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Autore: Spensieratezza    18/11/2021    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Crowley restò letteralmente basito davanti a quella frase, pronunciata nientepopodimeno che dalla Morte in persona.

"Hai chiesto alla Morte di riportare in vita mio figlio?"

"Lo so che non dovevo intromettermi, ma io..." cominciò l'altro, ma Crowley non lo lasciò finire che lo prese per il colletto del maglione e lo baciò appassionatamente, lasciandolo basito.

"Ehm...ecco..io..." disse Bobby tutto confuso ma felice.
"Puoi farlo? Lo farai??"
"Calma, non ho mica detto di sì." Disse Death.

"Come sarebbe?? Non puoi essere venuto qui solo per dirci di no! Avresti potuto farlo quando ti ho convocato la prima volta!" Disse Bobby.

Death lo guardò male e sembrò chiedersi come osasse un insetto del genere, rispondergli in quel modo, ma soprassedette.

"Voi avete idea di cosa succede dopo la morte? All'anima?"

"Beh, va in paradiso...o all'inferno e anche in purgatorio a quanto hanno detto i miei ragazzi."

"A chi va male, diventa come me!" Disse Crowley.

" Non mi stupisce la vostra visione ristretta, tutti voi siete abituati a pensare alla morte come a un qualcosa di DEFINITIVO, quando non lo è! Dopo la morte, c'é nuovamente la vita, solo dopo molto tempo, l'anima decide di fermarsi, quando ha esaurito il suo bagaglio di ESPERIENZE ed evoluzione."

Crowley e Bobby lo guardarono, in preda a un terribile sospetto.

"Non posso riportare in vita tuo figlio, Crowley non perché sei un demone insopportabile che si nasconde dietro a un umorismo scozzese fuori moda, ma perché non è più tuo figlio! Si è reincarnato in un ragazzino di quindici anno adesso."

Crowley dovette sedersi su una sedia. Aveva la bocca spalancata e gli occhi sgranati.

"Per questa volta decido di fare uno strappo al segreto che bisogna tenere su queste cose e ti rivelerò una cosa che di norma non possiamo rivelare. Non è neanche la prima volta che torna sotto varie incarnazioni." Disse e Crowley alzò la testa basito.

Morte fece una smorfia.

"Sono passati quattro secoli, mi dici che cosa ti aspettavi? Che il mondo si fermasse solo perché tu eri diventato un demone?"

Crowley non rispose e Bobby si risentì.

"Ehi, potresti andarci anche un po' piano, non so...essere, che ne so...almeno un po' gentile? Capisco che sei Death, ma .."

"Proprio perché sono la morte, so che cosa fa sentire meglio e cosa no, e non è quasi mai le parole di circostanze." Disse Death guardandolo male, poi si rivolse ancora a Crowley.

"L'ho visto. È bello. Di una bellezza superiore a quella che aveva quando condivideva i tuoi geni, se posso dire." Disse Death con una strana dolcezza.

"Posso vederlo?" Chiese Crowley, con gli occhi pieni di lacrime.

Death lo guardò per un lungo istante.

"Non ho il diritto di dirti cosa fare, ma sappi che se gli dirai chi sei, molto probabilmente non ti crederà."

"Non mi importa. Mi basta vederlo."

"Quanto possono essere patetici gli esseri umani in nome di quello che chiamano AMORE. Quello che vuoi fare è completamente inutile, e prolungherà solo la tua sofferenza. Ma puoi vantarti di aver commosso anche la morte. Va bene!"

Gli tese la mano ma Bobby si intromise.

" Vengo con voi!"

Death sorrise.

"Sapevo che l'avresti detto, Singer. Non capirò mai cosa spinge gli esseri umani ad essere attratti dalle tragedie più che dalle cose belle."

"Non mi aspetto che tu lo capisca. Sei la morte." Disse Bobby chiudendo gli occhi. A quel punto si avvicinò e si smaterializzarono.





*

"Dove ci troviamo?" Domandò Crowley.

"In Polonia." Rispose Death.

" Mio figlio...un polacco??"

"Non essere razzista." Disse Bobby, con un sorrisetto.

"Proseguite per quella via, dove c'è quel cartello giallo. Lui è lì."

Crowley e Bobby camminarono vicini per la stradina, fino a quando non videro un ragazzo con i capelli neri e lisci, pattinare con lo skate.

"Bobby...è lui." Disse il demone fissandosi a guardare in quegli occhi color pece.

"Mi ha guardato, Bobby, mi ha guardato!"

"Suggerisco io a te di non guardare troppo lui, o potrebbe farsi strane idee, è un ragazzino e non ti conosce!" Ma decise di lasciarlo stare perché riconosceva quello sguardo. Era quello sguardo che avrebbe avuto lui se solo avesse avuto un figlio.

Si può riconoscere uno sguardo come proprio, anche se non l'hai mai avuto? Bobby se lo chiese.

"Cos'hai trovato durante le tue indagini, Bobby? Cosa hai saputo di me e di mio figlio?" Chiese Crowley.

"So solo che il figlio di Fergus mc Leod ha perso la vita in un tragico incidente in nave." Disse lui triste.

"Era uno scapestrato. Era difficile stargli appresso, sempre con questa voglia di viaggiare, di scoprire nuovi posti. Nuovi mondi, diceva lui. Mi chiedeva sempre di andare con lui Alla fine ha trovato davvero un mondo nuovo, ma non su questa terra."

Bobby gli strinse amorevolmente un abbraccio dietro al collo.

"Se solo avessi saputo come sarebbe finita...avrei acconsentito a ogni viaggio che lui volesse fare, anzi, l'avrei accompagnato dovunque lui avesse voluto. "

Il ragazzino fece una piroetta con lo skate con una grazia da lasciare i due basiti, come se non vedesse la strada, come se con la testa fosse da un'altra parte.




















Note dell'autrice:  Allora, ragazzi il titolo è preso da una canzone che amo dei The Calling! "Wherever you will go" all'inizio avevo messo proprio "il figlio di Crowley " ma poi ho amato mettere questo perché sembra che è Gavin che insegue il padre *_* lo so che non vi aspettavate un colpo di scena come questo ma sapere che io amo stupirvi! Ahahah

La frase di Morte su quanto sono patetici gli uomini in nome di quello che chiamano amore, è una citazione presa da Dylan Dog n 88 xd oltre la morte
   
 
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