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Autore: Wicked Ladies    22/11/2021    1 recensioni
Lena è una principessa in incognito che si trova in Iraq per impegni internazionali.
Kara è un brusco CEO dell'agenzia di sicurezza della zia Astra. Anche lei si trova in Iraq per affari.
Si incontreranno... ma sapranno andare oltre una partenza con il piede sbagliato?
Supercorp; GeneralDanvers
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Yuri, Slash, FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Altri, Astra In-Ze, Kara Danvers, Lena Luthor
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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Lena e Kara si stava sistemando per l’intervista. Avevano detto di no a tutti, Vogue li tempestava ancora di telefonate con offerte sempre più folli, tranne a un giornale che serviva a finanziare le borse di studio e gli orfanotrofi di Thorul.
Cat le guardava da dietro le luci, messe per le registrazioni e per le foto.
Il giornalista, Ray Palmer, controllava le domande nervosamente in un angolo.
Lena in uno dei suoi vestiti verdi, concordava con Cat e Kara le risposte. Poi si voltò verso la fidanzata "Sei sicura? Sei pronta?"
Lena aveva quel cipiglio al centro delle sopracciglia, cosa che Kara adorava, ma non disse nulla era un po’ nervosa anche lei “Con te sono sempre sicura” sorrise affabile.
Cat sbuffò "Adorabile. Fai così nell’intervista e ti adoreranno. Ora chop chop! Andate non abbiamo tempo da perdere. Dopo abbiamo il servizio fotografico "
Lena sospirò scuotendo la testa divertita e si sedette sul divano messo per loro due.
Ray arrivò fece un inchino più profondo del dovuto "Buongiorno vostra maestà"
"Buongiorno "
"Buongiorno anche a voi miss Zor-el "
“Signor Palmer, buongiorno, la prego si rilassi” disse Kara guardando Lena “Tu? Tutto bene?” le sfiorò appena la mano.
Lena alzò un sopracciglio in contemporanea a Cat, ma sorrise soltanto.
Ray si schiarì la gola "Devo confessare che siamo rimasti sorpresi dalla vostra accettazione. Dopo aver rifiutato tutti i migliori giornali di Thorul e le testate internazionali..."
"Primo chi le dice che questo non sia uno dei migliori giornali. Secondo, lo abbiamo scelto per dare il nostro contributo all’associazione. Vero cara?"
“Sì, la principessa ed io siamo molto attente alle esigenze del popolo. Lena l’ha sempre fatto e sempre lo farà” era tesa, ma con l’aiuto del suo sguardo dolce poteva superare anche quello.
"Beh, tutti conoscono la principessa. Ma non conoscono lei, Miss Zor-el. Può dirci qualcosa sul suo conto? Sappiamo che la principessa Lena è una persona fantastica, lei deve esserlo altrettanto"
Lena sorrise stringendo la mano alla bionda.
“Beh sono una persona semplice, sono molto devota alla mia famiglia, quella piccola parte che mi è rimasta. Ho incontrato Lena mentre ero in ricognizione in Iraq, facevo parte dell’agenzia di sicurezza stanziata lì” avrebbe preferito che gli facesse le domande, non era sempre un libro aperto.
"Si, eravamo entrambe lì. Diciamo che all’inizio non ci stavamo proprio simpatiche" rise Lena.
"Oh davvero?"
"Si. Non siamo partite con il piede giusto. Poi ci siamo conosciute meglio..."
“Si dice *Chi si odia si ama* ...diciamo che noi un po’ l’abbiamo fatto” guardò la sua fidanzata “Diciamo che io non ero pronta ad affrontare una nuova sfida amorosa, alla fine però mi sono innamorata della persona che è ...poi il destino è stato un po’ funesto con noi...” le strinse la mano.
"Oh sì. È stato per esso che la vostra relazione si è interrotta? Per lo scandalo creato dal Tribune o per altri motivi tra cui il matrimonio con l’ereditiera Smoak?"
Lena sospirò non era stato un bel periodo "Non dovevo ancora sposarmi..."
“Per lo scandalo...Lena ha saputo dopo degli accordi prematrimoniali” Kara le sorrise “Ero disposta a restarle accanto, ma sarebbe stato peggio, e non volevo che insomma fosse divisa tra due fuochi … È stata dura però” si mordicchiò il labbro “Lasciarla andare”
Ray le guardò con quasi la lacrimuccia agli occhi.
"Passiamo alla prossima domanda?"
"O si si certo! Allora Miss Zor-el come trova Thorul?"
“Questo posto è magnifico! Mi piace la natura, e c’è un tramonto meraviglioso...” sorrise guardando Lena “Ammetto di essere stata terrorizzata da tutto questo interesse della corte, ma Lena mi ha aiutato molto...non solo lei...c’è una cerchia non indifferente di persone che ringrazio per avermi fatta sentire a casa...”
"Beh non le abbiamo offerto la nostra famosa ospitalità thoruliana" sorrise Lena facendo una battuta interna alla nazione. Famosa per accogliere coi cannoni diversi invasori, e non ammettere interferenze di altri stati.
Ray rise "La stampa ha sempre pensato che Lex sarebbe stato il primo a sposarsi, ma si sbagliava evidentemente..."
Kara ridacchiò guardando la sua fidanzata “Beh Lena è una calcolatrice esperta, doveva necessariamente battere il fratello” nessuno sapeva che Kara avesse chiesto a Lena la sua mano, prima che lo facesse la principessa. Era riservata a poche persone la notizia. Fissò i suoi occhi in quelli verdi di Lena, era meravigliosa. Lena rise.
"Bene. Un’ultima domanda e poi vi lascio andare. Come vi vedete nel futuro di Thorul?"
"Oh, questa è una domanda tosta... beh innanzitutto insieme. Poi cercando di essere giuste e buone. Insomma, quello che qualsiasi grande sovrano è stato, è e sarà "
“Come dicevo prima, il popolo è la nostra priorità” sorrise guardandola dolcemente.
Ray si alzò e si inchinò di nuovo "Grazie per il vostro tempo e per aver risposto alle nostre domande" poi senza voltarsi e camminando all’indietro uscì dalla stanza.
Lena sospirò "Ok è anche questa è fatta. Manca solo il servizio fotografico, e la corte marziale per assegnarti i gradi, domani.  Poi siamo libere"
“Siamo libere di tornare a NC” sorrise “Ti va se andiamo a prendere una boccata d’aria, sul terrazzo magari?” La guardò “Che voglio baciarti da stamattina e non ne ho avuto occasione, detesto dormire senza di te”
Lena sorrise "Certo perché no? Tutto ok con l’intervista?"
“Uhm si sì” andarono verso la terrazza, sospirò.
“Sicura?" Le dette un piccolo bacio.
“Si certo” sorrise al gesto.
"Mhm non sai mentire molto be..." venne interrotta da Sam che si affacciava.
"Lena scusa ma tuo padre ti vuole"
La principessa sorrise "Ok. Ci vediamo dopo" dette un altro bacio all’altra e se ne andò.
 
***
 
“Buona sera!” Disse Kara mentre entravano nell’appartamento di Astra e Alex “Dov’è la mia panciotta?”
“Arenata sul divano, ciao Lee” Astra le salutò apparendo dalla cucina mentre portava un grande piatto di pane e salsiccia alla rossa.  "Oh oh oi. Abbiamo un colonnello dell’aeronautica. Dovremmo alzarci e fare il saluto, Brave one?" Rise. Per poi abbracciare Lena.
"È arrivata la rivista che vi ho chiesto?"
“Smettila zia, per favore” ridacchiò andando ad abbracciare Alex e baciare il pancione “Ehi piccola stella” sorrise.
Astra porse la rivista a Lena che la ringraziò.
La corvina salutò Alex e le porse delle vitamine, d’invenzione di Thorul "Hai promesso di non analizzarle Alex ricorda. Quando entrerai in travaglio aiuteranno con il dolore" per poi sedersi sul divano di fronte. Guardò la copertina e vide che, non avevano messo una delle foto del servizio, ma il bacio che avevano condiviso sul balcone.
 
“Ehi? Tutto okay?” Kara si sedette sul bracciolo e portò una mano sulle spalle di Lena.
Le porse la rivista sorridendo "Beh siamo venute bene" disse la corvina.
“Uhm abbiamo fatto un set di 1000 foto e mettono la scena più intima, idioti” brontolò Kara “Ma si siamo venute bene”
Lena le accarezzò la guancia "Va bene. Sinceramente non avrei scelto foto migliore. La stampa la adorerà e le vendite del giornale aumenteranno" sorrise.
 
“Niente analisi, anche perché una certa persona mi tiene a casa” disse Alex guardando Astra.
Astra sorrise "È dietro consiglio del medico e non ti voglio intorno a nessuna sostanza pericolosa o radioattiva. Non guardarmi così sono stata nel tuo laboratorio. Persino Hank non vuole entrarci senza maschera e quell’uomo respirava Napalm quando era giovane"
“Okay okay” la guardò “È ansiosa, capito” guardò Lena “Il generale” e ridacchiò “Oh” portò una mano sul ventre.
“Che succede?” Disse subito la bionda preoccupata.
“Uhm un calcetto” sorrise Alex.
"Davvero?" Sorrise Astra e mise una mano sopra quella dell’altra "Volete venire a sentire?"
Lena sorrise scuotendo la testa.
Astra era pensierosa per un momento "Questo mi ricorda quando mia sorella aspettava Kara era una peste. Non passava minuto che non tirasse calci" rise.
“Lee, non morde mica” Kara si avvicinò mettendo l’orecchio sul pancione “Ahia” rise al calcio “Credo che abbia preso da me” sussurrò “Fai la brava, non farci fare brutte figure” accarezzò il pancione “Quanto manca?” Sorrise euforica.
"Meno di un mese " rispose Astra prendendo un raccoglitore e sedendosi vicina a Lena
"Principessa è con mio grande onore che ti introduco alle foto della piccola Kara" rise.
Lena sorrise "Davvero?"
“No, ma perché” Kara sbuffò energicamente.
“Ehi state per sposarvi, è giusto che Lena sappia com’eri da bambina” ridacchiò Alex.
"Tranquilla tesoro non ne parleremo mai pi... o deee come eri carina vestita da coniglietto!"
“Oddio” Kara nascose la faccia sulla spalla di Alex.
 
 
Mentre le foto scorrevano tutte e quattro le donne facevano commenti di vario genere.
"E questa?" Una foto di una Kara molto giovane, con jeans retti da bretelle e una canotta bianca.
"Oh gliel’ho scattata io la sera prima che partisse per i Marines. Prima che mettesse su quei kili di muscoli " rise Alex.
"Oh per me era molto sexy anche così" Lena sorrise e fece l’occhiolino a Kara.
Astra rise soltanto mentre si alzava per portare via il piatto vuoto.
“Sappi che me la paghi zia” Kara andò a sedersi accanto alla sua fidanzata “Credi? Ero una ragazzina, un po’ viziata lì” guardò quella foto e sorrise, passando una mano sulla gamba di Lena.
"Si? Ma forse, anche, all’epoca mi saresti piaciuta ... o forse no ero già all’accademia da due anni" rise "Ma una seconda occhiata te l’avrei data comunque"
“Lee” Kara arrossì “Anch’io vorrei vedere come ti stava la divisa” la guardò intensamente.
"Oh sono sicura che cercando su internet troverai qualcosa" rise alla faccia schifata di Alex.
“Tipo questa?” Disse Alex girando il telefono verso di lei “Questa tipa sembrava avere un debole per te”
"Oddio l’uniforme dell’accademia!" Rise mentre guardava la foto. Lei e alcuni compagni di corso in formazione per l’inizio del corso.
“Uhm chi è che di stava attaccata?” Disse Kara con una punta di gelosia nella voce.
Lena rise "Credo fosse Andrea, si si è lei" Per poi scorrere avanti fino ad un’immagine presa ovviamente senza permesso tra le maglie del filo spinato delle basi militari. La ritraeva mentre stava facendo l’addestramento con armi da fuoco.
“Oh signore, Kara è gelosa” Alex la prese in giro.
“Ehi, è tutto okay?” Chiese Kara vedendo l’espressione di Lena mutare.
"Oh? Si sì, solo vecchi ricordi" sorrise "Adesso la mia uniforme è un po’ più ingombrante. Gelosa della mia ex eh?" Rise
“Beh sì, non me ne hai mai parlato” la guardò non era arrabbiata solo gelosa.
"Amore è stato tanto tempo fa all’accademia. Non è successo nient'altro. Avevamo solo bisogno di uno sfogo tutto qui" le sorrise accarezzandole la guancia.
“Okay okay...” sorrise guardandola.
La baciò sussurrandole "Stasera ne riparliamo" rise all’espressione dell’altra.
 
 
Astra rientrò "Ok. Devo parlarvi di una cosa seria"
“Ecco...” Kara prese la mano di Lena e ascoltò la zia.
“Honey!?” Chiese Alex guardandola
"Abbiamo localizzato i vertici del traffico di organi di Siobhan"
“Oh” Kara ebbe un brivido.
"Hank sta organizzando un raid tra due settimane.... ci sarà un grande incontro con dei pezzi grossi.... e conosco chi c'è a capo...  un mio ex compagno di accademia"
“E vuoi andarci?” Alex fremette sul divano.
“Dovresti mandarci qualcuno...” disse Kara guardando la donna più grande.
"Certo che voglio andarci ma non so... sicuro non mando te Kara"
“Cosa? Ma non puoi andarci neanche tu, zia” la guardò seriamente “Se ce l’avesse con te?” Kara scattò in piedi “Lascia andare me...”
"No non posso lasciare andare te. A meno che Lena non dica che va bene, ma anche lì mi accompagneresti. Non andresti da sola. E non credo nemmeno che si ricordi chi sono"
Lena strinse le labbra.
“Ho i miei dubbi” Disse imperiosa Kara.
“A noi non pensi?” Alex aveva le lacrime “Ho già rischiato di perderti una volta, parlo anche con te” disse a Kara.
Astra le guardò incrociando le braccia "Certo che penso a voi. Sarebbe solo una missione da sganciare una bomba e fuggire se fosse per me" sbuffò.
Lena era voltata verso la finestra sembrando quasi indifferente.
 “Possiamo...” Kara si sedette accanto a Lena, accarezzandole la schiena “Chiedere aiuto alle World killer?” Chiese timorosa, conosceva quello sguardo, lo aveva visto anche sul volto di Astra ogni tanto.
“Se ti fai male, te ne farò di più io...devi tornare intera hai capito?” Disse perentoria Alex guardandola e toccandosi il pancione.
Lena si voltò con sguardo neutro "Astra ha ragione. In quanto capo, provvisorio, delle forze militari di Thorul... sta a me decidere se puoi o non puoi andare, visto che tra due settimane dovresti iniziare il corso di formazione" Sospirò passandosi una mano sugli occhi "Le World Killer hanno molto da fare ora. Non posso nemmeno liberare Reign... possiamo fornire i mezzi però... e una spia addestrata che si intrufolerebbe nella base..." si alzò iniziando a camminare "Alex ha ragione abbiamo rischiato di perdervi... ma capisco il sentimento di vendetta misto a giustizia che state provando... ma non lo so... " tornò a guardare fuori dalla finestra.
Astra guardava con apprensione tra le tre. Non capiva se Lena le avrebbe dato ragione o no.
Kara la guardò allontanarsi e sospirò. Non doveva essere facile per Lena, c’erano tante cose che la bionda sapeva l’altra non le avesse detto. Però sperò che prendesse la decisione giusta.
Alex nel mentre guardava Astra, non l’avrebbe distolta dall’obiettivo era ovvio.
 
Lena alla fine sospirò "Bene... Kara verrà con te in veste non ufficiale, perciò non sarà nel rapporto missione di nessuno. Vi forniremo un aeromobile completamente armato, con bombe a ioni. Una delle nostre spie si coordinerà con quella del DEO a terra. Non c'è bisogno di dire che andrà dato loro il tempo di essere estratte prima di lanciare l’ordigno. Ma tutto ciò a una condizione, entrambe non metterete piede a terra e rimarrete sull’aeromobile come piloti... non mi interessano le vostre opinioni a riguardo. Prendere o lasciare" le guardò seria. Astra capì che l’altra era un ottimo comandate, sembrava promettente come regina. Si girò verso la nipote.
Kara osservò quella donna, c’era da ammettere che al pari di Astra era la sua preferita in quanto a strategia organizzativa. Così fece un lungo sospiro e la guardò “Sì maestà” poi sorrise ad Alex “Seguiremo gli ordini” le piaceva anche perché era imperativa quando impartiva ordini.
Astra annuì "Va bene. Faremo così" sospirò. "Staremo al sicuro, sull’aereo" accarezzò la pancia di Alex "Va bene amore?"
Alex la guardò e sorrise, sperava davvero facesse come diceva.
 
***
 
Kara voleva sistemare un po’ di cose nel suo appartamento. Lo avrebbe tenuto, perché quando tornavano da Thorul era comodo come appoggio. Mentre sistemava degli scatoloni, di qualcosa che serviva più dall’altra parte del mondo, trovò qualcosa che la riportò alla fotografia che avevano rivisto qualche giorno prima in un album di Astra e le venne in mente una cosa...
 
 
Lena entrò nell’appartamento sbuffando. Un incontro con un ministro americano, una telefonata da Thorul e una dal dipartimento delle forze armate ... voleva un whisky… la bottiglia ... intera.
Kara colta di sorpresa, si sistemò un’ultima volta e andò verso l’arco che separava il living dalla zona notte dell’appartamento e si poggiò con le mani al legno “Ciao”
"Ciao Ka... Salve" alzò le sopracciglia guardandola. A differenza della foto, ora la canotta bianca abbracciava i muscoli del torso e i jeans le facevano un culo divino. E quelle bretelle... dee cosa voleva farle.
“Dal suo viso c’è una nota di stanchezza” disse incrociando le gambe e guardandola. Sapeva che l’aveva analizzata ai raggi X e sorrise compiaciuta “Posso fare qualcosa per lei? Non so offrirle un drink?”
"Ah..." - puoi farmi qualsiasi cosa - "Ehm un drink sarebbe fantastico" mentre si strofinava una tempia.
Kara voleva uscire dalla parte, ma forse giocare un po’ avrebbe aiutato Lena con i mal di testa “Whisky?” Sorrise mentre recuperava due bicchieri, del ghiaccio e ovviamente l’alcol. Le aveva detto che tenere la coda tutto il giorno le faceva male, così prontamente con gesto liscio e delicato la sciolse i capelli “Il mal di testa inizierà a passare” disse sfiorandole la schiena sul vestito che indossava. I suoi vestiti la facevano impazzire.
"Oh e saresti un’esperta?" sorrise mentre la guardava, un brivido le percorse la schiena.
“Si accomodi allo sgabellino” sorrise mentre preparava il drink e subito dopo si voltò porgendole il bicchiere “Bevete piano o avrete una reazione calorifica troppo veloce” sorrise incrociando le braccia sotto il petto.
Rise e scosse la testa. Solo Kara poteva distrarla così tanto "Va bene" Sentì la tensione scendere. Sorrise "Grazie Kara"
“Nulla tesoro” sorrise mentre le scostava i capelli dalla spalla sinistra alla destra “Dovete rilassarvi, la giornata è stata lunga e pesante” le mise una ciocca di capelli dietro l’orecchio e poi sussurrò “Gradito il whisky?”
"Si grazie..." si girò mentre le passava le mani sul petto e le tirava leggermente le bretelle "...ora cosa suggerisci?"
“Uhm vediamo” sorrise sollevandola appena per adagiarla sul bancone, mentre lei si sedeva allo sgabellino “Dovreste stendevi per scoprirlo” sorrise mentre le accarezzava le spalle sfilandole il trench blu di dosso.
"Questi inviti così interessanti..." sorrise mentre si piegava e si appoggiava sui gomiti guardandola.
Kara non perse tempo e sollevò la gonna, cercando le sue mutandine, con le dita che scorrevano leggere sulla pelle di quelle meravigliose gambe, agguantando il tessuto dopo non molto percorso.
Lena sussultò poi sorrise "Cerchi qualcosa?"
“Shh” Kara fece scorrere l’intimo dalle sue cosce e lo portò al viso, per sentirne il profumo “Wow” poi se le mise in tasca e riprese ad accarezzare quelle gambe prima di scoprirle completamente dalla gonna.
Con il piede destro salì dalla gamba fino ad appoggiarsi sulla spalla e le sorrise muovendolo scherzosamente.
“Stai accelerando le cose ma va bene” sorrise portando con uno scatto più vicina a sé “Adesso farò qualcosa che la farà rilassare moltissimo” si portò i polpacci sulla spalla e si chinò in avanti. Soffiò focosamente.
"Dee!" Gettò la testa all’indietro.
Kara sorrise baciando il suo interno coscia, non sarebbe andata subito al dunque doveva stuzzicarla prima.
Lena si appoggiò di nuovo sui gomiti mentre tentava di tenere a freno un gemito frustato.
“Problemi?” Chiese la bionda sussurrando sulla sua pelle, mentre le mani accarezzavano le cosce da sotto e di conseguenza impastavano il sedere reale.
"Si, i tuoi vicini che vogliono chiamare la polizia come la volta scorsa" sorrise maliziosa.
“Poco importa” baciò il monte di venere “Che meraviglia” scese sul bottoncino “Uhm” mugugnò prima di succhiarlo e picchiettarci su con la lingua.
Lena lasciò la tenuta dei gomiti e si distese completamente mentre l’altra banchettava con lei.
Kara scese con le labbra su quelle dell’altra leccando baciando ed immergendosi in lei con velocità.
Una mano si ancorò sul bordo del tavolo mentre l’altro braccio finiva sulla bocca a smorzare i gemiti che lasciava correre liberamente, non avendo la forza di trattenerli.
Kara si staccò portando pollice e un dito a stuzzicarla, voleva vederla mentre si sfaldava sotto i suoi tocchi.
La sentiva portarla sempre più verso l’orgasmo. Il suo corpo si incarcò sul duro tavolo di legno "Karà..."
“Si?” Baciò una sua coscia lentamente e iniziò a pompare con più velocità, attenta ai suoi gemiti e ansimi “Lasciati andare amore mio”
Lena venne e soffocò i suoi gemiti mordendosi il braccio. Non voleva ripetere l'ultima volta in cui erano state troppo rumorose e i vicini avevano quasi chiamato la buoncostume.
Kara se la portò in grembo e le accarezzò i capelli “Stai meglio?” Sorrise dandole piccoli baci.
Lena aspettò di riprendersi un attimo mentre tentava di respirare. Per poi afferrare le bretelle dell’altra e guardarla negli occhi "Mai stata meglio. Ma ora mi porti in camera e mi pieghi sul letto e mi scopi di nuovo come hai fatto adesso finché non perdo la voce. Ci siamo capite?"
Kara avvampò, oh quanto le piaceva quando Lena faceva così. Si mise in piedi tenendola tra le braccia e la portò in camera da letto “Spogliami” sorrise aveva ancora una sorpresa per lei.
"Non adesso... mi piaci troppo con quelle bretelle... forse potremmo togliere solo questa..." e le iniziò a sfilare la canotta. "Forse, uno di questi giorni, dovrei ricambiare il favore indossando la mia vecchia divisa..."
“Uhm sarebbe cosa molto gradita” prese il suo mento tra le dita e la baciò “Vi sorprenderete di quello che ho ancora in serbo per voi” sussurrò.
"Oh mi piace..."
Kara abbassò la zip del vestito di Lena, mostrandola solo con il reggiseno, mentre sentiva Lena macchinare con il suo jeans.
Le baciò il collo mentre faceva scendere le bretelle e apriva lentamente il bottone e la zip dei jeans, mentre con la mano sinistra accarezzava il ventre.
Kara sussultò, le mani di Lena erano un qualcosa sul suo corpo, la facevano vibrare.
Lasciò i pantaloni scorrere giù per le gambe mentre, le mani andavano a levarle il reggiseno.
Kara tolse quello di Lena ammirandola nuda “Bellissima”
"Lo dici ogni volta che mi vedi, stai gonfiando il mio ego" rise.
“È la pura verità, amore” sorrise guardandola dolcemente.
Lena sorrise, per poi baciarla mentre le mani andavano sul bordo dei boxer dell'altra.
La bionda le portò una mano sulla nuca per intensificare il bacio.
Sospirò contro quelle labbra, Kara era così intensa quando voleva. L'unica che sapesse veramente tenerle testa.
Portò l’altra mano sulla schiena bassa a contatto con le sue natiche e l’avvicinò al suo bacino.
Sentì qualcosa che sicuramente non c'era di solito sulla sua ragazza "Kara..."
“Si?” Kara si allontanò appena dalle sue labbra.
"Ti è cresciuto qualcosa e volevi farmi una sorpresa?" alzò il sopracciglio con gli occhi che brillavano di malizia.
“Che sciocca, ovvio che è una sorpresa. Senza saperlo adesso esaudirò il tuo desiderio” le mordicchiò le labbra “Adesso va sul letto e sistemati per accogliermi” sussultò sulle sue labbra, aveva visto quello sguardo.
"Uhm e come mi vuoi?" le sorrise sempre con quell’aria, allontanandosi.
“Volevi che ti piegassi no, fallo” si mordicchiò il labbro, mentre la seguiva.
Sorrise "Ma prima dovremmo lubrificarlo non credi..." mentre si riavvicinava lentamente e si leccava le labbra per poi con una mossa buttarla sul letto. Le aprì le gambe "Poi potrai piegarmi " ridacchiò per poi circondare con la lingua la punta del giocattolo.
Kara rimase sorpresa. Era vero non poteva sentire quel tocco, ma vederla farlo era molto eccitante.
Lentamente, molto lentamente, lo prese in bocca mentre una mano andava a stuzzicare le pieghe dell’altra poco sotto l'imbragatura.
“Oh” Kara si mosse appena boccheggiando.
Lena sorrise, sapeva che solo con la stimolazione del giocattolo non sarebbe venuta, perciò decise di stuzzicarla un altro po’.
“Lee” sorrise guardandola.
Lentamente rilasciò il giocattolo e le sorrise, leccandosi le labbra "Bene credo che così vada bene"
“Vieni qua” l’attirò giù in un bacio bagnato “Mettiti in ginocchio” si mordicchiò il labbro.
Lo fece guardandola, mentre muoveva leggermente il sedere sapendo quanto l'altra lo amasse.
Kara fece un lungo respiro e si mise dietro l’altra “Se vado troppo oltre dimmelo” le baciò una spalla e dopo averla stuzzicata un po’ con il giochino la penetrò.
"Dee…" sospirò.
Kara la sostenne dai fianchi mentre iniziava a muoversi in lei. Era la prima volta che lo facevano in quel modo, voleva andarci piano.
Lena strinse le lenzuola "Karà… più veloce o giuro che ti butto giù e ti cavalco a modo mio" ringhiò.
“L’idea mi piace” sorrise “Fallo” Sussultò al suo orecchio.
"Prima finisci quello che hai... iniziato poi ne possiamo ... riparlare" le spinte dell'altra che la interrompevano.
“Okay” si mosse in maniera circolare per accelerare il piacere.
Strinse il cuscino e gemette ai movimenti dell’altra.
Kara portò una mano a stuzzicarle i seni e impastarli “oh” era ovvio che si stesse eccitando a sua volta.
Lena in tutta risposta iniziò ad incontrare il bacino dell'altra con il suo sedere muovendosi in modo contrario "Fammi vedere cosa sai fare Supergirl" decise di stuzzicarla un altro po’.
“Oh cavolo” Kara tenne una mano sulla schiena di Lena, questa donna era davvero qualcosa...
Sentendo il cambio dei movimenti dell’altra, iniziò a gemere rumorosamente - Fanculo i vicini non sono nemmeno le 10 di sera -
Una mano rimase sulla schiena e l’altra andò sull’addome spingendola sempre più verso di sé “Vieni Lee, vieni per me” le lasciò un piccolo succhiotto su una spalla.
Una mano artigliò la coscia dell’altra, mentre la testa si inclinava all'indietro e veniva ancora.
Sapeva che avrebbero avuto i segni di quella notte per un po’ di tempo, ma era bello perché intenso. La abbandonò con delicatezza e si stese prona attendendola.
Lena sospirò e si stese vicino all’altra per riprendersi. Quando finalmente i suoi neuroni tornarono in fila prese un elastico dal comodino e si fece una coda, sì volto verso l’altra e le si sedette sul bacino "Ora facciamo sul serio"
Kara la scrutò mentre si muoveva liscia su di lei “Oh cavolo, devo preoccuparmi?”
"Oh, sì. Ora porta quelle tue manine sulla testiera e non azzardarti a muoverle" sorrise.
“Peccato le manette non le ho” sorrise alzando le mani verso la testiera. Con Lena non era mai stanca anzi.
"Oh le rimedieremo per un’altra volta, tranquilla" poi scese a baciarla in modo aggressivo.
Kara sorrise in quel bacio, era davvero in adorabili guai.
 
***
 
Astra e Kara erano ai comandi del velivolo, altri cinque agenti DEO dietro di loro. Il generale sbuffò "Ci stanno mettendo troppo a dare il segnale"
“Stai calma” disse mentre controllava lei stessa i comandi, stava tenendo a mente gli insegnamenti impartitigli a Thorul.
"Va bene... a proposito. Ho sentito una storia interessante da Hank... mi ha detto che, qualche giorno fa, due poliziotti della buoncostume si sono presentati al tuo appartamento alle tre del mattino... per rumori molesti ..." rise Astra.
“Oddio di nuovo, ma è un pettegolo” la guardò “Lena aveva avuto una giornata pesante...” si morse il labbro al ricordo della sua fidanzata “Non è stata tutta colpa mia”
"Oh tranquilla. Se non possedessi l’attico sai quante volte sarebbe capitato anche a me?" rise.
La radio gracchiò "Pronti all’estrazione"
Astra tirò giù alcune leve "Ok ora dobbiamo aspettare venti minuti"
“Come sta Alex?” Chiese, aveva chiesto a Lena di passare da lei quando avesse potuto, giusto per farle compagnia.
"Beh lo sai com'è... direbbe che sta bene anche con un osso fuori dal corpo... ma credo che l’ultima settimana sia stata pesante per lei ... Sai con il bambino quasi in arrivo"
“Bambina” sorrise “Avete scelto un nome già?”
"Ehm ve lo diremo quando sarà qui" sorrise.
Il cronometro segnò dieci minuti.
"Poi Alex mi ha fatto promettere che troverò un mio degno sostituto al DEO. Perché tutta l’eredita che posso permettermi di lasciare alla bimba, sono solo le Inze Entreprise" rise.
“Era arrabbiata vero?” La guardò immaginando la sua migliore amica con un diavolo per capello “Mi spiace non possa più occuparmene...” ammise.
"Credo che fosse più arrabbiata perché non poteva venire. Tranquilla hai un paese di cui occuparti"
“Beh probabile! Ho chiesto a Lena di passare da lei, sai per compagnia”
Il microfono di Astra gracchiò "Generale una chiamata per lei"
"Una chiamata, Hank?"
"Si, dalla principessa"
"Passamela ..."
...
"Dee Alex quella è la mia mano per la miseria!"
"Lena?"
"Oh, grazie al cielo Astra! Alex è in travaglio! Alexandra Danvers è inutile che insulti me non sono io che ti ho messa incinta!"
 
~qualche ora prima~
“Ehi principessa” disse Alex aprendo la porta.
"Hey Doc" sorrise "Sono passata a vedere come stai" Mostrando una busta piena di gelato.
“Mi vuoi viziare? Sono già impegnata” le mostrò l’anello ridacchiando e lasciandola entrare.
"Oh anche io se è per questo" rise "Faremo una serata tra ragazze senza le nostre Inze" rise.
“Oh ti prego” sorrise “Avevo un koala sempre addosso” ridacchiò “La amo, ma è molto apprensiva in questi giorni, adesso non c’è e mi manca”
"Oh beh tra poche ore torneranno e riavrai il tuo koala"
“Vieni accomodati” sorrise mentre andavano sulla terrazza.
"Grazie. Come va con la new entry?"
“Lei? È agitata!” Sorrise guardandola “Evidentemente le manca la mamma” sorrise accarezzandosi il pancione.
"Oppure ne ha preso la sua impazienza. Hai preso le vitamine che ti ho dato?" Le passò un cartone di gelato.
“Si le ho prese. Sam come sta??”
"Oh Sam ha finalmente deciso che è pronta. Mi metto già le mani nei capelli quando avrà sbalzi d’umore" rise.
“Ma noo mi preoccuperei più se dovesse essere in quella situazione Reign” ridacchiò guardandola “Il gelato è buono, grazie!” Prese un’altra cucchiaiata.
"Reign con un bambino" buttò la testa all'indietro per quanto rideva "L unica volta che ha avuto un bambino in mano temevamo per la vita... di entrambi"
Alex scoppiò a ridere “Oddio hai detto tutto” sorrise guardandola “Ti spiace se mi stendo un po’? Dio sono stanchissima”
"No tranquilla. Vuoi che ti prenda un cuscino per i piedi?"
“Si staresti gentilissima” sorrise andando in camera da letto “Dovevamo iniziare prima queste serate” sorrise stendendosi.
"Beh, sai vivere dall'altra parte del mondo impedisce la cosa" sorrise "Vuoi guardare le repliche di Gemelli in affari?"
“Nonostante la distanza, sai i miei gusti, Kara che spiattella” ridacchiò “Però stenditi qui, non voglio che stai scomoda”
"Va bene" si sedette e accese la TV.
“Tu come stai?” Aveva percepito dai suoi occhi quella sera che aveva il terrore che Kara si facesse male.
"Spero che non si facciano nemmeno un graffio, altrimenti ci strofinerò, io stessa, del sale sopra" sospirò "E tu?"
“Come sei violenta” ridacchiò “A parte il dolore alla schiena? Direi bene e potrei prendere in considerazione la tua procedura”
"Facciamo i migliori antidolorifici del mondo, Alex" rise.
“Ma ti vorrei ricordare di chi è figlia questa signorina” sbadigliò.
"Dello scienziato folle e del generale di ferro?”
“Hai detto bene” sorrise “Avete pensato ad una data per il matrimonio?” Sorrise sognante.
"Oh con tutti i preparativi? Gli invitati e le teste coronate? Ci vorrà almeno un anno e mezzo" rise "E voi?"
“Beh, diciamo che coronati non ne abbiamo. Pensavamo di sposarci questa estate o a settembre”
"Adoro i matrimoni a settembre. Né troppo caldo, né troppo freddo" sorrise.
“Anche a Kara piace settembre” sorrise guardandola “Resti?”
"Certo. Se ti fa sentire più tranquilla" Sistemò il gelato rimasto in frigo.
“Sì, preferisco” sorrise sistemandosi “Fa come se fossi a palazzo?!” Ridacchiò.
"Molto divertente Alex! Sai che ho un appartamento come i comuni mortali. E sono vissuta per un po’ come una persona normale quando andavo al MIT"
“Secchiona” ridacchiò guardandola “Come vi trovate? So che state facendo dei cambiamenti, e dei...” si trattenne dal ridere.
"Dei... cosa Alex?" Socchiuse gli occhi.
“Rumori molesti?” Rise.
"Dee l’impianto di sicurezza di Astra vero..." si passò una mano sulla faccia mentre tentava di non arrossire " È stata una serata interessante ecco"
“Oh c’entrano delle bretelle e una canotta?” Ridacchiò “Penso che dovreste insonorizzare le pareti”
“Si, ci stavo pensando... anche se in realtà sto tentando di convincere Kara a venderlo, così ne possiamo prendere un altro... ma le trattative non vanno avanti ..." sbuffò.
“Strano...l’ha odiato un sacco quell’appartamento a momenti alterni della nostra convivenza” disse voltandosi verso di lei.
"A si?" La guardò curiosa.
“Non hai visto che c’è un buco in una parete?” Chiese.
"Si...Non ho osato chiedere..."
“Te lo dico io...era un pugno destinato a quella West. Ma prima dell’articolo”
"Ah... mi ha raccontato che le ha rubato la sua ex ... Caterina o qualcosa del genere giusto?"
“Caitlin” la guardò “Beh per poco quando c’è stato quell’articolo sul Tribune non l’ha riservato a lei quel trattamento anziché al muro”
"... già quell’articolo... a volte... a volte mi chiedo se fossi stata meno protettiva e più egoista ..."
“Non fartene una colpa, quella sciocca voleva solo colpire Kara non aveva idea del casino che avrebbe provocato...” le prese la mano “Kara è sempre stata impulsiva...non hai colpe...”
"Lo so scusa ogni tanto… ok basta. Spero comunque che le abbia dato una bella strapazzata. So che ora lavora a Star city..."
“Strapazzata per fortuna sua, il direttore ha fermato Kara...” ridacchiò.
"O si Lois Lane. Credo che abbia ancora una cotta per lei nonostante lo neghi" rise.
“Oh si sì, ma non essere gelosa, l’hai vista insomma?” Ridacchiò guardandola “Mi piacerebbe che mia figlia si addormentasse stanotte”
 
 
Alex e Lena avevano chiacchierano fino ad addormentarsi. La rossa ad un certo punto accese la luce di scatto “Leena”
"Ahdd.. Alex?" Si svegliò l’altra.
“Credo che insomma...le mie acque …si siano rotte”
"Cosa?!?!" Gli occhi si spalancarono "Ok chiamo l’ambulanza e poi Hank ok?"
“Fai presto” sorrise iniziando a respirando come aveva imparato.
L’ambulanza arrivò poco dopo e nel tragitto chiamò Astra avvertendola.
Arrivarono all’accettazione "Mia cognata sta per partorire e mi sta staccando una mano! Datele una cazzo di sala operatoria!!"
Alex sorrise alle parole e poi la guardò male “Linguaggio principessa”
L’altra sbuffò mentre arrivavano gli infermieri portandole entrambe in sala parto "Giuro che non avrò figli. Li porterà Kara dovesse cascare il mondo"
“Lei è una parente?” Disse la ginecologa con un accento italiano.
"Non ancora. Alex la mano"
“Oh, non siete ancora sposate okay” sorrise “Fate indossare alla mamma la tenuta da sala. Alexandra? Adesso tu continuerai con la respirazione mentre io do un’occhiata qui sotto, uhm okay?” Sorrise affabile.
"No! Oh! Aspetti non ci dobbiamo sposare noi! Devo sposare la nipote della sua ragazza"
“Che devi fare beautiful” ridacchiò la ginecologa “Vedo solo te qui, e serve qualcuno che l’aiuti o chiamo un tirocinante?” La scrutò.
"Ok ok entro. Dee ricordatemi di non fare figli"
 
 
 
Astra era sul sedile scioccata dalla notizia. In quel momento il timer segnava meno un minuto allo sganciare della bomba.
“Zia dobbiamo muoverci” Kara la guardò.
"Ok sganciamo la bomba poi Mach 7 fino a NC" disse portando la bomba nel vano di sgancio.
“Okay rapide e indolore” Guardarono i numeri scorrere. Astra pregava finché non schiacciò il pulsante "Ora Kara!"
Kara fece inversione per poter uscire subito dal raggio della bomba e andare subito a National City.
"Mia figlia sta arrivando e non sono lì. Che razza di madre sono?!?!"
“Rilassati zia, arriveremo in tempo prima che nasca” la guardò dolcemente “Te lo prometto”
 
 
“Lena ci hai parlato? Dov’è? Sta bene? La ammazzo...”
“Alex. Ehi sei molto dilatata adesso devi iniziare a spingere okay? Lena tu devi sacrificare la tua mano mi spiace” sorrise la dottoressa.
"Stanno arrivando... cazzo... su quell’ aereo ci metteranno meno di un’ora se spingono abbastanza ... " cercò di non lamentarsi dal dolore della stretta di Alex, sapendo che era nulla in confronto all’altra.
“Avevi detto niente dolori durante il parto” la guardò male.
"Se avessi preso le vitamine" Ringhiò.
“Le ho prese” ringhiò di risposta.
“Siete cane e gatto...madonna mia” disse la dottoressa.
"Anche prima di andare a dormire?" La guardò intensamente alzando un sopracciglio sapendo che non lo aveva fatto.
“Okay no...scusa”
"Alex respira ok? Stanno arrivando manca poco"
“Ci provo”
“Stai andando benissimo Alex” sorrise la dottoressa.
 
 
 
“Atterrerò sul terrazzo, tu scendi io mi sposto okay?” Disse Kara.
"Ok. Vasquez al mio posto avverti l’ospedale"
"Si signora"
Astra saltò giù dall’aereo. Corse giù per le rampe di scale. Strapazzando un’infermiera per sapere dove fosse. Spalancò le porte della stanza dov’ era Alex "Amore!"
"O grazie alle dee" disse Lena.
“Ehi ehi...fatela vestire, sei stata brava Lena, fatti dare del ghiaccio...” poi guardò la donna appena arrivata “Wow...allora io sono la dottoressa De Luca, e qui c’è qualcuna che vuole uscire...Alex le ultime spinte poi ti giuro che sarà finalmente tra le mie mani...” guardò la più grande “Astra giusto? Le sussurri qualcosa di bello, qualcosa che faccia stare rilassata Alex”
Astra accarezzò la testa dell’altra baciandole la fronte "Amore, sono qui. Un altro po’ e l’avremo tra le braccia. Ti amo"
“Non ti sei fatta male? Vero?” Chiese.
“Astra qualcosa di più rilassante” le fece l’occhiolino.
"Ok... ehm ..." iniziò a sussurrare all’orecchio "Hai presente la nostra vasca da bagno... ti ricordi il bagnoschiuma che fa le bolle... e quando torni a casa stanca e io ti preparo il bagno..."
“Ti amo anche io” sorrise più rilassata “E mi fai i massaggio?”
“Bravissime” sorrise la doc.
"Si ..." le passò una mano sulle spalle "Ti massaggio tutta... sfiorandoti ovunque ..."
“Astra non qui” ridacchiò guardandola.
“Alex sta arrivando...”
Astra la tenne fra le braccia "Ce la puoi fare amore”
Alex diede un’ultima spinta profonda.
“Eccola, ciao piccola” si alzò per farla piangere “Una cantante”
"Come le mamme" rise baciandole la fronte "Ti amo"
“Oddio piccola, ciao” guardò il batuffolo e poi la sua fidanzata “Dobbiamo darle un nome Astra”
"Possiamo... Possiamo chiamarla Alura?" accarezzò la testa della figlia.
“Come la mamma di Kara” guardò la bimba “Ti piace Alura? Si? Anche alle mamme”
"Si.. " Astra iniziò a piangere silenziosamente.
“Ehi ehi amore è tutto okay” la baciò teneramente.
 
 
Lena era fuori dalla porta e vide Kara arrivare di corsa.
“Dio ho fatto le scale a piedi” sorrise abbracciandola “Che è successo?” Vide la sua mano accarezzandole il mento
"Alex... ha una presa... decisa. Tua zia però è arrivata in tempo. Adesso dobbiamo solo aspettare che la bambina esca"
“Oh mi spiace” le baciò la mano.
“Lena, oh ecco la nipote della mamma” la doc rise “La piccola è con le mamme, le portiamo a fare dei controlli, ma stanno molto bene. Congratulazioni alle zie” sorrise accarezzandole le spalle.
Lena sorrise "Grazie dottoressa"
“Prego splendore”
"Bene. Quando potremmo vederle?" Sorrise.
“Tra una mezz’ora, potremmo prendere un caffè”
"Ehm. No grazie. Non credo sia il momento" disse Lena guardando la sua ragazza.
“Può venire anche la tua amica, non sono gelosa”
“Beh, io si” guardò il badge “Dottoressa De Luca”
"Come ho detto prima. Stiamo per sposarci" non voleva turbare troppo qualcuno che doveva mettere di nuovo le mani sopra Alex.
“Oh okay, colpa mia” alzò le mani si allontanò ridacchiando.
“Okay...” Kara si placò.
"Ehm, aspetteremo qui se non le dispiace" sorrise aspettò che si allontanasse per poi portare l’altra in un bacio "Sei tutta apposto? Tutta intera?"
Kara la strinse a sé “Intera sì! Astra farà molto male a quel tale che *ha osato farmi tardare alla nascita di mia figlia*”
"Che è già morto suppongo" sorrise mentre controllava ancora che stesse bene.
“Oh no l’hanno preso prima che radessimo al suolo” la spinse in un cunicolo e la portò giù in un bacio intenso.
Lena si aggrappò all’altra "Dee come mi sei mancata"
“Amore anche tu” le strinse le natiche “Dio lo farei nello stanzino dei medicinali, ma voglio conoscere la piccola”
"Quando arriviamo a casa te la strappò coi denti questa tutina nera. Ma ora si non mi sono fatta frantumare la mano per nulla"
“Uhm e comunque okay per l’appartamento, posso lasciarlo. Perché tanto casa sei tu per me adesso”
"Grazie alle dee. Pensavo di dover affittare l’appartamento a fianco per avere un armadio decente" rise.
“Che stronza. La proposta è ben accetta, per la tutina...” le strinse le natiche allontanandosi.
"Se continui a stuzzicarmi così non potrai sederti per una settimana" le diede una pacca sul sedere sorpassandola e tornando a sedersi.
Kara sussultò a quel tocco e poco dopo andarono a sedersi. Dopo una mezz’ora come da pronostico, un’infermiera le chiamò. Kara prese dolcemente la mano di Lena e andarono verso la camera.
Astra sorrise a sua nipote e Lena. "Ciao ragazze. Questa piccola vuole saluta le sue zie"
“Non morde” disse Alex guardandole entrambe “Grazie per prima Lena, e scusami per la mano” sorrise.
"Tranquilla…  allora come si chiama questa piccola?"
Astra sorrise ad entrambe "Alura Elizabeth Inze - Danvers"
“Oh” Kara si avvicinò e accarezzò la testolina della piccola “Alura, benvenuta al mondo, piccolina”
“Prendila Kara” Alex gliela sistemò tra le braccia. Kara si commosse a tenere quella creatura tra le braccia “Hai il nasino della mamma” poi guardò Lena “La principessa fa la timida?”
Lena sorrise e accarezzò la testa della piccola per poi porvi un bacio "Che le dee benedicano la tua vita Alura"
Astra sorrideva coccolando la rossa mentre guardava sua figlia essere accolta dalle persone che amava di più "Qualcuno ha chiamato Eliza?"
“Io...” disse Hank poggiando la mano sulla porta mentre lasciava entrare la donna bionda.
"Grazie al cielo almeno uno di voi ha i neuroni!” Si precipitò dalla figlia "Come stai?"
Astra si scostò lasciando la madre e la figlia.
Lena sorrise "Ha la tua stessa voglia la ciocca di capelli bianchi generale"
“Già è vero” sorrise Kara guardandola, l’unica cosa che la distingueva da sua madre... “Nonna, vuoi tenere la tua piccolina?” Kara guardò Eliza.
Eliza si voltò "Certo! Come si chiama questa piccola?"
Astra le ripeté il nome e la donna quasi pianse. Dopo tutto Alura era la sua migliore amica.
Kara gliela adagiò tra le braccia, poi fece segno ad Hank di entrare "Volete qualcosa? Facciamo un salto al bar..." sorrise la bionda.
"Un caffè " disse Astra "Vuoi qualcosa Alex?"
"Acqua" sorrise poggiandosi alla spalla di Astra. Kara offrì la mano a Lena, aspettando una richiesta da Hank ed Eliza, che non chiesero nulla.
 
 
Lena e Kara scesero al bar. Il telefono della corvina squillò "Hey Sam! Indovina? Alex ha avuto la bambina!"
"Wow... bello ... Lena..."
"Sam che c'è?"
"Il re ha avuto un infarto"
 
   
 
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