Katsuki arde di rabbia cieca. 

Non è solo per la terribile tormenta che alberga fuori la caverna di fortuna trovata su quei monti sperduti tra la neve ma anche per l'altra persona seduta in terra che continua ad alimentare il fuoco con un bastoncino di legno.

Izuku di tanto in tanto lo guarda di sottecchi con un piccolo sorriso ad increspargli le labbra, poi torna a fissare il fuoco con aria pensierosa. La preoccupazione è incisa sul suo volto: ha perso il suo apparecchio acustico e non riuscirà a sentire nulla. Potrà solo contare sul suo One for All ma adesso è vulnerabile.

La missione che Endeavor ha affibbiato ad entrambi è quella di andare sulle montagne Giyuzawa e di scovare il Villain che sta esercitando il suo Quirk Bad Weather per evitare che congeli non solo il paesino a valle di contadini ma anche il ruscello che permette loro di sopravvivere.

Sono bloccati da quella tormenta da circa quattro ore e il tempo non fa che peggiorare.

Kacchan si alza sospirando, avvicinandosi alla bocca della caverna con le braccia conserte e un'espressione rabbiosa. Odia tutto questo e odia il fatto che sia lui sia Izuku abbiano perso le trasmittenti e soprattutto che i telefoni con il GPS non funzioni più. Di male in peggio. 

Se la fortuna busserà qualcuno li verrà a cercare ma lui ne dubita. E nel mentre che lo pensa si volta verso Izuku che continua a toccarsi l'orecchio sinistro dove capeggia una cicatrice di una vecchia operazione subita al suo primo anno di vita. Ha un'espressione completamente amareggiata.

"Oi" chiama Katsuki. 

Deku non si muove, non si volta, rimane immobile nei suoi pensieri con le fiamme che danzano e riscaldano da quel piccolo falò improvvisato. Katsuki ringhia perché senza quell'apparecchio acustico l'altro è completamente sordo. 

Si sente un po' in colpa: se non avesse proposto di marciare verso l'alto considerando che il tempo stesse velocemente cambiando, Deku non avrebbe perso il preziosissimo apparecchio acustico. L'aver messo un piede su un cumulo di neve ha giocato a sfavore, Katsuki sarebbe potuto cadere nel vuoto. 

La verità è che Deku gli ha salvato la vita, afferrandogli una mano prima di sprofondare in quel burrone. Per questo ha perso l'apparecchio, sbattendo contro una roccia.

Katsuki sospira amaramente, avvicinandogli piano. Solo quando si allunga leggermente la sua ombra verso Izuku questo solleva lo sguardo e gli sorride amorevolmente. Prima o poi perderà la sua battaglia.

Si lascerà avvolgere completamente mente e cuore da quel sorriso genuino e quel viso adorabilmente fanciullo. Si lascerà avvolgere il cuore, sì, lo ha già detto ma è vero: per ora Deku continua a infestargli i pensieri e spesso gli appare in sonno, in situazioni davvero poco caste.

"Stai tremando" mormora il biondo. 

Izuku annuisce un po', poi si siede un po' più in la per farlo accomodare al suo fianco. Katsuki ha dimenticato che Deku sa leggere il labiale. 

"Sei arrabbiato?" domanda ancora il biondo, usando una piccola esplosione dalla mano per ravvivare il fuoco. 

La caverna assume un colorito molto più aranciato di prima e il calore non tarda ad accrescersi. Deku sospira un po' ma nega piano; non è arrabbiato. E' solo preoccupato che quella tormenta non finirà tanto presto e che la loro missione sta allungandosi troppo con i tempi previsti.

"Mi dispiace, Deku" ammette infine Kacchan, distogliendo lo sguardo.

Izuku capisce subito a cosa si riferisce: anche se potrebbe emettere qualche parola preferisce non farlo, non riuscirebbe a capire il suo tono e tenderebbe a storpiare un discorso gentile e d'incoraggiamento. Allora fa l'unica cosa che non ha bisogno di parole.

Prende dolcemente una mano di Katsuki tra le sue, l'accarezza dolcemente e lo stringe in un abbraccio, poggiando il suo orecchio destro sul petto muscoloso dentro quell'aderente e stupenda calzamaglia nera. Il biondo è rigido, colto di sorpresa.

L'abbraccio dura qualche attimo prima che Deku stacchi la testa smeraldina e cerchi i suoi occhi rubino sfuggenti. Katsuki non ha il coraggio di perdersi in quegli occhi così vividi e profondamente verdi ma Izuku non ha intenzione di perdere quella piccola sfida e gli poggia una mano guantata sul suo viso, portandolo a incastrarsi nei suoi smeraldi stupendi. 

La mente del biondo va in bianco, incapace di pensare a quella situazione, ai problemi generali, al fatto che sta arrossendo vistosamente e che sente qualcosa di caldo sbocciargli nel petto. Izuku sorride dolcemente e gentilmente poi è tutto.

Un bacio sulle labbra, uno molto tenero ed infantile che dura un istante, poco più di un battito di ciglia. Katsuki è stupito, immobile ma un battito rabbioso nel suo cuore lo fa riprendere da quella trance stupenda. Afferra il viso di Izuku tra le mani e lo bacia con maggior fervore e i sentimenti repressi che neanche immaginava di custodire nel fondo del suo cuore esplodono. 

Non servono parole per dirsi "Ti amo".

La gioia crea una lacrima lungo la guancia di Deku, Katsuki la cancella morbidamente con il pollice, abbracciandolo dolcemente. Vorrebbe tanto dirgli tante cose ma è inutile se l'udito non funziona. 

Quando riapre gli occhi i suoi sensi si irrigidiscono: c'è una figura dinanzi alla grotta, una molto alta dalle fattezze di un grizzly. Katsuki si stacca immediatamente da Izuku e inizia a sparare esplosioni dalle mani creando un polverone grigiastro.

Il fuoco si spegne nella grotta, Izuku è allarmato ed è il primo a notare un luccichio scarlatto attraverso quell'ammasso di polveri che vanno a dissolversi nella tormenta. Non esita, carica l'Air Force Smash brandendo il suo polso destro con la mano sinistra e spara quattro velocissimi proiettili d'aria che vanno a segno. 

Non si arrende, si getta oltre Katsuki per piantare un Saint Louis Smash contro il nemico.

Sono stati tempestivi: sotto una pelliccia d'orso un Villain dal viso cosparso di segni indiani blu giace sconfitto con un occhio gonfio e un braccio contuso. 

Lo hanno preso! 

Sono stati anche in parte fortunati!

"Deku!" chiama subito Katsuki, raggiungendolo.

L'altro lo sorprende con quel pugno mancino sollevato a mezz'aria; Katsuki è un po' imbarazzato ma glielo concede quel "Ben fatto!" tipico di due Pro Hero di appena 18 anni. Ce l'hanno fatta.

Improvvisamente la tormenta di neve si placa all'istante. I primi raggi di sole bucano le nuvole grigie che vanno dissolvendosi e regalano un paesaggio quasi surreale, uno bianchissimo, l'aria pulita e gelida, non un singolo suono. 

Izuku si porta la mano alla cicatrice dell'orecchio come d'abitudine quando è pensieroso e Katsuki lo coglie di sorpresa avvolgendogli le braccia intorno al piccolo torso, poggiandogli il mento su una spalla. 

"E' un paesaggio meraviglioso" sussurra il biondo, alitandogli nell'orecchio.

Deku annuisce sebbene non abbia afferrato alcuna parola. Katsuki gli schiocca un bacio sulla guancia per poi occuparsi del Villain che poi tanto forte e potente non era. Si nascondeva nella tormenta per bloccare gli Hero e coglierli di sorpresa.

Patetico!

Kacchan volta il nemico svenuto e lo tiene immobilizzato sedendosi sulla schiena; Deku gli passa delle manette al plasma estratte dalla sua cintura che gli aveva dato Hatsume Mei e lo trascinano nella caverna. 

Deku sospira, la stanchezza si sta facendo sentire e il freddo non aiuta, rende sciatti e letargici. Kacchan gli prende la mano ma in quel frangente sente un suono: tira leggermente la sua piccola mano puntando all'uscita della caverna dove nel cielo azzurro un punto nero si avvicina facendosi sempre più grande.

Un elicottero!

Ma non uno normale, quello con lo stemma dell'agenzia di Endeavor!

La prima figura a lanciarsi dal velivolo corvino che solleva aria gelida e neve cristallizzata è Hawks; l'uomo falco plana con le sue splendide ali vermiglie controllando i due giovani Hero. 

"State bene?" chiede preoccupato.

Izuku annuisce, senza lasciare la mano di Katsuki che la stringe semplicemente. 

"Il tuo apparecchio?" domanda ancora Hawks.

"Mi ha salvato dal cadere in un burrone e nell'impatto contro una roccia si è rotto" spiega Katsuki. "Abbiamo catturato il Villain, è nella grotta, immobilizzato".

"Bravi, ragazzi! Diventerete proprio i Number One!" sorride l'uomo falco entrando a supervisionare la grotta, mentre l'elicottero finalmente atterra.

All Might e Beast Jeanist corrono verso i due ragazzi; il primo non si risparmia nell'offrir loro un forte abbraccio. 

"Midoriya Shonen, Bakugo Shonen, sono così felice di vedervi incolumi!".

"Andiamo a casa, ragazzi. Ottimo lavoro" segue Best Jeanist. "Possiamo occuparcene noi".

Non è ben chiaro il perché di quella missione nelle nevi, ma Katsuki non ha alcuna voglia di rimanere lì un attimo di più. Insieme a Izuku salgono sull'elicottero dove Burnin li avvolge prontamente in una coperta termica, bombardandoli di inutili domande e risatine.

Izuku non riesce a capire molto da quel movimento spropositato del labiale della Pro Hero e si gode semplicemente il corpo caldo di Katsuki accanto a lui fino a che le palpebre diventano pesanti. 

"Non dovrebbe dormire, il freddo gioca brutti scherzi" mormora Burnin.

"E' stanco. E' stato lui a vegliare in queste ore. Merita un po' di riposo" ammette Katsuki, spostandolo tra le sue braccia in stile sposa. 

Non gli importa di dare strane sensazioni. La missione è finita, per ora si gode la vittoria.

Ma non quella di aver catturato un Villain alquanto patetico.

Quella di aver finalmente accettato e trovato un amore ben corrisposto.