravida.
{What If Merope Gaunt fosse andata a Little Hangleton invece che in un orfanotrofio Babbano}
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Merope Gaunt, Tom O. Riddle, Tom Riddle Sr.
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Mary Riddle sorrise amabilmente a Mrs Collins, tenendo il manico della tazza da tè un po' troppo saldamente e costringendo la sua mano tremante a stare ferma. Mai avrebbe dato soddisfazione a quella megera di Catherine Collins.
"Nessuna notizia, per il momento. Tuttavia, sono sicura che la troveremo presto."
Il suo sorriso era troppo rigido? Sembrava troppo amaro? Se solo quella sgualdrina non lo avesse drogato, Tom avrebbe sposato Miss Cecilia Thorpe. Certo, la relazione era ormai irrecuperabile, ma di certo gli avrebbero trovato un’altra moglie appropriata. Mary aveva già in mente qualche nome. Miss Eleanor Steele era figlia di un baronetto, ma Miss Rachel Dermot portava sessantanove mila dollari in dote, il che compensava il fatto che fosse americana. Tom aveva compiuto ventuno anni solo pochi mesi prima, c'era ancora tempo per soddisfare le condizioni del testamento di Zio Charles.
Dovevano solo confermare che fine avesse fatto quella sgualdrina, ragione per cui Tom e suo padre si erano recati a Londra. Mary sperava che la sgualdrina avesse avuto la decenza di morire in quegli ultimi mesi, in questo modo si sarebbe evitato l'imbarazzo di annullare il matrimonio. 
Mrs Collins sogghignò. "Sei ammirevole, Mary cara..." Sorseggiò il suo tè, rumorosamente e volgarmente. "Non riuscirei mai a perdonare la sgualdrina che ha incastrato mio figlio."
La schiena di Mary si irrigidì, eppure costrinse la sua espressione a rimanere amabile.
"Non so cosa tu abbia sentito, ma Tom ha agito per troppa bontà. Solo un uomo dal cuore di pietra avrebbe negato aiuto a quella povera ragazza."
"Allora perché è tornato da solo?"
"Come dicevo, la stiamo cercando per sapere perché lei sia sparita senza una parola." Mary sorseggiò il suo tè, elegante come sempre, per tenere a freno la sua collera. "È piuttosto ingrato da parte sua, dopo tutto quello che Tom ha fatto per tirarla fuori da quell'orribile famiglia. Tuttavia, dovremmo rimandare ogni giudizio finché non conosciamo tutta la verità—avanti."
Il maggiordomo entrò nel salotto. "Il padrone vi richiede al telefono, signora."
"Gli hai detto che ho degli ospiti?"
"Sembra urgente, signora."
"Non preoccuparti per me, Mary cara," disse Mrs Collins con un sorrisetto, posando sul tavolo la tazza di tè mezza piena. "Devo prepararmi per la cena di Capodanno di Lord Couzon, io." 
Mary forzò le labbra in un sorriso educato, ordinando al maggiordomo di accompagnare Mrs Collins alla porta. Si avviò verso lo studio del marito, fissando per un momento il telefono nero sulla scrivania di quercia. Avevano trovato la sgualdrina? Era già morta? 
"Pronto? Parla Mrs Riddle."
La voce di suo marito era distorta, metallica e preoccupata.
" Tesoro? Tom... Tom ha avuto un incidente."
 
* * *

Mary si riempì un altro bicchiere di scotch e lo bevve tutto d'un fiato, camminando avanti e indietro per il salotto.
Cosa aveva fatto per meritare tutto questo? Aveva persino sopportato di perdere la sua vita sottile e i suoi seni sodi! Se non fosse stato per Riddle House e l'eredità di Zio Charles, non avrebbe mai avuto un figlio! 
Tom doveva sposarsi e avere un figlio entro il suo venticinquesimo compleanno, o tutto sarebbe finito nelle luride mani dei Collins. Ma come avrebbe potuto, ora che era diventato sterile? Non c'era stata davvero altra soluzione che l'asportazione chirurgica?
Tom sarebbe morto di setticemia, le aveva detto Thomas al telefono.
"Era meglio che morisse!" sibilò Mary, sprofondando nella poltrona. "Come può mio figlio essere uno stupido tanto inutile?"
Se Tom avesse avuto la metà della sua intelligenza, non sarebbe caduto in qualunque trucco che quella sgualdrina aveva usato. Se avesse avuto la metà della sua intelligenza, avrebbe saputo che cavalcare così tanto poteva causare danni.
"Cosa dovrei fare adesso?"
Mary era brava a contenere i danni; aveva già diffuso la notizia che Tom era in ospedale a causa di una perforazione dell'appendice. Tuttavia, per quanto ci riflettesse, non riusciva a escogitare una soluzione per la nuova condizione di suo figlio. Anche se fosse riuscito a sposare una donna più appropriata, anche se fosse stato in grado di compiere il suo dovere coniugale, le possibilità che lui potesse concepire erano nulle!
Stava per perdere tutto. La sua casa, il suo status, l'eredità di Zio Carlo. Un matrimonio come si deve con una ragazza come si deve, che sarebbe stato il trampolino di lancio per la carriera politica di Tom. Già i potenziali sponsor storcevano il naso quando venivano a sapere chi fosse Mrs Tom Riddle, o che lui la avesse abbandonata - quest'ultima voce si era sparsa nonostante gli sforzi di Mary per far sembrare che fosse stata la sgualdrina ad abbandonare Tom.
"Che cosa c'è adesso?" Sbraitò Mary alla cameriera.
La domestica si contorse le mani, con l'aria disgustata come se avesse calpestato del letame di cavallo.
"Signora, quella donna è al cancello posteriore."
Oh, magnifico, la sua giornata non poteva essere peggiore.
"Cacciatela!"
"È quasi un'ora che ci proviamo, signora! Le ho persino gettato dell'acqua sporca addosso, ma insiste nel voler parlare con il padroncino," disse la cameriera. "Mr Smithers vorrebbe chiamare il commissario, ma ho suggerito che forse... non volete coinvolgerlo?"
Almeno c'era qualcuno con un briciolo di cervello in testa. Il commissario aveva l'abitudine di parlare troppo quando era ubriaco, e sua moglie era una pettegola ancora più grande. Mary non aveva bisogno che altre voci si spargessero. No, doveva occuparsi lei stessa di quella sgualdrina.
Mary si versò un altro bicchiere di scotch. 
"Portami il cappotto."
Fuori si gelava, e una luce altrettanto gelida pioveva dal cielo grigio. Mary camminò a passo svelto sul selciato fradicio di neve sciolta e sale; il suo nervosismo cresceva a ogni passo che la avvicinava alla sgualdrina. Uno stalliere la sorpassò, agitando uno scudiscio che porse a Mr Smithers. Mary attese il terzo colpo di scudiscio prima di intervenire—erano sul retro di Riddle House, ma non si sapeva mai chi potesse sopraggiungere. Con tutto il fracasso che la sgualdrina stava facendo poi.
La sgualdrina era più rivoltante di quanto ricordasse, con quegli occhi strabici e i capelli non lavati e pettinati da chissà quanto tempo, il volto gonfio e rigato di lacrime. Era raggomitolata sulla neve come la cagna che era.
“Per favo—” Qualcosa le bloccò le parole in gola.
“Avete una bella faccia tosta!” tuonò Mary, stringendo il cappotto di visone attorno al corpo. “Credete che potete venire qui a vostro piacimento, solo perché mio figlio vi ha messo un anello al dito? Andate via!”
La sgualdrina scosse la testa. “Per fa-favore… voglio solo vedere Tom!”
La gola di Mary di riempì di bile. “Non è in casa, e anche se fosse, non desidera avere nulla a che fare con voi.” Si volse, non sopportando di vederla un solo istante più del necessario. “Andatevene, o mi costringerete a usare le maniere forti!”
“Signora, per pietà—”
“Mr Smithers, se al mio tre quella cagna non è andata via, avete il mio permesso di colpirla,” ordinò Mary, lasciando che un sorriso cattivo le deformasse le labbra.
Non aveva bisogno di dettagliare oltre l’ordine. Se Mr Smithers avesse picchiato a morte la sgualdrina, dovevano solo dire che era stato un incidente e che aveva scambiato la donna per un ladro. E poi che cosa poteva fare una pezzente che aveva solo due stracci addosso contro un ricco proprietario terriero?
“Uno…”
Mary assaporò la parola, scandendola con crescente soddisfazione.
“... Due…”
Inspirò, voltando appena la testa per osservare con la cosa dell’occhio il primo colpo di scudiscio cadere sulla sgualdrina.
“...Tr—”
Un urlo inumano si levò contro il cielo dicembrino.

 
“Il mio bambino!”

 
Una polla di liquido si allargò sotto il corpo accovacciato di Merope Gaunt.

 

   
 
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